Comprendo bene ciò che intendi, ma in tutta e assoluta sincerità, tornando indietro, "spingerei" di meno. Per carità, cosa fatta capo ha, ma mi rendo conto di aver buttato via qualche anno della mia vita, per nulla. Per non parlare dei chili presi gratis ...
Fai, quando sei solo ed hai tempo, questa riflessione: un tuo cliente ha un problema e tu magari passi la domenica (o peggio) a crucciarti, ma se tu hai un dubbio da risolvere e chiami il tuo cliente mentre lui è a sciare, come ti risponde? Minimo ti manda a quel paese. E non vale che "ma è lui quello che paga", perché "sei te che gli risolvi le rogne".
Occhio che (non mi riferisco assolutamente a nessuno dei presenti) passare dalla connesiosne accaventiquattro per essere iperefficienti al tirare piste bianche in quantità industriale per essere ancora "più produttivi" come in certe legal firm milanesi e non solo, ci vuole un attimo (fuggente). D'altra parte conosco abbastanza bene il problema dei giovani inseriti in una "grossa" struttura, e non fa per me (scelsi a suo tempo la strada del libero battitore, e pur guadagnando certamente meno di uno "strutturato" non me ne pento - avevo rifiutato anche una fusione per incorporazione passiva in uno degli studi più illustri di casa mia). La "proprietà" del tuo tempo non ha prezzo, e la curva dei rendimenti è sempre a U rovesciato. Il trucco sta nel posizionarsi nel punto di flesso
(traducendo: meno clienti ti permettono di effettuare una prestazione più accurata, di spuntare qualche soldo in più e soprattutto di costruire un rapporto solido che ti permeta di superare senza grossi danni anche i momenti in cui, inevitabilmente, non potrai dare il meglio di te stesso. E, soprattutto, meno clienti ti permettono di avere il tempo di alzare la testa dalla scrivania e vedere cosa c'è in giro)
Sì, in linea di principio è tutto giusto. Ma per stare su certi tavoli da oggi devi avere un certo livello di prestazioni. Niente di folle ma le tue 11/12 ore al giorno, per almeno 5 giorni a settimana sono il minimo sindacale. E, sinceramente, credo che rappresentino un bilanciamento corretto. Al netto dei chili che purtroppo ho preso già dal primo anno di lavoro e che difficilmente riuscirò a mollare...
Le piste se le fanno i professionisti negli studi come i chirurghi, i netturbini, i PR e i ricchi annoiati, non ne faccio una questione di lavoro.