Non sto a riportare post per post, ma spiego meglio il senso del mio commento all'admin: una misura del genere e' da imbecilli perche' punta al dito e non alla luna, come al solito. E non ci sono "se" e "ma" del tipo "ma bisogna regolamentare ..." regolamentare cosa? L'abbigliamento? Stri-n-zate! C'e' ben altro da "regolamentare", purtroppo ....
Ci sono alcuni fattori che andrebbero elencati e discussi a lungo, ma per vs. fortuna non ho tempo quindi mi limito a elencarli, sono certo che se la discussione interessa (e interessa eccome) li potete prendere come spunto:
a) la maggior parte degli incidenti "di rilievo" oppure delle 'notizione' riguardanti "veloci centauri" trattano i deficenti che pensano di essere ingarellati al Mugello mentre invece infestano i vari passi come il Tonale, il Bracco, ecc., e finendo spesso nella corsia opposta/contro un'auto/guardrail/altro. Tali deficenti sono spesso intutati e con attrezzatura di massima qualita', "perche fa figo", ma niente ti attrezza per avere un cervello pensante se la tua scatola cranica e' piena di merd@
Allora a che pro "obbligare" tutti gli altri a indossare roba quando gia' chi la monta si spiaccica cmq perche pensa di essere il valerossi del tornante?
b) a dispetto di tale sfavillante cronaca, la maggior parte degli incidenti riguardanti motociclisti finisce sempre per coinvolgere un altro mezzo. Il piu' autorevole studio condotto in merito, non dalla cronaca locale ma dall'Unione Europea si chiama MAIDS ed e' un report che analizza in profondita' incidenti riguardanti le due ruote, le loro cause, e le loro conseguenze. Lo trovate qui, in versione ridotta oppure se vi registrate, interna. E' un bel papiro, ne consiglio la lettura (io ho letto il primo, quello del 1999)
http://www.maids-study.eu/
Guarda caso, il maggior problema dei motociclisti non e' la moto, oppure l'attrezzatura ... ma gli altri utenti della strada.
Il che mi porta alla considerazione c) che ho gia' elencato nella pagina precedente usando come esempio l'aneddota del basso in autostrada: in Italia, il problema delle "stragi" su strada non la risolvi intutando e imbottendo i motociclisti, cosi' come non li risolvi a colpi di autovelox: sono soluzioni populiste che portano a un nulla di fatto.
La strada in Italia e' una giungla, e come tale va vissuta, e come tale obbliga a certi comportamenti da parte di TUTTI gli utenti. Ed ecco il perche' di sfanalatori folli, scooteristi zigzaganti, camionisti e suvvisti arroganti, ecc. ecc.
La domanda e': vogliamo un paese di imbecilli che accatta cio' che ci viene imposto, o vogliamo un paese di gente "matura" che vive la societa' non come una giungla dove bisogna annientare al prossimo per sopravvivere, ma come uno spazio comune condiviso tra tanti? A voi la risposta, e con essa la risposta alla folle proposta di quattro mentecatti che la vita "sulla strada" la vedono dai climatizzati vetri delle loro auto blu, e non da chi ci vive quotidianamente.
Sempre meglio ....