fritz287 ha scritto:
La bicicletta nel traffico è una gran rottura di maroni
Non più di uno scooter.
E il problema è semplicemente perché il codice, oltre al fatto che non è rispettato mai (ma questa non sempre è colpa del codice stesso), tratta moto e bici come se fossero auto, cioè nel più grandioso stile italiano per cui la politica e la legge sono sempre indietro di almeno 100 anni sui problemi del popolo.
Delle bici non sai:
dove puoi andare
dove non puoi andare
quali sono i tuoi diritti in termini di incroci, precedenze.
ogni tanto sei considerato pedone
ogni tanto sei considerato auto
ogni tanto non sei considerato affatto
le "strade per le bici" (piste ciclabili) sono condivise coi pedoni, passeggini... però poi nell'isola pedonale la bici non può entrare.. ma dipende dal comune.. a Camogli, ad esempio quella che in certe ore è una strada aperta al traffico e in altre è aperta solo ai bus, considera le bici alla stregua delle auto.. cioè "devi fare il giro del mondo" per andare da qui a li (e la municipale non perde occasione di rompere i cojoni anche ai bambini).
A genova le corsie gialle (ma solo alcune) sono aperte alle moto. In altre ore sono un parcheggio (rigorosamente a pagamento). Le bici non si sa.
La pista ciclabile è un cartello con su scritto "pedoni e bici" su un marciapiede pieno di cartelli pubblicitari e di buche.
E intanto i morti in bici sulle strade sono aumentati del 7.4%.
Sia per l'incoscienza e lo "scooterismo" di alcuni (molti?) ciclisti, sia per l'idiozia degli automobilisti, ma soprattutto a causa di una regolamentazione chiara e della cronica mancanza di infrastrutture opportune.