mauro65 ha scritto:
modus72 ha scritto:
Un conoscente che di mestiere lavora in banca come consulente, con cui parlavo qualche settimana fa proprio a proposito di mutui fissi, variabili e tassi correnti, mi diceva di come stesse facendo il giro del suo portafoglio clienti cercando quelli con mutui a tasso variabile per consigliarli vivamente di surrogare passando ad un tasso fisso, e a quelli già con tasso fisso di rinegoziare di corsa. E mi diceva che si resterebbe basiti a vedere quante persone si ritrovano ancora con mutui a tassi elevati, stipulati 5-10 anni fa, e che non si son mai presi la briga di informarsi e guardarsi intorno per rinegoziare... e con le banche che si guardan bene dall'avvisarli.
Ecco, questo mi fa pensare, e tanto.
Ovviamente un bancario fa quello che gli dice chi gli accredita lo stipendio ogni mese, e vedere tanto fervore da parte degli istituti di credito nel proporre surroghe o rinegoziazioni verso il tasso fisso ai propri stessi clienti non mi quadra molto. Posso capire se si tratta di posizioni a rischio incaglio: conviene soprattutto alla banca, sia per recuperare il prorio credito sia, soprattutto, per non aumentare lo stanziamento a riserva. Ma se la posizione è sana? Mah ...
Non lo so. A dirla tutta, il nostro mutuo iniziato due anni e mezzo fa prevedeva i primi due anni a tasso agevolato (2,25%) e poi l'entrata a regime (4,60%), che al tempo non era malaccio per i fissi e comunque sapevamo della possibilità di rivedere le cose. Ma prima ancora che iniziassimo a pensare seriamente alla surroga, ovvero prima che scadessero i due anni del tasso agevolato, è stato lo stesso direttore della nostra filiale a chiamarci per proporci una rinegoziazione: poi gliel'ho chiesto, com'è che ci avete chiamato VOI per abbassarci di vostra sponte il tasso dal 4,60 all'1,60%? La risposta è stato un indice puntato su una pila di incartamenti sulla scrivania a fianco: "
ognuna di quelle carpette è la pratica di qualcuno che non paga le rate: le banche son piene di immobili pignorati ma che ora non possono o vogliono vendere perchè il loro valore è inferiore a quello che avevano nel momento del pignoramento, e se uno non paga non ci conviene prenderne altri sul groppo quindi si temporeggia. E ci dobbiamo però tenere anche il cliente che non paga, perchè nessun'altra banca ne accetterà la richiesta di surroga, mentre i clienti come voi che pagano regolarmente sono preziosi e contesi. Posso anche raccontarvela che ci fa piacere avervi come clienti e bla bla bla, le cose che vi ho appena detto le saprete già da soli e se non le sapete le saprete fra poco, ve le dirà il primo direttore della prossima banca presso cui chiederete un preventivo per una surroga. E siccome da noi avete il conto online, significa che siete persone che navigano il web e, se non l'avete già fatto, andrete di certo a vedere su mutuionline che la rata che pagate ora è superiore a quella di altri nelle stesse vostre condizioni, il che vi porterà a far il preventivo prima dalla banca x, poi la y poi la z e a scegliere le condizioni migliori... Per farla breve, teniamo a voi come clienti e speriamo che accettiate la nostra offerta e restiate qui..."
Questo è quanto ci ha detto il nostro direttore, e alla fine siamo rimasti lì: la migliore concorrente migliorava la rata nelle spese d'incasso (meno di due euro a mese...), non valeva lo sbattimento.
Nel messaggio sopra riportavo invece la chiacchierata con un altro consulente, che sì lavora per una banca ma gestisce clienti che non hanno mutui presso quel suo istituto, quindi non aveva un interesse diretto come invece nel caso del nostro direttore: semplicemente, da gestore del patrimonio clienti, ha valutato le varie posizioni rispetto al periodo post brexit ed ha perciò consigliato a chi si ritrovava mutui sulla schiena di rinegoziare perchè il momento era favorevole.