Una foto postata su twitter. L’immagine di un bicchiere di plastica riempito a metà di acqua. Un bicchiere con l’emblema del Cavallino della Ferrari. E sopra una frase in inglese e spagnolo: “Sappiamo che c’è un sacco di lavoro, ma oggi ho visto il bicchiere mezzo pieno”. Geniale Alonso. Ha “scoperto” twitter soltanto da pochi giorni ma ha subito capito come utilizzarlo. Quella foto è un modo sintetico, chiaro e diretto da parte dello spagnolo per parlare direttamente ai tifosi Ferrari e far capire loro come stanno davvero le cose. Senza scomodi intermediari.
La corsa era finita da nemmeno due ore e Alonso dopo aver rilasciato interviste qua e là, stava probabilmente ripensando alla sua gara nel motor home Ferrari sorseggiando distrattamente da quel bicchiere di plastica. Mentre se lo rigirava tra le mani è stato fulminato dall’idea che quel bicchiere pieno a metà esprimeva perfettamente il suo stato d’animo del momento. Forse l’ha usato addirittura come esempio con i suoi ingegneri nel successivo briefing tecnico. Un bicchiere mezzo pieno. Vuol dire che c’è una base positiva da cui ripartire. Ha raggranellato 10 punticini iridati quando temeva di raccoglierne solo uno o due. Si è reso conto che, ora che la F2012 riesce a mandare in temperatura le gomme già nel giro di formazione, anche le partenze-lampo cui era abituato con la Renault gli possono riuscire ancora.
Però, a esser maliziosi, quel bicchiere pieno a metà può avere anche un’altra interpretazione: significa che Alonso è solo. L’altra metà del bicchiere - quella simboleggiata dal suo compagno di squadra Massa - è completamente vuota. Il brasiliano è già un caso: disastroso in prova e imbarazzante in gara. L’anno scorso aveva la scusante di non riuscire a mandare in temperatura le gomme, quest’anno succede il contrario: le distrugge in pochi giri. Guidando così, Felipe è inutile alla squadra e per il campionato: non porta punti iridati, non ci mette una pezza quando il capitano fa un errore. Massa è ormai l’ombra sbiadita del bel pilota d’un tempo, grintoso e veloce sul giro secco.
Spiace dirlo, ma è inutile negare l’evidenza: quel pilota non esiste più dall’agosto 2009. È scattato qualcosa dentro di lui e si è spenta la luce del talento. La Ferrari gli ha già concesso tante occasioni: ma adesso Maranello deve decidere in fretta se sprecare l’ennesima stagione o cercare di battersi per il mondiale Costruttori. Per farlo serve un pilota veloce che affianchi Alonso. La Ferrari deve avere il coraggio di tagliare questo cordone ombelicale con Massa ormai logoro. Non a fine stagione ma adesso o nel giro di qualche settimana.
Maranello sostiene che vere alternative a Massa non ci sono. Ebbene, io penso di sì e ne suggerisco due concrete e praticabili da subito. Niente collaudatori o ragazzini da svezzare. Ma due piloti veloci, allenatissimi e non vincolati sul mercato. Uno è Sergio Perez che a Melbourne ha rimontato dall’ultima posizione all’ottava superando Massa in tromba. Ma c’è un altro pilota ancora velocissimo, esperto e in piena forma che sarebbe un delitto non prendere in considerazione: Jarno Trulli. Stimato da Alonso, abituato a soffrire, l’uomo ideale che potrebbe dividere con lo spagnolo l’onere dello sviluppo della F2012. Ferrari, pensaci in fretta. I test di inizio maggio al Mugello sono l’ultima spiaggia. Prima che gli altri macinino troppi punti.
http://blog.auto.it/autosprint/03/19/il ... -drastica/
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e in un altro articolo, sempre di autosprint, "La classifica non piange, per ora, almeno quella del mondiale Piloti (
in quella Costruttori la Rossa è dietro alla Sauber, ma loro corrono con due macchine)"
io sono perfettamente d'accordo, voi che dite?