Mosley è il 'baluardo' di Alonso
"McLaren sanzionata se lo penalizzasse"
In un'intervista in lingua italiana ai microfoni di Sky, Max Mosley fa il punto sull'esito della spy story. Dopo aver confermato il ruolo fondamentale di Fernando Alonso, il capo della Fia 'avverte' la McLaren sulle possibili conseguenze di un ostracismo nei confronti dello spagnolo. "Senza di lui non avremmo avuto le prove - spiega -. Se a Woking lo penalizzassero ci sarebbero un altro processo a Parigi e altre sanzioni".
Le motivazioni della sentenza di Parigi avevano chiarito il punto più oscuro della vicenda, gettando un'ombra inquietante sul rapporto tra Fernando Alonso e la McLaren. L'ufficializzazione del ruolo preminente del pilota spagnolo nell'esito del procedimento sulla spy story, infatti, suonava come una sorta di rottura irreparabile, di condanna implicita. Ron Dennis non ha digerito il 'tradimento', ennesimo capitolo di una stagione tribolata e di un amore mai sbocciato. C'era chi parlava addirittura di licenziamento, di un Alonso impossibilitato persino a portare a termine la stagione in corso al volante della McLaren. Invece, tutto quanto è destinato a rientrare in argini piuttosto friabili ma pronti a reggere, almeno fino alla fine del campionato, l'urto della marea argentea.
Un letto del fiume costruito a dovere da Max Mosley, gran capo dell'automobilismo e presidente della Fia. A margine delle qualifiche del Gp del Belgio, infatti, il massimo dirigente della Federazione internazionale è tornato sulla decisione maturata a Parigi, chiarendo quale sia stata l'importanza del contenuto delle e-mail rese note da Alonso per arrivare a una sentenza di colpevolezza. "Senza quelle prove - dice Mosley ai microfoni di Sky, parlando in un italiano accettabile -, non avremmo avuto modo di punire la McLaren. In quelle conversazioni si parlava di ripartizione di frenata della Ferrari e di altri componentitecnici. Con le dichiarazioni fornite dalla polizia italiana, benché fossero più di trecento, non saremmo arrivati a questa sentenza". La domanda più interessante riguarda, però, l'ipotesi di monitorare lo svolgimento del Mondiale in corso per evitare ritorsioni della McLaren nei confronti del pilota asturiano. "Mi auguro non accada nulla di spiacevole - sentenzia Mosley con l'aria di chi non tollererebbe altro fango sul suo mondo -. Nel caso si concretizzasse qualcosa di poco chiaro, siamo pronti a riportare la scuderia a Parigi e porre in essere un altro processo". Alonso ha trovato un alleato, dunque, il più importante e decisivo che potesse augurarsi.
fonte : Tgcom
_________________ Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)
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