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MessaggioInviato: mer ott 09, 2013 1:44 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Si' intendevo cinese.

Si comprerebbero il terzo produttore automobilistico europeo, non è grave, e' gravissimo.


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MessaggioInviato: mer ott 09, 2013 1:53 pm 
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Iscritto il: mer ott 03, 2012 10:51 am
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daimlerchrysler ha scritto:
Si' intendevo cinese.

Si comprerebbero il terzo produttore automobilistico europeo, non è grave, e' gravissimo.


Scusa il secondo quale sarebbe?
Beh alla fine o si faceva qualcosa di simile a quello che sta facendo il criticatissimo ,anche da me, canadese o fai la fine di PSA che continua ancora a lanciare auto che sa benissimo che saranno in perdita e deve diventare cinese....cmq meglio cinese che quello che si prospetta con GM

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MessaggioInviato: mer ott 09, 2013 2:06 pm 
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Il secondo e' Renault-Nissan.
Acea non li somma ma sarebbe corretto farlo.


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MessaggioInviato: gio ott 10, 2013 5:08 pm 
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Iscritto il: ven giu 15, 2012 3:25 pm
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daimlerchrysler ha scritto:
Il secondo e' Renault-Nissan.
Acea non li somma ma sarebbe corretto farlo.

Renault-Nissan non si sono fuse, giusto?


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MessaggioInviato: gio ott 10, 2013 5:46 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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No ma Renault possiede il 45% di Nissan che a sua volta detiene ( senza diritto di voto) il 15% della Regie'.
Hanno un comitato strategico unico, i manager vanno e vengono da un'azienda all' altra, Ghosn e' ceo di entrambe le società, ci sono strutture comuni per gli acquisti, le vetture elettriche.
Sono da considerarsi un unico costruttore così come Hyundai-Kia.


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MessaggioInviato: sab ott 12, 2013 7:09 am 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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(Reuters) - PSA Peugeot Citroen (PEUP.PA) is preparing a 3 billion euro ($4.1 billion) capital increase in which Chinese partner Dongfeng and the French government would take matching stakes in the carmaker, people with knowledge of the matter said Friday.

A French delegation of executives, government officials and bankers is heading to China for talks to prepare an outline for a deal that could be signed within weeks, three sources said.

They asked not to be identified because the negotiations are confidential.

Under the draft agreement, which Peugeot hopes to conclude this year, state-owned Dongfeng Motor Co Ltd (0489.HK) and the French government would each contribute 1.5 billion euros and acquire 20 to 30 percent of the carmaker, the people said.

The Peugeot family would lose control of the company because the cash injection would dilute its 25.4 percent stake and 38.1 percent in voting rights.

The capital increase would be accompanied by an expansion of DPCA, the Peugeot-Dongfeng joint venture in China, adding more Peugeot vehicles and technology to target other markets in the region, the sources said.

Peugeot, among the worst casualties of a six-year European car sales slump, is seeking more cooperation with Dongfeng or another automaker as it struggles to cut costs and losses that have threatened its survival.

"Peugeot confirms it is studying new industrial and commercial projects with different partners, as well as the financing to accompany them," a company spokesman said, declining to elaborate. "None of these plans have yet reached an advanced stage."

The French finance ministry declined to comment. Dongfeng officials were not immediately available out of office hours.

Part of the new capital would be raised through a rights issue in which the Peugeot family would sell new stock to the French government, the sources said. The remainder would be raised in a reserved capital increase.

The 3 billion euro cash injection would amount to 68 percent of the French carmaker's 4.39 billion euro market value. It would be worth about 40 percent of the new share capital and also dilute the 7 percent stake held by General Motors Co (GM.N).

Paris-based Peugeot, which is slashing jobs and plant capacity, entered an alliance with GM last year and sold a stake to the U.S. carmaker in a 1 billion euro capital increase.

The Peugeot family indicated it was ready to give up control as the company carried out initial soundings on a Dongfeng tie-up, while attempting to revive talks on a deeper alliance with GM [ID:nL5N0F32U2].

The future of that pairing could be affected by Dongfeng's level of influence over Peugeot in any expanded partnership, GM Vice-Chairman Steve Girsky told Reuters last month.

Earlier this week, China Business News reported that Dongfeng might pay 1.2 billion euros for a 30 percent Peugeot stake.

Chief Executive Philippe Varin said in July that Peugeot was on track to beat its 2013 goal of halving its industrial cash burn to 1.5 billion.

Secondo reuters entro 3 settimane Psa annuncerà una ricapitalizzazione da 3 miliardi di euro. I principali sottoscrittori sarebbero lo stato francese e la casa cinese Dongfeng, entrambe avrebbero una quota pari al 30% di Psa. La famiglia Peugeot uscirebbe di scena e anche gm si troverebbe in una posizione molto scomoda.
Sarebbe una rivoluzione enorme per il settore europeo del' auto e imho estremamente negativa.


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MessaggioInviato: sab ott 12, 2013 7:52 am 
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imho l'unica cosa negativa è l'ingresso dello stato in un'azienda privata. ma d'altronde stiamo assistendo alla stessa cosa anche in italia, dopo le privatizzazioni si assiste alle statalizzazioni delle aziende che vanno a rotoli. sperando che sia una pezza temporanea (ma non ci crede nessuno), d'altronde nessuno stato può permettersi di fare andare a rotoli aziende enormi che creano migliaia di posti di lavoro, in questo momento. Anche in USA è successo lo stesso con le BIG3.

nel caso di PSA vedo poi una sorta di conflitto tra renault e PSA che diventerebbero entrambe partecipate statali, ma vabbè.

per quello che riguarda i cinesi, dipende sempre dal COME. ormai i cinesi stanno "facendo shopping a basso costo" ovunque. anni prima era successa la stessa cosa con il medio oriente. d'altronde sono paesi molto ricchi e da qualche parte devono pur metterli sti soldi. dipende sempre come comprano e per farci cosa. in tanti erano perplessi sugli indiani per jaguar e landrover. oggettivamente a distanza di anni non saprei pensare a una situazione migliore per i marchi rispetto all'attuale. direi idem per volvo.

interessante e molto IT questo articolo, tanto per dare un quadro

http://inchieste.repubblica.it/it/repub ... -67867755/
se sono solo capitali in arrivo, ma di base le aziende rimangono "europee" beh non ci vedo nulla di male.

chiave è il passaggio che riporto dall'articolo

Risorsa o minaccia? La domanda è: lo shopping cinese è una minaccia o una risorsa per il made in Italy? Dipende: "In generale l'investimento estero - risponde Lorenzo Stanca - non comporta di per sé una perdita di ricchezza, se arrivano soldi in Italia e non vengono portate via le produzioni. Per esempio l'acquisto cinese della Cifa nel 2008 è stata una scommessa vinta: l'ha salvata dal fallimento, non ha fatto licenziamenti e ha investito in un nuovo stabilimento a Faenza".

ovviamente è doveroso fare una distinzione:

- se si fa una sinergia con un altro costruttore europeo si possono rivedere le "operations" e fare meglio su alcuni aspetti (progettazione, condivisione componenti, pianali, stabilimenti, acquisti e via discorrendo)

- se arrivano capitali freschi dall'estero si ha una boccata d'aria ma poi ci si deve rimboccare le maniche da soli per non tornare esattamente punto a capo dopo pochi anni (vedi alitalia...)

questo potrebbe essere il nodo chiave per PSA. i cinesi, se ho capito bene, porterebbero solo soldi, mentre PSA avrebbe più che altro bisogno di un partner strategico in europa.

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MessaggioInviato: sab ott 12, 2013 8:16 am 
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daimlerchrysler ha scritto:
No ma Renault possiede il 45% di Nissan che a sua volta detiene ( senza diritto di voto) il 15% della Regie'.
Hanno un comitato strategico unico, i manager vanno e vengono da un'azienda all' altra, Ghosn e' ceo di entrambe le società, ci sono strutture comuni per gli acquisti, le vetture elettriche.
Sono da considerarsi un unico costruttore così come Hyundai-Kia.

Non è una situazione simile a Fiat-GM? Con percentuali diverse?
In pratica Renault controlla Nissan?


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MessaggioInviato: sab ott 12, 2013 9:52 am 
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Cita:
Non è una situazione simile a Fiat-GM? Con percentuali diverse?
In pratica Renault controlla Nissan?



La situazione è completamente differente.
Gm possedeva il 20% di Fiat auto ma Fiat Group ne possedeva l'80%, Gm non poteva in alcun modo imporre il suo volere a Fiat auto.

Renault controlla di fatto Nissan, ha il 45% ( per le grosse aziende basta il 30% per assicurarsi il controllo), esprime la maggioranza dei consiglieri nel board di supervisione, può imporre manager, strategia e soprattutto decidere il dividendo ( di cui riceverà il 45% del totale).
Non può prendersi la liquidità ( come Porsche voleva fare con Vw e come Marchionne vuole fare con Chrysler) ma la sua influenza è enorme.


Cita:
imho l'unica cosa negativa è l'ingresso dello stato in un'azienda privata. ma d'altronde stiamo assistendo alla stessa cosa anche in italia, dopo le privatizzazioni si assiste alle statalizzazioni delle aziende che vanno a rotoli. sperando che sia una pezza temporanea (ma non ci crede nessuno), d'altronde nessuno stato può permettersi di fare andare a rotoli aziende enormi che creano migliaia di posti di lavoro, in questo momento. Anche in USA è successo lo stesso con le BIG3.

nel caso di PSA vedo poi una sorta di conflitto tra renault e PSA che diventerebbero entrambe partecipate statali, ma vabbè.

per quello che riguarda i cinesi, dipende sempre dal COME. ormai i cinesi stanno "facendo shopping a basso costo" ovunque. anni prima era successa la stessa cosa con il medio oriente. d'altronde sono paesi molto ricchi e da qualche parte devono pur metterli sti soldi. dipende sempre come comprano e per farci cosa. in tanti erano perplessi sugli indiani per jaguar e landrover. oggettivamente a distanza di anni non saprei pensare a una situazione migliore per i marchi rispetto all'attuale. direi idem per volvo.



Non sono d'accordo e spiegherò il perché.
Ormai dal 1997 (o 99) la Cina fa parte del Wto, in linea teorica per i costruttori non-cinesi dovrebbe essere possibile vendere le loro auto in Cina senza problemi ma non è ciò che avviene.
In primis ci sono enormi dazi e in tal modo i cinesi obbligano i costruttori internazionali a produrre in loco (perlomeno gran parte della loro flotta), le case automobilistiche sono ben liete ma in un' Europa soffocata dalla disoccupazione non sarebbe stato meglio esportare i propri modelli dal vecchio continente?
La Cina ormai da decenni svaluta pesantemente la propria valuta, lo fanno anche gli americani e i giapponesi rendendo difficile la vita ai costruttori europei.
Arrivo al punto che per me è più qualificante. Ancora oggi se un costruttore straniero vuole operare in Cina è obbligato a creare una joint venture con un partner locale, quindi metà dei profitti finiranno ai cinesi. Vw quest anno dovrebbe ottenere ben 4,5 miliardi di euro dalle sue joint ventures cinesi ma sarebbero 9 se operasse singolarmente. Nessun altro paese emergente impone tutte queste costrizioni alle aziende automobilistiche.
Con una legge del 2008 il governo cinese ha ordinato ai costruttori stranieri di condividere anche la tecnologia, Saiac e Faw (le 2 joint ventures di Vw) potranno utilizzare sui propri veicoli ( tipo le Roewe) il dsg Vw, Saiac potrà offrire nelle sue piccole il nuovo 1.0 3 cilindri turbo di Opel, Dongfeng ha accesso ai brevetti sul Fap di Peugeot-Citroen e sta per ottenere anche tecnologie Nissan per l'auto senza guidatore.
Non solo le case inondano di profitti i loro partner cinesi (che potranno utilizzare il denaro per fare concorrenza ai loro alleati stranieri), di fatto permetteranno loro di avere la migliore tecnologia possibile. Quando il mercato cinese smetterà di crescere le varie Saiac, Dongfeng e Faw potranno sbarcare in Europa e Usa con costi bassissimi e tecnologie di punta.
Sicuramente Ue e Usa non saranno capaci di fermarli.
Se Psa cadrà nelle mani dei cinesi America latina e Russia saranno territori di conquista e poi toccherà all' Europa.
Non mi considero affatto un protezionista ma per me è inaccettabile il comportamento dei cinesi.


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io invece ti dico la mia (e non sono d'accordo con te).
in cina ci vanno sia perchè sono obbligati, ma anche perchè (a parte nicchie e segmenti superlusso) nessuna auto costruita in europa (est incluso) sarebbe mai competitiva in cina a confronto con la produzione locale (anche blasonata).

i cinesi hanno messo molte norme e restrizioni (chiamali scemi). visto che sono stati per anni la SALVEZZA di quasi tutti i costruttori presenti nel paese (come ripeti tu ogni mese, vw campa grazie ai musi gialli!) potranno volere qualcosa in cambio? secondo me hanno fatto BENISSIMO.

ora che hanno i soldi (che di base gli abbiamo dato noi, e non parlo di automotive) vengono in europa e usa a restituire il favore e salvarci dal tracollo totale (compreso il debito pubblico, non dimentichiamolo).

sbagliano? no. forse abbiamo sbagliato noi a trasferire tutte le produzioni la...

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daimlerchrysler ha scritto:
Cita:



Non sono d'accordo e spiegherò il perché.
Ormai dal 1997 (o 99) la Cina fa parte del Wto, in linea teorica per i costruttori non-cinesi dovrebbe essere possibile vendere le loro auto in Cina senza problemi ma non è ciò che avviene.
In primis ci sono enormi dazi e in tal modo i cinesi obbligano i costruttori internazionali a produrre in loco (perlomeno gran parte della loro flotta), le case automobilistiche sono ben liete ma in un' Europa soffocata dalla disoccupazione non sarebbe stato meglio esportare i propri modelli dal vecchio continente?
La Cina ormai da decenni svaluta pesantemente la propria valuta, lo fanno anche gli americani e i giapponesi rendendo difficile la vita ai costruttori europei.
Arrivo al punto che per me è più qualificante. Ancora oggi se un costruttore straniero vuole operare in Cina è obbligato a creare una joint venture con un partner locale, quindi metà dei profitti finiranno ai cinesi. Vw quest anno dovrebbe ottenere ben 4,5 miliardi di euro dalle sue joint ventures cinesi ma sarebbero 9 se operasse singolarmente. Nessun altro paese emergente impone tutte queste costrizioni alle aziende automobilistiche.
Con una legge del 2008 il governo cinese ha ordinato ai costruttori stranieri di condividere anche la tecnologia, Saiac e Faw (le 2 joint ventures di Vw) potranno utilizzare sui propri veicoli ( tipo le Roewe) il dsg Vw, Saiac potrà offrire nelle sue piccole il nuovo 1.0 3 cilindri turbo di Opel, Dongfeng ha accesso ai brevetti sul Fap di Peugeot-Citroen e sta per ottenere anche tecnologie Nissan per l'auto senza guidatore.
Non solo le case inondano di profitti i loro partner cinesi (che potranno utilizzare il denaro per fare concorrenza ai loro alleati stranieri), di fatto permetteranno loro di avere la migliore tecnologia possibile. Quando il mercato cinese smetterà di crescere le varie Saiac, Dongfeng e Faw potranno sbarcare in Europa e Usa con costi bassissimi e tecnologie di punta.
Sicuramente Ue e Usa non saranno capaci di fermarli.
Se Psa cadrà nelle mani dei cinesi America latina e Russia saranno territori di conquista e poi toccherà all' Europa.
Non mi considero affatto un protezionista ma per me è inaccettabile il comportamento dei cinesi.

Ma allora in futuro anche la Volvo potrebbe andare a costruire in Cina?


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MessaggioInviato: sab ott 12, 2013 3:06 pm 
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volvo è proprio l'esempio giusto. oggi ho visto la prova (vabbè...) ad easy driver della V60 ibrida, che da 55km/litro ed è AWD con motore posteriore elettrico. senza i soldi cinesi altrochè queste novità, sarebbero al livello di saab.

imho non è male il capitale esterno, anche se cinese, se l'azienda rimane autonoma e - soprattutto - in grado di ripianare la sua posizione e migliorare le performance in futuro. ovvero se è una debacle passeggera.

se invece ci sono problemi strutturali e servono sinergie, a quel punto l'unica è unirsi ad altri gruppi automotive. possibilmente europei. fiat-chrysler è l'unica tranoceanica a non essere fallimentare, ma tutti gli altri esempi non mi pare abbiano mai portato a sinergie o risparmi sensati e sensibili.

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MessaggioInviato: sab ott 12, 2013 5:15 pm 
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La volvo ha già 2 fabbriche in Cina, Geely sta man mano prendendosi la tecnologia Volvo e la vuole lanciare contro Mercedes, BMW e Audi.
Stanno spingendo per la produzione di un' ammiraglia, già la S80 e' un mega flop.


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daimlerchrysler ha scritto:
La volvo ha già 2 fabbriche in Cina, Geely sta man mano prendendosi la tecnologia Volvo e la vuole lanciare contro Mercedes, BMW e Audi.
Stanno spingendo per la produzione di un' ammiraglia, già la S80 e' un mega flop.


S80 ai tempi era una seg E-F ora ha anche il 1600 hdi 115cv è una segmento D-E, cmq i cinesi fin dall'acquisto di volvo, 3 anni fa mi pare, volevano una superammiraglia volvo di seg.F cosa che gli svedesi non hanno mai voluto e pare che ora ne siano convinti anche i cinesi (per ora....) poi già solo il fatto che il nuovo 4cil sostituirà i 5-6-8 cil la dice lunga....
Quali auto Geely hanno la tecnologia volvo?

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MessaggioInviato: sab ott 12, 2013 8:26 pm 
Stefano_M ha scritto:
daimlerchrysler ha scritto:
La volvo ha già 2 fabbriche in Cina, Geely sta man mano prendendosi la tecnologia Volvo e la vuole lanciare contro Mercedes, BMW e Audi.
Stanno spingendo per la produzione di un' ammiraglia, già la S80 e' un mega flop.


S80 ai tempi era una seg E-F ora ha anche il 1600 hdi 115cv è una segmento D-E, cmq i cinesi fin dall'acquisto di volvo, 3 anni fa mi pare, volevano una superammiraglia volvo di seg.F cosa che gli svedesi non hanno mai voluto e pare che ora ne siano convinti anche i cinesi (per ora....) poi già solo il fatto che il nuovo 4cil sostituirà i 5-6-8 cil la dice lunga....
Quali auto Geely hanno la tecnologia volvo?

Questa è un'ottima candidata http://it.euroncap.com/it/results/geely ... 1/462.aspx
E' stata una delle prime cinesi a ben figurare nei crash, e il sospetto che ci sia arrivata grazie alla messe di tecnologia in materia di sicurezza ottenuta dal R&D Volvo non è proprio campato per aria...
Alla fine della fiera, Saab è rimasta invenduta perchè GM pretendeva di cedere solo il marchio e le fabbriche, senza corredarla di ciò che invece interessava ai cinesi ovvero tecnologia recente.


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modus72 ha scritto:
Questa è un'ottima candidata http://it.euroncap.com/it/results/geely ... 1/462.aspx
E' stata una delle prime cinesi a ben figurare nei crash, e il sospetto che ci sia arrivata grazie alla messe di tecnologia in materia di sicurezza ottenuta dal R&D Volvo non è proprio campato per aria...
Alla fine della fiera, Saab è rimasta invenduta perchè GM pretendeva di cedere solo il marchio e le fabbriche, senza corredarla di ciò che invece interessava ai cinesi ovvero tecnologia recente.

Cosa succederà quando i cinesi sapranno camminare con le proprie gambe dopo essersi messi alla pari con l'Europa?


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MessaggioInviato: dom ott 13, 2013 4:10 pm 
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Cita:
io invece ti dico la mia (e non sono d'accordo con te).
in cina ci vanno sia perchè sono obbligati, ma anche perchè (a parte nicchie e segmenti superlusso) nessuna auto costruita in europa (est incluso) sarebbe mai competitiva in cina a confronto con la produzione locale (anche blasonata).


Guarda se non ci fossero i dazi, le manipolazioni della valuta e quant altro gran parte della produzione europea oggi in Cina (sicuramente dal segmento D in su) potrebbe essere portata dall' Europa.
Inoltre come il tempo ha dimostrato le case cinesi non legati agli stranieri sono tutt altro che competitive.
Vi ricordate che nel 2007 il nome di Chery era sulla bocca di tutti con Chrysler che pietiva pianali per una segmento B o Fiat che con l'aiuto cinese avrebbe invaso la Cina di Alfa Romeo?
Adesso Chery è in perdita da 4 anni, continua a copiare gli altri e cerca la sopravvivenza nel sud est asiatico.
Pochi anni fa Buffett comprò il 10% di BYD, moltii prevedevano che quest' azienda avrebbe fatto le scarpe a tutti con i suoi ibridi e i suoi veicoli elettrici e invece è passata da terzo marchio cinese a undicesimo.
La stessa Geely, proprietaria della Volvo naviga in cattive acque.

Cita:
i cinesi hanno messo molte norme e restrizioni (chiamali scemi). visto che sono stati per anni la SALVEZZA di quasi tutti i costruttori presenti nel paese (come ripeti tu ogni mese, vw campa grazie ai musi gialli!) potranno volere qualcosa in cambio? secondo me hanno fatto BENISSIMO.


Che abbiano fatto benissimo per loro stessi non c' è dubbio ma hanno imposto le loro regole in tutto e per tutto.
La Cina recentemente ha obbligato Vw a costruire una fabbrica in una provincia remota vicino al Kazakistan, piena di terroristi musulmani, a molte case tra cui Gm ha imposto di lanciare un marchio solo per il suo mercato.
Quando Hyundai è venuta in Europa qualcuno l'ha obbligata a fare il 50% dei suoi profitti con Fiat o Renault? No
Le hanno imposto dove costruire le proprie fabbriche invece di andare dove le conveniva di più? No
Quando Hyundai, Toyota o Honda sviluppano e fanno ricerca in Europa devono cedere i loro brevetti a Vw, Fiat o Psa? No
Quando una casa automobilistica sbarca in un nuovo paese porta miliardi per almeno 10 anni, in nessun altro posto al mondo ti obbligano a metterti a foraggiare quelli che saranno i tuoi avversari di domani.

Cita:
ora che hanno i soldi (che di base gli abbiamo dato noi, e non parlo di automotive) vengono in Europa e usa a restituire il favore e salvarci dal tracollo totale (compreso il debito pubblico, non dimentichiamolo).

sbagliano? no. forse abbiamo sbagliato noi a trasferire tutte le produzioni la...


In questo hai pienamente ragione, ormai i cinesi detengono 1/3 del debito americano e non so quanto di quello europeo.
Mantenere il nostro debito è necessario per permettere a loro di crescere ancora.
Dato che è solo questione di tempo prima che i cinesi sbarchino con modelli convincenti in Europa io metterei dei paletti ben pesanti, d' altronde loro fanno di ben peggio.

Cita:
Quali auto Geely hanno la tecnologia volvo?

Geely e Volvo hanno fondato un marchio semipremium che inizialmente verrà commercializzato solo lì in cui confluiranno le tecnologie Volvo.


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MessaggioInviato: lun ott 14, 2013 9:22 pm 
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GM-Peugeot setbacks set scene for Dongfeng deal push

PARIS/LONDON | Mon Oct 14, 2013 1:48pm EDT
Oct 14 (Reuters) - General Motors scaled back cooperation with Peugeot months into their alliance and later turned down a government-backed merger, leaving China's Dongfeng as the French carmaker's last hope, people familiar with the matter said.

GM took a 7 percent stake in PSA Peugeot Citroen after the carmakers announced what was billed as a broad-based alliance in February, 2012.

Yet the pairing hit obstacles within eight months, when GM revealed its Chinese partner SAIC would veto key plans including for larger cars, said the sources, who declined to be identified because the matter was confidential.

"We never found out whether GM had known that all along," one person said.

By June this year, Peugeot had won French government approval for a restructuring tie-up with GM's Opel division, but the U.S. carmaker turned it down, citing CEO Dan Akerson's likely succession by early 2015 and political sensitivities, people said. GM is still 7.3 percent U.S. government-owned.

The series of setbacks with GM has forced Peugeot Chief Executive Philippe Varin to look elsewhere for a cash injection amid mounting concern over the company's finances.

Peugeot shares fell 9.1 percent on Monday after Reuters reported the company was preparing a 3 billion euro ($4 billion) capital increase in which Dongfeng and the French state would buy matching stakes of between 20 and 30 percent.

The move would reduce GM's stake in Peugeot and give the Chinese state-owned carmaker access to its French partner's technology, in return for help in potential new markets, according to people with knowledge of the talks. Peugeot and Dongfeng already have a Chinese joint venture, DPCA.

FINANCIAL CONCERNS

But the size and timing of the planned capital increase, and the government's readiness to contribute, are driven by financial concerns that have lately resurfaced despite Peugeot's assurances in July that it would surpass 2013 cash goals, sources said.

"The government is worried about Peugeot's financial state, which is one reason why such a big share issue is imminent," said a person familiar with the matter.

"There's an awareness that the cash situation will not pick up in the way that had been set out," another person said. "The slight improvement we've seen so far cannot be sustained."

Peugeot, which had said it would beat its target of halving industrial cash consumption to 1.5 billion euros, will give a progress update when it publishes third-quarter revenue next week, a spokesman said, declining further comment.

Peugeot ended the first half with cash of 7.71 billion euros, excluding listed subsidiary Faurecia, and is set to consume about 2 billion this year as restructuring costs increase net industrial debt to 4.8 billion.

Together with 2.4 billion in undrawn credit lines, that will leave about 8 billion in available reserves - but the real cushion is closer to 5 billion because Peugeot needs the difference just to operate.

Peugeot's dependence on European sales and exposure to Mediterranean markets has made it the worst casualty of the region's auto slump, with a 5 billion euro net loss last year.

The company, slashing jobs and plant capacity to pursue a return to profit in 2015, had announced plans for at least five joint vehicle and powertrain programmes with GM soon after their alliance was unveiled last year.

The two carmakers have since held unsuccessful talks about a deeper combination.

Peugeot and GM are pushing ahead with joint purchasing, logistics and three programmes to develop small cars and two minivan families, for introduction in 2016 through 2018.

"We started out with about 40 potential projects," Peugeot programme chief Jean-Christophe Quemard said last month.

"There are things we would have liked to do but can't," Quemard said, citing technical incompatibilities between vehicle designs. "It's very frustrating and takes a great deal of time."

LEVEL OF INFLUENCE

The future of the alliance could be affected by Dongfeng's level of influence in any expanded partnership with Peugeot, GM Vice-Chairman Steve Girsky told Reuters last month. A GM spokesman declined further comment on Monday.

Under a "change of control" clause in their alliance agreement, GM has the right to pull out if any third party acquires Peugeot stake of more than 10 percent.

"It's clear to us that Peugeot's existing alliance with GM would be at risk following such a transaction," Barclays analyst Kristina Church said in a note to investors. "The need for a 3 billion euro cash injection reveals how dire a financial situation the company finds itself in."

French Finance Minister Pierre Moscovici declined to confirm or deny that the government was preparing to commit fresh funds, in addition to a 7 billion euro state guarantee granted to Peugeot's financing arm last year.

"I'm not going to comment on that kind of thing," Moscovici told France Inter radio. "The government is not going to remain indifferent to Peugeot ... After all, we're talking about the future of a major listed company that employs almost 100,000 people in France."

The carmaker has lost more business to competitors in recent months and its European market share fell to 9.7 percent in August from 11.3 a year earlier. In September its slice of French sales tumbled 3 points to 27.7 percent.

Unveiling cutbacks last year, CEO Varin said his recovery plan assumed a steady return to a 13 percent European market share.

Renault, itself 15 percent French government-owned, declined to comment on the possible injection of public cash into its domestic rival. But insiders said privately that the reported capital increase plan was met with relief.

"Everyone here has been worried for months about our mutual network of suppliers crashing if PSA goes bankrupt," one said. "If this capital increase does happen, Peugeot gets more time and more cash they can use to pay off suppliers, and that has to be a good thing".



Questo e' un articolo di reuters che fa luce sugli ultimi sviluppi dell' alleanza Psa-Gm, purtroppo e' una conferma della situazione disastrosa della casa francese.
Qualche mese fa era girata la voce di una possibile fusione tra Peugeot e Opel: i francesi avrebbero assorbito la casa tedesca, in cambio gli americani avrebbero conferito 10 miliardi di dollari alla nuova società diventando i primi soci. Sembrava un' idea veramente idiota eppure era vero ed era il segno chiaro che Peugeot era alla canna del gas. Gm, memore dei disastrosi risultati delle sue alleanze agli inizi degli anni duemila, aveva rifiutato.
Da allora Psa ha dovuto cercare urgentemente un nuovo alleato che iniettasse capitali.
La casa francese e' a corto di liquidità e adesso vale solo 4.4 miliardi di euro e la ricapitalizzazione sarebbe di ben 3 miliardi, dopo quest' operazione le quote di gm e quelle della famiglia Peugeot diventeranno insignificanti.
Gm sicuramente deciderà di recedere dall' alleanza con Peugeot per non dare la propria tecnologia ai cinesi di Dongfeng.
Una storia piuttosto triste. :piangi2


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Già..e noi siamo pure fornitori per PSA....

Hanno fatto un bel casino! Probabilmente avrebbero potuto concentrare le risorse sui prodotti più significativi invece di disperderli in mille rivoli infruttuosi, oltre che farsi disegnare le auto da qualcun altro.


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Strosek ha scritto:
Già..e noi siamo pure fornitori per PSA....

Hanno fatto un bel casino! Probabilmente avrebbero potuto concentrare le risorse sui prodotti più significativi invece di disperderli in mille rivoli infruttuosi, oltre che farsi disegnare le auto da qualcun altro.

Per fortuna noi solo marginalmente.
:D
Alla fine sfornare modelli su modelli non è sinonimo di furbizia.

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Ma quindi è sicuro l'intervento dei cinesi?


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Teknos ha scritto:
Ma quindi è sicuro l'intervento dei cinesi?


Parrebbe di si'.
Psa e Dongfeng hanno ammesso che vi sono dei colloqui per approfondire l' alleanza, Gm ha sostenuto che dovrà rivedere i termini dell' alleanza in caso di cambio della compagine azionaria della casa del leone.
Secondo i rumors lo stato francese e Dongfeng sborserebbero ciascuno 1,5 miliardi di euro per avere quote tra il 20 e il 30% di Peugeot-Citroen.
I cinesi potrebbero usare piattaforme C e D dei francesi, utilizzare la rete di vendita di Peugeot in America Latina e sviluppare ulteriormente il marchio Ds in Cina.
Mi interessa sapere come finirà con Gm, per adesso si erano accordati solo per lo sviluppo e la produzione in comune dei minivan di segmento B e C, cancelleranno anche questa joint venture?


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daimlerchrysler ha scritto:
Teknos ha scritto:
Ma quindi è sicuro l'intervento dei cinesi?


Secondo i rumors lo stato francese e Dongfeng sborserebbero ciascuno 1,5 miliardi di euro per avere quote tra il 20 e il 30% di Peugeot-Citroen.


"La Fiat è aiutata dallo Stato con la cassa integrazione"....


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daimlerchrysler ha scritto:
Una storia piuttosto triste. :piangi2


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Sì, se si pensa a cos'era l'industria automobilistica francese nel suo momento migliore, vien proprio da piangere....


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Dispiace ma comunque i cinesi con Volvo non mi pare stiano facendo danni, anzi...


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Teknos ha scritto:
Dispiace ma comunque i cinesi con Volvo non mi pare stiano facendo danni, anzi...


esatto quello che dico pure io. in alcuni casi (indiani) fanno persino MEGLIO di qualsiasi ottimistica aspettativa...

al massimo può far ridere perchè PSA doveva andare in Cina e conquistarla (poi qualcosa è andato decisamente storto) e ora sono i cinesi a salvare lei... ma vabbè... i tempi cambiano.

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poi ci lamentiamo di quelli che fanno manovre finanziarie con l'america per riuscire a stare in piedi da soli.

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Se la ricapitalizzazione va in porto lo stato francese controllerà il 30% di Psa e adesso già controlla il 15% di Renault ( che si porta dietro Nissan, autovaz e Samsung auto quindi 8 milioni di auto all' anno).
Colbertismo all' ennesima potenza.


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daimlerchrysler ha scritto:
Teknos ha scritto:
Ma quindi è sicuro l'intervento dei cinesi?


Parrebbe di si'.
Psa e Dongfeng hanno ammesso che vi sono dei colloqui per approfondire l' alleanza, Gm ha sostenuto che dovrà rivedere i termini dell' alleanza in caso di cambio della compagine azionaria della casa del leone.
Secondo i rumors lo stato francese e Dongfeng sborserebbero ciascuno 1,5 miliardi di euro per avere quote tra il 20 e il 30% di Peugeot-Citroen.
I cinesi potrebbero usare piattaforme C e D dei francesi, utilizzare la rete di vendita di Peugeot in America Latina e sviluppare ulteriormente il marchio Ds in Cina.
Mi interessa sapere come finirà con Gm, per adesso si erano accordati solo per lo sviluppo e la produzione in comune dei minivan di segmento B e C, cancelleranno anche questa joint venture?


Ottima cosa per Peugeot l'alleanza con Opel non stava portando da nessuna parte se non un ipotetica riduzione dei costi senza nuovi sbocchi di mercato, quella coi cinesi invece ha sicuramente un senso una casa ha bisogno dell'altra.
Al limite la mezza alleanza per il B-mpv la possono anche tenere senza essere soci, vedi ad esempio quella dei commerciali che fiat ha con psa ma ha anche con opel.
Si diceva nuova C5-insignia stesso pianale, ma probabile nemmeno ci sarà una nuova c5.
daimlerchrysler ha scritto:

Questo e' un articolo di reuters che fa luce sugli ultimi sviluppi dell' alleanza Psa-Gm, purtroppo e' una conferma della situazione disastrosa della casa francese.
Qualche mese fa era girata la voce di una possibile fusione tra Peugeot e Opel: i francesi avrebbero assorbito la casa tedesca, in cambio gli americani avrebbero conferito 10 miliardi di dollari alla nuova società diventando i primi soci. Sembrava un' idea veramente idiota eppure era vero ed era il segno chiaro che Peugeot era alla canna del gas. Gm, memore dei disastrosi risultati delle sue alleanze agli inizi degli anni duemila, aveva rifiutato.
Da allora Psa ha dovuto cercare urgentemente un nuovo alleato che iniettasse capitali.
La casa francese e' a corto di liquidità e adesso vale solo 4.4 miliardi di euro e la ricapitalizzazione sarebbe di ben 3 miliardi, dopo quest' operazione le quote di gm e quelle della famiglia Peugeot diventeranno insignificanti.
Gm sicuramente deciderà di recedere dall' alleanza con Peugeot per non dare la propria tecnologia ai cinesi di Dongfeng.
Una storia piuttosto triste. :piangi2


Mi sono permesso di portare questa eloquente traduzione dello stato di peuegot sul sito di quattroruote, a commento di un post-velina sul futuro di peugeot

_________________
ALFA ROMEO GIULIETTA jtdm-2 20 170cv- distinctive-pack premium-pack sport 18 - Luglio 2010 -superati i 313.333KM!!!


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Cita:
Ottima cosa per Peugeot l'alleanza con Opel non stava portando da nessuna parte se non un ipotetica riduzione dei costi senza nuovi sbocchi di mercato, quella coi cinesi invece ha sicuramente un senso una casa ha bisogno dell'altra.
Al limite la mezza alleanza per il B-mpv la possono anche tenere senza essere soci, vedi ad esempio quella dei commerciali che fiat ha con psa ma ha anche con opel.
Si diceva nuova C5-insignia stesso pianale, ma probabile nemmeno ci sarà una nuova c5.



Hai pienamente centrato il punto.
Qualche giorno dopo la firma dell'alleanza Gm-Psa il direttore finanziario di Peugeot Saint Geours si dichiarava entusiasta dell'alleanza e snocciolava i frutti dell'accordo.
Psa avrebbe ricevuto aiuto in Cina e in America Latina, avrebbe potuto utilizzare la tecnologia della Volt, tutti i pianali sarebbero stati messi in comune, gli acquisti sarebbero stati gestiti da un'unica centrale.
Il giorno dopo Steve Girsky, presidente di Opel e vice presidente di Gm smentì tutto e disse che i dettagli dovevano ancora essere rivisti.
Mi domando: ma avevano firmato lo stesso accordo o no?
Già quest' alleanza era nata sotto una cattiva stella ma qualche risultato a casa poteva portarlo e invece praticamente niente.
Renault-Nissan e Daimler hanno raggiunto molti più punti di condivisione pur rimanendo a debita distanza.


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