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Ah vabbè.... se mettiamo in campo i Veri esperti del settore, alzo le mani e mi arrendo..... Ridi
Per favore non mi toccate dagospia. Ieri stavo ad un convegno a Stoccarda "Evidenze radiologiche nella fase della sequenza protonica di infarti cerebrali con macchinari RM 2012-2014". Ho dovuto parlare e rispondere per 40 minuti in tedesco, in quei momenti solo la cafonaggine, la grevità e la volgarità di Dagospia ti possono salvare da un coma senza ritorno.
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Ricordo di aver letto tempo fa un articolo in cui si sottolineava che il legare la remunerazione dei manager a piani di stock-options porta questi ad adottare strategie di medio-breve periodo volte ad incrementare fortemente il valore in Borsa ma senza avere un valido piano industriale a medio-lungo termine (della serie: io intanto converto le mie opzioni, poi sono affari vostri). In questo articolo si faceva proprio l'esempio di M. che ha un enorme numero di azioni/opzioni su azioni FIAT.
Non è un caso che Marchionne abbia accumulato ben 450 milioni di euro nella sua carica di ceo di Fiat e poi di FCA e CNH industrial, i suoi emolumenti non erano legati ai risultati operativi (grandemente mancati) ma al rialzo del valore azionario.
Certo su questo argomento le opinioni sono le più svariate ed è abbastanza complesso trovar quale sia la via maestra.
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Beh è vero, erano salite non poco.
Io ne capisco pochetto di finanza e quote azionarie, mi vien però da pensare che difficilmente le quote verrebbero vendute in massa (facendone calare il valore) in seguito alla presentazione di un piano industriale qualora questo venisse ritenuto credibile. Ripeto, non conosco le dinamiche per cui se qualcuno sa darmi un convincente motivo per cui un product plan coi controcazzi possa determinare crolli in borsa, son qua. Per ora mi scappa da ridere...
E' facile capire perché le azioni sono crollate. Sicuramente erano risalite più della media del settore e quindi ci possono essere tranquillamente prese di profitto.
La scarsissima credibilità del piano non è un'opinione mia ma di tutta la comunità internazionale che ha bocciato senza appello, è questa è una seconda motivazione.
Le cause più importanti sono 2 in realtà:
1) Il primo trimestre 2014 è andato malissimo, perdita netta, margini in america molto diminuiti, crollo del fatturato in Sud America e debito aumentato del 35%.
2) Sono già 2 anni che Fiat-Chrysler non paga dividendi e Marchionne ha candidamente ammesso che ritorneranno forse nel 2017 a causa del debito elevatissimo.
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Altre campane.....
“If you start your 2014-2018 plan with an extremely weak quarter, nobody will give you the credit that you will achieve your targets,” said Jens Schattner, an automotive analyst at Macquarie Group Ltd. in Frankfurt. “If it was so easy just to launch new products to be successful in this industry, why wouldn’t everybody do exactly the same.”
“The aspiration is big but the questions are bigger,” said Erik Gordon, a professor at the the University of Michigan. “Can Fiat do enough to turn Alfa into a big, profitable brand? Are there enough Maserati buyers to make Fiat a global player?”
The problem is PowerPoint presentations are a lot easier than real life,” said Harald Hendrikse, an analyst with Nomura Holdings Inc. in London. “These brands need a huge amount of work to get where they need to be. The world changes very slowly and you have brands at the bottom of the pile in many regions. It’s not going to happen overnight.”
You’re giving me very lofty 2018 targets, which I think are just not credible,” said Erich Hauser, an analyst at International Strategy & Investment Group in London.
http://www.bloomberg.com/video/fiat-inv ... nqW4Q.html
DA "WALL STREET JOURNAL": "I GRANDI SOGNI DI MARCHIONNE COSTANO SOLDI, E FIAT AL MOMENTO NON NE HA"
DA "FT": "LE AZIONI FIAT NEL BREVE PERIODO NON DOVREBBE VINCERE PIÙ ALCUNA COMPETIZIONE"
Gli analisti sono scettici perché Fiat non ha raggiunto gli obiettivi di vendite e utili in passato e ora è appesantita da un debito di quasi 30 miliardi di euro - molto di più dei suoi concorrenti - mentre il suo core business europee brucia cassa.
"E' difficile convincersi che il piano potrà essere finanziato. Fiat è schiacciata da un debito enorme con i relativi costi ed è soltanto poco redditizia", dice Max Warburton, analista di Sanford C. Bernstein.
La bocciatura internazionale è solenne, tra l'altro non pochi analisti avevano creduto al piano del 2010, quindi alla seconda uscita non si sono fatti fregare.
Poi voglio sottolineare che nessuno ha commentato l'indiscrezione che ho postato: ci sarà un'erede della Punto, sarà la 500 5 porte, sarà fatta a Tichy a partire da fine 2017.
Il Marchionne sì-Marchionne no fa dimenticare le cose importanti.