billy079 ha scritto:
cometa rossa ha scritto:
Anni fa "perdemmo" un'intera lezione di diritto privato per la posizione di una virgola in una frase. Spostandola di una parola, cambiava completamente l'interpretazione normativa.
Detto questo, senza cavillare sulla tua frase su cui potrebbero intervenire i leoni del foro che frequentano questo forum, quanto afferma il ministero dei trasporti italiano è la summa dell'ipocrisia delle norme comunitarie: tali norme prevedono che un'auto debba superare in maniera lecita i test di omologazione, e le vetture Fca lo fanno, fa fede l'omologazione in uno stato e tale omologazione si estende a tutta Europa, ed è quanto ha fatto Fca. Quindi i tedeschi possono sbraitare finchè vogliono, ma le leggi comunitarie sono queste (e sono il primo a dire che siano non solo ridicole, ma pure immorali) e le vetture Fca le rispettano. Loro, i tedeschi, non posso assolutamente imporre richiami a tali vetture, come non ha potuto imporlo alle Vw (che tutt'ora circolano a milioni sulle strade comunitarie senza aver superato i test di omologazione in maniera lecita, piccolo promemoria) il ministero dei trasporti italiano.
Ripeto, norme ridicole, che le vetture Fca rispettano.
più o meno. il nocciolo della questione è la definizione di defeat device (che ho riportato sopra)
quello stabilisce se gli accorgimenti "creativi" per tenere le emissioni basse in test e poi random nell'uso quotidiano siano legali o meno.
A mio avviso l'EU sta semplicemente proteggendo i costruttori. anche le modifiche approvate da KBA per VW rasentano il ridicolo.
se bastasse una retina di plastica o una mappa nuova, l'avrebbero adottata dall'inizio...
non solo le norme sono ridicole, ma tutta la gestione del dieselgate da parte di EU non è volta a risolvere il problema, ma a tutelare i costruttori pur dando l'impressione ai cittadini di aver agito.
Ovviamente la norma ambigua è creata ad arte per permettere un certo margine di discrezione nell'uso dei dispositivi da parte dei produttori, con la conseguenza che l'eventuale intervento da parte delle autorità contro un uso disinvolto si riduce a suggerire, più o meno fermamente, un richiamo "volontario" per sistemare la cosa.
Il problema di VW è che ha barato anche sull'omologazione, dove invece le norme sono (stranamente) più chiare. Per cercare di salvare quella (richiamo molto blando, temporalmente, e tecnicamente ridicolo) si deve necessariamente chiudere un occhio su comportamenti quasi altrettanto spregiudicati ma a norma, lacunosa, di legge.
Alla fine la figura da cioccolatai la fa l'unione europea, principalmente.
Il problema subentrato ora è che i tedeschi hanno subodorato la possibilità di coinvolgere Fca nello scandalo dieselgate ed annacquare la posizione di VW, entrando a piedi uniti quando si era arrivati ad una sorta di gentlemen agreement tra tutti i produttori, all'insegna del quieto vivere. Scombussolando così le carte, i mesi successivi diventano effettivamente un'incognita, per tutti