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MessaggioInviato: mar lug 18, 2017 9:56 pm 
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Iscritto il: sab set 16, 2006 2:41 pm
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daimlerchrysler ha scritto:
PSA e BMW sicuramente, anche loro però sono indagate.


che io ricordi i richiami più o meno volontari hanno colpito
opel - vw - renault - FCA - mercedes

chi manca quindi? mamma che disastro.

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non posso aspettar l'Ateca... :mrgreen:


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MessaggioInviato: mer lug 19, 2017 10:09 am 
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Iscritto il: lun mar 13, 2006 8:29 pm
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billy079 ha scritto:
praticamente chi è rimasto fuori dai richiami in EU, a oggi?


Volvo e Bmw mai menzionate...
E Volvo fino a ieri produceva i "vecchi" e bistrattati 5 cilindri (anzi su alcune versioni AWD sono ancora a listino) :allegria

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MessaggioInviato: mer lug 19, 2017 3:15 pm 
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anche i jappi non mi sembrano colpiti (eccetto ovviamente nissan)

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MessaggioInviato: mer lug 19, 2017 3:23 pm 
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Iscritto il: lun mar 13, 2006 8:29 pm
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Mitsu c'è dentro fino al collo...

Facendo quindi mente locale, direi Bmw (tutti), Volvo (sia i nuovi 2.0 VEA che i vecchi 2.0/2.4 5cil), Mazda (gli skyactiv non hanno nemmeno il dpf se non erro), Subaru (fa solo il 2.0 boxer) e Honda (ormai ridotta al solo 1.6 dtec).

Suzuki non produce diesel propri, Nissan/Infiniti usano i Renault, Toy usa i Bmw, Lexus c'è solo ibrida.

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MessaggioInviato: mer lug 19, 2017 3:25 pm 
billy079 ha scritto:
anche i jappi non mi sembrano colpiti (eccetto ovviamente nissan)

No. E' anche vero che Mitsu, Toy e Honda fanno numeri risibili sul diesel, e Suzuki usa roba Fiat o Renault.


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MessaggioInviato: mer lug 19, 2017 3:29 pm 
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Se mi arriva la letterina a casa,col Kaiser che vado a farmi manomettere l'auto...così andrà meno e consumerà di più; piuttosto tolgo il FAP! :D

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MessaggioInviato: mer lug 19, 2017 7:02 pm 
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Iscritto il: ven lug 13, 2007 3:17 pm
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Oggi ero al service Smart - MB per chiedere la sostituzione in garanzia della terza luce di stop, ho chiesto al capo officina cosa ne sapeva.
Lui, testuale "Sì, me l'ha detto una mia cliente, ma non so è è una cosa che gestisce la fabbrica o che gestiremo noi. Anzi, non ho idea di cosa vogliano fare" :ridi


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MessaggioInviato: ven lug 21, 2017 10:07 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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In Germania è stato raggiungo un accordo tra politici e costruttori per lanciare una campagna globale di aggiornamento software dei propulsori diesel Euro 5 ed Euro 6. Questa scelta dovrebbe ridare fiducia ai consumatori nei confronti di questo tipo di alimentazione, evitando allo stesso tempo il rischio del bando delle auto a gasolio dalle grandi città, come già ipotizzato dal sindaco di Monaco di Baviera, poi smentito da Berlino.
Daimler e VW già a lavoro sui richiami. La notizia, rilanciata dalla Reuters, giunge a poche ore dagli annunci dei richiami programmati dalla Mercedes-Benz e dal Gruppo Volkswagen: questi non sono dettati dall'onda lunga del dieselgate, ma puntano a ottimizzare le emissioni dei propulsori che fino a oggi non sono stati coinvolti in sanzioni o procedure di analisi.
Due miliardi di euro. Secondo le informazioni rese note, serviranno circa due miliardi di euro per completare questa operazione, con un costo ipotizzato di circa 100 euro per ogni veicolo a carico dei costruttori. Ulteriori informazioni e dettagli saranno diffusi nel mese di agosto, quando il piano sarà presentato ufficialmente.

Nuovo fronte d'inchiesta. Non si placano tuttavia le polemiche sulla correttezza dell'operato delle Case automobilistiche in relazione ai cicli di omologazione e alle emissioni dichiarate. La testata tedesca Der Spiegel ha infatti rivelato che potrebbe aprirsi un nuovo filone d'inchiesta legato alla gestione dei costi e delle tecnologie di controllo delle emissioni: i costruttori potrebbero aver manipolato anche questa fase, lavorando fin dall'inizio dello sviluppo delle tecnologie odierne con il preciso intento di ridurre i costi e introdurre software capaci di modificare i dati omologati. L'inchiesta riguarderebbe sia la BMW sia il Gruppo Volkswagen, anche non esistono per il momento ulteriori dettagli.
Lorenzo Corsani


Il governo tedesco starebbe spingendo i costruttori a richiamare le vetture dotati di motori diesel per effettuare modifiche software capaci di ridurre i nox. Beato chi ci crede. Inoltre Spiegel ha accusato i costruttori tedeschi di aver creato un cartello per favorire azioni di pressione sul governo.


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MessaggioInviato: sab lug 22, 2017 10:53 am 
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Che i costruttori si parlino per regionare su standard comuni, mi pare più che logico e sensato. Curioso che nessuno voglia andare a guardare davvero dentro Bosch, molto curioso (altro che cartello, siamo al monopolio).

Quanto all'accordo con i costruttori, Berlino, che a differenza di Roma è molto attenta alle ragioni dell'industria ed all'interesse collettivo, sa bene che mandare al macero troppo presto i turbodiesel significa creare disoccupazione e quindi debito pubblico e dunque insoddisfazione sociale.


(Spiegel mi pare abbia la credibilità di Novella 3000 o giù di lì, sbaglio?)


Ultima modifica di mauro65 il sab lug 22, 2017 2:58 pm, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sab lug 22, 2017 11:48 am 
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Non tanto anzi, l'immagine del Diesel sta crollando e i vari costruttori ( tedeschi e non ) non possono permetterlo.


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MessaggioInviato: sab lug 22, 2017 6:24 pm 
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Multiplone ha scritto:
Mitsu c'è dentro fino al collo...

Facendo quindi mente locale, direi Bmw (tutti), Volvo (sia i nuovi 2.0 VEA che i vecchi 2.0/2.4 5cil), Mazda (gli skyactiv non hanno nemmeno il dpf se non erro), Subaru (fa solo il 2.0 boxer) e Honda (ormai ridotta al solo 1.6 dtec).

Suzuki non produce diesel propri, Nissan/Infiniti usano i Renault, Toy usa i Bmw, Lexus c'è solo ibrida.

Anche di Ford non si è sentito parlare se non sbaglio... Ora non ha più i diesel in condivisione con PSA, o almeno non tutti (vedi 1.5 TDCi)...


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MessaggioInviato: lun lug 24, 2017 8:03 am 
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Località: Ovunque ci sia una birra ghiacciata
Delle 850.000 Audi da richiamare in Italia avete già parlato? Sono stato "assente" (ovvero in spiaggia a cazzeggiare) per una settimana, ma ho letto su 4r di un richiamo in cui si parlava, se non ho capito male, addirittura di un retrofit da montare, cosa che mi sembra folle.


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MessaggioInviato: lun lug 24, 2017 8:05 am 
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Località: Ovunque ci sia una birra ghiacciata
mauro65 ha scritto:
Quanto all'accordo con i costruttori, Berlino, che a differenza di Roma è molto attenta alle ragioni dell'industria ed all'interesse collettivo, sa bene che mandare al macero troppo presto i turbodiesel significa creare disoccupazione e quindi debito pubblico e dunque insoddisfazione sociale.


Occhio che i verdi tedeschi sono una potenza


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MessaggioInviato: lun lug 24, 2017 11:09 am 
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cometa rossa ha scritto:
Delle 850.000 Audi da richiamare in Italia avete già parlato? Sono stato "assente" (ovvero in spiaggia a cazzeggiare) per una settimana, ma ho letto su 4r di un richiamo in cui si parlava, se non ho capito male, addirittura di un retrofit da montare, cosa che mi sembra folle.



Penso sia solo un software update, comunque sembra un' imbranatissima manovra per evitare il blocco dei veicoli diesel in città come Stoccarda e Amburgo. Ma chi ci crede?
Ripeto : stiamo assistendo alla morte del diesel e non è affatto certo che i consumatori abbracceranno i veicoli diesel come previsto dai costruttori.


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MessaggioInviato: lun lug 24, 2017 12:19 pm 
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cometa rossa ha scritto:
mauro65 ha scritto:
Quanto all'accordo con i costruttori, Berlino, che a differenza di Roma è molto attenta alle ragioni dell'industria ed all'interesse collettivo, sa bene che mandare al macero troppo presto i turbodiesel significa creare disoccupazione e quindi debito pubblico e dunque insoddisfazione sociale.
Occhio che i verdi tedeschi sono una potenza
Vero, ma troveranno il modo di gettargli un osso che li tenga occupati. C'è troppo in gioco


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MessaggioInviato: lun lug 24, 2017 12:23 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Ripeto : stiamo assistendo alla morte del diesel e non è affatto certo che i consumatori abbracceranno i veicoli diesel come previsto dai costruttori.
Si rischia di gettare il bambino assieme all'acqua sporca. Sono il primo a dire che su molte vetture "leggere" con la tipica percorrenza media europea (meno di 15.000 km annui, se non erro), un turbodiesel è sprecato, specie in confronto ai nuovi turbo benzina che stanno ridando nuova linfa al ciclo Otto. Ma su un Glc o peggio Gle (i primi esempi che mi vengono in mente), la differenza di consumo è pesante e, bene o male, consumo e inquinamento vanno di pari passo.


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MessaggioInviato: lun lug 24, 2017 12:24 pm 
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cometa rossa ha scritto:
Delle 850.000 Audi da richiamare in Italia avete già parlato? Sono stato "assente" (ovvero in spiaggia a cazzeggiare) per una settimana, ma ho letto su 4r di un richiamo in cui si parlava, se non ho capito male, addirittura di un retrofit da montare, cosa che mi sembra folle.
Taci e toccati che tu hai uno degli ultimi Euro 6/B senza SCR ... (6B o forse già 6C?)


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MessaggioInviato: lun lug 24, 2017 12:46 pm 
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Ieri avevamo dato conto delle anticipazioni sull'inchiesta di Der Spiegel riguardo la possibile esistenza di un cartello fra grandi Case tedesche volto a condividere decisioni strategiche e tecniche, e così aggirare le norme d'antitrust che vietano espressamente tali accordi. Oggi il pezzo è uscito, e le accuse rivolte alle aziende coinvolte sono pesantissime.

L'accusa del settimanale. Il titolo dell'articolo è "Das Auto-Syndicat" e questo il suo sommario: "La vicenda diesel non è un fallimento delle singole società. È il risultato di anni di intrallazzi dell'industria automobilistica tedesca. Audi, BMW, Daimler, Volkswagen e Porsche hanno parlato fra loro per più di mille incontri. Lo smascheramento di un cartello". Sostiene il giornale che, per circa 20 anni, oltre 200 manager di queste Case hanno avuto riunioni per coordinare congiuntamente lo sviluppo di modelli, determinare i costi e scegliere i fornitori: "Hanno cooperato in segretezza, come se fossero divisioni della stessa azienda, la German Auto Inc.: un vero e proprio cartello".

Tutto era frutto di scelte condivise. Sempre secondo la testata, l'alleanza decideva congiuntamente qualunque aspetto relativo al business, dalle caratteristiche di una capote fino alla valutazione della qualità dei supplier. L'esempio più clamoroso, anche perché tocca il tema delle emissioni, riguarda le dimensioni del serbatoio dell'AdBlue, un additivo utilizzato nei sistemi Scr per ridurre gli NOx prodotti dai diesel.

Il caso dei serbatoi dell'AdBlue. Nel settembre del 2008, fu deciso in armonia d'intenti che la capacità non doveva superare gli 8 litri: una quantità scarsa, ma che consentiva di risparmiare circa 80 euro a veicolo. E che, con l'arrivo di nuovi limiti ambientali più severi, si rivelò insufficiente. Ma con un secondo accordo l'inopinato trust decise di non allargare il contenitore dell'urea, sicuri che le normative d'omologazione offrissero comunque agio ai costruttori per trovare soluzioni di compromesso.

Possibili multe da Bruxelles. Lo scandalo è venuto alla luce dopo che Volkswagen e Daimler, probabilmente rese inquiete da un'indagine sulle forniture d'acciaio alle fabbriche, hanno deciso lo scorso 4 luglio di autodenunciarsi all'Antitrust di Berlino e alla Commissione europea, evocando "presumibili violazioni riguardo la concorrenza". Le sanzioni comunitarie per chi viola tali leggi possono arrivare al 10% degli utili generati dalle vendite: significa, per citare soltanto chi ha voluto uscire allo scoperto, probabilmente sperando così d'influenzare la clemenza degli inquirenti, che la Volkswagen rischia una multa di 22 miliardi di euro e la Daimler di oltre 15 miliardi.

Per quanto riguarda la questione del cartello tra i costruttori tedeschi non si capisce benissimo se oltre al fumo ci sia anche arrosto, si vedrà nelle prossime settimane.


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le 850.000 sono in europa mi pare.

concordo che sti "richiami e richiamini" sono ridicoli, ma d'altronde non possono ammettere quello che hanno fatto in realtà e cercano di salvare la facciata.

sul disel penso sia ufficialmente morto almeno fino al segmento B.
sopra tocca vedere, perchè cmq l'ibrido può portare a risultati "reali" molto simili.

imho si è investito TROPPO in una tecnologia seguendo per altro troppo le richieste del marketing.
Ci hanno spacciato motori come rivoluzionari, sapendo che poi la fisica e i suoi limiti a una certa emergono....

cmq vedremo nei prossimi anni. Togliendo il diesel di mezzo sicuramente l'attenzione andrà sui carburanti alternativi.
Certo che di pronto (e credibile) non c'è molto.

In tutto ciò l'italia è spiazzante. I gas sono crollati e il diesel aumenta... boh.

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mauro65 ha scritto:
daimlerchrysler ha scritto:
Ripeto : stiamo assistendo alla morte del diesel e non è affatto certo che i consumatori abbracceranno i veicoli diesel come previsto dai costruttori.
Si rischia di gettare il bambino assieme all'acqua sporca. Sono il primo a dire che su molte vetture "leggere" con la tipica percorrenza media europea (meno di 15.000 km annui, se non erro), un turbodiesel è sprecato, specie in confronto ai nuovi turbo benzina che stanno ridando nuova linfa al ciclo Otto. Ma su un Glc o peggio Gle (i primi esempi che mi vengono in mente), la differenza di consumo è pesante e, bene o male, consumo e inquinamento vanno di pari passo.


ci sono due cose da considerare
1 nessuno obbliga le case a presentare bestioni da 2500 kg e 300cv di potenza che debbano pure consumare poco. Si possono fare vetture più leggere e con motori meno performanti ( visto che comunque i limiti di velocità ci fanno usare un terzo di quella potenza) con consumi tutto sommato contenuti.
2 se sulla benzina non ci fossero accise spaventose i costi di gestione di suddetti "bestioni", dal punto di vista del consumo, sarebbero comunque sopportabili; e ne guadagnerebbe anche chi vive con basso redditto e deve usare un'utilitaria.


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mauro65 ha scritto:
cometa rossa ha scritto:
Delle 850.000 Audi da richiamare in Italia avete già parlato? Sono stato "assente" (ovvero in spiaggia a cazzeggiare) per una settimana, ma ho letto su 4r di un richiamo in cui si parlava, se non ho capito male, addirittura di un retrofit da montare, cosa che mi sembra folle.
Taci e toccati che tu hai uno degli ultimi Euro 6/B senza SCR ... (6B o forse già 6C?)


Non lo so, ma so che di urea non ne ho bisogno, e ne sono estremamente felice ;)


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Billy, le scelte dei consumatori dipendono anche dai prezzi e dalla logistica dei carburanti, nonché dal feedback dei beta tester. Il Gpl in Italia soffre delle normative che impediscono il self service; il divario di prezzo con il gasolio è diminuito al punto da rendere dubbia la reale convenienza (a GPL si consuma un buon 20-25% in più che non andando a benzina); l'impianto GPL richiede manutenzione specifica da sommare a quella normale del motore; sottrae in ogni caso un bel po' di spazio. Francamente, a meno di una manovra fiscale sul gasolio, il GPL mi pare morto.

Peggio ancora per il metano, limitato a poche aree ben servite e con l'handicap dell'extra peso delle bombole che, inoltre, sono molto ingombranti e restringono la scelta dei veicoli trasformabili.


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mauro65 ha scritto:
Billy, le scelte dei consumatori dipendono anche dai prezzi e dalla logistica dei carburanti, nonché dal feedback dei beta tester. Il Gpl in Italia soffre delle normative che impediscono il self service; il divario di prezzo con il gasolio è diminuito al punto da rendere dubbia la reale convenienza (a GPL si consuma un buon 20-25% in più che non andando a benzina); l'impianto GPL richiede manutenzione specifica da sommare a quella normale del motore; sottrae in ogni caso un bel po' di spazio. Francamente, a meno di una manovra fiscale sul gasolio, il GPL mi pare morto.

Peggio ancora per il metano, limitato a poche aree ben servite e con l'handicap dell'extra peso delle bombole che, inoltre, sono molto ingombranti e restringono la scelta dei veicoli trasformabili.


GPL e Metano - con gli incentivi - avevno raggiunto livelli mai visti.
Possibile che fosse solo per lo sconto? O chi li ha presi si è reso conto dei problemi che portano?

perchè il calo è troppo incisivo. Sul diesel siamo l'unico paese in EU che sale.
Segno che dell'ecologia ci interessa poco. Meglio gli sconti....?

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daimlerchrysler ha scritto:
Ieri avevamo dato conto delle anticipazioni sull'inchiesta di Der Spiegel riguardo la possibile esistenza di un cartello fra grandi Case tedesche volto a condividere decisioni strategiche e tecniche, e così aggirare le norme d'antitrust che vietano espressamente tali accordi. Oggi il pezzo è uscito, e le accuse rivolte alle aziende coinvolte sono pesantissime.

L'accusa del settimanale. Il titolo dell'articolo è "Das Auto-Syndicat" e questo il suo sommario: "La vicenda diesel non è un fallimento delle singole società. È il risultato di anni di intrallazzi dell'industria automobilistica tedesca. Audi, BMW, Daimler, Volkswagen e Porsche hanno parlato fra loro per più di mille incontri. Lo smascheramento di un cartello". Sostiene il giornale che, per circa 20 anni, oltre 200 manager di queste Case hanno avuto riunioni per coordinare congiuntamente lo sviluppo di modelli, determinare i costi e scegliere i fornitori: "Hanno cooperato in segretezza, come se fossero divisioni della stessa azienda, la German Auto Inc.: un vero e proprio cartello".

Tutto era frutto di scelte condivise. Sempre secondo la testata, l'alleanza decideva congiuntamente qualunque aspetto relativo al business, dalle caratteristiche di una capote fino alla valutazione della qualità dei supplier. L'esempio più clamoroso, anche perché tocca il tema delle emissioni, riguarda le dimensioni del serbatoio dell'AdBlue, un additivo utilizzato nei sistemi Scr per ridurre gli NOx prodotti dai diesel.

Il caso dei serbatoi dell'AdBlue. Nel settembre del 2008, fu deciso in armonia d'intenti che la capacità non doveva superare gli 8 litri: una quantità scarsa, ma che consentiva di risparmiare circa 80 euro a veicolo. E che, con l'arrivo di nuovi limiti ambientali più severi, si rivelò insufficiente. Ma con un secondo accordo l'inopinato trust decise di non allargare il contenitore dell'urea, sicuri che le normative d'omologazione offrissero comunque agio ai costruttori per trovare soluzioni di compromesso.

Possibili multe da Bruxelles. Lo scandalo è venuto alla luce dopo che Volkswagen e Daimler, probabilmente rese inquiete da un'indagine sulle forniture d'acciaio alle fabbriche, hanno deciso lo scorso 4 luglio di autodenunciarsi all'Antitrust di Berlino e alla Commissione europea, evocando "presumibili violazioni riguardo la concorrenza". Le sanzioni comunitarie per chi viola tali leggi possono arrivare al 10% degli utili generati dalle vendite: significa, per citare soltanto chi ha voluto uscire allo scoperto, probabilmente sperando così d'influenzare la clemenza degli inquirenti, che la Volkswagen rischia una multa di 22 miliardi di euro e la Daimler di oltre 15 miliardi.

Per quanto riguarda la questione del cartello tra i costruttori tedeschi non si capisce benissimo se oltre al fumo ci sia anche arrosto, si vedrà nelle prossime settimane.


Bmw oggi si è dissociata, ma penso sia un atto dovuto.

Come dici tu, il diesel è morto


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billy079 ha scritto:
le 850.000 sono in europa mi pare.

concordo che sti "richiami e richiamini" sono ridicoli, ma d'altronde non possono ammettere quello che hanno fatto in realtà e cercano di salvare la facciata.

sul disel penso sia ufficialmente morto almeno fino al segmento B.
sopra tocca vedere, perchè cmq l'ibrido può portare a risultati "reali" molto simili.

imho si è investito TROPPO in una tecnologia seguendo per altro troppo le richieste del marketing.
Ci hanno spacciato motori come rivoluzionari, sapendo che poi la fisica e i suoi limiti a una certa emergono....

cmq vedremo nei prossimi anni. Togliendo il diesel di mezzo sicuramente l'attenzione andrà sui carburanti alternativi.
Certo che di pronto (e credibile) non c'è molto.

In tutto ciò l'italia è spiazzante. I gas sono crollati e il diesel aumenta... boh.


Si, hai ragione, era Europa, non Italia (colpa de sole mentre ero in spiaggia sulla sdraio, ho letto male) :P

Il resto è facilmente risolvibile: questi motori diesel sono il canto del cigno di questa tecnologia, sono dei morti che camminano. Magari ne arriveranno altri in futuro, ma prestazioni e consumi degli attuali, nonchè costi di produzione, ce li scordano noi e se li scordano i produttori. La corsa disperata delle case tedesche a proporre veicioli elettrici a getto continuo fa capire più di mille parole


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daimlerchrysler ha scritto:
Il caso dei serbatoi dell'AdBlue. Nel settembre del 2008, fu deciso in armonia d'intenti che la capacità non doveva superare gli 8 litri: una quantità scarsa, ma che consentiva di risparmiare circa 80 euro a veicolo. E che, con l'arrivo di nuovi limiti ambientali più severi, si rivelò insufficiente. Ma con un secondo accordo l'inopinato trust decise di non allargare il contenitore dell'urea, sicuri che le normative d'omologazione offrissero comunque agio ai costruttori per trovare soluzioni di compromesso.
Scusa DC, ma da diversi anni vedo proprio MB offrire il serbatoio AdBlue maggiorato e comunque quello standard mi pareva più capiente degli 8 litri indicati. Magari ho seguito poco la questione AdBlue perché solo di recente mi sto intrippando con Mercedes.


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Billy, erano riusciti a vendere le Panda bifuel (non ricordo se GPL o metano, mi pare metano) perfino in Sardegna dove non esistono stazioni di servizio dotate di quel carburante alternativo. Certo che le hanno vendute solo grazie agli incentivi


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Il caso dei serbatoi dell'AdBlue. Nel settembre del 2008, fu deciso in armonia d'intenti che la capacità non doveva superare gli 8 litri: una quantità scarsa, ma che consentiva di risparmiare circa 80 euro a veicolo. E che, con l'arrivo di nuovi limiti ambientali più severi, si rivelò insufficiente. Ma con un secondo accordo l'inopinato trust decise di non allargare il contenitore dell'urea, sicuri che le normative d'omologazione offrissero comunque agio ai costruttori per trovare soluzioni di compromesso.
Scusa DC, ma da diversi anni vedo proprio MB offrire il serbatoio AdBlue maggiorato e comunque quello standard mi pareva più capiente degli 8 litri indicati. Magari ho seguito poco la questione AdBlue perché solo di recente mi sto intrippando con Mercedes.


Da quel che ho capito, leggendo tra le righe, l'adblue che montano le case, come capienza, è insufficiente per garantire la pulizia dei gas di scarico nel 100% dei km percorsi prima della sostituzione. Ma lo fa benissimo in sede di omologazione. Ergo, spesso e volentieri nella guida reale il sistema si disattiva, alla faccia delle finestre temriche della 500X

Se Mb ti monta un serbatoio più grosso a richiesta non è che il sistema lavora sempre, lavora random come prima ma invece di rifornire ogni 15.000 km (ipotizzo) rifornisci ogni 25.000.
Adesso modificheranno il software ( terrore del ciclo rde) ed ogni 5000 km si dovrà buttare dentro urea nel serbatoio apposito.
Diesel morto


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MessaggioInviato: lun lug 24, 2017 1:37 pm 
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In questo contesto i preparatori si apprestano ad un'altra stagione d'oro.
Prima si pompava il motore
Poi si pompava il motore e si toglieva il filtro
Successivamente si pompava il motore, si toglieva il filtro e si neutralizzava l'egr

Adesso pomperanno il motore, toglieranno il filtro, neutralizzeranno l'egr e inibiranno l'AdBlue.

Finché c'è un regolamento UE c'è speranza (libera citazione) :ridi

(Per non parlare del business del downgrade rispetto a questi richiami)


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MessaggioInviato: lun lug 24, 2017 1:42 pm 
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Boh, se le cose saranno fatte come Dio comanda inibire l'ad blue dovrebbe portare al motore prima in modalità recovery, poi in blocco. Cosa che probabilmente non accadrà ;)

Comunque la credibilità dei costruttori ( tedeschi in primis, gli altri a ruota) si sta pericolosamente avvicinando a zero


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