Strosek ha scritto:
Pensare che le normative attuali basati sui cicli siano state volute, imposte direi, dai tedeschi è senza fondamento e pure sbagliato.
E chi è che aveva la gamma a più alto consumo tra i costruttori di veicoli in Europa? Chi produceva principalmente utilitarie e segmento C o chi aveva a listino motori a 6, 8 e 12 cilindri?
"Le prestazioni delle nuove autovetture migliorano continuamente, anche in virtù delle misure
adottate a livello comunitario. Visto il peso rilevante del settore, l'Unione Europea, infatti, ha
adottato nel 1995 una strategia comunitaria per la riduzione delle emissioni di CO2 dalle
autovetture. Uno dei principi su cui si basava tale strategia consisteva in un accordo volontario
dell'industria automobilistica a ridurre le emissioni medie delle vetture nuove a 140 g CO2 /km entro il 2008. Nonostante i progressi raggiunti dalle case costruttrici per il raggiungimento di tale obiettivo, la Commissione Europea ha riscontrato che al fine del raggiungimento dell’obiettivo per le emissioni medie delle auto nuove di 120 g CO2
/km previsti per il 2012 era necessario adottare disposizioni a carattere vincolante.
A seguito di un lungo negoziato svoltosi a livello comunitario, il 5 giugno 2009, sulla Gazzetta
Ufficiale dell’Unione Europea è stato pubblicato il Regolamento (CE) N. 443/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 23 aprile 2009, che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove nell’ambito dell’approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli leggeri. Il regolamento individua un target comunitario delle emissioni di CO2 delle autovetture nuove vendute annualmente nella Comunità di 130 g CO2 /km, riferito alla media di tutte le autovetture nuove commercializzate nel 2012, da conseguire tramite migliorament i tecno logici apportati ai motori. I restanti 10g/km dovranno essere raggiunt i tramite misure tecniche complementari (e.g. pneumatici, carburanti, etc.).
Gli obblighi per i costruttori si sono applicati al 65 % delle loro flotte dal gennaio 2012 ed al 75% dal gennaio 2013, all’80% dal gennaio 2014 e si applicano al 100% a partire dal 2015.
E’ stato inoltre introdotto un obiettivo di lungo termine di 95 g di CO2 /Km da raggiungere entro il 2020.
Per assicurare il raggiungimento dell’obiettivo medio comunitario di 130 grammi di CO2 /km, il Regolamento fissa valori limite per le emissio ni specifiche di CO2 delle auto in funzione diretta della loro massa (peso). Tale approccio prevede che al crescere del peso del veicolo aumenti anche il valore limite da rispettare; pertanto le autovetture più leggere dovranno rispettare valori limite 5 inferiori a 130 g/km mentre per le più pesanti i valori limite saranno di gran lunga superiori. Ogni casa costruttrice dovrà dimostrare alla fine di ogni anno che l’insieme delle auto vendute raggiunga un valore medio di emissioni corrispondente a quanto richiesto dal regolamento: tale valore viene calcolato tenendo conto del numero e del peso delle auto vendute.
Qualora l’obiettivo annuale non venga raggiunto, i costruttori saranno sanzionati dalla commissione Europea con una multa unitaria che, a partire dal 2021, sarà pari a 95 euro per grammo di CO2
di superamento moltiplicata per il numero di auto vendute. Peraltro, per non
penalizzare alcuni produttori, è stato raggiunto un accordo che permette di calcolare la media
ponderata solo sul 95% delle auto vendute, esentando un certo numero di vetture sportive o
comunque caratterizzate da elevati livelli di emissioni.
E secondo te la triade con i motori a benzina era in grado di rispettare tali vincoli?