"Siamo pronti a cogliere le opportunità". Una promessa, quella fatta dal responsabile finanziario del Gruppo PSA, Jean-Baptiste de Chatillon, che suona come un riferimento alle manovre su Opel, mai nominate durante la presentazione dei risultati finanziari del 2016, ma comunque presenti sottotraccia durante tutta la durata della call con gli analisti.
Utile operativo al +18%. de Chatillon, oggi più che mai braccio destro di Tavares, ha dichiarato che il gruppo è pronto "a stanziare questo denaro in investimenti profittevoli, nel miglior interesse degli azionisti". E di risorse ce ne sono tante, perché l'utile operativo è cresciuto del 18%, a 3,24 miliardi di euro, con la divisione automotive che ha contribuito per 2,22 miliardi, valore in crescita del 19%. Durante la call, però, il dirigente ha schivato tutte le domande dirette: "Non c'è nessuna certezza che l'accordo si farà", ha tagliato corto, evitando ogni ulteriore dichiarazione nel merito.
Cresce il cash flow. Restando sui numeri, il taglio dei costi nato con il piano Back in the Race e sviluppato ulteriormente dalla seconda grande architettura di Tavares, Push to Pass, sta mostrando di dare i suoi frutti: a un anno dall'implementazione, il rilancio finanziario di PSA è evidente, oltre che dal progresso degli utili, da quello del flusso di cassa, pari a 2,7 miliardi nel 2016. Un valore che porta la posizione finanziaria netta del ramo auto a 6,81 miliardi. Con questo tesoretto, il gruppo sarebbe ampiamente in condizione di completare l'acquisizione di Opel, operazione che, secondo stime di alcuni analisti, potrebbe richiedere fino a due miliardi di dollari.
Rivisti i target di medio termine. Alla luce dei risultati del 2016, PSA ha anche rivisto i suoi obiettivi di medio termine, ritoccando le stime sul margine operativo per il periodo 2016-2018 al 4,5% in media, e confermando il target del 6% per il 2021. Previsioni in miglioramento anche per le vendite, con l'obiettivo di incrementarle del 10% (rispetto al 2015) entro il 2018 e di un ulteriore 15% entro il 2021. Secondo le stime per il 2017, la Cina resterà il mercato in crescita più forte a livello globale (+5%), in un quadro di sostanziale stabilità nei quadranti europeo, russo e latino-americano.
L'account Twitter del Gruppo PSA "cinguetta" abitualmente in francese e in inglese. Oggi, per la prima volta, lo ha fatto anche in tedesco.
Il tweet in tedesco: "Insieme campioni europei dell'auto". Intervenuto a seguito della presentazione, il ceo di PSA Carlos Tavares si è poi soffermato sulle prospettive fornite dall'acquisizione di Opel: "Crediamo che ci sia l'opportunità di creare un campione europeo nell'auto", ha affermato l'ad. Aggiungendo, in considerazione del suo lungo trend di perdite che la casa tedesca "ha bisogno d'aiuto" e che d'altra parte il rischio di sovrapposizione con i marchi Peugeot e Citroën è limitata perché "molti clienti non vogliono comprare francese".
Rüsselsheim, possibili nuovi sbocchi fuori dall'Europa. Opel e Vauxhall, ha osservato, sono più forti in due importanti mercati europei come Germania e Regno Unito, rispetto ai brand PSA. Un aspetto, questo, che dimostrerebbe quanto i due gruppi possano essere considerati complementari. Anche perché per la Opel al di fuori della GM tornerebbero realizzabili nuovi sbocchi commerciali: "È assolutamente possibile sviluppare le esportazioni del marchio fuori dall'Europa occidentale, a patto di restare competitivi sui costi".
Stessi target dei marchi francesi. Sulle questioni di bilancio, Tavares ha aggiunto che, in caso di acquisizione, l'obiettivo sarebbe portare la Opel agli stessi livelli di efficienza finanziaria (margine operativo del 6%) dei marchi francesi. L'operazione, considerata la posizione di cassa di cui gode oggi PSA, non richiederebbe cessioni importanti, ha risposto l'ad a una domanda in merito, negando la necessità di mettere sul mercato la controllata Faurecia per finanziare la scalata.
Chiudere l'accordo "è nell'interesse di tutti". Il supporto al turnaround sarebbe diretto, secondo Tavares, ma i piani prodotto rimarrebbero nelle mani della dirigenza tedesca: "Mantenere la Opel un marchio tedesco con ingegneria tedesca è una situazione win-win", secondo l'ad. Tavares ha confermato infine che i negoziati per l'acquisizione sono ancora in corso ma che "portare a termine l'accordo è nell'interesse di tutti".
Pare che l´acquisizione di Opel da parte di PSA sia a portata di mano, l´Ig Metall si e´gia´detta a favore, il costo complessivo sarebbe di 2 milliardi di euro. Tavares nega che ci saranno tagli ma senza essi le sinergie non verranno mai raggiunte. Sara´sdivertente vedere Germania, Francia, Spagna e Uk litigare per quale fabbrica si dovra´chiudere, a maggior rischio sono gli impianti inglesi. Altro punto fondamentale (imho il piu´importante) e´il livello di tecnologia che Gm lascera´in Opel.
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