Il Basso di Genova ha scritto:
Esatto. Il problema è che è difficilissimo discernere tra "chi ne ha bisogno e non ha soldi" e chi potrebbe tranquillamente farne a meno.
Andrebbe tutto distinto sulla base della residenza, luogo e orari di lavoro, disponibilità di linee di trasporto pubblico e quant'altro e comunque si finirebbe lo stesso a far favori a gente che non ha bisogno e a punire persone che per un pelo non rientrano nella casistica ma che si ritrovano bloccati.
In ogni caso, prima di rendere inaccessibile l'automobile, occorre che un'alternativa usabile sia disponibile e attiva, altrimenti si ferma il mondo.
Il problema è tutto qui.
Poi, comunque, in città ci sono troppe troppe auto e tutto ciò ha un costo socio/economico a dir poco FOLLE.
In Europa la più grossa fetta di spesa pubblica (enorme fetta di spesa pubblica) è la sanità. Ridurre gli incidenti e il numero di morti/feriti è un risparmio di soldi COLOSSALE che potrebbero essere usati per garantire sistemi di mobilità anche in perdita ma decisamente più sicuri che l'auto.
Mah, in varie salse sono discorsi che io sento da trent'anni e si facevano già da molto prima.
Alla fine la realtà è che se in tutto il mondo una quota non trascurabile di gente continua a usare l'automobile (anche in città con reti di trasporto pubblico molto migliori delle nostre), evidentemente è perché il trasporto pubblico quella quota non riesce a soddisfarla.
Purtroppo tra la bici/scooter e l'auto non ci sono molte vie di mezzo, la figura mitologica della microcar/veicolo urbano ultracompatto, comparsa varie volte nella storia, si è alla prova dei fatti sempre rivelata un giocattolo per ricchi insostenibile dal punto di vista commerciale (costa come un'auto grossa il doppio, non fa le stesse cose).
Secondo me va benissimo investire su metropolitane e quant'altro ma bisogna aver chiaro che la quota che può coprire anche in un caso ideale non è poi tanto più alta di quella odierna.
Questo ovviamente se si vuole mantenere gli stessi livelli di mobilità. se iniziamo ad immaginare un mondo dove spostarsi non serve proprio (in nessun modo) il discorso ovviamente cambia. Ma comporta altri problemi.