ci tengo a sottolineare che nonostante i quotidiani passaggi sul filo dei 90 km/h, finora non ho ancora sfasciato alcun parabrezza contro la sbarra del telepass!
ma veniamo ai programmi di questa sera, ovvero al mezzo che Paolo mi ha dato in prestito il weekend scorso:
Ora, nonostante normalmente si supponga che io abbia messo la testa a posto, in un'occasione del genere ho voluto rispolverare le antiche tradizioni. Quindi alle ore 5:30 del sabato, quando la donna ancora dormiva della grossa, mi sono alzato e mentre il 99% della popolazione lombarda ancora dormiva ho imboccato la A1 con destinazione appennino.
Una volta in loco, gustosissima - ore 7:30 - la scena del benzinaio: "ho ancora più di mezzo serbatoio, che faccio, meglio far benzina? In fondo il passo sono solo una decina di km, posso farne a meno...ma vabè, per sicurezza faccio il pieno..."
...sono tornato giù in riserva
cercando di sintetizzare, questi sono i commenti post-sparata e post-3 giorni di utilizzo:
- motore: stellare. Come già detto, non entra nel mio personale olimpo solo perché è già occupato da unità oggettivamente più di carattere. Ma soprattutto rispetto ad altri turbo di potenza similare (mi vengono in mente il V6 della GT-R e il V8 della M6 di qualche anno fa), è veramente un gioiello, sia per l'allungo che per la disponibilità di coppia tutto sommato sfruttabile già a medi giri.
- modalità "Dynamic": luci e ombre. Fa comodo alle alte velocità, quando si distendono la quarta o la quinta e il tachimetro prende il vizio di iniziare per 2, perché dà oggettivamente la possibilità a guidatori normali di sfruttare un minimo il mezzo nel misto veloce senza necessariamente lasciarci la pelle. Molto più discutibile nel misto stretto/medio, quello per intenderci dove il tachimetro inizia ancora per 1, dato che il controllo di stabilità non consente nemmeno il più pallido accenno di libertà al retrotreno. Il differenziale posteriore fa percettibilmente un super-lavoro per stabilizzare continuamente la macchina senza rallentarla troppo, e gliene va dato atto, ma alla fine l'effetto è quello dell'amico cagacazzo che ti ricorda continuamente e fastidiosamente di come lui sappia fare le cose meglio di te. L'effetto si accentua ulteriormente con il cambio in "Drive", che praticamente fa tutto da solo: tira le marce, scala, sdoppietta furiosamente...molto emozionante sulla carta, ma in tutto ciò il contributo del pilota è veramente prossimo allo zero. Ingegneristicamente un capolavoro, ma mi ha fatto un effetto strano.
- Morale della favola: dopo un po' di passaggi così, mi sono scassato le balle e ho girato il manettino in "Race", e qui ho conosciuto la vera Quadrifoglio: una autentica mx5 troppo cresciuta, dispostissima al traverso di seconda ma ancora più di terza, marcia nella quale il retrotreno strattona molto meno e la qualità delle spazzolate aumenta in maniera esponenziale. Certo a centro curva bisogna fare i conti con quel po' di lag che il motore ha ai bassi e medi giri, ma sarà perché comunque ci sono una madonna di Nm a disposizione, sarà per l'assetto veramente sopraffino, sta di fatto che ci si riesce senza problemi. Anche in questa modalità il differenziale posteriore attivo fa gli straordinari, abbandonando però i panni del cagacazzo per vestire quelli della trombamica dei tempi migliori. Per quanto riguarda il cambio, in "Race" l'ho tenuto sempre in manuale e devo dire che non ha proprio nulla che non vada: dalla velocità di cambiata in sé alle palette in alluminio, difficile desiderare di meglio su un'auto stradale.
- Consumi: la Fiat dice che fa 14 al litro in extraurbano. Probabilmente se per extraurbano si intende la discesa del sottopasso in uscita da Milano, è anche vero
la mia esperienza è la seguente: 9 al litro in autostrada (indifferentemente se si va a 130, 140 o 170), circa 7 nell'uso medio-normale tra superstrada e statali, tirando si va stabilmente sotto i 2. Soldi spesi bene, comunque.
- uso normale: godibilissima, tanto che alla fine della fiera devo dire di essermi quasi innamorato più della Quadrifoglio "da tutti i giorni" che di quella "da track day". Intendiamoci, come auto sportiva è eccezionale, ma in fondo per il semplice divertirsi tra le curve un qualunque rottame a trazione posteriore anni 90 già garantisce abbondanti soddisfazioni. Invece il modo in cui la Quadrifoglio diventa immediatamente silenziosa quando dopo una rotonda divorata in "Race" si commuta in "n", e il modo in cui inserito il cruise adattivo ti riporta a casa senza che tu debba più sfiorare la pedaliera per 150 km, paradossalmente sono molto più rari.
Morale: mezzo veramente di grandissima soddisfazione, macchiato solo da una modalità "dynamic" un po' troppo restrittiva, senza motivo peraltro dato che il telaio è tutt'altro che scorbutico. Un mode intermedio tra "d" e "Race" che consenta almeno qualche grado di intraversata sarebbe decisamente gradito, a maggior ragione dato che la concorrenza lo propone (mi ricordo già 8 anni fa la Nissan GT-R: gran traversi a ESP inserito in modalità sport). Per il resto veramente niente da dire: se dagli anni 90 ad oggi le Alfa fossero state sempre così, la storia dell'azienda sarebbe potuta essere molto diversa.