Riflettevo fra me e me nella mia testolina vulcanica su quali sono le cause che alla fine portano un'auto, o meglio una casa automobilistica, ad avere successo... posto che solitamente occorre un prodotto valido (anche se poi innumerevoli cessi venduti molto bene, o prodotti validi falliti miseramente, sono controprove sotto gli occhi di tutti), il resto lo fanno abbastanza marketing, quindi posizionamento corretto e prezzi giusti.

Ma più concretamente? Pubblicità... dove? la TV ormai la guardano sempre in meno, di riviste comunque se ne comprano anche lí di meno, il web quanto fa alla fine?

L'auto figa che attira la gente in concessionario è ancora valida come concetto?

(facciamo il dibattito tipo prof Guidobaldo Maria Riccardelli )

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Fiat Panda Hobby - 39 cavalli, sì, ma non per tonnellata

parti dal fatto che è un mercato di sostituzione, non di primo equipaggiamento (come ormai tutti) quindi la prima cosa è trovare un motivo per convincere il cliente a buttare una cosa che ha già e funziona per prenderne una "più figa e migliore"

quindi innanzitutto si lavora sui nuovi trend, vedi i crossover/suv (il successo del QQ)
si lavora sulle nuove tecnologie (ibrido, doppia frizione, diesel, ecologia...)

e poi si cerca di "centellinare" le novità poco alla volta. prima i navigatori, poi il touch screen, ora i led... in modo che l'auto attuale sia sempre più figa di quella prima.

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l'auto (almeno da noi) è ancora vissuta come status, almeno nel settore premium, motivo per cui si lavora tanto di PR - percezione del marchio - fighetteria nel possederla

imho il "nome" è ancora uno dei buoni motivi che punta alla scelta di un modello. O meglio il "non nome" è una barriera. i koreani hanno dovuto lavorare per anni (e investire tanto, vedi i 7 anni di garanz-KIA) per ottenerne una.

poi ci sono i fenomeni inspiegabili (in positivo e negativo) e il passa parola o le mode improvvise (ma qui i PR e trend setter giocano un ruolo importante).

il problema è essere presenti nello "scaffale mentale" del consumatore, innanzitutto.
se poi hai una nomea negativa è peggio ancora.

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questo porta il cliente ad andare in concessionaria. se poi la sceglie, a quel punto inzia il test vero con prodotto in mano. e se si trova male lo perdi per sempre.
se si trova bene potrebbe sceglierti di nuovo (e qui gioca anche un ruolo chiave il comportamento della casa tra un acquisto e un altro - service ad esempio), sempre che nel frattempo non sia uscita una moda/tendenza nuova che tu non cavalchi ancora....

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non posso aspettar l'Ateca...

Secondo me un buon 20% in più di vendite le hai se fai guidare le tue auto agli idoli della gente.
Ovvero, per l'italiano medio, fa testo il calciatore/velina

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-- LE IENE PORTANO BENE --
- Renault New Laguna Sportour 4Control 2.0 dCi 150cv - 06/2010 -
- Suzuki GSR 600 K6 - 04/2006 -
- Ford Transit VII T350L 2.2 Tdci 140 cv - 06/2008
- [New entry] Lancia Delta Oro 1.4 T-Jet GPL 120 cv - 09/2008

Per risponderti innanzitutto bisognerebbe in prima istanza riuscire ad entrare nel cervello di un non appassionato, del tizio a caso che cambia auto quando la macchina ha X anni o X chilometri di percorrenza , gli appassionati fanno tanto rumore ma poche cifre.

Due cose sono molto importanti a mio modo di pensare, una sicuramente il passaparola, l'altra quanto é bella/carina la macchina, perché i gusti sono molti ma nella maggior parte dei casi convergono, Belen é brutta secondo l'opinione di poche persone:
ma soprattutto, il microcosmo che vive la persona che si va a studiare, sarebbe interessante vedere a livello territoriale: chi é proprietario di cosa, e cosa succede, a livello di mercato, nelle zone di azione del soggetto.
Spiegando meglio, come diceva billy la macchina in molti casi é visto come status, se tanto mi da tanto e il piú figo di un certo target di persone ha la macchina X tutti quelli che riconoscono il tizio come figo ambiscono alla macchina X.

Non credo affatto invece al successo come presa di coscienza qualitativa da parte degli acquirenti, lo dicevi anche tu che ci sono ottimi prodotti bistrattati e mediocri che vendono tanto, impossibile da studiare come cosa.

Il discorso é ampio e servirebbero dati alla mano, io finché non li avrò propenderò sempre per la tesi ritorno di status.

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Entra piano in curva per uscirne forte, ma soprattutto... per uscirne

Per risponderti innanzitutto bisognerebbe in prima istanza riuscire ad entrare nel cervello di un non appassionato, del tizio a caso che cambia auto quando la macchina ha X anni o X chilometri di percorrenza , gli appassionati fanno tanto rumore ma poche cifre.

Due cose sono molto importanti a mio modo di pensare, una sicuramente il passaparola, l'altra quanto é bella/carina la macchina, perché i gusti sono molti ma nella maggior parte dei casi convergono, Belen é brutta secondo l'opinione di poche persone:
ma soprattutto, il microcosmo che vive la persona che si va a studiare, sarebbe interessante vedere a livello territoriale: chi é proprietario di cosa, e cosa succede, a livello di mercato, nelle zone di azione del soggetto.
Spiegando meglio, come diceva billy la macchina in molti casi é visto come status, se tanto mi da tanto e il piú figo di un certo target di persone ha la macchina X tutti quelli che riconoscono il tizio come figo ambiscono alla macchina X.

Non credo affatto invece al successo come presa di coscienza qualitativa da parte degli acquirenti, lo dicevi anche tu che ci sono ottimi prodotti bistrattati e mediocri che vendono tanto, impossibile da studiare come cosa.

Il discorso é ampio e servirebbero dati alla mano, io finché non li avrò propenderò sempre per la tesi ritorno di status.

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Entra piano in curva per uscirne forte, ma soprattutto... per uscirne

A mio avviso il successo di un auto dipende da:
- 50% marchio
- 50% culo
Nel 50% culo è compreso quel je-ne-sais-pas-quois che spazia dalla linea alla moda del momento, passando per tutto ciò che può creare un'attrazione nei confronti del cliente.
Altrimenti non si spiegherebbero certi sucCESSI tipo il Caliber (il primo che mi viene in mente).

Per il 90% della popolazione la scheda tecnica o la reale bontà di un auto non contano una fava, conta solo l'immagine dell'auto, o meglio l'immagine di se stessi alla guida dell'auto.

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La vendetta è una pigra forma di sofferenza

Non esistono donne brutte, ho solo bevuto troppo poco per farmele....