mauro65 ha scritto:
[Quando sto nel bucolico paesino di montagna, che sarà lungo in tutto un paio di km, evidentemenet vado a piedi.
(...)
Totale 60-70 minuti contro i max 20 di auto, senza contare che con il maltempo arrivi zuppo, con il sole sei sudato da fare schifo
(...)
Con i mezzi pubblici 45+45 minuti, in auto 15+15
In una giornata media, sono da un minimo di 2 ore e 20 minuti a quasi 3 ore di tempo perso: di che vogliamo parlare?
Non so di cosa vogliamo parlare.
Io però non stavo certo discutendo della tua o della mia personale attività quotidiana, che con tutto il rispetto sono casi particolarissimi e quindi, in generale, relativamente privi di interesse.
La mia, ad esempio, è diversa dalla tua.
Per andare a lavorare succede che io faccia prima a piedi (circa 30 minuti) che in macchina (circa 40 minuti). Tra l'altro il posteggio è fornito dai datori di lavoro: se io dovessi invece posteggiare l'auto sul suolo pubblico dovrei pagare 2 euro l'ora oppure andare a posteggiare altrove, ad una distanza compatibile con quella che mi separa da casa.
A Genova, che ahimè non è un bucolico paesino di montagna, oltre al problema del traffico c'è in effetti anche il problema del parcheggio.
Per andare in palestra è più o meno la stessa cosa. In moto ci metto la metà del tempo che ci metto in macchina e non faccio le eventuali code (che ci sono tutti i giorni nell'ora di punta e che a volte ci sono anche nelle ore non di punta in occasione di incidenti, cambiamenti nella viabilità, cortei etc).
Io stavo parlando in generale. In molti casi (non tutti, ovviamente) l'utilizzo dell'automobile non è indispensabile e potrebbe essere razionalizzato.
La sciura che va a far la spesa sopra a duemila chilogrammi di ferro ne è un esempio.
Più in generale, credo che l'uso delle tecnologie che facciamo al giorno d'oggi abbia un costo che la gente non riconosce. Qua a Genova ad esempio abbiamo un forte problema legato all'inquinamento che proviene dal porto. Quando partono le navi buona parte della città viene avvolta da una nuvola di inquinanti molto densa. La gente non lo sa, ma quella nuvola aumenta la probabilità di ammalarsi di tumore. E' un costo per il singolo (in termini di aspettativa di vita) e per la società (in termini di sanità) che noi tutti dobbiamo pagare (me, te e tutti gli altri italiani) ma che quasi nessuno sa di pagare.
Stessa cosa per le automobili pesanti. Il loro utilizzo ha un costo che va ben oltre al prezzo d'acquisto, d'uso e di manutenzione. Semplicemente, la gente non lo sa, ne ignora l'esistenza. Quando io muovo 2000 kg di ferro per spostare il mio pigro sedere anziché farmela a piedi (o spostare magari solo 1000 kg di ferro), faccio pagare un prezzo al mondo che nessuno riconosce.
E' per queste ragioni che dico che alcuni aspetti del trasporto privato dovrebbero essere maggiormente tassati, ad esempio per migliorare il trasporto pubblico e finanziare la ricerca.
Ma, come dicevo all'inizio della mia risposta precedente, questa strada non sarà percorsa perché di fatto non interessa quasi a nessuno. Quindi, giustamente, i politici continuano nella strada corrente, come dici tu, spillando soldi