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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza al tamponamento?
MessaggioInviato: gio lug 14, 2016 4:09 pm 
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Iscritto il: mar gen 23, 2007 3:06 pm
Messaggi: 25541
Località: Ginevra
Andre79ge ha scritto:
Se io potessi scegliere limiterei tutte le vetture elettronicamente. Un sistema informa l'auto della velocità massima, sulla base di traffico, visibilità etc. In autostrada magari anche un po' di più dei 130 km/h, da diminuire se piove etc etc.


Ma tu ciuli solo quando vuoi dei figli, giusto? :ridi

_________________
Fiat Panda Hobby - 39 cavalli, sì, ma non per tonnellata :alastio:


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza al tamponamento?
MessaggioInviato: gio lug 14, 2016 4:39 pm 
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Iscritto il: ven lug 13, 2007 3:17 pm
Messaggi: 9890
Andre79ge ha scritto:
Però temo che sia una discussione inutile. Io vedo tutti i giorni migliaia e migliaia di auto che viaggiano in sopraelevata (qua a Genova esiste la "strada sopraelevata Aldo Moro", cioè una strada a due corsie per senso di marcia che attraversa Genova nel senso della sua lunghezza, per circa 5 km) pressoché vuote: auto da minimo 1000 kg con sopra un singolo, grasso, pigro culo sedentario.
Alla gente non gliene frega niente se l'auto costa, inquina, consuma, dissipa, fa aumentare l'entropia dell'universo. La gente è mediamente pigra, ....
Quando sto nel bucolico paesino di montagna, che sarà lungo in tutto un paio di km, evidentemenet vado a piedi.
Quando sto in città, mi trovo in questa situazione:

Al mattino, una decina di km per portare bimba a scuola e andare al lavoro.
Senza auto, sarebbe: mezz'ora a piedi per arrivare alla scuola, oppure mezz'ora tra attesa del bus e salita finale a piedi, poi altra mezz'pra per ridiscendere in città con il tram e 10 minuti a piedi.
Totale 60-70 minuti contro i max 20 di auto, senza contare che con il maltempo arrivi zuppo, con il sole sei sudato da fare schifo

A pranzo, se non mi fermo in città, devo anche recarmi o dal suocero o da mia madre, che c'hanno i loro anni ed i loro acciacchi
Da mia madre 30+30 minuti di bus oppure 10+10 di auto, dal suocero circa 45+45 minuti oppure 15+15 minuti

Tardo pomeriggio, poniamo che sia il mio turno di portare la piccola in palestra.
Con i mezzi pubblici 45+45 minuti, in auto 15+15

In una giornata media, sono da un minimo di 2 ore e 20 minuti a quasi 3 ore di tempo perso: di che vogliamo parlare?


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza al tamponamento?
MessaggioInviato: gio lug 14, 2016 5:46 pm 
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Iscritto il: gio feb 13, 2014 11:58 am
Messaggi: 4438
Località: Salzburger Land
Nella mia ridente e moderna cittadina c'è un signore,un po' strambo a vedersi poi magari sarà un premio Nobel :D,che gira su un coso come questo Immagine

ed un altro signore che usa una bici alungata sulla quale stai praticamente sdraiato come se fosse un sarcofago...sicuramente inquinano meno di me ma penso di non essere abbastanza :fumatore per certe cose. :allegria

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Life is tough,but it's tougher if you're stupid


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza al tamponamento?
MessaggioInviato: ven lug 15, 2016 7:41 am 
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Iscritto il: lun giu 19, 2006 8:42 pm
Messaggi: 83
mauro65 ha scritto:
[Quando sto nel bucolico paesino di montagna, che sarà lungo in tutto un paio di km, evidentemenet vado a piedi.
(...)

Totale 60-70 minuti contro i max 20 di auto, senza contare che con il maltempo arrivi zuppo, con il sole sei sudato da fare schifo
(...)
Con i mezzi pubblici 45+45 minuti, in auto 15+15

In una giornata media, sono da un minimo di 2 ore e 20 minuti a quasi 3 ore di tempo perso: di che vogliamo parlare?


Non so di cosa vogliamo parlare. :piangi Io però non stavo certo discutendo della tua o della mia personale attività quotidiana, che con tutto il rispetto sono casi particolarissimi e quindi, in generale, relativamente privi di interesse.
La mia, ad esempio, è diversa dalla tua.
Per andare a lavorare succede che io faccia prima a piedi (circa 30 minuti) che in macchina (circa 40 minuti). Tra l'altro il posteggio è fornito dai datori di lavoro: se io dovessi invece posteggiare l'auto sul suolo pubblico dovrei pagare 2 euro l'ora oppure andare a posteggiare altrove, ad una distanza compatibile con quella che mi separa da casa.
A Genova, che ahimè non è un bucolico paesino di montagna, oltre al problema del traffico c'è in effetti anche il problema del parcheggio.
Per andare in palestra è più o meno la stessa cosa. In moto ci metto la metà del tempo che ci metto in macchina e non faccio le eventuali code (che ci sono tutti i giorni nell'ora di punta e che a volte ci sono anche nelle ore non di punta in occasione di incidenti, cambiamenti nella viabilità, cortei etc).


Io stavo parlando in generale. In molti casi (non tutti, ovviamente) l'utilizzo dell'automobile non è indispensabile e potrebbe essere razionalizzato.
La sciura che va a far la spesa sopra a duemila chilogrammi di ferro ne è un esempio.


Più in generale, credo che l'uso delle tecnologie che facciamo al giorno d'oggi abbia un costo che la gente non riconosce. Qua a Genova ad esempio abbiamo un forte problema legato all'inquinamento che proviene dal porto. Quando partono le navi buona parte della città viene avvolta da una nuvola di inquinanti molto densa. La gente non lo sa, ma quella nuvola aumenta la probabilità di ammalarsi di tumore. E' un costo per il singolo (in termini di aspettativa di vita) e per la società (in termini di sanità) che noi tutti dobbiamo pagare (me, te e tutti gli altri italiani) ma che quasi nessuno sa di pagare.

Stessa cosa per le automobili pesanti. Il loro utilizzo ha un costo che va ben oltre al prezzo d'acquisto, d'uso e di manutenzione. Semplicemente, la gente non lo sa, ne ignora l'esistenza. Quando io muovo 2000 kg di ferro per spostare il mio pigro sedere anziché farmela a piedi (o spostare magari solo 1000 kg di ferro), faccio pagare un prezzo al mondo che nessuno riconosce.

E' per queste ragioni che dico che alcuni aspetti del trasporto privato dovrebbero essere maggiormente tassati, ad esempio per migliorare il trasporto pubblico e finanziare la ricerca.


Ma, come dicevo all'inizio della mia risposta precedente, questa strada non sarà percorsa perché di fatto non interessa quasi a nessuno. Quindi, giustamente, i politici continuano nella strada corrente, come dici tu, spillando soldi :okk


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza al tamponamento?
MessaggioInviato: ven lug 15, 2016 7:44 am 
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Iscritto il: lun giu 19, 2006 8:42 pm
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Ah no era lelao che diceva di non dare idee malsane ai politici. Ci mancherebbe altro. Purtroppo non hanno certo bisogno delle nostre idee.


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza al tamponamento?
MessaggioInviato: ven lug 15, 2016 8:15 am 
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Iscritto il: ven lug 13, 2007 3:17 pm
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Andre79ge
I problemi del parcheggio in centro ce li abbiamo pure noi, e difatti la stragrande maggioranza si muove su due ruote.
Nel mio caso di specie, il parcheggio al lavoro me lo pago i miei 2.000 euro l'anno.

Quanto alle "sciure etc etc ...", le rilevazioni assicurative indicano che la percorrenza media italiana è di poco superiore ai 10.000 km annui, il che - mi sembra - riduce di molto le sensazioni dell'occhiometro.
Potrei dirti che dal balcone di casa mia vedo molte auto parcheggiate sempre allo stesso posto e che vengono mosse solo qualche fine settimana, e nemmeno tutti i week-end, per cui la deduzione sarebbe che quasi nessuno usa l'auto.
Ma, ovviamente, sarebbe una deduzione sbagliata, perché in media la gente usa l'auto.
Sempre a livello di deduzione da occhiometro, io di suv da due tonnellate ne vedo sempre meno in giro, anzi, stanno diventanto merce molto rara.
Andando a guardare i dati di vendita del mercato nazionale, vedo che il 43% abbondante delle targhe è composto dai segmenti A e B, appena il 13% dalle compatte. Del 26% scarso "suv & crossover", il grosso è riconducibile ale categorie segmento B e C. Il primo suv categoria 1.800-2.000 kg Q5) ha realizzato, nel periodo Gennaio-Maggio 2016, una quota pari a ben lo 0,22% del mercato nazionale (1.897 pezzi su 875.778), ed il primo suv realmente "grosso" (diciamo categoria 2.000-2.200 kg), ovvero l'X5, ha fatto anche meno, 905 pezzi pari ad una quota pari allo 0,1% sul venduto nazionale.

Ripeto, di che vogliamo parlare? dei luoghi comuni tipo le comari al mercato o di dati oggettivi?


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza al tamponamento?
MessaggioInviato: ven lug 15, 2016 8:39 am 
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Iscritto il: lun giu 19, 2006 8:42 pm
Messaggi: 83
Ben contento che sia come dici tu! Ci mancherebbe altro. Io non conosco i dati, nemmeno lontanamente, mi fido di quanto riporti. Se oggettivamente il problema non c'è, allora ben venga :)


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 Oggetto del messaggio: Re: Resistenza al tamponamento?
MessaggioInviato: ven lug 15, 2016 9:00 am 
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Iscritto il: ven lug 13, 2007 3:17 pm
Messaggi: 9890
Fonte 4R luglio 2016


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