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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 9:17 am 
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mauro65 ha scritto:
dave747 ha scritto:
bisogna avere un sistema integrato. Come pannelli fotovoltaici bisogna prevedere un impianto da almeno 6-9 kW (tutta la falda del tetto a sud se possibile), integrato da almeno un paio di Powerwall da 14 kWh cadauno... oltre ad avere un contratto di allacciamento da almeno 6 kW
Se stai in una casetta di campagna, l'unico problema sono i costi. Ma se stai in un condominio cittadino, ti attacchi al ciufolo, perché la tua porzione teorica di tetto "copre" 5-10 o più alloggi ...

Domandina impertinente: avete mai visto gli effetti di una grandinata sui pannelli fotovoltaici?

Ovvio che è una soluzione applicabile a case max quadrifamiliari.
In un condominio puoi fare un impianto centralizzato ad uso di tutti..
Nelle grandi città (dove c'è da considerare l'ombra dei palazzi vicini) o in palazzi di grandi dimensioni è impossibile o improbabile, ma d'altro canto hai già altre soluzioni di mobilità (trasporti pubblici, car sharing) e infrastrutture maggiori.
Ricorda anche che, nelle case di nuova costruzione, c'è l'obbligo di installare i pannelli fotovoltaici (almeno 3 kW).

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La vendetta è una pigra forma di sofferenza

Non esistono donne brutte, ho solo bevuto troppo poco per farmele....


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 9:35 am 
http://www.energeticambiente.it/infrast ... l-eva.html


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 9:40 am 
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dave747 ha scritto:
Ricorda anche che, nelle case di nuova costruzione, c'è l'obbligo di installare i pannelli fotovoltaici (almeno 3 kW).
Obbligo via via prorogato al 2018 (fa fede la data di richiesta della licenza edilizia) e che probabilmente verrà spostato ancora più in là ...

Per direne una sulle auto elettriche, mi stavo guardando le convenzioni e salta fuori:

Modello: NISSAN LEAF ACENTA - 100% ELETTRICA (valido fino al 31 dicembre 2017)
€ 36.195 (*) prezzo raccomandato di Listino (chiavi in mano, IPT e contributo Pneumatici Fuori Uso esclusi);
€ 8.800 (*) sconto del 24% previsto in base all'offerta in vigore fino al 31 dicembre 2017;

... poi c'è ancora un piccolo e ininfluente sconto categoria, ma il concetto è che la Leaf di base viene venduta con il 24% di sconto ufficiale valido per tutti ...


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 10:05 am 
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Località: Ovunque ci sia una birra ghiacciata
modus72 ha scritto:
http://www.energeticambiente.it/infrastrutture-per-veicoli-elettrici/14769711-nuova-rete-ricarica-enel-eva.html


http://www.dday.it/redazione/24363/enel ... a-pensieri

Le più potenti permettono fino a 3 veicoli in ricarica contemporaneamente ( con potenze diverse), le altre due veicoli. Quindi 200 stazioni significa poter permettere la ricarica contemporanea di massimo 600 veicoli, se fossero tutte del tipo più potente, in realtà di 450-500 veicoli, su una tratta di non so quante centinaia e centinaia di km. Senza contare che la ricarica in 20-30 minuti, a leggere le potenze in gioco, vale per i trabiccoli con pacco batterie da 30 kw/h massimo; già la nuova Leaf ne ha 40, l'ampera e l'I3 60, la tesla sui 90. Quindi se si attaccano alla più potente colonnina 3 leaf, od equivalenti, la prima si ricarica in circa 45 minuti, la seconda in circa un'ora, la terza in circa due ore, alla faccia di 20-30 minuti. Se ci attacchi una I3 come prima auto, la stessa si ricarica in 90 minuti, ma la seconda e la terza auto hanno a disposizoone molta meno potenza di quella nominale, ed i tempi di ricarica si allungano. Questo per le conlonnine di tipo più potente.
Questo ovviamente ipotizzando che le auto vadano a ricaricarsi da completamente scariche, cosa che non avverrà mai, quindi i tempi ipotetici calano; ma è per dire che siamo ancora lontanissimi anni luce dal poter permettere una mobilità di massa con ricariche in tempi ragionevoli ed autonomie interessanti. Possiamo, attualmente, permettere una mobilità per pochi benestanti che hanno il giocattolino trendy ed ecologico


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 10:20 am 
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Località: Ovunque ci sia una birra ghiacciata
Ora, poniamo invece il fatto che io vado, per ipotesi, da Tn a Mantova a vedermi palazzo Te; sono circa 150 km; ne ho 300 di autonomia reale, quindi l'andata e ritorno potrei anche riuscire a farla. A 100 all'ora ocstanti in autostrada; ma siccome io ho preso un'auto e non un caravan, i 100 all'ora li lascio fare a Gigi e mi metto a fare un po' di più, che so, 110-120 di tachimetro; così l'autonomia cala da 300 a 200 reali o poco più. Qual è il problema, mi si dirà, arrivi a Palazzo Te, trovi la colonnina libera (ipotizziamo la follia utopistica che ci siano colonnine per tutte le auto che stanno arrivando e che parcheggiano e la mia botta di culo di trovarne una libera ed attaccarci l'auto a ricaricare) così quando esci dal palazzo, dopo due o tre ore, hai sufficiente ricarica per tornare a casa senza nessuno problema. Ed infatti in un mondo ideale ed utopistico non capita mai nulla. Ma se nel mondo reale dopo 20 minuti che sono le palazzo mi arriva le telefonata che è scattato l'allarme in magazzino o che ha preso fuoco quello a fianco (assurdo? No, già successe entrambe le cose negli ultimi 15 anni, la prima delle due più volte) o che ho qualcuno di caro che si è fatto male forte ed è all'ospedale, io esco, salto sull'auto e cosa leggo? Autonomia 120 km. A 100 all'ora.
Mobilità significa che io mi posso muovere a lungo in tempi ragionevolmente brevi e, se serve, con una certa celerità; tutte cose che, attualmente, con un'auto elettrica non esistono manco nel mondo dei sogni. Tanto è un ottimo oggetto per la mobilità prettamente urbana di poche decine di km al giorno quanto è inutilizzabile per una mobilità a largo raggio che non sia attentamente pianificata. Ergo, non serve ad un fico secco per il fuori porta. Ed una semplice plug in invece fa tutte e e due le cose


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 2:14 pm 
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Per far capire meglio cosa intendo prendiamo una foto come esempio; non stiamo a sindacare sui tempi di ricarica, che è comunque uno dei due scogli più grossi, ma sulle potenze necessarie. Facciamo finta che in questa foto ci siano circa 2000 macchine, più o meno. E che ognuna abbia un pacco batterie da 60 kw/h. se tutte assieme andassero a ricaricare, moltiplicate 60 kw/h per 2.000 auto: sono 120 megawatt. Un reattore nucleare di quelli seri viaggia attorno al gigawatt di potenza; quindi per ricaricare solo le auto di questa foto serve un decimo della potenza che eroga un reattore nucleare.
Ma le auto di questa foto sono una percentuale insignificante delle auto presenti in Italia. In Italia attualmente ci sono 37.000.000 di auto. Facciamo finta che grazie ad incentivi e quant'altro in 10 anni un decimo del parco circolante sia elettrico puro, ovvero 3,7 milioni di auto. Con una capacità media delle batterie di 60 kw/h. Se solo un decimo di quelle auto, quindi 370.000, si mette a ricaricare contemporaneamente, magari di notte, sono 22 gigawatt di potenza. Ovvero circa 25 reattori nucleari a pieno regime. O, detta meglio, un terzo della potenza che le centrali italiane, che siano a combustibile, rinnovabili e via dicendo è in grado di erogare. Questo considerando in carica contemporaneamente un centesimo del parco circolante italiano

Ma vi rendete conto che non si va da nessuna parte?

Questa è la foto che richiederebbere 120 megawatt di potenza; ovviamente è una foto americana, ma non è che da noi circolino molte meno auto che in quella foto


Allegati:
congestione-stradale,-autostrada,-los-angeles-154350.jpg
congestione-stradale,-autostrada,-los-angeles-154350.jpg [ 122.65 KiB | Visto 3289 volte ]
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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 2:50 pm 
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E pensa se tutte quelle auto sono dirette a un'inaugurazione di una mostra a Palazzo Te che casino! :allegria

Comunque il tuo ragionamento fila, non ho le competenze per approvare i numeri... ma ora come ora è una cosa bella e figa perché lo fanno in pochi :ok

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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 2:55 pm 
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Certo. E' bella, figa e riservata ad un numero spaventosamente esiguo di utenti. Ma lo sanno benissimo anche le case, che però, così facendo, si danno una nuova spruzzatina di ecologia, dopo i casini con il diesel, ed abbassano le emissioni medie di gamma.
Sarà un caso, ma il 90% dei prototipi presentati sono affari iperpremium o quasi (Porsche, Mb, Bmw, VW, Audi) di alta gamma, dal prezzo di listino facilmente spaventoso e riservati, quindi ad un numero molto ridotto di potenziali acquirenti (se una Leaf sfiora i 35k euro quanto pensi venga un suv di 5 mt con la stella a tre punte sul cofano? Minimo 100k, ma minimo)


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 3:04 pm 
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Poi, detto inter nos, ci sarebbe la possibilità di aumentare un po' l'autonomia e quindi ridurre la voracità a cui sono sottoposte le batterie. Basterebbe ridurre significativamente la potenza dei motori. Una Tesla con più di 400cv non ha senso, come non ha senso l'Ampera e da 204 cv e 7.3 di accelerazione da 0-100 (perchè tutti compriamo un monovolume per fare gli spari al semaforo). Ma anche questo è voluto. Hai autonomie che nell'atto pratico non sono ridicole ma rimangono comunque appena sufficienti? Beh, puoi sempre dire che la tua auto ( Tesla) ha comunque le prestazioni di un 911 o il tuo monovolume (ampera) le stesse di un 320d, pur essendo elettriche. E quindi se vanno così forte è inevitabile il doversi fermare spesso a ricaricare. Se invece le stesse auto avessero le prestazioni di una onesta 1100 a benzina non ne venderebbero manco mezza; 40k euro per andare come con una punto 1.2 e fermarsi ogni 500 km (invece che ogni 350, comunque) a ricaricare. Chi la vorrebbe una roba del genere?


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 3:18 pm 
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Ma non c'è una proporzione molto più diretta fra quanto uno va forte e quanto consuma l'auto?

Nel senso: la più potente delle Tesla Model S, a parità di velocità (ipotizziamo 140km/h), non consuma uguale alla meno potente?

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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 3:21 pm 
fritz287 ha scritto:
Ma non c'è una proporzione molto più diretta fra quanto uno va forte e quanto consuma l'auto?

Nel senso: la più potente delle Tesla Model S, a parità di velocità (ipotizziamo 140km/h), non consuma uguale alla meno potente?

Sì, nel caso della velocità costante non cambierà nulla, mentre nelle accelerazioni ovviamente sì, la più potente dragherà più corrente per sviluppare accelerazioni superiori.


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 3:22 pm 
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Iscritto il: mar giu 06, 2006 4:00 pm
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https://www.youtube.com/watch?v=BRyNcx5oQeM

Lo ricordo molto bene perché l'azienda dove lavoravo, fu parte in causa sulla fornitura dei semiconduttori dell'epoca....

C'era già più o meno tutto quello che ancora oggi viene sbandierato come pseudo rivoluzionario.....

_________________
Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 3:25 pm 
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Come ti ha detto correttamente Fede ( che nell'argomento penso ne sappia più di me) l'assorbimento di potenza per ogni modello è sostanzialmente lo stesso, a prescindere dalla potenza delle batterie. Può essere che il modello più potente abbia gomme leggermente più larghe e quindi assorba leggermente più potenza, per avanzare, ma sono differenze poco significative; quello che conta è proprio l'accelerazione; arrivare a 140 all'ora in 10 secondi o in 18 fa molta differenza sulle batterie. Ma nel primo caso sembra di avere un'auto sportiva, nel secondo un'auto normale, a parità di veicolo.


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 3:26 pm 
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Dannatio ha scritto:
https://www.youtube.com/watch?v=BRyNcx5oQeM

Lo ricordo molto bene perché l'azienda dove lavoravo, fu parte in causa sulla fornitura dei semiconduttori dell'epoca....

C'era già più o meno tutto quello che ancora oggi viene sbandierato come pseudo rivoluzionario.....


C'era anche la panda elettra. Penso che, rispetto ad allora, la differenza più significativa stia nelle batterie, che allora erano sicuramente al piombo, mentre oggi iniziano a diffondersi quelle al litio anche per le auto. Il resto delel componenti sostanzialmente è quello, sicuramente più affinato e raffinato, ma sempre quello è

Qui da me giravano i minibus elettrici, chiamati Pollicino, già ad inizio anni '90. Ora non se ne vede manco mezzo


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 3:33 pm 
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cometa rossa ha scritto:
Dannatio ha scritto:
https://www.youtube.com/watch?v=BRyNcx5oQeM

Lo ricordo molto bene perché l'azienda dove lavoravo, fu parte in causa sulla fornitura dei semiconduttori dell'epoca....

C'era già più o meno tutto quello che ancora oggi viene sbandierato come pseudo rivoluzionario.....


C'era anche la panda elettra. Penso che, rispetto ad allora, la differenza più significativa stia nelle batterie, che allora erano sicuramente al piombo, mentre oggi iniziano a diffondersi quelle al litio anche per le auto. Il resto delel componenti sostanzialmente è quello, sicuramente più affinato e raffinato, ma sempre quello è

Qui da me giravano i minibus elettrici, chiamati Pollicino, già ad inizio anni '90. Ora non se ne vede manco mezzo



La Panda Elettra era poco più di un carrello elevatore come tecnologia, Credo avesse ancora le batterie al Piombo in serie e parallelo e andasse a corrente continua......

La Downtown era sofisticatissima per l'epoca.... Inverter corrente alternata, mozzi ruota motore, diff.elettronico, recupero energia in frenata...

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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 3:34 pm 
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Questo non lo sapevo


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 3:40 pm 
Sì il dowtown era un bel gingillo, molto più sofisticato delle panda e 500 elettra. Il fatto che 25 anni fa Fiat esibisse una tecnologia molto simile a quella che ora viene data come il futuro è indice di quanto sia stato investito in quel campo..


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 3:42 pm 
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Non hai tutti i torti. Poi io sto pure male se penso che avevo già la patente.


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 3:58 pm 
cometa rossa ha scritto:
Poi io sto pure male se penso che avevo già la patente. :alastorold:

fixed


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 4:06 pm 
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Dannatio ha scritto:

La Panda Elettra era poco più di un carrello elevatore come tecnologia, Credo avesse ancora le batterie al Piombo in serie e parallelo e andasse a corrente continua......

La Downtown era sofisticatissima per l'epoca.... Inverter corrente alternata, mozzi ruota motore, diff.elettronico, recupero energia in frenata...



il CRF finchè aveva i soldi era avanti e manco poco. hanno anche inventato il diesel a iniezione diretta, per altro... :ridi
edit: inventato il common rail per essere precisi. Sono stati i primi a mettere l'i.d. sulle autovetture (croma prima serie, quando il TDI non si sapeva nemmeno cosa fosse)

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non posso aspettar l'Ateca... :mrgreen:


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 4:14 pm 
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cometa rossa ha scritto:
Non hai tutti i torti. Poi io sto pure male se penso che avevo già la patente.
Lo dici a me che facevo il primo rinnovo? :diablo


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 5:23 pm 
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modus72 ha scritto:
fritz287 ha scritto:
Ma non c'è una proporzione molto più diretta fra quanto uno va forte e quanto consuma l'auto?

Nel senso: la più potente delle Tesla Model S, a parità di velocità (ipotizziamo 140km/h), non consuma uguale alla meno potente?

Sì, nel caso della velocità costante non cambierà nulla, mentre nelle accelerazioni ovviamente sì, la più potente dragherà più corrente per sviluppare accelerazioni superiori.


Ok; quindi tanto vale che abbiano un fottiglione di CV per quando effettivamente servono, e una modalità a risparmio per andare in giro normalmente. Giusto?

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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 5:27 pm 
billy079 ha scritto:
il CRF finchè aveva i soldi era avanti e manco poco. hanno anche inventato il diesel a iniezione diretta, per altro... :ridi
edit: inventato il common rail per essere precisi. Sono stati i primi a mettere l'i.d. sulle autovetture (croma prima serie, quando il TDI non si sapeva nemmeno cosa fosse)

OT
Non proprio...
Il common rail come lo si conosce venne sviluppato dal consorzio Elasys, di cui CRF era uno dei soci. I racconti dei pensionati che lavorarono al progetto parlano di un common rail messo ragionevolmente a punto, di Fiat che non pareva particolarmente interessata alla cosa e di questi che fecero provare un prototipo ad una delegazione di Mercedes appositamente invitata in Puglia, che rimase sbalordita e chiamò subito Bosch perchè rilevasse i diritti e lo industrializzasse.
Croma ID fu la prima diesel moderna con l'iniezione diretta (giocandosela per qualche mese con l'Austin Montego), consentita dalla allora nuova generazione di pompe Bosch VP30 con pressioni sufficienti per polverizzare bene la nafta, le stesse che qualche anno dopo finirono sotto ai 1.9tdi
Fine OT.


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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 5:28 pm 
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intendo che na volta stavano avanti. ora non hanno l'ibrido, riguriamoci l'elettrico.

a meno di non considerare pacifica e 500 progetti seri e con un futuro. Spoiler... non lo sono.

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MessaggioInviato: gio ott 05, 2017 6:03 pm 
Sì beh, facevano un sacco di cose, anni fa avevo aperto una ricerca sui brevetti CRF, ce n'era un'infinità...


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MessaggioInviato: ven ott 06, 2017 6:59 am 
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billy079 ha scritto:
intendo che na volta stavano avanti. ora non hanno l'ibrido, riguriamoci l'elettrico.
.


Fa solo 963 cv, con una velocità massima superiore ai 350 all'ora ed un'accelerazione da 0-100 inferiore ai 3 secondi. Così per dire.


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MessaggioInviato: ven ott 06, 2017 7:50 am 
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fritz287 ha scritto:

Ok; quindi tanto vale che abbiano un fottiglione di CV per quando effettivamente servono, e una modalità a risparmio per andare in giro normalmente. Giusto?


Con le batterie non funziona così; o, meglio, funziona già così, nel senso che se vai o acceleri lentamente assorbi poca corrente dalle batterie, se schiacci ne assorbi tanta. Senza dover ricorrere a mappature diverse del motore. Se il motore elettrico può fornire determinate potenze dipende da te quanto vuoi farlo succhiare, non puoi intervenire con apposite mappature.

Poi non dimentichiamoci una cosa fondamentale: il motore elettrico ha potenza costante ma coppia calante. Dopo una certa velocità peso batterie ed assorbimento di potenza iniziano a "pesare" sulle prestazioni, col risultato che o hai un motore molto potente e quindi vai come un missile fino a 120-130 all'ora ed arrivi anche sopra i 200 di v max ( vedi Tesla), oppure hai un motore poco potente, arrivi come una scheggia ad 80 all'ora e poi ti siedi, col risultato che arrivi a a malapena a 130 dopo lungo lancio, ed oltre non vai (up elettrica, che ha 82 cv ma non riesce a superare i 130 all'ora).
Quindi per un'auto elettrica destinato ad uso non solo cittadino, dove serve qui più accelerazione e più velocità, con un motore piccolo e poco potente non vai da nessuna parte, causa mancanza di prestazioni; sei obbligato, come costruttore e come acquirente, a rivolgerti a motori delle potenze tipo Ampera, ovvero sui 200cv, che ti garantiscono quindi prestazioni valide fino alle velocità autostradali. Però quei motori assorbono tanta corrente e l'autonomia cala; quindi si ricorre a batterie grosse per compensare il calo di autonomia e crescono i tempi di ricarica, oltre ai costi. Perchè non dimentichiamoci che è tutto bello e tutto interessante, ma la e Up costa 4 euro per 100 km. La mia in città costa più del doppio, ma fuori città no, non costerà mai 4 euro ma ne costa 7. Questo finchè le accise non verranno spostate da benzina e gasolio alla corrente per autotrazione.

Per fare un sunto, i cavalli di un'elettrica spingono in maniera diversa dai cavalli di un motore termico (anche perchè qeust'ultimo ha il cambio). Per le esigenze del traffico moderno un motore troppo spompato non va bene, o, meglio, va comunque benissimo ma poi scopri che hai speso 40.000 euro per avere le prestazioni, sopra i 100 all'ora, di un caravan, quindi sarebbero modelli che non si filerebbe nessuno. Allora si va di super batteria così si hanno prestazioni elevate e si può ricorrere al trucchetto dei supercharger di buttare dentro almeno metà carica in tempi di 20-30 minuti. E quindi i costi aumentano, come i tempi di ricarica se il supercharger non è disponibile.


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MessaggioInviato: ven ott 06, 2017 11:46 am 
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cometa rossa ha scritto:
billy079 ha scritto:
intendo che na volta stavano avanti. ora non hanno l'ibrido, riguriamoci l'elettrico.
.


Fa solo 963 cv, con una velocità massima superiore ai 350 all'ora ed un'accelerazione da 0-100 inferiore ai 3 secondi. Così per dire.



?

a me risultano la 500elettrica (no comment) e la pacifica plug in (produzione sospesa per problemi)
altro?

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billy079 ha scritto:
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billy079 ha scritto:
intendo che na volta stavano avanti. ora non hanno l'ibrido, riguriamoci l'elettrico.
.


Fa solo 963 cv, con una velocità massima superiore ai 350 all'ora ed un'accelerazione da 0-100 inferiore ai 3 secondi. Così per dire.



?

a me risultano la 500elettrica (no comment) e la pacifica plug in (produzione sospesa per problemi)
altro?


LaFerrari. Esiste anche cabriolet, chiamata LaFerrari aperta. Ci sono pure salito :ridi

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Bravo Paolo. Poi sappiamo tutti che c'è ibrido ed ibrido e lo scopo di LaFerrari non è il contenimento dei consumi tot court ma l'aumento dell'efficienza del comporto motoristico attraverso l'esperienza maturata in formula 1 sull'uso del kers, ma ciò non toglie che ha più tecnologia ibrida in una vite del posteriore questa macchina che in tutto l'ambaradan di qualsiasi giapponese o coreana, tranne il sistema hsd di Toyota, che è effettivamente geniale.

E siccome modelli su cui montare la tecnologia ibrida in casa fca attualmente non ce ne sono, tranne forse la 500L per l'ibrido e la Giulia per un'eventuale modello plug in, non è che Fca non ne ha perchè non sa farli ma perchè non ne ha l'esigenza; perchè dove serve ha un capolavoro tecnologico superiore al 99% della produzione mondiale (non metto il 100% perchè esiste la Porsche 918 che è allo stesso livello de LaFerrari)


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