mauro65 ha scritto:
Temprone ha scritto:
tralasciando il "ma andare a fighe no?"
Si nota che manca?
Temprone ha scritto:
"e se ho una macchina da 90 litri??!1!! E se faccio il pieno in un pompa bianca o in autostrada servito???11!! Si passa da 1.7 a 2.2!!! Ekko!!! Fazioso!!! Pagato!!"
Urca non avevo pensato che ci fosse ancora qualcuno che facesse il pieno in autiostrada e per di più servito, se non qualche litro di emergenza
Temprone ha scritto:
Però con questo pezzo il trend è stato di complimenti abbastanza trasversali... ma l'unica soluzione per fare il giornalista automotive e farsi di malox è non leggere i commenti. (oppure decidere di pagarsi le ferie con le offese.. ma questa è una storia diversa
)
Almeno qualche soddisfazione
Peccato che non ho l'abbonamento
Il pieno in autostrada al servito è il grande mistero di fatima
sotto il pezzo ;)
Quanto costa ricaricare l’auto elettrica? Dipende. Se con una tradizionale auto a benzina o diesel la cifra complessiva del pieno può variare di poche decine di euro, con l’auto elettrica il costo complessivo può cambiare drasticamente se si utilizzano piani in abbonamento o tariffe battezzate pay per use ovvero pagare esclusivamente al consumo e all’utilizzo. Prima di entrare nel dettaglio delle varie offerte e delle relative differenze di prezzo, dove lo stesso kWh nella medesima colonnina può passare da 35 centesimi a 79 centesimi di euro, è importante sottolineare come la ricarica domestica resti nella maggior parte dei casi la soluzione più comoda e spesso tra le più economiche per chi guida quotidianamente vetture a ioni di litio.
Altro punto fondamentale arriva dall’importanza di avere lo smartphone sempre carico, perché nella stragrande maggioranza dei casi sarà l’oggetto più utilizzato per individuare la colonnina e avviare la ricarica. Qui dobbiamo iniziare con la prima postilla, perché anche dall’auto molto spesso si può individuare il punto di carica per poi avviare il rifornimento se si possiede la carta legata alla relativa colonnina. In generale però smartphone e app sono elementi cruciali per la maggioranza di utilizzatori veicoli elettrici.
Proprio le applicazioni sono molto utili non solo per fare il pieno al pacco batterie ma anche nella pianificazione del viaggio, come nel caso di A Better Routeplanner. Dopo aver selezionato il modello del veicolo, la destinazione e parametri come la velocità media o il peso a bordo, fornirà una programmazione completa comprendente le soste di ricarica, la durata complessiva del viaggio e il costo con tariffe per use.
Tra la app fondamentali per l’individuazione della maggior parte dei punti di ricarica presenti in Italia, non può mancare sullo smartphone NextCharge. Si tratta di servizio di roaming per i punti di ricarica, che permette di accedere a vari operatori come BeCharge, Enel X, Ionity, FreetoX e altri operatori. Inoltre, è possibile pianificare il viaggio e trovare tutte le colonnine di qualsiasi gestore in determinate zone anche in funzione del tipo di presa (Type 2, CCS Combo 2 e Chademo). Per utilizzare l'applicazione bisogna registrarsi e scegliere il metodo di pagamento.
Entrando nel dettaglio dei prezzi, con una grande varietà di prezzi e complessità nelle tariffe a livello degli operatori telefonici, la maggior parte dei costruttori offrono piani di abbonamento in base al tipo di utilizzo dei punti di ricarica pubblica. Ad esempio Audi, con l’offerta Pro a 14,99 euro l’anno (e gratuita per i primi 12 mesi per i neoclienti di una Bev) pensata per chi ricarica frequentemente su strada, porta ad esempio il costo della ricarica presso le stazioni ad alta potenza di Ionity da 0,79 euro a kWh a 0,35, permette di utilizzare il 92% dei punti in Italia e aggiunge la funzione Plug&charge che si traduce nella possibilità di ricaricare la vettura nelle stazioni dedicate senza dover usare app e con pagamento automatico.
Passando a Tesla, ad oggi punto di riferimento sulla facilità di ricarica, dopo aver aperto la rete Supercharger anche ai concorrenti (a fronte di un abbonamento a 12,99 euro al mese) passa da 0,61 €/kWh a 0,80 €/kWh in base alle fasce orarie.
Tornando agli abbonamenti, Enel X Way parte dal piano City (80 kWh a 49 euro al mese, pari a 0,61 euro/kWh) fino a Travel Plus (320 kWh a 129 euro al mese, pari a 0,40 euro/kWh). I prezzi pay-per-use partono da 0,69 euro/kWh in AC raggiungono e gli 0,99 euro/kWh con potenze superiori ai 150 kW. Plenitude + Be Charge, invece, offre quattro tipi di abbonamento: da 20 a 175 euro al mese e un numero di kWh tra i 50 e 500.