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Elettrificazione
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Pagina 5 di 132

Autore:  mauro65 [ mer gen 01, 2020 2:36 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

mjazz ha scritto:
Spendere 50000€ per la macchina a pile per poi passarsi dei mezzi pomeriggi a scroccare ricariche gratuite agli iper. Avran ragione loro...
Perché spendere 80-100 mila per una bella auto e optare per il motore a gasolio “perché consuma meno” cos’è, una furbata? :ridi

Autore:  mjazz [ mer gen 01, 2020 8:00 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

No :ridi ma converrai che passare da un 540d ad un 540i imponga un "aggravio di sacrifici" tutto sommato trascurabile rispetto al passaggio ad un coso a pile.

Autore:  mjazz [ mar gen 14, 2020 11:51 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

http://www.bydeurope.com/pdp-bus-model-12
Avrà apparentemente poco a che fare con il discorso elettrificazione ma imho val la pena di segnalare il bus elettrico più venduto al mondo, che sta prendendo piede anche in EU, servendo diverse linee in UK, Paesi Bassi e non ricordo.
Pesa 5 tonnellate in più rispetto al fratello a gasolio ma il pacco batteria (ioni di litio - ferro - fosfati) è in grado di resistere per un'intera giornata di utilizzo (tipicamente 12 ore), a sentire i cinesi che la forniscono, e può comunque ricevere rabbocchi veloci mediante sistemi induttivi, a pantografo o charging point ai capolinea dove si può organizzare una sosta di una mezzoretta senza disservizi. Due motori da 150kw (entro ruota), pendenza massima 18%, pacco batteria attorno ai 6-800KWh, costano il doppio rispetto al corrispettivo modello a gasolio (un milioncino di euro tondo..) ma nel complesso realizzano risparmi tangibili considerando il loro ciclo di vita; uno studio USA su 8 aziende di trasporto pubblico ha decretato un costo di 0,39$/miglio contro 0,44$/miglio dei bus a gasolio, unito ad una ovvia diminuzione di rumore ed inquinanti vari e ad una miglior copertura del servizio, stante la miglior affidabilità ed il minor tempo di fermo macchina per la manutenzione.
Commento mio: sul trasporto urbano l'elettrico a pile pare aver raggiunto una maturità tale da consentirne un'efficace diffusione, peso ed ingombro delle batterie evidentemente non sono un problema su mezzi che non fanno del carico utile un fattore di importanza, come invece per un camion, e che hanno percorsi ed orari stabiliti in modo da poter organizzare eventuali soste per la ricarica. Altro punto IMHO di rilievo è il dominio dei cinesi, qui americani ed europei al limite prendono la meccanica e poi ricarrozzano.
Per l'auto, con dinamiche diverse in tutto e per tutto, le cose cambiano, ma chissà per quanto...

Autore:  Il Basso di Genova [ mar gen 14, 2020 11:54 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Il vantaggio dei bus è che si possono ricaricare alle fermate, dotandoli di batterie "piccole".
La soluzione giusta, comunque, è un'idea di due secoli fa e si chiama tramvia.

Immagine

Autore:  mjazz [ mar gen 14, 2020 11:58 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

La tramvia ti obbliga ad un percorso prefissato, e ogni volta sorga il problema di cambiar strada (modifica del percorso o della sua lunghezza) obbliga al rifacimento dell'infrastruttura. Con le batterie hai ovviamente molta più elasticità, credo sia evidente che spostare centinaia di metri di linea aerea e di binario costi più di spostare uno o più punti di ricarica.

Autore:  paolocabri [ mar gen 14, 2020 12:01 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

mjazz ha scritto:
http://www.bydeurope.com/pdp-bus-model-12
Avrà apparentemente poco a che fare con il discorso elettrificazione ma imho val la pena di segnalare il bus elettrico più venduto al mondo, che sta prendendo piede anche in EU, servendo diverse linee in UK, Paesi Bassi e non ricordo.
Pesa 5 tonnellate in più rispetto al fratello a gasolio ma il pacco batteria (ioni di litio - ferro - fosfati) è in grado di resistere per un'intera giornata di utilizzo (tipicamente 12 ore), a sentire i cinesi che la forniscono, e può comunque ricevere rabbocchi veloci mediante sistemi induttivi, a pantografo o charging point ai capolinea dove si può organizzare una sosta di una mezzoretta senza disservizi. Due motori da 150kw (entro ruota), pendenza massima 18%, pacco batteria attorno ai 6-800KWh, costano il doppio rispetto al corrispettivo modello a gasolio (un milioncino di euro tondo..) ma nel complesso realizzano risparmi tangibili considerando il loro ciclo di vita; uno studio USA su 8 aziende di trasporto pubblico ha decretato un costo di 0,39$/miglio contro 0,44$/miglio dei bus a gasolio, unito ad una ovvia diminuzione di rumore ed inquinanti vari e ad una miglior copertura del servizio, stante la miglior affidabilità ed il minor tempo di fermo macchina per la manutenzione.
Commento mio: sul trasporto urbano l'elettrico a pile pare aver raggiunto una maturità tale da consentirne un'efficace diffusione, peso ed ingombro delle batterie evidentemente non sono un problema su mezzi che non fanno del carico utile un fattore di importanza, come invece per un camion, e che hanno percorsi ed orari stabiliti in modo da poter organizzare eventuali soste per la ricarica. Altro punto IMHO di rilievo è il dominio dei cinesi, qui americani ed europei al limite prendono la meccanica e poi ricarrozzano.
Per l'auto, con dinamiche diverse in tutto e per tutto, le cose cambiano, ma chissà per quanto...

Questi cosi, pantografati anche solo per il 30/40% del percorso, diventano LA soluzione assoluta in ambito di trasporto urbano (così come d'altronde lo è sempre stata la metro).
Mi domando come mai non esistano ancora bus elettrici per gli spostamenti negli aeroporti (che sono dei naftoni con puzze immonde).

Autore:  mjazz [ mar gen 14, 2020 12:10 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Pantografare non è semplicissimo quando devi garantire il contatto continuo con due poli distinti. Per un polo nessun problema (treni e tram, un polo è in alto e l'altro è la rotaia), per un filobus invece l'aggancio e sgancio automatico delle aste di captazione è un pò laborioso.

Autore:  Il Basso di Genova [ mar gen 14, 2020 12:12 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

paolocabri ha scritto:
Mi domando come mai non esistano ancora bus elettrici per gli spostamenti negli aeroporti (che sono dei naftoni con puzze immonde).


L'autobus elettrico in aeroporto è come presentarsi con l'insalata al raduno mondiale della grigliata di manzo.

Autore:  paolocabri [ mar gen 14, 2020 12:28 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Il Basso di Genova ha scritto:
paolocabri ha scritto:
Mi domando come mai non esistano ancora bus elettrici per gli spostamenti negli aeroporti (che sono dei naftoni con puzze immonde).


L'autobus elettrico in aeroporto è come presentarsi con l'insalata al raduno mondiale della grigliata di manzo.

Eh, ho capito, ma se devo già sentire il gasolone durante il volo, perchè lasciarmici dentro anche durante il tragitto dal terminal al mezzo alato?

Autore:  mauro65 [ mar gen 14, 2020 12:38 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Qualcuno si ricorda di questo progetto? :ridi

https://it.wikipedia.org/wiki/Stream_(trasporti)

Autore:  Temprone [ mar gen 14, 2020 12:57 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

paolocabri ha scritto:
Il Basso di Genova ha scritto:
paolocabri ha scritto:
Mi domando come mai non esistano ancora bus elettrici per gli spostamenti negli aeroporti (che sono dei naftoni con puzze immonde).


L'autobus elettrico in aeroporto è come presentarsi con l'insalata al raduno mondiale della grigliata di manzo.

Eh, ho capito, ma se devo già sentire il gasolone durante il volo, perchè lasciarmici dentro anche durante il tragitto dal terminal al mezzo alato?



in diversi aeroporti ci sono.

Autore:  paolocabri [ mar gen 14, 2020 1:21 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Temprone ha scritto:


in diversi aeroporti ci sono.

Speriamo crescano perchè ad esempio su Fiumicino, Madrid, Praga, Orly, Budapest, Oporto, Barcellona, Malpensa... son tutti internazionali e tutti a gasolio...

Autore:  mjazz [ mar gen 14, 2020 2:14 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

paolocabri ha scritto:
Temprone ha scritto:


in diversi aeroporti ci sono.

Speriamo crescano perchè ad esempio su Fiumicino, Madrid, Praga, Orly, Budapest, Oporto, Barcellona, Malpensa... son tutti internazionali e tutti a gasolio...

In genere quei cosi si sostituiscono a fine vita, o quando si disintegrano o quando le normative consigliano di disfarsene spedendoli in qualche angolo remoto del pianeta.

Autore:  Il Basso di Genova [ mar gen 14, 2020 2:43 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

L'utilizzo aeroportuale penso sia l'unica eccezione del mondo dei trasporti ove il prezzo di acquisto ha lo stesso ordine di grandezza rispetto ai "running costs".
I gasoloni aeroportuali non li toglieranno MAI dalla circolazione prima della fine della vita utile (e forse anche un po' dopo).

A Orio al Serio usano ancora dei vecchi rottami dismessi dal servizio urbano e colorati di bianco da un imbianchino ubriaco :ridi

Autore:  fritz287 [ mar gen 14, 2020 3:52 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Il Basso di Genova ha scritto:
paolocabri ha scritto:
Mi domando come mai non esistano ancora bus elettrici per gli spostamenti negli aeroporti (che sono dei naftoni con puzze immonde).


L'autobus elettrico in aeroporto è come presentarsi con l'insalata al raduno mondiale della grigliata di manzo.



:allegria :allegria :allegria :allegria :allegria

Autore:  mjazz [ mar gen 14, 2020 4:44 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Il Basso di Genova ha scritto:
Il vantaggio dei bus è che si possono ricaricare alle fermate, dotandoli di batterie "piccole".

Immagine

Vedo che gli europei sembrerebbero puntare a questa via..
Il sistema qui sopra è ABB

https://www.youtube.com/watch?v=6ECeVMixzcU


Sempre ABB ha messo a punto quest'altro sistema.
https://www.youtube.com/watch?v=vcDUmrLCuUk

Mi vien da pensare che un qualche sistema indichi al conducente dove fermarsi, e poi un qualche altro dispositivo guidi il braccio per la connessione. Comunque, non so se avete idea di cosa siano 600kw che fluiscono in quei cavi... Ovviamente le stazioni hanno una bella serie di batterie, che vengono caricate dalla rete elettrica in un lasso di tempo abbastanza lungo e poi scaricano velocemente sul veicolo nel momento della connessione.
Niente male davvero.

Autore:  Temprone [ mar gen 14, 2020 4:50 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Non lo conoscevo e mi sembra una figata

Autore:  mjazz [ mar gen 14, 2020 5:04 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

I cinesi, a guardar le applicazioni, sembrerebbero orientati su pacchi batteria molto grandi per fermarsi poche volte, gli europei invece sembrano più attratti da veicoli con meno accumulatori ma con più punti di ricarica veloce.
Entrambe le strategie sembrano già affidabili e pronte per entrare in servizio su larga scala, è comunque un mondo in evoluzione rapidissima, per me tutto da vedere...

Autore:  ste79 [ mar gen 14, 2020 5:16 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

curiosità: perché nessuno pensa alla sostituzione delle batterie*? Serve troppo spazio?

* togliere la batteria scarica e prenderne una carica

Autore:  paolocabri [ mar gen 14, 2020 6:15 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

ste79 ha scritto:
curiosità: perché nessuno pensa alla sostituzione delle batterie*? Serve troppo spazio?

* togliere la batteria scarica e prenderne una carica

Qualcuno ci stava pensando https://www.esquire.com/it/lifestyle/au ... terie-nio/

Autore:  Mr.Civic [ mar gen 14, 2020 6:54 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

ste79 ha scritto:
curiosità: perché nessuno pensa alla sostituzione delle batterie*? Serve troppo spazio?

* togliere la batteria scarica e prenderne una carica


Immagino che ci siano troppe difficoltà pratiche: definire uno standard per la batteria, anzitutto. Per non parlare poi della sostituzione in sé, anche solo per accedere alla batteria, collocata magari sotto il pianale.

Anche il peso rende complicata l'operazione, richiedendo l'ausilio di una struttura.

Sugli autobus lo standard può essere un falso problema, restano gli altri.

Autore:  mjazz [ mer gen 15, 2020 9:17 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Sì, anche questa è una soluzione allo studio.

Autore:  mauro65 [ mer gen 15, 2020 11:12 am ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Il nuovo business green ... perché con quello che costa quando mai gli ricapita un'ccasione così per incaprettarci?


https://www.huffingtonpost.it/entry/bla ... t-homepage

Blackrock, la grande finanza verde come Greta
Certo non per passione ma per interesse, il più grande fondo d'investimento internazionale fa una scelta rivoluzionaria: investirà in quelle aziende che saranno green e sostenibili. "Carburante a basso impatto per il green new deal europeo". Colloquio con l'economista Marcello Messori

“Professore Messori ma cosa è successo? La grande finanza speculativa è diventata la migliore alleata di Greta nella lotta ai cambiamenti climatici?”. “E allora vuol dire che è diventata allo stesso tempo la peggiore nemica di Trump”. Risponde a tono, battuta su battuta, Marcello Messori, economista, direttore della School of European Political Economy e soprattutto grande esperto di finanza visto che nel suo curriculum, tra le tante cariche, può annoverare anche diversi anni alla presidenza di Assogestioni, l’associazione che mette insieme le società di gestione del risparmio italiano. Del resto, non si può che scomodare un grande esperto come lui davanti a una notizia che - al di là della retorica - può determinare una specie di rivoluzione copernicana nel mondo del capitalismo finanziario internazionale. Blackrock, il primo fondo d’investimento mondiale che gestisce capitali per ben 7 trilioni di dollari (un trilione equivale a mille milliardi, per capirci), ha annunciato che da oggi in poi orienterà le proprie scelte d’investimento verso quelle aziende che modelleranno il loro business non solo sul profitto ma soprattutto sulla sostenibilità ambientale. Insomma, la grande finanza fa una scelta di campo precisa e fra Greta e Trump preferisce la prima, anticipando la “sfida” fra i due che ci sarà a Davos, al World Economic Forum a fine gennaio.

In una lettera ai suoi omologhi alla guida della miriade di gruppi in cui l’azienda statunitense investe, Larry Fink, l’ormai leggendario amministratore delegato di Blackrock, ha minacciato di votare contro i consigli d’amministrazione se non faranno progressi in questo senso. Il gestore del risparmio è pronto a uscire da quei settori che presentano un alto rischio in termini di sostenibilità, incluso quello del carbone, ma anche a prendere posizione contro chi guida le società dove ha investito “se non svolgeranno progressi sufficienti in materia di informativa sulla sostenibilità e non predisporranno linee guida e piani aziendali ad essa connessi”. Non una semplice operazione di greenwashing, di cosmesi ambientalista per intenderci, ma un vero e proprio cambio di strategia. “Quello che più mi colpisce nella lettera di Fink - ci spiega Messori - è il fatto che non si tratti solamente di un generico impegno a investire anche nel settore della green economy ma invece è una vera e propria scelta d’investimento: Blackrock ci dice che metterà soldi in quelle aziende, anche della old economy, che metteranno la sostenibilità al centro delle proprie strategie”.

Si tratta di una specie di spartiacque per il capitalismo finanziario così come lo abbiamo conosciuto finora, anche per la capacità di Blackrock di influenzare i suo competitor ovvero altri colossi del calibro di Vanguard, T. Rowe Price e JpMorgan Chase, per restare in ambito statunitense. “Non c’è dubbio che la mossa di Fink possa provocare una sorta di effetto emulazione. Ed è un aspetto positivo, perché così la finanza può in un certo senso proiettarsi nel futuro ritornando all’antico: orientare l’economia reale verso un processo di sviluppo. Negli ultimi anni giustamente abbiamo sempre accusato la grande finanza di guardare solo al profitto e solo al breve periodo. Nella lettera di Fink invece c’è un ritorno all’attenzione a una dinamica di medio-lungo periodo. Lo dimostra il fatto che le aziende manifatturiere classiche non sono tagliate fuori da questa scelta: Blackrock continuerà a investire su di loro a patto che accettino la transizione verso la sostenibilità e l’innovazione”.

E tutto ciò avviene nello stesso giorno in cui la Commissione europea lancia finalmente il suo green new deal, un piano da mille miliardi per favorire gli investimenti verdi. “Bisogna ammettere che stavolta l’Europa ha fatto centro. Usando una metafora ironica, la scelta di Blackrock è una specie di carburante a basso impatto ambientale nel motore della macchina di Bruxelles. Molti di noi, me compreso, fino a qualche tempo fa guardavamo con sufficienza al piano europeo, un po’ per gli obiettivi ambiziosi ma velleitari, un po’ per l’enorme massa di risorse necessarie per arrivarci. Però adesso, se la svolta di Fink si rivelasse sistemica, l’Europa si troverebbe nel posto giusto al momento giusto”.

Ovviamente la nuova strategia di Fink non è disinteressata, la svolta verde non deriva da motivazioni puramente ideologiche. C’è sempre il business dietro, ci sono sempre i soldi, c’è sempre l’obiettivo “esistenziale” di ogni fondo ovvero remunerare gli investimenti dei propri clienti. Lo stesso ceo lo ammette candidamente peraltro nella lettera: “Quando la nuova generazione, quella dei millennials, prenderà il potere, spartendosi i posti di Ceo, parlamentari o capi di governo, allora allocherà le risorse, trilioni di dollari, tenendo conto della sostenibilità ambientale”. “In altre parole - conclude Messori - Fink inverte l’ottica d’investimento: proprio perché guarda avanti, al lungo periodo e non al breve, allora il fattore generazionale diventa fondamentale”. I millennials quindi diventano fondamentali per la grande finanza. Così come la lotta ai cambiamenti climatici e la preservazione del pianeta. E c’è da scommettere che questa notizia forse un sorriso riuscirà a strapparlo anche a Greta.

Autore:  cometa rossa [ mer gen 15, 2020 1:57 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Ovvio, nel lungo periodo da più garanzie l'ambito green rispetto a quelli usuali e tradizionali. Questi fondi devono solo garantire profitto agli investitori, dell'ambiente fotte meno del gestore di una discarica abusiva nella terra dei fuochi.

Nel mentre, un po' ot, Eni prendi 5 milioni di multa per pubblicità ingannevole sul bluediesel (nessun beneficio ambientale evidente rispetto a quanto pubblicizzato) e la UE stanzia, per l'Italia, 300 milioni di fondi per la svolta green, ma nessuno dice che l'Italia dovrà versarne 900 al fondo da cui usciranno quei soldi.

Insomma, qualcosa si sta muovendo, più male che bene, ma si sta muovendo

Autore:  Mr.Civic [ mer gen 15, 2020 2:05 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

mauro65 ha scritto:
Il nuovo business green ... perché con quello che costa quando mai gli ricapita un'ccasione così per incaprettarci? [/color]


Vedremo se è un business green come quello delle norme n-euro, di mera facciata, come penso io, o se avrà un effettivo impatto.

Autore:  cometa rossa [ mer gen 15, 2020 2:11 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Bisognerebbe aprire un topic apposta, che qui siamo totalmente ot, ma l'ambientalismo, serio, non di facciata o tappabuchi, costa soldi, tanti, costa tempo, costa rinunce

Autore:  mjazz [ mer gen 15, 2020 2:59 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

cometa rossa ha scritto:
Ovvio, nel lungo periodo da più garanzie l'ambito green rispetto a quelli usuali e tradizionali. Questi fondi devono solo garantire profitto agli investitori, dell'ambiente fotte meno del gestore di una discarica abusiva nella terra dei fuochi.

Chiaro che gliene fotta zero dei pampini dell'amazzonia, tuttavia se sinora gli investimenti avevano come risultato o come sottoprodotto uno sfruttamento o detrimento dell'ambiente, vedere un investimento redditizio che porti invece a vantaggi ambientali fa solo bene.
Tornando a discutere di roba che poggia su ruote, questo è interessante.
https://insideevs.it/news/391269/batterie-litio-zolfo/

Autore:  Il Basso di Genova [ mer gen 15, 2020 3:15 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Il giorno in cui arriveremo ad avere batterie "decenti" senza scassare l'ambiente, sarà una enorme tappa per l'indipendenza energetica che permetterebbe di sfruttare massivamente le energie "rinnovabili" solari, eoliche, di maree e chi più ne ha più ne metta.

Nel contempo d'incanto il deserto tornerà deserto e i beduini torneranno a vendere cammelli.

Autore:  cometa rossa [ mer gen 15, 2020 3:22 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

La storia delle batterie litio-zolfo è interessante
Avevo sentito, da ignorante, altre soluzioni chiamate batterie solide, e qualcosa di innovativo a che fare con i nanotubi di grafene, ma non saprei dire altro
Risolto il problema dell'autonomia, rimane il problema della ricarica. Più la batteria è capiente più tempo ci vuole a ripristinarne la carica; ma già togliere l'ansia dell'autonomia è un passo avanti

Autore:  cometa rossa [ mer gen 15, 2020 3:24 pm ]
Oggetto del messaggio:  Re: Elettrificazione

Il Basso di Genova ha scritto:
sarà una enorme tappa per l'indipendenza energetica che permetterebbe di sfruttare massivamente le energie "rinnovabili" solari, eoliche, di maree e chi più


Io a casa mia ho già fornitura elettrica 100% da energie rinnovabili; ovviamente presumo di pagare di conseguenza, non ho confrontato il costo del kw/h con quello di altri gestori che non usano, o non al 100%, fonti rinnovabili, ma ipotizzo il mio sia più alto
(noi in Trentino siamo avvantaggiati per la presenza dell'idroelettrico)

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