Stavo ragionando che attualmente il costo energia/carburante per 100km tra una BEV e una TD è grosso modo uguale (sempre che trovi la colonnina a non più di 50 cent al kWh, cosa non scontata. Solo che le accise sul kWh sono poco più che simboliche, se dovessero (quando dovranno) parificarle almeno a quelle del gasolio, il kWh alla colonnina dovrebbe salire, a costo industriale attuale, a circa 1,20-1,30 euro (nella migliore delle ipotesi). Ci vogliono 20 kWh per fare 100 km, senza clima, con buone condizioni termiche ambientali e con approccio da hypermiler… e nel 2030 Renault (esempio che leggo dal post di DC su RMN) vorrebbe vendere solo auto a pile?
Mah

Anche il gasolio è da decenni molto meno tassato della benzina, quindi non mi preoccuperei..anche perché se la carico a casa come fanno a dire per cosa uso la corrente?

Ma il problema è come farai a distinguere il kWh per l'auto da quello per l'utenza domestica.
Pensa poi se dovesse passare questo aumento, ammazzarebbe l'industria italiana completamente.

I
D'accordo che la mia V90 D4 non va un caxxo però sta elettrica fa paura.

e pensa con la stelvio!!

Misericordia... 160cv RWD.
In + ho scoperto che il mio caro collega non l'ha portata a mettere a posto prima di mollarmela... quindi la terrò 15 gg mezza sfasciata... righe ovunque sulle fiancate... bollata dalla grandine... parabrzza scheggiato.
Ma perchè ho accettato???

Gli effetti del covid

Inizio a pensare che hai ragione

E io che già ti vedevo su una 911..

Ieri sera mentre tornavo a casa mi supera (malamente) una Tesla Model S dual motor
Mi sono un po' incazzato e gli sono andato sotto.
usciamo da una curva e a momenti lo tampono.
appena ha messo le ruote dritte in salita ha accellerato: UNA PORSCHE 911 praticamente. mi ha dato 100 metri in un amen
D'accordo che la mia V90 D4 non va un caxxo però sta elettrica fa paura.

Uno dei fenomeni più sconvolgenti ed inattesi provocati dalla pandemia è stata la crisi dei microchip.
Quando il motore dell'economia globale si è rimesso in moto dopo i lockdown imposti dai governi per frenare la diffusione del contagio ci si è accorti con sgomento che la produzione di queste componenti essenziali non riusciva a soddisfare la domanda.
Intere filiere industriali, a cominciare dal settore autoveicoli, hanno dovuto decurtare la produzione perché le fabbriche di microchip avevano acquisito ordinativi ordinativi per parecchi mesi a venire.
La mancanza di componenti che valgono poche decine di dollari bloccava le catene di montaggio di auto con prezzi di listino da decine di migliaia di euro.
Ma cosa sono esattamente questi chip? Chi li fabbrica? Come vengono prodotti?
In questo video (sconsigliato alle anime semplici) Marco Bussi ci guida nei meandri di uno dei settori più affascinanti, più complessi e meno conosciuti dal grande pubblico.

Che si parli di Stellantis o Wag poco cambia.
I vertici di queste aziende si stanno allineando al capo di Toyota sull'insostenibilità dell'elettrificazione imposta politicamente senza adeguati sussidi.

Che si parli di Stellantis o Wag poco cambia.
I vertici di queste aziende si stanno allineando al capo di Toyota sull'insostenibilità dell'elettrificazione imposta politicamente.

https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/incendio-1.7284039

sarebbe interessante sapere se l'impianto era a norma o fatto fare ammiocuggino. Rimane di base che ogni cosa in carica può dare problemi, e le vetture non sono l'eccezione che conferma la regola

ma va detto che le elettriche sono tutte roba recente (quindi con cavi e connessioni nuovi e ben funzionanti, nonchè raramente modificate in aftermarket) mentre le auto tradizionali sono anche anziane, quindi con connessioni ossidate, cavi potenzialmente lesionati da interventi esterni, condotti carburante invecchiati, quindi con maggiori probabilità di incendio.

Sì, anche perchè trattandosi di una Phev può essere che fosse stata attaccata alla 230V con una normale spina tedesca alla presa del garage, e lì vai a vedere che impianto ci fosse... Se è come la presa in garage di casa dei miei, auguri, rischierebbe anche ad attaccarci un abatjour.
Guardando statistiche in giro i numeri dicono che le elettriche sarebbero meno prone a prender fuoco rispetto alle auto a succhi o gas di dinosauri morti, dalle 3 alle 10 volte in meno a seconda della classifica, ma va detto che le elettriche sono tutte roba recente (quindi con cavi e connessioni nuovi e ben funzionanti, nonchè raramente modificate in aftermarket) mentre le auto tradizionali sono anche anziane, quindi con connessioni ossidate, cavi potenzialmente lesionati da interventi esterni, condotti carburante invecchiati, quindi con maggiori probabilità di incendio.

Ci metti poco a sciogliere una presa caricando l'auto per 6-8 ore ad una presa fatta ai tempi di Mosè.
Tra l'altro tra la presa dell'auto e la presa a muro c'è un carichino ic-cpd che è molto sensibile alle prese installate, sopratutto sulla massa a terra.

Infatti quando ho portato la linea dal contatore al box ho voluto far tutto ultra dimensionato (potrebbe sopportare 16 A ma il carichino di VW, nonostante pubblicizzino 2,3 kW (10 A) arriva al massimo ad 1,8 kW (8A).

16A è il minimo sindacale di una qualunque presa domestica per lavatrice o lavastoviglie o forno elettrico da cucina, bastano comunissimi cavi da 2,5mm2 di sezione che sono attualmente la norma per gli impianti domestici per la parte dei carichi elettrici (1,5mm2 per l'illuminazione).

Però un conto è far passare 220V per un'ora, un conto se l'attacchi per 7-8 ore.