paolocabri ha scritto:
Mi viene da pensare che gli unici fornitori che resteranno in comune con quelli da auto a combustione sono quelli che producono la meccanica spicciola, intesa come cuscinetti, bracci e sospensioni, pneumatici, freni, vetri, lamierati/stampi in plastica, etc.
Spariranno i produttori di pistoni e affini, si ridurranno esponenzialmente quelli di lubrificanti, filtri, etc...
Piuttosto, a me spaventa che rispetto a prima, aumenteranno le morti da folgorazione tra i meccanici e i passeggeri in caso di incidente. Ho una paura fottuta delle batterie di avviamento, figurarsi di quelle di trazione...
Beh, va anche considerato che la transizione non sarà contemporanea per tutto il pianeta quindi ci saranno ancora molte zone del mondo che continueranno a richiedere pistoni frizioni e testate, anche solo per i ricambi. Però sì, ditte come la Mahle dovranno riconvertire una parte considerevole della loro catena produttiva.
Sulla folgorazione, mah... In caso di incidente c'è un relè in uscita dal pacco batteria che si apre immediatamente, come quello sulle pompe carburante delle auto attuali, e vista la posizione delle pile il loro danneggiamento significa un urto tale da risultare mortale per gli occupanti, la folgorazione sarebbe il meno... Un pò come per i serbatoi attuali, anche questi sono potenzialmente a rischio di incendio ma quasi sempre per disfare un serbatoio devi picchiare al punto tale da disintegrare l'abitacolo.
Per i meccanici, beh, il problema c'è da anni per le ibride e sinceramente non ho notizie di decessi, servono comunque corsi di formazione. Più che altro, il problema vero per i meccanici sarà che per le elettriche la manutenzione crollerà drammaticamente non essendoci più un powertrain da aggiustare o a cui cambiare olio e filtri, e pure freni e gomme si usureranno di meno, resta da fare il filtro antipolline ed un check alle batterie...