Breve psicostoria di un tagliando della nostro giulietta aziendale. Auto comprata presso un noto multimarche Veneto con una sede, purtroppo, a Trento. Già ci avevo litigato 2 anni fa, quando, in occasione di un tagliando, mi avevano messo in conto 4,5 euro per gestione fattura. Niente da fare, impossibile farsi togliere quella voce (io le fatture elttroniche le pago 0,28 cadauna e non metto in conto un caxxo ai miei clienti, ma vabbè). Ma il capolavoro di questi figuri arriva tra ottobre e novembre: l'auto chiama il tagliando, olio e filtri, e concordiamo l'appuntamento. Entra in officina, non ho capito per quale motivo l'hanno messa sul ponte e smontato le ruote, ma va bene, viene fatta la manutenzione concordata, il meccanico fa un giro di prova e, magia! Tutto il quadro strumenti ad albero di Natale, con segnali di allarme come se non ci fosse un domani. Panico del meccanico, panico nostro, breve consulto in officina, forse è la batteria che sta andando ad allegre donnine (dopo 5 anni e 160.000 km ci può stare). Ci chiedono il permesso di cambiare la batteria, la cambiamo, nuovo giro test e tutto come prima, albero di Natale costantemente acceso e allarmi di tutti i tipi. Ora, un'auto così non può girare: concordiamo un'auto sostitutiva e lasciamo li l'Alfa, che, come detto al capoofficina, è entrata da loro solo per un cambio olio e con tutto a posto. E qui cominciano la prime discussioni su chi debba pagare l'auto sostitutiva, e continueranno per settimane: perchè mica finisce qui; ci chiamno dicendo che, forse, potrebbero essere le gomme consumate che mandano in tilt la centralina dell'abs. Ok, faccio cambiare le gomme, che tanto sarebbero state da cambiare in pochi mesi. Cambiate le gomme, nuovo giro di prova, tutto come prima, cruscotto ad albero di Natale e non c'è verso di venirne fuori. Siccome su chi debba pagare l'auto sostitutiva ormai siamo quasi alle mani addosso, faccio ritirare l'Alfa e la do al mio agente da usare, pur col cruscotto tutto illuminato. A sentire il conce, cruscotto a parte, l'auto va benissimo; ma, curiosamente, a mia richiesta di mettere per iscritto che l'auto funzioni e sia sicura, se ne guardano bene. Passa qualche giorno, altra telefonata, forse hanno capito; siccome da verifica i dischi freni erano al limite del consumo, forse sono da cambiare quelli. Do l'autorizzazione a cambiare dischi e pastiglie, nuovo dì giro di prova, tutto come prima. Comincio ad alterarmi. Decidono di ricoverare l'auto per un nuovo controllo approfondito, nuova litigata su chi debba pagare l'auto sostitutiva. Fanno il controllo e scoprono che un sensore dell'abs, quello su una posteriore, è rotto. Ed è quello che manda in tilt il tutto. Ovviamente il pezzo non è disponibile e ci vogliono due settimane perchè arrivi. Ed ovviamente per due settimane l'auto sostitutiva me la devo pagare io. Nuova litigata, faccio ritirare l'alfa e la usiamo con le dovute cautele dato che abs, e forse esp, non funzionano più. Finalmente arriva il pezzo, lo cambiano e tutto va a posto, scompaiono le spie sul cruscotto, scompiano gli allarmi, l'auto torna in perfetta efficienza. Ora, una macchina entrata per fare un cambio olio e filtri, ne è uscita con, in più, gomme nuove, pastiglie e dischi nuovi, batteria nuova. Erano tutti pezzi da cambiare, è vero, ma nessuno mi vieta di aver deciso di vendere l'auto, essermi accordato con l'acquirente per un semplice cambio olio e via. E' anche vero che prima di ogni sostituzione di pezzi mi hanno telefonato per avvisarmi e chiedermi il benestare, ma frega nulla, cos'altro potevo fare per rendere un'auto efficiente al mio dipendete? Perchè quell'auto è un bene strumentale e non posso tenerla ferma come mi pare. Inoltre i pezzi, batteria e dischi/pastiglie, avrei potuto farli cambiare dal mio mecca di fiducia, volendo, risparmiando qualcosina. Oppure, seplicemente, se mi avessero detto, fin dall'inzio, che c'erano da cambiare tutti quei pezzi, avrei valutato di darla dentro e prenderne una nuova. Ma la cosa che fa più incazzare in assoluto è che il pezzo lo hanno rotto loro durante il primo controllo; perchè l'auto era perfetta fino a quando è salita sul ponte, ha manifestato i problemi una volta scesa. Ed invece di ammetterlo, si sono inventati mille scuse e mille giri di parole per non prendersi le proprie responsabilità; nel mentre io ho fatto girare per quasi un mese il mio agente con un'auto non sicura, e fortuna che non è successo nulla. E la cosa che mi fa ancor più incazzare è che mica mi chiama il responsabile, fanno telefonare una povera ragazza che sa a malapena di cosa stia parlando, così cosa mi incazzo con lei a fare, che ne sa meno di me? Manco il coraggio di provare a spiegarmi le loro ragioni. Pagliacci. Adesso sono in attesa della fattura, che sarà pari al valore residuo dell'auto. Sulla quale ho già detto che non pagherò nè sensore abs nè auto sostitutiva, a costo di finire in tribunale. Infatti non me la mandano. Il nome del multimarche non lo metto per rispetto (tanto basta vedere chi vende Alfa Romeo a Trento). Ma li non mi vedranno mai più, nè ad acquistare il nuovo, nè come manutenzione.
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