Il Vokswagen Transporter ha compiuto 60 anni. La storia del furgone tedesco, però, comincia nel 1947 quando l’importatore olandese Ben Pon lo disegnò sul proprio block notes, dopo aver visto un carretto basato sulla Maggiolino che veniva utilizzato all’interno dell’impianto di Wolfsburg. Il 23 aprile dello stesso anno, lo schizzo fu presentato all’allora presidente Heinrich Nordhoff che dette subito il via libera al progetto di produzione del primo furgone Volkswagen.
La versione di serie venne presentata a fine ‘49 come Typ 2, ma il primo Transporter è conosciuto anche come T1 e, soprattutto, è stato sin da subito identificato col nome Bulli. Invece, nel marzo del 1950 partì la produzione a Wolfsburg. Il Volkswagen T1 fu realizzato sulla piattaforma allungata della Maggiolino, con cui condivideva anche il motore 1.1 benzina a quattro cilindri boxer raffreddato ad aria che erogava 25 CV di potenza e garantiva una velocità massima vicina ai 100 km/h. Lo schema tecnico era “tutto dietro”, ovvero con motore e trazione al posteriore.
Ma le caratteristiche principali del Bulli risiedevano nella capacità di carico, perché aveva una portata di 750 kg ed un volume di 4,6 metri cubi, mentre la versatilità era garantita dai due portelloni laterali scorrevoli. Il T1 raccolse subito molti consensi, soprattutto in Germania e USA. Per poter soddisfare la crescente domanda, nel ‘56 fu inaugurato l’impianto di Hannover dove fu spostata la produzione. Nel corso degli anni ‘60 il Volkswagen Bulli divenne il mezzo di trasporto “ufficiale” degli Hippie, i figli dei fiori che utilizzavano il furgone tedesco per recarsi a Woodstock. Inoltre, divenne il mezzo preferito anche dai surfisti californiani.
Nel 1967 fu introdotto il Volkswagen T2 che rappresentava l’evoluzione del T1, sia in chiave tecnica che in termini di robustezza. Uscì dai mercati europei e statunitense nel 1980, ma è tutt’ora prodotto e commercializzato in Brasile. Nel ‘79, invece, debuttò il T3 che fu proposto anche con le motorizzazioni diesel e turbodiesel. L’ultima evoluzione del Typ 2 adottò il raffreddamento ad acqua a partire dal 1983, mentre due anni più tardi la gamma si allargò con le versioni Syncro a trazione integrale. Il Volkswagen T3 abbandonò la scena nel ‘92.
Nel 1990 arrivò il Volkswagen T4, sviluppato su una inedita piattaforma “tutt’avanti”, con motore e trazione anteriori. Invece, al Salone di Detroit del 2001 fu presentato il Microbus, un concept che riprendeva le caratteristiche del Bulli adattate al terzo millennio. Il Volkswagen Microbus era prossimo alla produzione, anche perché concepito principalmente per il mercato USA. Nel 2003 fu introdotta la quinta generazione del Transporter, detto anche T5.
Nel 2009 ha subito il restyling di metà carriera e, per l’occasione, ha debuttato sotto il cofano il motore 2.0 TDI biturbo da 180 CV. Il Volkswagen T5 è disponibile anche nei modelli Caravelle, Multivan e California, pensati soprattutto per il trasporto passeggeri. In sessant’anni il Transporter è stato prodotto in oltre 10 milioni di esemplari, diventando così il furgone più venduto al mondo.
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