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Brabham BT46/B/C
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Autore:  Strosek [ dom mag 01, 2011 1:45 pm ]
Oggetto del messaggio:  Brabham BT46/B/C

http://it.wikipedia.org/wiki/Brabham_BT46/B/C

Cita:
La Brabham BT46 (con le sua evoluzione Brabham BT46B e Brabham BT46C) è stata la vettura utilizzata dal team Brabham per il mondiale di Formula 1 del 1978.

La notorietà di tale monoposto deriva dalla versione B, che utilizzava un ventilatore posto sul retrotreno della vettura conferente un carico aerodinamico fuori dal comune e prestazioni eccezionali.

Brabham BT46B

Immagine

Nel 1978 dominava il mondiale la Lotus 79, una wing-car imprendibile. Bernie Ecclestone, il proprietario della Brabham, incitò il progettista Gordon Murray a trovare una soluzione innovativa per rendere competitiva la propria vettura e contrastare il dominio delle Lotus. Murray, non potendo adottare la stessa soluzione tecnica per l'ingombro laterale caratteristica dell'architettura 12 cilindri boxer del propulsore Alfa Romeo, dovette escogitare un espediente alternativo che consentisse di ottenere gli stessi risultati.

La soluzione fu suggerita da Gary Anderson e David Cox, assistenti di Murray: porre al posteriore una ventola, che creasse artificiosamente una depressione tale da incollare la vettura a terra.

L'idea non era originale: Cox aveva notato una soluzione simile durante un colloquio alla Tyrrell, il cui studio tecnico l'aveva mutuata dalla Chaparral 2J, una monoposto Can-Am del 1970. Tale ventola, però, era stata bandita perché si muoveva grazie a un motorino ausiliario, e dunque era un vietatissimo dispositivo aerodinamico mobile. Gordon Murray studiò a lungo i regolamenti, per adattare la soluzione al comma che recita:

« Se un dispositivo mobile ha un effetto aerodinamico sulla vettura, è regolare a patto che la sua funzione primaria sia diversa. »


Allora la ventola assunse funzione di raffreddamento (per un radiatore posto appositamente sopra al motore), mentre il movimento è spiegato dall'allora capomeccanico Ermanno Cuoghi:

« Il perno della ventola nasceva da un prolungamento dell'albero primario del cambio e la ventola stessa era tenuta da due cuscinetti posti sulla culatta. L'aria veniva aspirata tramite un radiatore dell'acqua e il resto era sigillato con bandelle a 45°. Nella parte anteriore del vano era poi stato sistemato una sorta di cuscino di kevlar aderente al suolo, che con la velocità si gonfiava e garantiva tenuta, amplificando l'effetto sigillo. »

La vettura debuttò al Gran Premio di Svezia 1978, ad Andestorp:

« Accendiamo la macchina ai box e accade una cosa inquietante. È tanto il risucchio della ventola, che la Bt46 si abbassa e tocca terra da ferma! [...] Per non farla distruggere nelle spanciate, tanto gratta il suolo, togliamo le molle da 1000 libbre e adottiamo quelle da 3000! »

Il dominio fu nettissimo:

« Prima delle qualifiche Gordon Murray viene da me e chiede di far imbarcare il pieno di benzina e gomme di "legno". Ho capito male? Gli chiedo di ripetere. "Voglio il pieno. Siamo troppo forti. Dobbiamo bluffare, andare più piano, sennò ci squalificano". Detto e fatto. Con 210 litri di benzina siamo secondi e terzi in griglia. [...] In gara non c'è storia: Lauda stravince. »



Dopo proteste e reclami di fronte alla Federazione Internazionale, prima si giunge all'accordo per altri soli tre Gran Premi concessi alla BT46B, poi l'accordo è annullato e la monoposto è bandita dal Mondiale: solo 1 gara disputata, ma vinta.

Autore:  snoekie [ dom mag 01, 2011 1:53 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Me la ricordo come se fosse oggi, sparava sassi all'indietro ed i piloti che seguivano le Brabham si tenevano ben lontani...

Autore:  crucco [ dom mag 01, 2011 10:06 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Se non sbaglio, la primissima versione adottava dei rivoluzionari pannelli "a sfioramento" per il raffredamento dei liquidi, sulle fiancate, che però non funzionarono come sperato... e furono sostituiti da radiatori tradizionali nel musetto, poi spostati orizzontalmente davanti alle ruote posteriori nella già citata versione B (con la ventola) di Anderstorp.

Immagine

Interessante anche la versione C, utilizzata solo nelle prove del GP d'Austria 1978, perchè il motore non prendeva giri e la vettura perdeva in velocità massima. Essa aveva i radiatori spostati dal musetto a dietro le ruote anteriori ed i radiatori stessi erano "presi" da un VW Golf...

Autore:  snoekie [ lun mag 02, 2011 8:49 am ]
Oggetto del messaggio: 

Tyreal_Reloaded ha scritto:
Date tempo e soldi a un team di ingegneri.

E poi pronunciate le fatidiche parole "Mio Dio, cosa ho fatto..."
Gordon Murray per esempio.... :ok

Autore:  Strosek [ lun mag 02, 2011 8:02 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Interessante quello che descrisse Lauda, guidandola...

Cita:
Brabham's lead driver, Niki Lauda, realised he had to adjust his driving style, mostly for cornering. He found that if he accelerated around corners, the car would "stick" to the road as if it were on rails.[14] This had the side effect of exposing the driver to very high lateral acceleration, which would become a major problem in the ground effect era. In his autobiography, Lauda described the car as being unpleasant to drive due to the lateral loads and reliance on aerodynamics over driver skill. He realised early on that the rate of ground effect development meant that in the future, every driver would be exposed to such g-loading while behind the wheel of such a car, and the physical effort needed to drive the cars would leave the drivers exhausted by the end of the races.


snoekie ha scritto:
Me la ricordo come se fosse oggi, sparava sassi all'indietro ed i piloti che seguivano le Brabham si tenevano ben lontani...

Riporto le parole di Gordon Murray: "The fan couldn't spit anything out the back because the fan e-flux [exit speed] was only 55 mph. Besides the radial fan would have sent any stones flying sideways" :allegria
crucco ha scritto:
Se non sbaglio, la primissima versione adottava dei rivoluzionari pannelli "a sfioramento" per il raffredamento dei liquidi, sulle fiancate, che però non funzionarono come sperato... e furono sostituiti da radiatori tradizionali nel musetto, poi spostati orizzontalmente davanti alle ruote posteriori nella già citata versione B (con la ventola) di Anderstorp.

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Soluzione teoricamente interessante...se avesse funzionato :D

Quell'auto era svantaggiata dal motore, un Boxer, nell'epoc ain cui invece per massimizzare l'effetto suolo occorrevano cassoni laterali più grossi possibili, cosa che contrasta con la presenza delle due bancate del motore "piatte". Ferrari aveva lo stesso problema, nonostante questo riuscì a strappare un titolo con la 312 T4 nel 1979 . Ma già l'anno successivo la T5 si rivelò un'auto di vecchia concezione, senza effetto suolo...

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