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Alfa 156 usata in vendita negli USA
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Autore:  simonepietro [ mar ago 28, 2012 7:49 pm ]
Oggetto del messaggio:  Alfa 156 usata in vendita negli USA

A suo tempo si sono rotti di aspettare e probabilmente desideravano qualcosa di degno .



L'auto, 156 2.0 twin spark , è stata importata dall'italia in data 2009 e attualmente ha percorso 241000 km senza problemi di sorta . Molte volte si è parlato dei problemi di omologazione della 156 negli USA, ma in realtà il proprietario non deve aver avuto grandi difficoltà e difatti la vettura si fregia di tutti i crismi della legislazione federale . L'auto è in vendita su E-bay .

Peccato , a suo tempo fu un occasione persa . Con l'apporto del mercato USA ,l'alfa romeo avrebbe superato di molto il limite delle 680000 unità vendute in circa 8 anni .

Allegati:
1998-Alfa-Romeo-156-1[2].jpg
1998-Alfa-Romeo-156-1[2].jpg [ 35.64 KiB | Visto 14383 volte ]
1998-Alfa-Romeo-156-7[2].jpg
1998-Alfa-Romeo-156-7[2].jpg [ 122.97 KiB | Visto 14383 volte ]

Autore:  Teknos [ mar ago 28, 2012 8:44 pm ]
Oggetto del messaggio: 

156 (e 166) potevano avere un discreto successo negli usa... peccato.

Autore:  Il Basso di Genova [ mar ago 28, 2012 9:13 pm ]
Oggetto del messaggio: 

non c'è niente da fare.. la 156 era proprio bella... con tutto il rispetto per la 159..

Autore:  Crix [ mer ago 29, 2012 1:40 am ]
Oggetto del messaggio: 

La 166 restyling la reputo una delle più belle Alfa recenti. L'unica cosa che non mi convince è la plancia di bordo, col monitor che gestisce clima e radio (non sostituibile se non con un car pc).

Autore:  fritz287 [ mer ago 29, 2012 2:06 am ]
Oggetto del messaggio: 

Oltretutto Alfa è un marchio che negli usa spopola. Parlavo con due proprietari di 8C oltreoceano; dicevano entrambi che accanto ad esse le varie Ferrari che normalmente hanno un loro pubblico non vengono neanche guardate...e sono peraltro ferraristi pure loro, e di certo non hanno bisogno di tirarsela per l'Alfa...

Autore:  cometa rossa [ mer ago 29, 2012 7:38 am ]
Oggetto del messaggio: 

Mah, non so. Tolti gli appassionati, importanti ma numericamente poco significativi, non è che l'Alfa abbia tutta questa nomea negli U.s.A.
Tolti i tempi d'oro del duetto e di Dustin Hoffman, tolti i modelli di nicchia quale 8C, tolti i modelli degli anni d'oro del marchio, a fine anni '80 il marchio venne un po' sputtanato con l'infelice avventura della 75 e della 164. Infelice perchè? Perchè lo sbarco venne mal supportato dalla casa madre, soprattutto dal punto di vista della cura prodotto; sbarcare negli U.s.A. con la Milano (il nome della 75) che disponeva di un cambio automatico a 3 marce fu un clamoroso autogol, mentre la 164 sconto alcuni problemi, tra cui quello dei pulsanti degli alzavetri che facevano cortocircuito perchè non sufficientemente isolati dalla condensa delle lattine ghiacciate che gli americani ci appoggiavano vicino. Senza contare, inoltre, che la Milano tecnicamente era ormai al capolinea, derivando pesantemente dall'alfetta degli anni '70. Questo portò ad un deterioramente dell'immagine del marchio che avrebbe necessitato di massicci investimenti di marketing*** in un eventuale ritorno. Investimenti che ai tempi della 156 non si sarebbero potuti fare, data la pecunia sempre più evidente di liquidità; quindi credo che l'auto avrebbe venduto assai poco in rapporto alle potenzialità di quel mercato.

*** Audi ha impiegato due lustri di investimenti massicci per risollevarsi dal danno d'immagine causato dalla serie 200. Gli ammmericani sono gente semplice, ma hanno la memoria lunga e non perdonano

Autore:  paolocabri [ mer ago 29, 2012 8:17 am ]
Oggetto del messaggio: 

cometa rossa ha scritto:
...Tolti i tempi d'oro del duetto e di Dustin Hoffman..


Appunto, dico io, ma fare una cazzarola di new osso di seppia con un solo motore, magari 1750tbi e tutto full da vendere a 25/30 mila dollari no eh?

Autore:  modus72 [ mer ago 29, 2012 8:23 am ]
Oggetto del messaggio: 

cometa rossa ha scritto:
Mah, non so. Tolti gli appassionati, importanti ma numericamente poco significativi, non è che l'Alfa abbia tutta questa nomea negli U.s.A.
Tolti i tempi d'oro del duetto e di Dustin Hoffman, tolti i modelli di nicchia quale 8C, tolti i modelli degli anni d'oro del marchio, a fine anni '80 il marchio venne un po' sputtanato con l'infelice avventura della 75 e della 164. Infelice perchè? Perchè lo sbarco venne mal supportato dalla casa madre, soprattutto dal punto di vista della cura prodotto; sbarcare negli U.s.A. con la Milano (il nome della 75) che disponeva di un cambio automatico a 3 marce fu un clamoroso autogol, mentre la 164 sconto alcuni problemi, tra cui quello dei pulsanti degli alzavetri che facevano cortocircuito perchè non sufficientemente isolati dalla condensa delle lattine ghiacciate che gli americani ci appoggiavano vicino. Senza contare, inoltre, che la Milano tecnicamente era ormai al capolinea, derivando pesantemente dall'alfetta degli anni '70. Questo portò ad un deterioramento dell'immagine del marchio che avrebbe necessitato di massicci investimenti di marketing*** in un eventuale ritorno. Investimenti che ai tempi della 156 non si sarebbero potuti fare, data la pecunia sempre più evidente di liquidità; quindi credo che l'auto avrebbe venduto assai poco in rapporto alle potenzialità di quel mercato.

*** Audi ha impiegato due lustri di investimenti massicci per risollevarsi dal danno d'immagine causato dalla serie 200. Gli ammmericani sono gente semplice, ma hanno la memoria lunga e non perdonano

Quotone con antani.
Peraltro portare la 156 avrebbe significato anche creare una rete di assistenza, con magazzino ricambi, formazione meccanici e via dicendo. E gli USA sono vasti. Se sbarchi così su un continente bisogna poi pensare ad una gamma abbastanza nutrita per rientrare con gli investimenti, altrimenti non ti conviene...

Autore:  paolocabri [ mer ago 29, 2012 8:25 am ]
Oggetto del messaggio: 

modus72 ha scritto:
cometa rossa ha scritto:
Mah, non so. Tolti gli appassionati, importanti ma numericamente poco significativi, non è che l'Alfa abbia tutta questa nomea negli U.s.A.
Tolti i tempi d'oro del duetto e di Dustin Hoffman, tolti i modelli di nicchia quale 8C, tolti i modelli degli anni d'oro del marchio, a fine anni '80 il marchio venne un po' sputtanato con l'infelice avventura della 75 e della 164. Infelice perchè? Perchè lo sbarco venne mal supportato dalla casa madre, soprattutto dal punto di vista della cura prodotto; sbarcare negli U.s.A. con la Milano (il nome della 75) che disponeva di un cambio automatico a 3 marce fu un clamoroso autogol, mentre la 164 sconto alcuni problemi, tra cui quello dei pulsanti degli alzavetri che facevano cortocircuito perchè non sufficientemente isolati dalla condensa delle lattine ghiacciate che gli americani ci appoggiavano vicino. Senza contare, inoltre, che la Milano tecnicamente era ormai al capolinea, derivando pesantemente dall'alfetta degli anni '70. Questo portò ad un deterioramento dell'immagine del marchio che avrebbe necessitato di massicci investimenti di marketing*** in un eventuale ritorno. Investimenti che ai tempi della 156 non si sarebbero potuti fare, data la pecunia sempre più evidente di liquidità; quindi credo che l'auto avrebbe venduto assai poco in rapporto alle potenzialità di quel mercato.

*** Audi ha impiegato due lustri di investimenti massicci per risollevarsi dal danno d'immagine causato dalla serie 200. Gli ammmericani sono gente semplice, ma hanno la memoria lunga e non perdonano

Quotone con antani.
Peraltro portare la 156 avrebbe significato anche creare una rete di assistenza, con magazzino ricambi, formazione meccanici e via dicendo. E gli USA sono vasti. Se sbarchi così su un continente bisogna poi pensare ad una gamma abbastanza nutrita per rientrare con gli investimenti, altrimenti non ti conviene...

Oddio, la partnership con GM della fine degli anni 90 non potevano sfruttarla anche per la rete di assistenza?
D'altronde è la medesima cosa che stanno facendo ora con Chrysler

Autore:  cometa rossa [ mer ago 29, 2012 8:28 am ]
Oggetto del messaggio: 

paolocabri ha scritto:
cometa rossa ha scritto:
...Tolti i tempi d'oro del duetto e di Dustin Hoffman..


Appunto, dico io, ma fare una cazzarola di new osso di seppia con un solo motore, magari 1750tbi e tutto full da vendere a 25/30 mila dollari no eh?


Devi trovare il telaio adatto ( e si trova), devi creare una rete di vendita, di assistenza... per un monomodello non ne vale, economicamente, la pena. Ne varrebbe in ottica di importare altri modelli in futuro da affiancargli, ma teniamo sempre presente la salute dei conti del marchio; non ci sono soldi per questi investimenti che costano un sacco all'inizio e danno ritorno nel lungo periodo
modus72 ha scritto:
cometa rossa ha scritto:
Mah, non so. Tolti gli appassionati, importanti ma numericamente poco significativi, non è che l'Alfa abbia tutta questa nomea negli U.s.A.
Tolti i tempi d'oro del duetto e di Dustin Hoffman, tolti i modelli di nicchia quale 8C, tolti i modelli degli anni d'oro del marchio, a fine anni '80 il marchio venne un po' sputtanato con l'infelice avventura della 75 e della 164. Infelice perchè? Perchè lo sbarco venne mal supportato dalla casa madre, soprattutto dal punto di vista della cura prodotto; sbarcare negli U.s.A. con la Milano (il nome della 75) che disponeva di un cambio automatico a 3 marce fu un clamoroso autogol, mentre la 164 sconto alcuni problemi, tra cui quello dei pulsanti degli alzavetri che facevano cortocircuito perchè non sufficientemente isolati dalla condensa delle lattine ghiacciate che gli americani ci appoggiavano vicino. Senza contare, inoltre, che la Milano tecnicamente era ormai al capolinea, derivando pesantemente dall'alfetta degli anni '70. Questo portò ad un deterioramento dell'immagine del marchio che avrebbe necessitato di massicci investimenti di marketing*** in un eventuale ritorno. Investimenti che ai tempi della 156 non si sarebbero potuti fare, data la pecunia sempre più evidente di liquidità; quindi credo che l'auto avrebbe venduto assai poco in rapporto alle potenzialità di quel mercato.

*** Audi ha impiegato due lustri di investimenti massicci per risollevarsi dal danno d'immagine causato dalla serie 200. Gli ammmericani sono gente semplice, ma hanno la memoria lunga e non perdonano

Quotone con antani.
Peraltro portare la 156 avrebbe significato anche creare una rete di assistenza, con magazzino ricambi, formazione meccanici e via dicendo. E gli USA sono vasti. Se sbarchi così su un continente bisogna poi pensare ad una gamma abbastanza nutrita per rientrare con gli investimenti, altrimenti non ti conviene...


Great mind think alike :D
paolocabri ha scritto:
D'altronde è la medesima cosa che stanno facendo ora con Chrysler


Ora infatti il senso c'è. E non è un mistero il luogo in cui stiano nascendo le future Alfa e a che mercato siano dedicate :wink:

Autore:  Il Basso di Genova [ mer ago 29, 2012 8:41 am ]
Oggetto del messaggio: 

la differenza enorme tra GM e Chrysler è che GM non aveva assolutamente (e non le ha ancora adesso, secondo me) le idee chiare su cosa fare, con chi, in che modo.. come organizzare il prodotto, la progettazione, la produzione..

figuriamoci gestire il magazzino dell'assistenza Alfa negli Usa...

Autore:  Crix [ mer ago 29, 2012 11:23 am ]
Oggetto del messaggio: 

modus72 ha scritto:


Peraltro portare la 156 avrebbe significato anche creare una rete di assistenza, con magazzino ricambi, formazione meccanici e via dicendo. E gli USA sono vasti. Se sbarchi così su un continente bisogna poi pensare ad una gamma abbastanza nutrita per rientrare con gli investimenti, altrimenti non ti conviene...


Direi anche adeguare, a suo tempo, la scocca per le rigide normative dei crash-test americani: ricordate il risultato della 156/147 nell'urto frontale, vero?

Autore:  DiGiNeX [ mer ago 29, 2012 11:26 am ]
Oggetto del messaggio: 

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Autore:  Crix [ mer ago 29, 2012 11:32 am ]
Oggetto del messaggio: 

quello della 156, è malfunzionante.

Autore:  Maxetto [ mer ago 29, 2012 11:33 am ]
Oggetto del messaggio: 

Il Basso di Genova ha scritto:
la differenza enorme tra GM e Chrysler è che GM non aveva assolutamente (e non le ha ancora adesso, secondo me) le idee chiare su cosa fare, con chi, in che modo.. come organizzare il prodotto, la progettazione, la produzione..

figuriamoci gestire il magazzino dell'assistenza Alfa negli Usa...

Inoltre per GM l'Alfa era un concorrente, Chrysler adesso non lo è, stesso gruppo.

Autore:  modus72 [ mer ago 29, 2012 12:10 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Crix ha scritto:

Direi anche adeguare, a suo tempo, la scocca per le rigide normative dei crash-test americani: ricordate il risultato della 156/147 nell'urto frontale, vero?


Non so... Ai tempi della 156, l'USAnCAP prevedeva un urto con tutto il frontale contro barriera, condizione più facile da rispettare. Ci sta che l'avrebbe anche passato...

Autore:  paolocabri [ mer ago 29, 2012 12:29 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Crix ha scritto:
quello della 156, è malfunzionante.

se lo sposti col cursore funziona...cmq SCANDALOSA la prova della 156... :shock: :shock: :shock:

Autore:  Crix [ mer ago 29, 2012 12:30 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Ah tutto frontale può essere...

Quand'è che hanno "irrigidito" le norme?

Autore:  simonepietro [ mer ago 29, 2012 12:56 pm ]
Oggetto del messaggio: 

modus72 ha scritto:
Crix ha scritto:

Direi anche adeguare, a suo tempo, la scocca per le rigide normative dei crash-test americani: ricordate il risultato della 156/147 nell'urto frontale, vero?


Non so... Ai tempi della 156, l'USAnCAP prevedeva un urto con tutto il frontale contro barriera, condizione più facile da rispettare. Ci sta che l'avrebbe anche passato...
Pare che il vero spauracchio fosse l'urto laterale. Introdotto in europa, un test simile fu ampiamente superato dalla 147 . Comunque per la 500 USA è stato modificata la struttura portante : Nuovi rinforzi strutturali e più esteso uso di acciaio altoresistenziale . Il vero problema era trovare un partner che gestisse la rete commerciale .

Pare che non sia il solo esemplare di 156, o di vetture recenti alfa romeo , importato privatamente in USA . A riguardo circolava voce che l'attore Larry Hagman possedesse una spider v6 3 litri di metà anni 90 .

Autore:  Zerstorer [ mer ago 29, 2012 5:10 pm ]
Oggetto del messaggio: 

boh veramente all'epoca c'era GM che era un ottimo partner...semplicemente la 156 era troppo compatta e stretta per essere vendibile con numeri elevati sul terreno americano*, il piano infatti era di entrare sul mercato statunitense con la 159, piano saltato per la precedente rottura dell'alleanza oltre che per l'inconsistenza del prodotto (peraltro all'interno era ugualmente stretta).

*poi che ci sia qualche malato che ne ha importata una è logico, anche in italia ci sono quelli che si fanno importare i ford escape.

Autore:  Maxetto [ mer ago 29, 2012 5:23 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Zerstorer ha scritto:
boh veramente all'epoca c'era GM che era un ottimo partner...semplicemente la 156 era troppo compatta e stretta per essere vendibile con numeri elevati sul terreno americano*, il piano infatti era di entrare sul mercato statunitense con la 159, piano saltato per la precedente rottura dell'alleanza oltre che per l'inconsistenza del prodotto (peraltro all'interno era ugualmente stretta).

*poi che ci sia qualche malato che ne ha importata una è logico, anche in italia ci sono quelli che si fanno importare i ford escape.

Credo che lo spazio interno era l'ultimo dei problemi. Una serie 3 o una classe C non erano più larghe.

Autore:  Zerstorer [ mer ago 29, 2012 6:25 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Erano più larghe, comunque lo disse Cantarella in un'intervista nel 2000.

Autore:  kanarino [ gio ago 30, 2012 9:28 am ]
Oggetto del messaggio: 

Bellissima la 156...passano gli anni ma a me piace sempre tanto.

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