cometa rossa ha scritto:
Sulla Lybra poi potrei scrivere fiumi di inchiostro per illustrare la scellerata gestione del marchio da parte della dirigenza. Ne abbiamo una in azienda, talvolta l'ho guidata, talvolta ci ho viaggiato come passeggero. Posso solo dire che è una delle auto più sottovalutate nel panorama motoristico mondiale, ma la dirigenza ci ha messo tanto del suo per far si che accadesse, a partire dalla linea, per passare attraverso motori del tutto inadeguati, per finire con svendite degne di un hard discount. Ed è un peccato, perchè per confort, finiture, comportamento stradale l'auto è validissima, a livello di qualche blasonata concorrente, pur costando ( di listino) il 10-15% in meno
Potrei scrivere fiumi di inchiostro pure io, l'hanno due miei amici e sinceramente ho sempre faticato a trovare a quell'auto una sola pecca "seria". L'avessero aggiornata con i motori MJet 16v e con le tecnologie più recenti del gruppone, sarebbe potuta andare diversamente. Peccato.
Leolito ha scritto:
(Mi ripeto come un pensionato ....) cio' non sarebbe difficile se a Torino capissero cosa il mercato vuole da ogni marchio.
Se la scelta dei vari modelli, a livello di timing, gamma e sovrapposizione non viene presa considerando l'intero gruppo, certi errori possono succedere occasionando bei flop oppure vendite sotto target.
Ovviamente nel gruppo manca l'obiettivo totale, una strategia di "gruppo" e non di singolo marchio. Mi pare sia sempre stato cosi', purtroppo.
Secondo me non è proprio questo il problema, alla fine non è che la Lybra andasse a sovrapporsi a qualche altro prodotto del gruppo...il problema è che negli anni '90 e anche ora (vedremo se con la Delta le cose cambiano) Fiat ha sempre dedicato a Lancia insufficienti investimenti, scarsa la K con alcune inutili varianti buttate lì tipo la coupè (le avessero fatte bene, allora potevano servire), scarsa la Dedra arrivata fine carriera dopo 8 anni invece che dopo 6, scarsissima la Delta già nel 1993 e senza HF integrale.
Questi problemi non derivano dalla mancanza di una strategia globale, derivano da pura e semplice scarsezza di investimenti.