Il Basso di Genova ha scritto:
La domanda sorge spontanea:
(anzi, le domande sono due)
1) Quanto conta il basamento del motore (assumiamo che più o meno l'angolo fra le bancate di un V sia più o meno lo stesso) rispetto a tutto il resto?
Costa parecchio progettarlo e deliberarlo, perchè oltre alla termodinamica "bassa" c'è tutta la questione della resistenza meccanica delle vibrazioni, della rumorosità nonchè dell'affidabilità estesa anche sopra, perchè il modo con cui il basamento si dilata e restringe secondo la temperatura è basilare sia per bronzine e alberi quanto per la guarnizione testa. Difatti quando nasce una famiglia di motori, la gran parte dell'evoluzione investe tutto quanto eccettuato il basamento...
Il Basso di Genova ha scritto:
2) Se un "buon" basamento (diciamo sano, che non si sminchia, che è ben progettato con le giuste canalizzazioni del raffreddamento ecc..) può essere ottima base per un buon motore, come hanno fatto a cappellare coì tanto gli Holden, visto che a parte il basamento, tutto il resto era AlfaRomeno?
Gli Holden eran mica tanto male, il problema è che venivano usati per muovere mezzi pesantucci, magari a trazione integrale... Il 3.2 Holden, per dire, per potenza e coppia motrice girava intorno al vecchio paricilindrata Busso quando e come voleva. Magari non aveva lo stesso sound, magari non aveva lo stessa reattività al gas, non era così coinvolgente ma se lo avessero preso dal 164 e messo nella 159, avrebbe fatto pure lui una trista figura...
Tanto per dire, i v6 Busso strappano un OOH ogni qual volta si apre il cofano per l'incanto dei 6 collettori lucidati che s'infilano nelle due testate; in realtà quella geometria è penalizzante per il riempimento, è stata scelta inizialmente per ragioni d'ingombro in altezza e poi mantenuta anche per l'effetto scenico...