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MessaggioInviato: mer set 11, 2013 9:08 pm 
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Noticeably absent from the 2013 Frankfurt Auto Show was Fiat/Chrysler boss Sergio Marchionne, one of the most respected and outspoken executives in the business. His appearances were cancelled at the last minute, driving speculation as to what was so important?
The official line is that he needed to attend to “unforeseen business commitments” and is back in the office in Italy. Reports speculate it has something to do with a pending lawsuit by the UAW’s Retiree Benefits Trust on behalf of Chrysler retirees. The dispute is over what price Fiat is willing to pay for the 16-percent share of Chrysler the trust owns and Fiat has a right to buy. Fiat offered $139.7 million for 3.3 percent of the shares, but the trust thinks they’re worth $343 million and has sued to force Fiat to up the offer. A judge ruled in Fiat’s favor on several points in the case in July, but did not rule on the share price. Fiat wants a ruling by spring, while the trust doesn’t want one until early 2015. The trust is buying time, hoping to force Chrysler into an initial public offering, which they hope will validate their valuation of the shares, or at least exceed Fiat’s. Fiat is opposed to the idea, partially for that same reason and partially because then the company would be listed and traded on two different exchanges under two different names, rather than as one, unified company. The latter is Marchionne’s ultimate goal.
Those markets apparently found this speculation about the reason for Marchionne’s absence compelling, because Fiat’s share price rose six percent after the cancellation of appearances was announced. Or perhaps the markets were concerned he might’ve otherwise said something off-the-cuff to the assembled journalists, driving the price down, and figure silence is golden.
Either way, I hope the traders are right, because things don’t look as rosy from the show floor. Fiat/Chrysler had a poor showing across the board in Frankfurt with virtually no new product to announce. Jeep, Lancia, Alfa Romeo and Maserati didn’t even bother to hold press conferences. Ferrari, which operates fairly independently of its parent company, showed a (rather cool) variant of an existing car. The Fiat brand, meanwhile, showed-off the not-new 500L. Brand president Olivier Francois extolled the virtues of the 500L himself before turning to the matter of Fiat brand’s stability in the market. In what came across as more browbeating than presenting, Francois laid out an elaborate, five-pronged argument about why Fiat brand is actually strong and growing despite media reports to the contrary. After citing Fiat’s foray into America as a triumph despite a botched launch and dealers clamoring for more product, he closed by explaining that Fiat’s image as a cheap and practical brand and anything but premium is all wrong and that we all just needed to realize this. All in all, the lecture reeked of desperation and frustration.
Perhaps it was best for business for Mr. Marchionne, head of a major automotive industry group and of a major global automaker, to skip one of the largest auto shows in the world. I hope so, because the impression from here on the ground is the exact opposite. Fiat/Chrysler needed Marchionne here if nothing more than to put a good face on things in his trademark cool, collected manner. Maybe in the long run business will be better because be was in the office and not at the show. In the short run, the company is suffering for his absence, at least in the public eye.


Analisti e giornalisti non sono d' accordo sulle ragioni per cui Marchionne ha evitato di partecipare al salone di Francoforte. Tutti concordano sul fatto che lo spettacolo offerto dal gruppo Fiat-Chrysler al salone era desolante. Niente modelli nuovi, niente conferenze stampa, Francois che lanciava messaggi che mascheravano disperazione.
Ciferri, capo di automotive news e di solito gran sostenitore di Marchionne, ha avvertito il ceo che con una gamma così vecchia non riuscirà a prendere parte alla ripresa europea. Onestamente io non sono affatto convinto che ci sarà una ripresa nel mercato dell' auto, ma naturalmente con modelli così vecchi e' impossibile imporsi contro la concorrenza e Fiat e' destinata a continuare a perdere quote di mercato.
Mi ha sorpreso il capo di Hyundai, quando hanno presentato la nuova I10 hanno detto chiaramente che puntano a strappare vendite alla Vw up, un giornalista italiano ha ribattuto che la Panda e la 500 sono ancora avanti nel segmento A, il ceo di Hyundai Europa ha risposto che Hyundai deve puntare a battere i migliori non quelli che stanno declinando. :?


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MessaggioInviato: gio set 12, 2013 3:41 pm 
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Però!! Vedo pericolo per la vw con la Hyundai così col coltello tra i denti.
Fiat è in decadenza? Meglio così Hyundai li risparmierà. :natale


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MessaggioInviato: gio set 12, 2013 3:46 pm 
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si maxetto, si... hai ragione.

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tornando seri invece, concordo sullo spettacolo desolante di fiat, nè prototipi nè modelli nuovi, sono restyling impercettibili e versioni speciali (2 pittate, 2 adesivi e voilà)... triste.

sul discorso hyundai/vw è evidente. i top vw facevano di nuovo gli "asini" nello stand hyundai attorno alla i10, come fecero con la i30. la stoccatina ci sta.

il fatto che invece nessuno tema e/o consideri fiat come rivale è abbastanza grave e triste, ma abbastanza realistico direi.

http://www.autoblog.it/post/273725/salo ... yundai-i10

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MessaggioInviato: gio set 12, 2013 4:49 pm 
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Da anni parlo della progressiva irrilevanza di Fiat nei vari segmenti sul mercato europeo. Quando Toyota sviluppo' la prima Yaris la Punto era la regina del segmento in Europa e infatti i giapponesi la presero a modello.
La nuova Jazz ha preso come modello di riferimento la Polo, segno che i tempi sono molto cambiati.
Se adesso persino nel segmento A non sono più presi sul serio la vedo durissima.

Per quanto riguarda la solita gita di Winterkorn nei vari stand, bisogna ricordarsi che lui è un ingegnere dei materiali ed è fissato sulla qualità.
Naturalmente una passeggiata tra i prodotti della concorrenza non serve a molto ma ultimamente la corazzata di Wolfsburg ha perso parecchi colpi e sono proprio i coreani a invadere aree dominate dai tedeschi come il Brasile e la Cina.


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MessaggioInviato: gio set 12, 2013 5:42 pm 
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concordo ma, come dicevi, se vw vuole vedere la i10 se ne compra una bisarca, le smonta, le sbatte contro un muro, le ribalta, le incendia e si fa un'idea dettagliata. costo dell'operazione 60 mila euro circa.

il teatrino a cui ci hanno abituati ormai, ogni anno, nello stand hyundai continuo a non capirlo in nessun modo. gioca tanto, tantissimo, a vantaggio dei koreani.

sul fatto che fiat ormai sia irrilevante beh, non mi aspetto i top vw nello stand lancia o alfa per carpire i segreti delle giulietta e delta MY14, visto che la leon da sola vende ben più delle altre due sommate....

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MessaggioInviato: gio set 12, 2013 5:55 pm 
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Anche a me questa storia della passeggiata sembra una pagliacciata. E continuo a non capirne il senso.
billy079 ha scritto:
concordo ma, come dicevi, se vw vuole vedere la i10 se ne compra una bisarca, le smonta, le sbatte contro un muro, le ribalta, le incendia e si fa un'idea dettagliata. costo dell'operazione 60 mila euro circa.

ascolta, anche meno. Se il capo di VW gli dice: vi diamo 5 Polo, ci date 5 i10 non si mettono d'accordo? Nel settore delle supercar ormai questo è normale: invece che sprecare soldi a comprarle, se le prestano, tanto non è che i test sulle auto di concorrenza non vengono fatti


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MessaggioInviato: gio set 12, 2013 6:05 pm 
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guarda sia fiat che iveco avevano (non so oggi) i reparti test concorrenza e i soldi non mancavano di certo. figurati se vw non ha i soldi per comprare una manciata di i10 (fermo restando che se chiedono hyundai le regala volentieri) anche perchè non parliamo nè di prototipi nè di tecnologie chissà che esclusive, ma di auto regolarmente in vendita tra poche settimane dai concessionari a meno di 10mila euro. fare invece sta pagliacciata davanti ai giornalisti mi sembra cercare pubblicità, peccato che sia negativa e non ci vuole un genio a capirlo... boh.

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MessaggioInviato: gio set 12, 2013 8:30 pm 
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DETROIT/NEW YORK/MILAN (Reuters) - A retiree healthcare trust will force Chrysler Group LLC to go public unless Italian automaker Fiat SpA agrees to pay top dollar - more than $5 billion - for the trust's stake in the U.S. automaker, several people familiar with the matter said.
Sergio Marchionne, chief executive of both Chrysler and Fiat, is eager to buy out the trust's 41.5 percent stake in Chrysler as quickly and as cheaply as possible so he can merge the two companies, which would form the world's seventh-largest auto group.
But the talks have stalled because Marchionne believes the United Auto Workers-affiliated trust's price values Chrysler at more than it is worth. The UAW trust assumed its stake in Chrysler, the third-largest U.S. automaker, as part of the company's 2009 government-funded bankruptcy restructuring.
The more than $5 billion represents the highest possible payout for the trust, according to a formula laid out in Chrysler's 2009 bankruptcy documents.
The UAW trust and its independent fiduciary have no intention to sell the Chrysler stake for less, the people said. The trust has the legal duty to pursue every possible path to maximize the value of those shares and to failing demonstrate that effort would likely expose it to legal liability.
If the two sides cannot agree on a price, the trust plans to sell a portion of its stake in an IPO, and divest the rest of its stake in stages over time, the people said.
The fund, dubbed the UAW Retiree Medical Benefits Trust, has been talking to banks about selling roughly one-fifth of its stake through an IPO, one person said. Fiat owns the rest of Chrysler, or 58.5 percent.
The UAW trust, which manages retiree health benefits for blue-collar auto workers, believes that Chrysler's worth will continue to rise in the next few years as the U.S. auto industry sustains a robust recovery, the people said.
Under a formula in the 2009 bankruptcy documents, the possible payout for the trust is also steadily rising as well.
According to the 2009 agreement with the U.S. Treasury, the trust's proceeds from a sale of its Chrysler stake are capped at the "threshold amount." This amount was set at $4.25 billion initially and was set to grow at a 9 percent compound annual interest rate. When factoring in the effect of this interest rate, the cap on the union's payout exceeds $5 billion.
"If you were a seller and you thought the price was rising over time, you'd layer in your selling price, you'd sell it in stages," said one of the people familiar with the matter. "That happens to be the opposite of what Sergio wants."
The people asked not to be named because the discussions are confidential. Chrysler and Fiat declined to comment. Brock Fiduciary, which has managed the trust's holdings in Chrysler since 2010, also declined to comment.
The UAW trust is a type known as a voluntary employees' beneficiary association (VEBA).
VEBA HAS THE UPPER HAND
The question of how the VEBA will handle its investment in Chrysler is one of the remaining unresolved issues from the restructuring brokered by the Obama administration more than four years ago.
In January, the trust demanded Chrysler register a portion of its stake in an IPO. Marchionne has said the company will be in a position to "move on an IPO" in November or December, although that is not his favoured option.
Chrysler has mounted a strong recovery under Marchionne's stewardship. The company's value has grown over the last few years on the back of key models like the Jeep Grand Cherokee sport-utility vehicle and the Ram 1500 pickup truck.
Investment bank UBS has estimated Chrysler's market value at about $9 billion based on trading multiples for competitors Ford Motor Co and General Motors Co. At that level the VEBA's stake would be worth about $3.735 billion.
Marchionne already runs Chrysler and Fiat as a single company. Now, he wants to buy the rest of Chrysler to squeeze out more synergies, cut borrowing costs and access some of Chrysler's cash flow.
But a buyout of Chrysler is getting more expensive by the day as rising interest rates increase the cost of borrowing and the U.S. automaker benefits from resurgent demand for new cars and trucks among American consumers.
On the other side, the VEBA can wait. A gradual exit for the VEBA would mirror the U.S. government's slow-motion sale of General Motors Co shares.
"There's no hurry on VEBA's part and they know time isn't Sergio's friend. As time goes on, Chrysler just gets more and more valuable," the source added.
The VEBA was established in 2007 as a way for Chrysler and its Detroit-based rivals GM and Ford to shift the responsibility of paying for retiree healthcare. The companies said that the obligation made them uncompetitive against foreign rivals like Toyota Motor Corp .
In 2009, the UAW agreed to convert part of the debt Chrysler owed to the VEBA fund to equity in an automaker that many had written off as worthless, an act Marchionne once described as a "flying leap of faith."
That relationship has since grown more tense as the talks drag on between the two sides, now also mired in a legal dispute over price.
Last year, Fiat sued the VEBA for refusing to sell some of its Chrysler shares, a 3.3 percent stake, for $139.7 million. The VEBA countersued, claiming those shares were worth about $343.1 million. A trial may not come until 2015.


Articolo di reuters.
Il braccio di ferro tra Veba e Fiat sta continuando, Marchionne ha tutto l' interesse a concludere la fusione il più presto possibile. A fine anno se non ci sarà un accordo Veba potrà portare in borsa il suo 41,5%, in questo modo Fiat dovrebbe svenarsi e lanciare un opa.
Secondo me il giornalista da' troppo potere contrattuale al sindacato Uaw, e' vero che possono attendere ma non più di 1 anno, quella quota e' già impegnata per il pagamento delle assicurazioni sanitarie.
Sono ancora convinto che alla fine del 2013 troveranno un accordo.


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MessaggioInviato: ven set 13, 2013 1:19 pm 
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billy079 ha scritto:
si maxetto, si... hai ragione.

--

tornando seri invece, concordo sullo spettacolo desolante di fiat, nè prototipi nè modelli nuovi, sono restyling impercettibili e versioni speciali (2 pittate, 2 adesivi e voilà)... triste.

sul discorso hyundai/vw è evidente. i top vw facevano di nuovo gli "asini" nello stand hyundai attorno alla i10, come fecero con la i30. la stoccatina ci sta.

il fatto che invece nessuno tema e/o consideri fiat come rivale è abbastanza grave e triste, ma abbastanza realistico direi.

http://www.autoblog.it/post/273725/salo ... yundai-i10

Vedi che è sempre pericoloso sottovalutare qualcuno. Questo vale sempre con le persone e con le aziende.
daimlerchrysler ha scritto:

Articolo di reuters.
Il braccio di ferro tra Veba e Fiat sta continuando, Marchionne ha tutto l' interesse a concludere la fusione il più presto possibile. A fine anno se non ci sarà un accordo Veba potrà portare in borsa il suo 41,5%, in questo modo Fiat dovrebbe svenarsi e lanciare un opa.
Secondo me il giornalista da' troppo potere contrattuale al sindacato Uaw, e' vero che possono attendere ma non più di 1 anno, quella quota e' già impegnata per il pagamento delle assicurazioni sanitarie.
Sono ancora convinto che alla fine del 2013 troveranno un accordo.

Anche io sono certo che lo troveranno.
Poi vedremo quando cominceranno a fare prodotti.


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MessaggioInviato: ven set 13, 2013 4:31 pm 
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TORINO - Nessun avvicinamento delle posizioni con il fondo Veba, azionista di minoranza di Chrysler, sul prezzo cui Fiat potrebbe acquistare le quote Veba per salire al 100% dell'azienda americana. Lo ha detto Sergio Marchionne a margine della firma, a Torino, di un accordo con il Comune per il restauro del faro della Maddalena, cui hanno partecipato anche il presidente Fiat John Elkann e il sindaco di Torino, Piero Fassino. Il manager, alla sua prima uscita pubblica dopo l'assenza al Salone dell'auto di Francoforte, ha ribadito che a questo punto, in assenza di un accordo, resta per Chrysler la strada dell'Ipo, lo sbarco in Borsa, chiesta dal Veba. «Chrysler potrebbe approdare a Wall Street nel primo trimestre del 2014 - ha detto Marchionne, secondo il quale - l'operazione è tecnicamente fattibile anche prima della fine di quest'anno, ma non c'è abbastanza domanda sui mercati». Quanto alla cifra di 5 miliardi di dollari che secondo la stampa Usa il Veba punterebbe a incassare, Marchionne la liquida con una battuta: «Meglio che comprino un biglietto della lotteria!». La prospettiva di tempi lunghi sul dossier Chrysler ha penalizzato in Borsa il titolo Fiat, che è arrivato a perdere il 3 per cento.

L'evento torinese è stata anche l'occasione di tornare sul recente accordo per un investimento a Mirafiori, dove verranno prodotti il Suv della Maserati e altre vetture per ora non specificate. Elkann ha detto che «con questo nuovo progetto Fiat Chrysler conferma l'impegno preso alcuni mesi fa con le persone che lavorano a Mirafiori e ribadisce la centralita, della strategia premium nei piani di sviluppo del gruppo». Il sindaco Fassino ha detto che l'annuncio «è un altro segno che la Fiat e la famiglia Agnelli considerano Torino parte integrante della loro storia». Nell'ambito del cosiddetto polo del lusso, nessuna novità sui piani per l'Alfa Romeo: «Ci stiamo lavorando, non abbiamo nulla da comunicare», ha risposto Marchionne a una domanda sullo storico marchio sportivo.


Da il sole24ore.com


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MessaggioInviato: ven set 13, 2013 5:40 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Da anni parlo della progressiva irrilevanza di Fiat nei vari segmenti sul mercato europeo. Quando Toyota sviluppo' la prima Yaris la Punto era la regina del segmento in Europa e infatti i giapponesi la presero a modello.
La nuova Jazz ha preso come modello di riferimento la Polo, segno che i tempi sono molto cambiati.
Se adesso persino nel segmento A non sono più presi sul serio la vedo durissima.

Per quanto riguarda la solita gita di Winterkorn nei vari stand, bisogna ricordarsi che lui è un ingegnere dei materiali ed è fissato sulla qualità.
Naturalmente una passeggiata tra i prodotti della concorrenza non serve a molto ma ultimamente la corazzata di Wolfsburg ha perso parecchi colpi e sono proprio i coreani a invadere aree dominate dai tedeschi come il Brasile e la Cina.


Conoscendo la bontà degli ing.honda e il pessimo Handling di polo sinceramente non ho capito come mai abbiano detto di aver usato polo per "tarare" jazz, per i coreani è più facile paragonarsi ad UP anche perché ha dei particolari da microcar economie sugli interni che sono facilmente attaccabili...per tua conoscenza in brasile Vw perde per i coreani ma fiat (inspiegabilmente...) per ora no...l'unica cosa positiva di fiat è il brasile almeno diciamolo.
Francois cmq ha annunciato le prossime fiat
-Fine 2014 inizi 2015 500X più juke rispetto al bel prototipo del 2012...speriamo.
-2016 nuova segmento B al posto di punto, 500 5 porte per fortuna non su pianale 500-ypsilon ma su uno più --grande (penso sia quello punto rinnovato) sarà un auto da famiglia
-Pandone Panda L di cui tanto si parla non sarà nient'altro che la nuova famiglia passeggieri-commerciali del qubo...tra 3-4 anni
Per alfa dopo le dichiarazioni del canada di oggi...sempre peggio e dire che lo scorso anno sono stato estromesso da un forum perché dicevo che (4C a parte) per tutto il 2013 e probabile 2014 non ci sarebbe stata nessuna alfa, ora SE mai faranno qualcosa non avendo annunciato nulla ad oggi vuol dire uscire nel 2016-17

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la punto/500 mi pare strana visto che si era detto dopo X basta sfruttare 500 in tutte le salse. ovviamente possono aver cambiato idea, ci mancherebbe.

pandone si diveca una sostituta per il freemont a dire il vero, ma la tua info ha decisamente molto più senso a livello marketing. almeno scampiamo il frontale 500 anche sui commerciali :natale

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La situazione competitiva in Brasile e' così: dagli anni anni 80 fino al 2009 il mercato era dominato al 75% dalle cosiddette big4 Fiat, Vw, Gm che competono per il primo posto e poi Ford ( distante quarta).
Dopo la crisi Reanult-Nissan, Hyundai-Kia, alcuni gruppi cinesi e in parte Toyota e Honda hanno aumentato molto le loro capacità e stanno erodendo quote di mercato alle Big4. Vw e' quella che sta soffrendo di più sia come redditività che come quote di mercato. Fiat scende ma come il mercato mentre Gm sale grazie ai nuovi modelli. Il vantaggio di Fiat rispetto a Vw risiede nei costi minori di produzione e nell' offerta della Uno contro cui vw non ha niente da schierare ( l' anno prossimo avrà la Up emerging markets).


La nuova Punto ( o 500 a 5 porte) non è stato ancora deliberato e sono ancora in altissimo mare tant'è vero che non hanno ancora scelto se produrre un' utilitaria classica oppure qualcosa di diverso.
Per alfa non si saprà nulla (imho) finché non avverrà la fusione con Chrysler in modo da poter accedere alla liquidità degli americani.


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alfa sembra solo a me o hanno intenzione di venderla? seriamente e senza polemiche. sembra abbiano congelato la situazione a data da destinarsi.

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billy079 ha scritto:
la punto/500 mi pare strana visto che si era detto dopo X basta sfruttare 500 in tutte le salse. ovviamente possono aver cambiato idea, ci mancherebbe.

pandone si diveca una sostituta per il freemont a dire il vero, ma la tua info ha decisamente molto più senso a livello marketing. almeno scampiamo il frontale 500 anche sui commerciali :natale


Le mia fonti sono LA STAMPA dell'altro giorno dichiarazioni di francois, su punto simil ypsilon han discusso parecchio, per fortuna la faranno di dimensioni giuste, ha detto che 500x sarà diversa dal prototipo dello scorso hanno più suv e giocosa stile juke....qui azzardo io ipotesi sarà diversa dal prototipo perché alla fine quella poteva esser benissimo la 500 5 porte...

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Ultima modifica di Stefano_M il ven set 13, 2013 6:43 pm, modificato 1 volta in totale.

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chiaro, io mi rifacevo a una roba di qualche mese fa, dove si diceva basta agli scimmiottamenti 500. poi visto la la L funziona, avranno cambiato idea. di base, se il pianale sarà il punto rivisto (ovvero 500L) sarà una 500L non MPV. a mio avviso un po' troppe sovrapposizioni, ma vedremo....

l'articolo è molto vecchio... si parlava ancora di living in forse (ora è in conc) e la X era ancora data come crossover C in sostituzione di bravo, cosa che alla fine non mi pare sia stata confermata, fermo restando che non ho capito cosa sarà la 500X a oggi....

https://www.live2drive.net/forum/viewtopic.php?t=18725

La Fiat 500X potrebbe essere l’ultima vettura dell’attuale generazione a mantenere il badge 500. La gamma di Fiat 500 rischierebbe infatti di allargarsi troppo se venissero introdotte altre varianti carrozzeria e, come ricordato da Gianluca Italia, responsabile del brand Fiat per l’Europa durante un’intervista ad Autocar, 500 non è un marchio, ma un modello e vi è quindi un limite alle possibili espansioni delle varianti carrozzeria.

Dopo aver lanciato la Fiat 500, la Fiat 500C e la Fiat 500L, il Lingotto si prepara all’arrivo, previsto per il 2014, della nuova crossover del gruppo, la Fiat 500X, che dovrebbe completare la line-up del modello, insieme alla Fiat 500L a sette posti, tanto chiacchierata ma ancora non confermata ufficialmente. L’introduzione della Fiat 500X sarà fondamentale per il marchio torinese, che punta ad introdursi nel segmento C con volumi importanti. Dopo questa vettura però il Lingotto dovrebbe fermare l’espansione della gamma di Fiat 500, andando a migliorare e ad ampliare il resto della gamma Fiat grazie all’introduzione di nuove motorizzazioni, design aggiornati e modelli rivisitati.

Durante l’incontro con il magazine inglese, Gianluca Italia non ha però parlato solo della Fiat 500, aggiungendo qualche dichiarazione riguardo alla Fiat Panda. Sembra infatti che il marchio Fiat abbia in mente una strategia molto precisa su questo modello, che, a detta di Italia, rimarrà sempre funzionale ed accessibile alla clientela. Comunque sia, il responsabile del Marchio italiano ha dichiarato che Fiat ha in mente svariate strategie per l’evoluzione della Fiat Panda, che potrebbe presentarsi sotto nuove vesti, oppure continuare sulla sua strada offrendo nuovi allestimenti.

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Ultima modifica di billy079 il ven set 13, 2013 6:45 pm, modificato 1 volta in totale.

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billy079 ha scritto:
chiaro, io mi rifacevo a una roba di qualche mese fa, dove si diceva basta agli scimmiottamenti 500. poi visto la la L funziona, avranno cambiato idea. di base, se il pianale sarà il punto rivisto (ovvero 500L) sarà una 500L non MPV. a mio avviso un po' troppe sovrapposizioni, ma vedremo....



ha detto che 500x sarà diversa dal prototipo dello scorso hanno più suv e giocosa stile juke....qui azzardo io ipotesi sarà diversa dal prototipo perché alla fine quella poteva esser benissimo la 500 5 porte...ovvio uscirà nel 2016 chissà quante cose cambieranno nel frattempo

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ho aggiornato sopra. io non ho capito se la X sarà segmento C o B, quindi potrebbero aver "spostato" la X a segmento C come sostituta bravo per far spazio alla 5porte "punto". cmq ribadisco, non ci ho capito nulla.

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MessaggioInviato: ven set 13, 2013 6:49 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Il vantaggio di Fiat rispetto a Vw risiede nei costi minori di produzione e nell' offerta della Uno contro cui vw non ha niente da schierare ( l' anno prossimo avrà la Up emerging markets).

.


Mi pare che anche nuove palio siena (che a me fan ribrezzo...) vendono benissimo in brasile, e addirittura (anche se con vendite più basse visto il prezzo) è aumentata anche la punto....fiat in brasile (e ripeto solo li) vende bene poche storie!!!
billy079 ha scritto:
ho aggiornato sopra. io non ho capito se la X sarà segmento C o B, quindi potrebbero aver "spostato" la X a segmento C come sostituta bravo per far spazio alla 5porte "punto". cmq ribadisco, non ci ho capito nulla.


Chi vivrà vedrà...sarà un auto su base seg.B di dimensioni-prezzi-motori quasi da C come mokka non mi pare difficile da capire. 500 5 porte la premiummmm di segmento B non suv...ovvio anche lei chissà che prezzi, cmq queste scelte non sono affatto sbagliate....sono le NON scelte su alfa che sono pesanti e deprimenti

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MessaggioInviato: lun set 16, 2013 4:44 pm 
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Fiat presenterà in settimana
i documenti per l'Ipo di Chrysler
Sergio Marchionne spiega i progetti in un'intervista al Financial Times. Sul prezzo della controllata americana, determinante per acquistare la quota in mano ai sindacati: "Importante non creare aspettative abnormi". La produzione di Alfa Romeo resta in Italia almeno "finché ci sono io"
Lo leggo dopo
L'ad del Lingotto, Sergio Marchionne
VEDI ANCHE
ARTICOLO
Marchionne: non produrremo
mai le Alfa fuori dall'Italia
TAG fiat, alfa romeo, Chrysler, ipo chrysler MILANO - Chrysler ha intenzione di presentare la richiesta per l'ammissione alla quotazione questa settimana, dopo che la controllante Fiat e Veba non sono riusciti a raggiungere un accordo sulla quota del 41,5% detenuta dal fondo nella casa di Detroit. Lo ha detto Sergio Marchionne in un'intervista al Financial Times aggiungendo che la documentazione dell'Ipo potrebbe essere già pronta entro la terza settimana di questo mese. Marchionne ha poi assicurato che, fino a quando sarà alla guida del Lingotto, Alfa Romeo non sarà prodotta fuori dall'Italia.

"Tutto il lavoro, tutta la preparazione è pronta - spiega il manager italo canadese al quotidiano della City -. Dovremmo essere pronti a consegnare la documentazione entro la terza settimana di questo mese". Il numero uno del Lingotto aggiunge: "Dobbiamo andare avanti su questo lavoro di determinare il valore", facendo appunto riferimento alla necessità di trovare un accordo con il veicolo finanziario dei sindacati per non aspettare le lungaggini del Tribunale del Delaware, innanzi al quale è instaurata la causa tra le due parti sul prezzo della prima trance. Il fondo Veba, con cui Chrysler sta negoziando "è stato molto chiaro, non si considerano detentori a lungo termine delle azioni. Vogliono monetizzare, per cui dobbiamo trovare un modo che gli consenta una via di uscita", che "quale non determini quello che io considero un valore eccezionalmente alto o aspettative abnormi".

Quanto agli aspetti produttivi, Marchionne ha garantito che le Alfa Romeo non saranno costruite fuori dall'italia, almeno fino a quando lui stesso guiderà la Fiat. Nei mesi scorsi aveva ventilato questa possibilità, ricordando che se non ci sono le condizioni in Italia, il gruppo è in grado di produrre le auto del Biscione in altre parti del mondo. Ma nell'intervista odierna, Marchionne sottolinea l'importanza del Made in Italy nel settore del lusso: "Non ho alcun dubbio che l'origine della produzione sia importante per Maserati. E penso anche che sia importante per Alfa", dice Marchionne che aggiunge: "Non costruiremo mai fuori dall'italia, può darsi che sia il prossimo ceo a dare l'ordine, ma non sarò io". E sempre a proposito di Alfa Romeo sottolinea: "C'è sempre un modo per abbassare il livello, ma la domanda è se questa sia la risposta giusta per un marchio come Alfa, e se guardo la sua storia e il suo dna penso che le nostre ambizioni possano essere state sottostimate nel passato".

Quanto infine allo stabilimento di Mirafiori, Marchionne ha spiegato: "Il piano che intendiamo applicare in termini di pieno sviluppo del sito è che tutte le persone impiegate nell'impianto siano riassorbite".



Pare che la quotazione delle azioni Chrysler in mano al fondo Veba si stia avvicinando.
Per l' ennesima volta Marchionne cambia idea, si smentisce da solo e promette che le alfa verranno prodotte solo in Italia ( difatti Nagasaki dove produrranno la spider e' una ridente città delle cinque terre :allegria ).


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MessaggioInviato: lun set 16, 2013 5:25 pm 
daimlerchrysler ha scritto:

Pare che la quotazione delle azioni Chrysler in mano al fondo Veba si stia avvicinando.

Hanno il grano per portarsele a casa?


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MessaggioInviato: lun set 16, 2013 6:11 pm 
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Si', a giugno Chrysler e Fiat hanno rinegoziato buona parte dei loro finanziamenti bancari per facilitare la fusione. Secondo alcuni rumors ci sarà una fusione, una ricapitalizzazione e poi avverrà la quotazione a New York.


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MessaggioInviato: mar set 17, 2013 7:47 am 
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Quando se na va questo come AD?Fin quando ci sarò io....
Potrebbe benissimo prendere il posto di Berlusconi quanto a cialtrone e personaggio che non mantiene nulla di ciò che promette e un giorno dice una caso e un altro l'opposto. L'unico prossimo modello alfa che pareva sicuro non ci sarà?? la spider su base mx5 prodotta in japan da fine 2015assieme a mx5 o vista la sua NON conoscenza del prodotto se ne è dimenticato.
Aldilà della assoluta innattendibilità del personaggio se facendo un "giochino" sommiamo questa interviste e quella dell'altro giorno viene fuori una cosa, non produrremo alfa e stop. L'altro giorno ha detto che in europa-italia non c'è mercato e non ci sono le condizioni di produrre, oggi dice cha alfa con lui sarà prodotta solo in Italia....:(
Io però sono ancora fiducioso....magari che nel giro di un anno annuncio di giulia o suv medio (se sono più furbi) a cassino così si fan dare altri 2 anni di cassa (come ora mirafiori maserati) e magari a fine 2016 inizi 2017 arriverà una nuova alfa....beh un modello ogni 7 anni è una buona media:(

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MessaggioInviato: mar set 17, 2013 8:30 am 
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Ottime notizie per Modena (parte ingegneria).
Confermo 500 5 porte....


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MessaggioInviato: mer set 18, 2013 10:10 am 
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The Fiat CEO, who said Sept. 13 that an IPO filing could be as early as this month, has made a career out of this type of gamesmanship. In 2005, he threatened to exercise an option that would have required General Motors Co.’s predecessor to take over Fiat’s debt-strapped auto business.
Sergio Marchionne, who has spent four years pursuing a merger between Fiat SpA (F) and Chrysler Group LLC, plans to file an initial public offering for the American carmaker in the coming days. It’s an IPO that he’ll do everything he can to avoid letting happen.
The share sale preparation is part bluff by Marchionne, who heads both carmakers and plays cards with staff on flights between Italy and the U.S. The ultimate goal is to use the process to strike a deal with the United Auto Workers’ retiree health-care trust, or Veba, the only other shareholder in Chrysler, said two people familiar with the matter.
The Veba has been holding out on selling its Chrysler shares for a price that’s at least $1 billion more than Fiat wants to pay. The IPO gambit is meant to set a market value and force the Veba, or voluntary employee beneficiary association, back to the bargaining table.
If all else fails, Marchionne still has a standing agreement to pay about $6 billion for the stake. Should the IPO market point to a higher value than that, he could exercise his option to buy at the fixed price. If investors indicate the shares are worth less than that, Marchionne would only need to offer more than the market valuation to take control.
“Marchionne’ll make a call once the price is set, keeping in mind the downside is the $6 billion,” said Philippe Houchois, an analyst at UBS in London.
GM Gamesmanship
The Fiat CEO, who said Sept. 13 that an IPO filing could be as early as this month, has made a career out of this type of gamesmanship. In 2005, he threatened to exercise an option that would have required General Motors Co. (GM)’s predecessor to take over Fiat’s debt-strapped auto business. The ploy ended up netting the Italian manufacturer $2 billion to unwind the agreement and regain full control of its car-making unit.
“I wouldn’t underestimate Marchionne’s ability to achieve his goal given his track record,” said George Galliers, an analyst at ISI Group in London. “You have this strange situation where Marchionne is both the one who will presumably market the IPO and is also a potential buyer of the stake.”
The GM deal saved Fiat from a possible collapse. An agreement for Chrysler now could give the Turin-based company another lease on life. A merger with the U.S. manufacturer, which is 58.5 percent owned by Fiat, would create more of a global competitor for industry leaders Toyota Motor Corp. (7203), GM and Volkswagen AG. (VOW)
Getting hold of the trust’s 41.5 percent stake will help Marchionne access Chrysler’s $11.9 billion in cash to fund a turnaround in Europe, where Fiat is losing money and market share.
Boosting Size
Size is critical to Fiat, which largely sells low-margin mass-market cars. The company delivered about 1.8 million vehicles last year, making it less than one quarter as big as Toyota, GM and VW, according to data compiled by Bloomberg Industries. Even with Chrysler, the group’s 4.2 million in sales was still smaller than Ford Motor Co. (F)’s 5.7 million.
Marchionne, who said last week that he’s looking to pay less than $5 billion for the holding, expects the market to apply a minority discount on the stake, said one of the people, who asked not to be identified because the discussions are private. A representative of the Italian carmaker declined to comment. Matt Wood, a spokesman for the Chrysler Veba, didn’t respond to a voice message or e-mail.
Fiat valued VEBA’s holding at $3.2 billion in July, based on the price it offered for a 3.3 percent tranche it has an option to buy. That valuation was determined by a formula agreed upon in 2009, rather than a market price.
Court Dispute
Fiat and the trust are in court disputing the price Fiat has to pay for the first 3.3 percent option that was exercised last year. The court case, which may not go to trial before 2015, has delayed Fiat’s efforts to tighten its control of Chrysler and put more pressure on Fiat to cut a deal with the Veba.
Fiat started accumulating Chrysler stock in 2009 after getting an initial 20 percent stake as part of a government-backed bailout of the U.S. carmaker, which was losing as much as $100 million a day at the time. The Veba got its holding as part of the rescue package and has the right to force an IPO of Chrysler under the deal. The trust is now requesting a listing for a 16.6 percent stake, which would set a value for the entire holding.
Chrysler Cash
A merger with Chrysler would allow Fiat to forge a group with vehicles including brawny Dodge cars, sleek Maserati sedans, rugged Jeeps and sporty Alfa Romeo compacts. The goal is to spread development costs and share parts across the group and fund an expansion of upscale Italian models for export worldwide to end losses in Europe, where factories are underutilized. Fiat this week extended layoffs for 7,500 workers by one year at its Mirafiori and Grugliasco factories because of a lack of demand.
“Fiat really needs the cash flow generated by Chrysler to relaunch Alfa Romeo and transform it into an upscale brand that generates profit for the entire group,” said Giuseppe Berta, a Fiat historian and business professor at Milan’s Bocconi University. “Without Chrysler, Marchionne would never find enough resources.”
Fiat would have posted a 1.04 billion-euro loss in 2012, excluding Chrysler. The Italian company has continued to struggle this year as delays in new projects have eroded its competitiveness in Europe. Fiat’s market share in the region dropped to 6.2 percent through August from 6.5 percent a year ago, making it smaller than luxury manufacturer Bayerische Motoren Werke AG, according to data from the ACEA trade group.
Marchionne, always the gambler, said last week that he doesn’t need a deal with the trust and is prepared to buy the Chrysler shares after a market price is set through the IPO, which could take place by the first quarter of 2014.
“I will work my buns off to get the best possible reception in the equity market, but there’s a limit to my talents,” Marchionne said last week. If the trust wants more than Fiat is offering, it “should buy a ticket for the lottery.”


Nonostante il braccio di ferro tra Fiat e Veba gli analisti interpellati da Bloomberg si attendono un accordo entro la fine dell' anno. Il prezzo e' ancora soggetto a trattative ma si sa benissimo che Veba non troverebbe mai un altro investitore stabile e Fiat potrà comunque esercitare un' opzione a 6 miliardi di dollari ( Marchionne non vorrebbe andare oltre i 4).
Il processo dell' IPO andrà avanti ma alla fine ci sarà la firma per la cessione.


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Novità sulla quotazione di Chrysler?


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sembra la compri telefonica. ah no, mi confondo.

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billy079 ha scritto:
sembra la compri telefonica. ah no, mi confondo.

Cosa c'entra l'inter adesso? :sdentato


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ogni tanto mi sento ALICE nel paese delle meraviglie...

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