Apple ha a disposizione 190 miliardi di dollari di liquidità, potrebbe comprarsi Toyota, Vw e Gm in un colpo solo, Google non arriva a 30 miliardi ( vado a memoria).
Indubbiamente Google si allea con un costruttore che è molto indietro nello sviluppo di queste tecnologie quindi potrà imporre meglio le proprie idee.

Si, ma con la liquidità non ci fai le mappe, il software ed il prodotto; ed in quello google è fortissimo (basta ricordare la figura di palta cosmica quando Apple provò ad abbandonare maps ed usare mappe proprie; oppure su 4ruote di questo mese c'è un confronto tra Google Now, Siri e Cortana per vedere quale sia il più fruibile e preciso nella gestione dei comandi vocali quando si guida; vince ancora il robottino verde). Alla fine, imho, Apple è più "settoriale", Google abbraccia più ambiti; in un settore nuovo ciò può essere un vantaggio.

Adesso resto curioso di vedere come risponderanno i concorrenti

Ottimo accordo per tutte e 2 da un lato Google zero compenza nel produrre auto, e in ogni caso debolo o no Fiat ne ha, dall'altra la fca del canadese che ha fatto zero investimenti sul futuro dell'auto guida autonoma/elettrico che si prende il "pacchetto" senza mai aver fatto ricerca, ora il canadese deve trovare un "Google" dell'elettrico:-)

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ALFA ROMEO GIULIETTA jtdm-2 20 170cv- distinctive-pack premium-pack sport 18 - Luglio 2010 -superati i 313.333KM!!!

E’ ufficiale: Fca si è accordata con Google per sviluppare insieme l’auto a guida autonoma. Il primo mette la scatola, il secondo il cervello. Google ha confermato subito dopo la chiusura di Wall Street (ore 22 in Italia) la notizia che FCA aveva spifferato in Italia 24 ore prima.

I contorni dell’accordo: Google lavorerà insieme agli ingegneri di FCA su 100 Chrysler Pacifica, il nuovo minivan ibrido presentato in gennaio al Salone di Detroit, per “accelerare i nostri sforzi nello sviluppo della self driving car”. Il senso dell’accordo: ognuno ha bisogno dell’altro per condividere costi e capacità. Per provare a fare business in un mondo a quattro ruote che, dopo più di cent’anni, non sarà più quello conosciuto. Entrambi avranno mano libere per ulteriori accordi con altri partner, FCA ne ha bisogno.

Oggi Marchionne è come Ranieri: ha vinto il campionato del Premier self driving avendo a malapena i soldi per iscriversi e giocando con quello che aveva. In Champions sarà un’altra cosa anche per il manager, ma intanto gli allibratori dovranno sborsare circa 12 milioni di euro per pagare quei pochi che avevano scommesso sul Leicester vincente,

Non Fca e Google, ma Fca e uno dei giganti del tech. Qui dentro, l’avevo detto l’anno scorso al mio Socio e a Lepouquitousse via mail (scripta manent) che Marchionne poteva farcela per primo in questa corsa a nuove alleanze, spinto dagli schiaffi presi da Mary (Barra). Peccato non aver scommesso con i soliti inglesi.

Fca e Google è uno scalpo per Marchionne. Da esibire alla concorrenza e alla montagna di critici (come chi scrive) sulla sua gestione del business dell’auto. E’ la conferma che è un grande deal maker. Ma anche di quanto scriviamo a più voci su questo blog, per altro in qualificata compagnia internazionale: del prodotto a lui frega davvero poco. Affidare a Google il cuore del nuovo business di domani significa abbandonare il vecchio business di ieri dell’auto, che da prodotto a basso margine diventerà scatola con software altrui.

Fca e Google, per Marchionne è un modo per uscire dal business – fingendo di restarci – elegante e moderno. E non è un caso che proprio lui abbia bruciato la concorrenza: negli anni ha puntato sulla finanza riducendo al minimo gli investimenti su ricerca e sviluppo, comprandosi piuttosto la Chrysler e salvando la Fiat con i soldi di Obama e soddisfacendo con dividendi gli azionisti.

Dopo questa prima intesa tra Fca e Google, Marchionne sorpassa i concorrenti che sviluppano l’auto a guida autonoma da soli. Domani – per l’auto, per Fca, per il resto del mondo – sarà davvero un altro giorno.

Chapeau al passaggio di una Chrysler (Pacifica, che si guiderà da sola). E al suo conducente invisibile, che non è (soltanto) un software.

Commento di carblogger.it sull' accordo FCA-Google.

Mah, mi pare che talvolta questi giornalisti eccedano un po' nell'interpretazione artistica delle notizie.
Mi pare incontestabile che l'interesse per la guida autonoma sia enorme da parte di tutti. Al momento Fiat non ha praticamente nessuna esperienza in merito. È ovvio che cerchi di allearsi con chi ha la tecnologia, ed i soldi, per svilupparla e farla. Google ha i soldi per comprarsi la Fiat (come altri) in contanti ma, giustamente, non vede motivo per farlo. Fiat produce, nonostante tutto, auto ma non ha i soldi per sviluppare un sistema del genere. Se non si devono alleare due realtà così, non so davvero immaginare a chi altro convenga.
Il futuro dell'auto è la guida autonoma e l'elettrico (più in là). Il resto è un contorno.

Imho, essere arrivati per primi ( non al prodotto finito ma all'intenzione di farlo, NdR) da un vantaggio comunicativo notevole***. se si arriverà primi anche col prodotto il vantaggio non sarà solo comunicativo, ma pure competitivo. Googole è un gigante con interessi che ormai spaziano in campi molteplici, quindi sta accumulando esperienza in settori tra loro diversi ma sempre interconnessi. Detta in parole povere, non è di sicuro l'ultimo arrivato, anzi, è tra i primi se non il primo. In tal senso, FCA ha fatto il colpaccio del lustro, secondo me

*** già mi vedo la pubblictà del nuovo tiguan che parcheggia da solo e poi subito dopo passa lo spot del prodotto FCA che va da solo. Manca solo la scritta "game, set ,match"

La notizia che FCA e Google collaboreranno per la creazione di un’auto a guida autonoma sulla base della Pacifica è sulla bocca di tutti e sembra una di quelle che cambieranno il settore dell’automotive in modo dirompente. Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Dov’è la notizia?

E’ la prima volta che Google fa un accordo con un costruttore di auto, poiché fino ad ora ha usato auto senza stringere nessun tipo di collaborazione formale. Ha usato le Lexus e, a meno che la mia memoria non mi inganni, non sono stati usati fiumi di inchiostro ipotizzando grandi sinergie di know-how e di costi con il costruttore giapponese e neanche con Toyota. Quella con FCA è una collaborazione che si focalizzerà su prototipi di minivan a guida autonoma: su prototipi per fasi di test, non per la produzione di serie, non ancora almeno. Ci sono collaborazioni e joint venture quasi tra tutti i costruttori e in diversi ambiti, so what quella tra Google e FCA?

Marchionne ha venduto la notizia come se fosse la soluzione a tutti i suoi problemi, ma in realtà ha solo comprato del gran tempo e ha “lucidato” la mela per cercare di venderla, proprio come fanno i fruttivendoli. In FCA non hanno certo i soldi per mettersi di fare grandi investimenti in R&D e la collaborazione con Google garantisce al gruppo la possibilità di cominciare ad affacciarsi in un “prodotto” che, diversamente, non sarebbe mai alla sua portata. Ma parliamo di un sistema che sarà operativo e di massa quando: nel 2020, nel 2025? Quindi quando ci sarà un vero impatto sui bilanci di FCA e, soprattutto, ci sarà davvero? I mercati azionari guardano avanti e scontano oggi notizie che avranno impatto in un futuro anche lontano, ma questa notizia, forse, non ha proprio nessun impatto. So what?

Google ha iniziato tantissimi progetti da quando esiste, ma, con la stessa facilità con la quale li comincia ecco che, quando si accorge che sono poco utili o infruttiferi, ecco che li chiude e li smonta senza fare un plissè. Tutti così sicuri che FCA riuscirà a soddisfare gli standard di Google? E se non dovesse riuscire a farlo Google quanto tempo ci metterebbe a chiudere la collaborazione?

Google poi, almeno fino ad ora, non si è mai ammanettata a nessun produttore di device elettronici, ha lavorato più o meno con tutti quindi, il fatto che adesso stia iniziando a collaborare con FCA non esclude che in futuro possa lavorare con altri, magari che faranno un’offerta migliore o che offriranno altre “aperture”, non dimentichiamoci che John Krafcik, l’uomo del progetto self-driving car in Google arriva da Hyundai.

Insomma, probabilmente siamo di fronte all’accordo del secolo, ma sinceramente mi viene più in mente Shakespeare con Much ado about nothing.




Ognuno dice la sua sul l'alleanza FCA-Google, sicuramente all'estero non ha avuto troppa rilevanza.

Vabbè. è un articolo che, cambiando i nomi dei protagonisti, si può applicare a qualsiasi collaborazione in qualsiasi settore produttivo
"non sappiamo se..."
"quanto tempo ci vorrà...."
"quanto durerà?..."
"durera?..."

Non che dica cose sbagliate, ma dice cose evidenti.

Il 2020 è praticamente dopodomani nel mondo dell'auto.

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La vendetta è una pigra forma di sofferenza

Non esistono donne brutte, ho solo bevuto troppo poco per farmele....

http://www.quattroruote.it/news/industr ... ta__0.html

Qualche dettaglio in più sull'alleanza FCA Google.

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FCA shares fall after China's GAC denies interest in stake
May 18, 2016 @ 3:58 am
Reuters
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UPDATED: 5/18/16 11:35 am ET
MILAN -- Shares in Fiat Chrysler Automobiles retraced earlier gains to turn negative after China's Guangzhou Automobile Group denied a report it had an interest in taking a stake in FCA.

Italian newspaper Il Giornale had reported GAC was considering making an offer for a majority stake in the Italian-American automaker, but a GAC Group spokeswoman said there were "currently no plans for this."

The two companies already have a partnership that enables FCA to manufacture cars in China. The wider Guangzhou Automobile Group's subsidiary GAC Motor declared its intention last year of reaching the U.S. market in 2016.

FCA declined to comment on the Il Giornale report. Earlier today. Its Milan-listed shares jumped more than 3 percent at one point, then fell to stand at 6.29 euros, down 0.1 percent, by 15:00 GMT with traders attributing the fall to the GAC denial. FCA shares traded in New York were up 1 percent at $7.09.

Guangzhou Auto, which was China's was the sixth-largest automaker by sales volume last year, also has joint ventures with Toyota, Honda and Mitsubishi Motors.

Stamattina il giornale ha riferito di una possibile acquisizione di FCA da parte del partner cinese GAC, niente più di una boutade.

Companies said to consider partnership on driverless cars
Fiat Chrysler also has held early discussions with Amazon
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Fiat Chrysler Automobiles NV, the first major automaker to strike a deal with Google on driverless cars, now has started discussions on a similar partnership with Uber Technologies Inc., people familiar with the matter said.
A venture with Uber could be announced by the end of the year, said one of the people. Talks are at a preliminary stage, and the ride-hailing service is holding conversations with several other carmakers, said another person. They asked not to be named because the process is confidential. Fiat also has had initial contacts with Amazon.com Inc. on self-driving vehicles for the web retailer’s deliveries, the people said. No agreements have been reached and negotiations could still fall apart. Fiat and Uber declined to comment. A Milan-based spokesman for Amazon said the company doesn’t comment on rumors and speculation.
Fiat Chief Executive Officer Sergio Marchionne has been pursuing partnerships with tech companies, including offering to build a car for Apple Inc. The debt-laden carmaker is more open to cooperating with the likes of Google as it lacks the resources to develop self-driving technology on its own.
"The question here is if Fiat Chrysler is right in working with new industry participants or it should rather try to compete with them like the other carmakers are doing," said Massimo Vecchio, an analyst at Mediobanca in Milan. "We believe that the scenario where every carmaker develops its own autonomous driving is another example of capital wasting in the industry."
Fiat shares rose as much as 3 percent in Milan trading, the best performer in the FTSE Mib index. The stock climbed 2.6 percent to 6.58 euros at 11:40 a.m. in Milan.
Massive Fleet
Uber, which received a $3.5 billion investment from Saudi Arabia last week, offers access to a massive fleet of cars to gather data and help improve systems. Adopting self-driving vehicles would allow the ride-sharing pioneer to lower the costs and risks of working with human drivers. Uber joined with Google in April to create an advocacy group for safety regulations for self-driving vehicles.
Fiat Chairman John Elkann has said carmakers should have a “practical approach" and work with new industry participants such as Google and Apple rather than trying to compete with them. In his annual letter to the Agnelli’s family holding company Exor Spa, which controls Fiat, Elkann, 40, said carmakers shouldn’t repeat the mistake of the past when they made "very bad capital allocation decisions" in an effort to move beyond “boring car-making."
Some of Fiat’s bigger rivals have been investing in various tech ventures, including ride-hailing services, to have an inside look at an industry that’s taking aim at the concept of car ownership. Toyota Motor Corp. agreed last month to make a strategic investment in Uber while Gett, the taxi-ordering rival to Uber based in Tel Aviv, raised $300 million from Germany’s Volkswagen.
In January, General Motors Co. invested $500 million in Lyft Inc., the second-largest U.S. ride-hailing service. GM leases vehicles to Lyft drivers in Chicago, and the companies plan to expand the program.
Fiat and Google agreed last month to develop about 100 self-driving prototypes based on the carmaker’s Pacifica minivan. The vehicles will be used by Google to test its self-driving technology. The accord is Google’s first with a major automaker since the technology giant began developing self-driving cars on its own in 2014.
Before it's here, it's on the Bloomberg Terminal.


FCA sta trattando con Uber per un'alleanza non meglio definita, già Toyota ha firmato accordi con la società californiana.

SEOUL/BERLIN -- Samsung Electronics is in advanced talks to buy some or all of the operations of parts maker Magneti Marelli from Fiat Chrysler Automobiles, according to people familiar with the matter.

Samsung is particularly interested in Magneti Marelli’s lighting, in-car entertainment and telematics business and could consider an acquisition of the whole company, the people said, asking not to be identified as the discussions are private.

The deal could be worth more than $3 billion with a goal of closing this year, one of the people said, which would make it the company’s biggest-ever acquisition outside South Korea.

Vice Chairman Lee Jae Yong, 48, is reshaping Samsung, South Korea’s biggest company, as he takes on more responsibilities once held by his father. He has sold off assets and narrowed the conglomerate’s scope as he seeks to bounce back from a downturn in the smartphone business. A move into automobile components would help decrease Samsung’s reliance on consumer electronics.

Lee, who has been a director of Fiat Chrysler’s controlling shareholder Exor since 2012, would also position his company to benefit from the rising interest in cars from technology companies.

Apple, Baidu and Google are pushing into automobiles, seeking to deploy their technology into new areas as cars become more advanced. Samsung Electronics had more than $70 billion of cash and marketable securities as of March 31, according to data compiled by Bloomberg.

In addition to global leadership in smartphones, Samsung is the world’s biggest producer of memory chips and televisions.

Samsung declined to comment in an e-mail statement. A Fiat Chrysler spokesman had no comment.

Fiat Chrysler was the first major carmaker to strike a deal with Google on driverless vehicles and the company is in discussions with other technology companies, CEO Sergio Marchionne said on a conference call after the company’s second-quarter earnings results last month.

After calling off efforts to pursue a merger with General Motors Co., Marchionne has made eliminating debt his highest priority before he leaves the post in 2019. Achieving the goal would put Fiat Chrysler in a better position to find a partner. Marchionne contends that the auto industry wastes too much money and needs to consolidate to finance investment in new technology.

In December, Samsung Electronics created a team to work on automobile components, in-car entertainment and autonomous driving. It has also been charged with coordinating with other arms of the conglomerate making batteries and providing software services.

Last month, Samsung’s Shanghai unit bought a 3 billion-yuan ($451 million) stake in China’s BYD to gain a slice of surging sales of electric cars.

New lighting ideas

In 2009, Magneti Marelli and Samsung teamed up to develop display products for entertainment, information and navigation. Samsung, which is expanding global sales of its displays using organic LEDs and lighting solutions, could offer new light sources and bendable dashboards to design-sensitive luxury car drivers.

Magneti has years of experience in satellite navigation, connectivity, infotainment and telematics systems, which offer connectivity with external electronic devices. Telematic devices allow in-vehicle access to specific services, including insurance, car parks and anti-theft security.

An eventual sale of Magneti Marelli would help Marchionne in what analysts see as the most challenging plan of his five-year strategy, which include more than doubling net income: turning Fiat Chrysler’s 5 billion euros in net industrial debt into a cash pile of at least 4 billion euros. That compares with an average estimate of 3.81 billion euros of debt at the end of 2018 by 12 analysts.

Marchionne said in April that there will be a point in time when Fiat will consider a disposal of Magneti Marelli. "We will be in a position to take a hard look at this to find out whether it makes sense to continue Marelli in the portfolio,” Marchionne told analysts April 26. "But we’re far removed from that today.”

Fiat’s components business, which includes Magneti Marelli, Comau and Teksid, made 111 million euros of adjusted earning before interest and taxes on 2.43 billion euros of revenue in the second quarter pushed by "higher volumes" at Magneti Marelli, Fiat said July 27.

Acquiring scale

Acquiring the business would immediately give scale to Samsung’s automotive ambitions through established brands, plants and distribution. A deal could open up access for Samsung to supply some of Fiat’s luxury brands, which include Maserati. Fiat spun off its Ferrari business last year.

Such a deal would also be the biggest move into automobiles by the South Korean conglomerate since Samsung Motors went bankrupt ahead on eventual sale to Renault in 2000.

Secondo Bloomberg FCA sarebbe in procinto di vendere Magneti Marelli a Samsung per l'ottimo prezzo di 3 miliardi di euro.
I conti di FCA potrebbero mostrare quasi un azzeramento del debito, ad inizio 2014 il debito industriale era salito a 14 miliardi.

Sulla stampa stamane ho sentito parlare di guida autonoma Magneti Marelli- Samsung.

Sembrerebbe puntare a tutta l'azienda.
Il prezzo sarebbe ottimo, non è una società molto redditizia.

http://www.quattroruote.it/news/industr ... enti_.html

La vendita di Magneti Marelli sembra più vicina, secondo Marchionne ci sarebbero altre offerte oltre a quella di Samsung.
Personalmente penso che sarebbe una buona idea, Magneti Marelli non è molto redditizia, è piccola e a FCA servono soldi per ridurre l'indebidamento e finanziare i nuovi modelli.

It’ll be easier to get into a Fiat 500 next year, but the question is: does anyone want to?

Fiat Chrysler Automobiles has cut prices and reduced the number of trim lines of the 2017 500 as the tiny runabout’s popularity wanes, Bloomberg reports.

With no new models in the pipeline until a refreshed 500X in 2019, Fiat needs to do something to lure back buyers. A greater level of content, plus a price cut, is the only card Fiat has to play.

For 2017, a base “Pop” 500 will set buyers back $14,995, a grand lower than before, while the mid-range Lounge model sees its price slashed by $2,000. The turbocharged Abarth model sees the biggest reduction, with $2,580 erased from the sticker price.

Fiat hasn’t revealed if the 500X small crossover will see a similar price cut, but did say the mid-range version of the ungainly 500L wagon will see a 1-percent cut and additional high-end content. That means heated leather seats, an upgraded audio system and a 6.5-inch touchscreen with navigation.

Across the board, the brand is simplifying its lineup to three trims per model. The automaker brought some fresh blood to its lineup with the 124 Spider earlier this summer, but its existing models are sliding, pulling the brand down.

According to TTAC’s Timothy Cain, “Fiat USA is on track to sell 35,000 new vehicles in 2016. As the lineup grows, Fiat’s total U.S. volume shrinks. Fiat sold more than 40,000 new vehicles in each of the previous four years, including an all-time high of 46,121 in 2014 and 43,772 in 2012, when the 500 was the only car in the fleet. Year-over-year, sales Fiat’s U.S. sales have declined every month this year.”

Fiat’s clientele, at an average of 45 years of age, is younger than the industry average of 49. The automaker has been criticized for not offering a lineup that appeals to U.S. consumers.

Fiat ha tagliato del 5% i prezzi dell'intera gamma negli USA, ulteriore segno delle difficoltà sul mercato locale.

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Fiat's Comau eyed by Shanghai Electric, other Chinese buyers, report says
October 6, 2016 @ 7:48 am
Pamela Barbaglia, Agnieszka Flak and Arno Schuetze
Reuters
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The Chinese firms are hoping to persuade FCA CEO Sergio Marchionne to sell the Turin-based specialist in welding robots. Photo credit: GLENN TRIEST
LONDON/MILAN/FRANKFURT -- Chinese firms including Shanghai Electric have approached Fiat Chrysler Automobiles to express an interest in buying its Comau robotics business, sources familiar with the matter told Reuters.

Any deal would follow a wave of European acquisitions by Chinese firms as they seek global scale and could help FCA pay down debt as well as fund an expensive investment plan.

Chinese conglomerate Sinomach and Shanghai Institute of Mechanical and Electrical Engineering have also approached FCA over a possible bid for Comau, hoping to persuade FCA boss Sergio Marchionne to sell the Turin-based specialist in welding robots, one of the sources said.

But FCA is currently focused on talks over a potential sale or partnership for its Magneti Marelli auto parts maker with South Korea's Samsung Electronics and is in no rush to consider options for Comau, a profitable unit with revenues of just under 2 billion euros ($2.3 billion), the sources added.

FCA declined to comment, while Shanghai Electric, Sinomach and Simee were not immediately available to comment due to a national holiday in China.

Debt issues

The automaker has one of the highest debt piles in the industry and needs cash to fund an ambitious 48 billion euro ($54 billion) investment plan, especially after Marchionne's proposal to tie up with U.S. rival General Motors was repeatedly rebuffed.

FCA chairman John Elkann said on Sept. 3 that FCA was in talks with several parties, including Samsung, and reviewing options for Magneti Marelli.

A deal could be worth up to 4 billion euros depending whether Samsung buys all or part of Magneti Marelli, which makes components for lighting, engines, electronics, suspension and exhausts, among other items, the sources said.

If successful, the sale of Magneti Marelli could pave the way to other disposals within FCA's auto parts division, which also includes Comau and castings firm Teksid, the sources said.

Negotiations far apart

Discussions between Samsung and FCA have been going on since the start of the summer but the two parties remain far from an agreement, the sources said. In fact, they have yet to hire banks to help negotiate the terms of a deal, they added.

Samsung is only interested in certain parts of Magneti Marelli and the two companies may initially set up a partnership that could later evolve into a sale, they said.

A Samsung spokesman declined to comment.

Comau is Fiat's second biggest components business, with adjusted operating profit of 72 million euros in 2015.

The unit, which employs 12,600 people in 17 countries, has also drawn interest from private equity funds, the sources said, cautioning no deal was certain.

Comau, led by CEO Mauro Fenzi, supplies process automation products to several FCA brands, including Chrysler, and its operations are intertwined with the rest of the group, making it hard to hive it off, the sources said.

A partnership with one of the Chinese suitors is seen as a better option for FCA, one source said, although the Chinese bidders have mainly shown interest in a full acquisition.

Takeover fever

Meanwhile, some private equity funds including U.S. buyout firm Marlin Equity Partners have set their sights on Teksid, the smallest of FCA's auto parts units with 2015 revenues of 631 million euros and an adjusted operating profit of 2 million euros, one of the sources said.

But FCA is keeping buyout funds at arm's lengths, the sources said, and there are no talks underway.

A spokesman at Marlin Equity Partners was not immediately available for comment.

A sale of any of the units could help FCA pay off some debt at a time when it is highly exposed to a peaking U.S. auto market and its five-year investment plan is plagued by product delays.

Chinese firms and other international automotive players are better positioned to buy FCA's auto parts units than private equity funds since Marchionne is wary of selling assets to financial investors and recently rebuffed bids from heavyweight funds for Magneti Marelli, the sources said.

Aviation Industry of China could also make a move for FCA's units, particularly Comau, the sources said, as it seeks access to proprietary technology. Avic representatives could not be immediately reached for comment.

Chinese firms have shown growing interest in European automotive assets as they look to boost their global presence, with Chinese household appliances company Midea Group recently buying industrial robot maker Kuka.

China's voracious appetite for overseas acquisitions has propelled Asia to the forefront of global deal-making for the first time, with investment bankers hoping Chinese buyers will continue to support an otherwise slowing M&A market.

Last year, state-backed ChemChina bought a majority of Italy's Pirelli, the world's fifth-largest tire maker. It then bought Swiss seeds and pesticides group Syngenta for $43 billion in February, the largest Chinese deal this year.


FCA potrebbe mettere in vendita oltre a Magneti Marelli anche Comau.

In all my experience, I have never seen such a blatant attempt to sell an asset. Sergio Marchionne is doing everything possible to get someone, anyone, interested in Fiat Chrysler Automobiles.

With apologies to everyone at Chrysler, I've had the feeling recently that FCA does not exist for building cars, but rather for buying and selling.


Over the years, Chrysler has had more suitors than Elizabeth Taylor. Bob Eaton hooked up with Daimler-Benz in 1998, but the two sides eventually realized that the Mercedes and Chrysler cultures didn't work together.

Chrysler was handed off to a New York investment firm that demonstrated neither the will nor the skill to run the company. After Chrysler's bankruptcy, Fiat came along and bought Chrysler for pennies on the dollar and is still trying to figure out exactly how it fits.

The tie-up of Chrysler and Fiat never made sense to me, and now FCA is trying to find someone to take the whole thing off its hands. I almost expect to see a sign posted outside the Auburn Hills, Mich., headquarters that reads: "For Sale, OBO."


Marchionne has run hot and cold about getting together with VW, but ironically, this is the company that probably makes the most sense as a partner or buyer. VW would love to have Jeep and Ram brands in the U.S. -- the likes of which it doesn't have and is unlikely to be able to develop.

If VW merges with or acquires FCA, Chrysler's cars would simply go away. Meanwhile, it's been proved that Fiat doesn't belong in America. The big hurdle is that VW is so bogged down in its emissions scandal that it doesn't have time to talk to anyone about any sort of deal. Management seems far more interested in staying out of jail in any number of countries.


Marchionne has run hot and cold about getting together with Volkswagen.

Although Marchionne has had his heart set on General Motors, it would appear he's getting a bit more realistic and understands that VW is the more logical suitor.


And for VW, there are no other car companies in the world on a silver platter asking to be bought.

Make no mistake, Marchionne is one of the brightest of all car company CEOs. If he thinks it's time to sell FCA, it would not be smart to argue with him.


Corsivo del capo redattore di Automotive News sui tentativi disperati di Marchionne di vendere FCA.

sono molto d'accordo con questa frase

With apologies to everyone at Chrysler, I've had the feeling recently that FCA does not exist for building cars, but rather for buying and selling.

Marchionne è un banchiere. Ha avuto molto senso quando Fiat stava per fallire, ha avuto ancora più senso con Chrysler fallita.
A oggi però - chiusa la parentesi di riassetto finanziario - serve anche il prodotto. Argomento nel quale, Marchionne, sa di poter dire poco.

Imho FCA interessa a pochi. Se invece partisse lo spezzatino di marchi, per RAM e Jeep ci sarebbe la fila.
Fiat e Chrysler non interesserebbero a nessuno. DOdge e Alfa, boh...

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non posso aspettar l'Ateca...

Tenete presente che nessuno compra un'azienda che sta facendo utili, a meno che la stessa non sia fondamentale per una strategia di medio lungo periodo. Di solito si acquistano aziende in difficoltà, per strappare condzioni vantaggiose giocando sul fatto che la stessa si trova con l'acqua alla gola. In questo contesto penso che Fca stia attraversando, dal punto di vista di eocnti, il momento migliore degli ultimi 10 anni, quindi economicamente parlando è poco appetibile.
A ciò si aggiunge il discorso di Billy, lo spezzatino potrebbe essere interessante, il blocco no, perchè ci sono marchi con più appeal e marchi con meno (non concordo con Billy su Fiat, comprando Fiat si prende il sudamerica e la rete di vendita europea, ma è comunque vero che non è sicurament ela realtà più ambita)

Ovviamente se dal discorso "acquisizione" si passa al discorso "fusione" è tutto un altro paio di maniche su cui ragionare e valutare

su Fiat più o meno.
sicura la presenza in Sud America e la rete vendita in Italia (non in europa, però...)
presenza in Cina e India nulla.
grande expertise nei segmenti A e B (almeno una volta...)

quindi potrebbe interessare si, ma a pochi... tipo a un costruttore premium come BMW?

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non posso aspettar l'Ateca...

Anni fa si parlava anche di Mb. Comunque non credo se la compri nessumo, ora come ora, dato che non credo allo spezzatino; ed è Fca al momento è tornata in salute (come somma dei marchi), quindi costa troppo. A meno che non si assita a qualche fusione clamorosa nei prossimi mesi, ma credo poco anche a quello.

Insomma, per adesso calma piatta, poi si vedrà

Mi pare che in Sud America VW vada peggio di Fiat, e che Fiat laggiù sia considerata un marchio "domestico".
Sempre più convinto che Serghinio non l'abbia sparata a caso.

in sudamerica VW e Fiat sono tra i leader. Ma ormai le cose sono parecchio cambiate. Fiat "era" forte in brasile, dove il mercato è al collasso.
una fusione dei due, oltre che completamente inutile, sarebbe bloccata da una potenziale anti-trust ammesso ne abbiano una

brasile
l Gruppo Fiat Chrysler è stato scavalcato in Brasile da General Motors nelle vetture passeggeri, perdendo con il marchio Fiat quasi il 40% nel 2016.

argentina
Volkswagen ha guidato il mercato nel 2016 con 108.355 vetture vendute (-8,0%), seguita da Chevrolet (99.617), Renault (99.077), Ford (95.489) e Toyota (75.905).
Fiat Chrysler Automobiles ha occupato il quinto posto tra i costruttori nel 2016 con una quota di mercato di poco superiore all'11%

messico
FCA quarta dietro a nissan, GM e VW.

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non posso aspettar l'Ateca...

intanto...

Il Salone di Francoforte perde i costruttori. A quanto pare quelli che diserteranno l’edizione di quest’anno, in programma tra il 14 e il 24 settembre, sono saliti a nove. La notizia interessa anche l’Italia, perché gli ultimi a rinunciare all’evento tedesco sono tre marchi del gruppo FCA, Fiat, Alfa Romeo e Jeep.

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non posso aspettar l'Ateca...

escono i costruttori auto ed entrano i tecnologici..

esatto... visto che ci sono i tecnologici spero FCA vada almeno a visitarlo

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non posso aspettar l'Ateca...

Dunque, se leggo bene mancheranno Volvo, Nissan, Fiat, Alfa Romeo, Jeep, Peugeot, DS, Infiniti e Mitsubishi. Ma Citroen? Manco citata né considerata?
PSA ha da digerire Opel, non avanza per scialare.
Mitsubishi non si sa nemmmeno se resta nel mercato EU
Infiniti in EU conta un infinitesimo
Nissan vende bene di suo il QQ e discretamente l'X-Trail, giustamente un salone in più o in meno non le cambia nulla.
Volvo preferisce investire sul rinnovo gamma e in altre forme di comunicazione.
FCA a parte Stelvio, già ben che lanciata a Ginevra, non ha nulla in cantiere