Questo forum utilizza dei Cookie per tenere traccia di alcune informazioni. Quali notifica visiva di una nuova risposta in un vostro topic, Notifica visiva di un nuovo argomento, e Mantenimento dello stato Online del Registrato. Collegandosi al forum o Registrandosi, si accettano queste condizioni.

Tutti gli orari sono UTC+01:00




Apri un nuovo argomento  Rispondi all’argomento  [ 1854 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente 112 13 14 15 1662 Prossimo
Autore Messaggio
MessaggioInviato: gio nov 05, 2015 1:40 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
Maserati is deepening production cuts as a boom prompted by the more affordable Ghibli sedan fades, raising questions about ambitions at parent Fiat Chrysler Automobiles NV to expand in the luxury-car segment.
Maserati, known for cars like the $99,900 Quattroporte sedan, will halt production for six weeks in the next two months, including four consecutive weeks from Dec. 14, according to unions at luxury unit’s main plant in Grugliasco in northern Italy. About 2,000 workers at the site will be put on temporary furloughs for most of the days and will have a longer than usual Christmas break. The move follows a more limited cut in output in September. Maserati declined to comment.
“It really is an indicator of the shallowness of that segment,” said Bill Visnic, an independent automotive analyst based in Weirton, West Virginia. “Maserati has a name that’s very niche, and it sells in a market segment that’s not deep anyway. That gets you an initial boost, and then after that the cliff is really steep.”

Maserati set to fall short of its 2018 sales target
Maserati set to fall short of its 2018 sales target
Maserati’s stalled revival doesn’t bode well for Fiat’s more aggressive plans for Alfa Romeo, which will roll out the Giulia sedan next year and follow with a sport utility vehicle. Both Maserati and Alfa Romeo have a widespread fan base because of their histories but are niche players in the modern automotive market, lacking the infrastructure and marketing power of bigger rivals such as BMW and Mercedes-Benz.
With the longest production halt since the marque unveiled the $70,600 Ghibli in 2013, Maserati’s output is set to drop about 25 percent to about 26,000 vehicles this year, according to IHS Automotive. The slowdown will make it harder to reach its target of boosting sales to 50,000 cars next year and 75,000 in 2018. Deliveries will probably still increase this year, however, as the carmaker sells vehicles from its growing inventory.
SUV Push
Maserati’s operating profit tumbled 87 percent to 12 million euros in the third quarter as deliveries dropped 22 percent. The decline stemmed from weakness in China and North America. To revive growth, the brand plans to introduce the Levante SUV next year. It’s also developing a two-seater sports car.
The success of Maserati, which rose to fame by setting speed records in the 1920s, is especially crucial to help offset the loss of Ferrari. The supercar maker’s spinoff from Fiat will be completed in January as part of an effort to help finance a 48 billion-euro ($52 billion) investment plan.
“We need to slow it down,” Fiat Chrysler Chief Executive Officer Sergio Marchionne told analysts in an Oct. 28 conference call, reaffirming Maserati’s 2018 sales target. “We need to take a deep breath and just work our way through the issues and effectively get ready for the Levante launch.”

Maserati sta tagliando massicciamente la produzione, la fabbrica di Grugliasco verrà fermata per 6 settimane perché soprattutto la Ghibli sta rallentando pesantemente nelle vendite.
Marchionne rimane ottimista perché la Levante è prossima al lancio, io rimango dubbioso sui target, la Levante sarà sicuramente un successo ma Maserati punta ad arrivare a 75.000 unità e un 14% di margine operativo, adesso non arriva a 30.000 e nel terzo trimestre stava al 2,8%.


Top
   
MessaggioInviato: gio nov 05, 2015 2:07 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: dom mar 12, 2006 7:02 pm
Messaggi: 35694
Località: Ovunque ci sia una birra ghiacciata
daimlerchrysler ha scritto:
Maserati sta tagliando massicciamente la produzione, la fabbrica di Grugliasco verrà fermata per 6 settimane perché soprattutto la Ghibli sta rallentando pesantemente nelle vendite.
Marchionne rimane ottimista perché la Levante è prossima al lancio, io rimango dubbioso sui target, la Levante sarà sicuramente un successo ma Maserati punta ad arrivare a 75.000 unità e un 14% di margine operativo, adesso non arriva a 30.000 e nel terzo trimestre stava al 2,8%.


la levante, oltre a portare profitti, serve per fare gamma; altrimenti con due modelli non si va da nessuna parte. La ghibli ha una promozione pubblicitaria pari a zero, ma porca miseria, due spot ogni tanto, ecchecazzo


Top
   
MessaggioInviato: gio nov 05, 2015 3:34 pm 
Non connesso

Iscritto il: mer ott 03, 2012 10:51 am
Messaggi: 6427
Ghibli e quattroporte a inizio anno sono calate in cina e ci sta vista la crisi la, ma nell'ultimo trimestre sono crollata in casa FCA in usa....e secondo me è questo il motivo della "revisione" dei piani alfa che puntavano al segmento E dopo il segmento D....ovvio che il motivo principale è cmq sempre la mancanza di fondi.
Levante secondo me andrà bene, venderà nel mondo e farà numeri maggiori di ghibli anche in Italia....non so 2-3000 auto l'anno contro 1000 ghibli, ma per grugliasco la vedo "nera" non verrà sicuramente aiutato dall'arrivo di levante prodotto a mirafiori anzi.
Piano B....bloccano anche dopo gennaio 961 (segmento E alfa) che era quella in cui erano "meno indietro" e rendono più "popolare" ghibli....mia ipotesi senza però alcun fondamento.

_________________
ALFA ROMEO GIULIETTA jtdm-2 20 170cv- distinctive-pack premium-pack sport 18 - Luglio 2010 -superati i 313.333KM!!!


Top
   
MessaggioInviato: gio nov 05, 2015 3:38 pm 
Non connesso

Iscritto il: mer ott 03, 2012 10:51 am
Messaggi: 6427
Tyreal_Reloaded ha scritto:
La notizia sul rinvio della Giulia a data da destinarsi è veritiera?


Parlano di circa 6 mesi di ritardo non data da destinarsi, da un mese non so più nulla ma vedendo come erano indietro è possibile e forse anche auspicabile per non lanciare auto difettate di default.
Certo che se invece dicono prima suv di guilia non qv....vorrebbe dire 2017.

_________________
ALFA ROMEO GIULIETTA jtdm-2 20 170cv- distinctive-pack premium-pack sport 18 - Luglio 2010 -superati i 313.333KM!!!


Top
   
MessaggioInviato: dom nov 08, 2015 5:19 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sab set 16, 2006 2:41 pm
Messaggi: 21813
Località: London
da home 4r - bella tripletta...


Allegati:
Cattura.JPG
Cattura.JPG [ 51.84 KiB | Visto 2430 volte ]

_________________
non posso aspettar l'Ateca... :mrgreen:
Top
   
MessaggioInviato: dom nov 08, 2015 8:33 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
http://www.corriere.it/economia/15_nove ... 4fbb.shtml

Maglionne dice di star parlando con altri potenziali partner oltre a Gm per formare un´alleanza.


Top
   
MessaggioInviato: lun nov 09, 2015 10:14 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mar giu 06, 2006 4:00 pm
Messaggi: 15764
Località: Bologna
Tyreal_Reloaded ha scritto:
La notizia sul rinvio della Giulia a data da destinarsi è veritiera?



Dalle mie INFO torinesi:

Si, il ritardo è dovuto a tutta una serie di "problemi" di affidabilità....mi dicono di natura elettronica ( e ti pareva); Di contraltare mi riferiscono anche che l'auto, soprattutto in versione umana, nella fattispecie il 2.0 turbo benzina....è tantissima roba da guidare....se possibile anche meglio della QV in senso proporzionale ovviamente non di prestazione, pura ca va sans dire.... :wink:

_________________
Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)


Top
   
MessaggioInviato: gio nov 26, 2015 4:39 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
“Tra Elkann e Marchionne c’è una forte complementarietà e una forma di complicità. John si occupa di strategie e non gestisce il gruppo giorno per giorno”, ha assicurato il gran capo di LVMH, Bernard Arnault, a “Les Echos”. Il quotidiano economico francese, la scorsa settimana, ha dedicato una lungo servizio per celebrare i “successi” del nipote dell’Avvocato e, dopo aver sentito testimoni del rango di Gian Luigi Gabetti e Lapo Elkann, ha sentenziato che “nel giro di un decennio John Elkann ha dimostrato di essere ben più di un ereditiere”.


Non c’è che dire, il ritrattone del quotidiano transalpino è un bel colpo di immagine per John Elkann, che ne esce come uno che comanda davvero. Ma è davvero così? In realtà le voci e i segnali che arrivano da Torino e da Detroit raccontano un’altra storia, assai meno patinata.

Ultimamente pare che i rapporti tra il giovine Elkann e Marpionne siano semplicemente “tragici”. L’assoluta indipendenza con la quale il manager dal passaporto canadese (e dalla residenza fiscale svizzera) gestisce Fca comincia a dare sui nervi alla sterminata famiglia Agnelli-Elkann-Nasi. Gli eredi e parenti di Gianni Agnelli hanno un po’ dimenticato che Marchionne, dal 2004 a oggi, ha fatto un autentico miracolo con le sue idee visionarie e ha garantito loro un flusso di dividendi insperato. E oggi covano sentimenti mal mostosi.
In questa situazione di nervosismo si è inserito da par suo un altro personaggio che a Torino si considera di “famiglia” come Luca Cordero di Montezemolo, malamente defenestrato dalla Ferrari proprio a opera dello spulloverato di Detroit. Montezuma ha raccontato a vari rami dell’augusto Parentado che negli Stati Uniti Marpionne ha fatto in modo da presentarsi quasi come il proprietario di Fca, relegando Kaki al ruolo di suo ‘’assistente’’ e chiamandolo “il bambino”.


La storia del “bambino” è arrivata anche alle nobili orecchie di Lavinia Borromeo, quella che a casa Elkann porta i pantaloni. “John, il padrone sei tu. Questo lo devi cacciare”, gli avrebbe detto Donna Lavinia. Ma Kaki, che non riesce neppure a mollare il pantano di Rcs, le ha risposto abbastanza impaurito: “Non si può fare. Senza Marchionne Fca che fine farebbe? Negli Usa ci siamo grazie a lui”. Come dargli torto, in effetti.


MARY BARRA GENERAL MOTORS
Kaki Elkann sa perfettamente che il manager, nella sua megalomania, ha portato risultati importanti. Adesso Marpionne si è fissato con una nuova grande impresa, la fusione con Gm, e procede come un treno. Al suo fianco ha un paio di grandi banche d’affari che hanno studiato nei minimi particolari: per lui, che il management della società, guidato da Mary Barra, sia contrario all’alleanza, non è un problema. Lui si rivolgerà direttamente ai soci (come ha fatto Exor con PartnerRe) ed è pronto anche all’Opa ostile.

A questo progetto John Elkann si oppone perché sa che in un’eventuale GM-FCA il suo peso evaporerebbe quasi del tutto, con una quota finale del 3% scarso. E così il dissidio con Marpionne è esploso e un mese e mezzo fa, nel corso di un loro incontro, si potevano sentire le urla del manager oltre i muri della stanza dove s’erano chiusi.


In proposito va raccontato anche un episodio quasi comico, ma che rende bene la natura dei veri rapporti tra presidente e amministratore delegato del fu Lingotto. Marchionne, nel suo disperato tentativo di rilanciare il marchio Alfa Romeo, aveva trovato un accordo di sponsorizzazione con un grande club di calcio internazionale. Solo che era internazionale con la “I” maiuscola. Quando Elkann l’ha saputo ha dato di matto. In duplex con il cugino Andrea, presidente della Juventus, gli ha detto: “Ma ti rendi conto? Il nome Alfa Romeo sulle maglie nerazzurre, quelli che ci hanno sfilato lo scudetto ai tempi di Calciopoli?”. E gli ha fatto stracciare il contratto. Marchionne, che segue il calcio con fastidio, ha eseguito, non senza rispondere con un bel “Fate un po’ come c. volete”.


Sbaglierebbe però chi pensasse che Marpionne abbia in testa solo la scalata a General Motors. Dopo quattro anni, il mese scorso, si è sposato con Manuela Battezzato, funzionaria dell’ufficio stampa conosciuta al Lingotto. Lei lo segue anche a Detroit e gli alti dirigenti di Fca ormai la chiamano “la Badante” (come la Rossi per Berlusconi) perché gli filtra anche le telefonate e gli gestisce gli incontri. Senza passare dalla Battezzato, a Marpionne ormai non si arriva.

E anche su consiglio della “Badante”, Marpionne ha deciso di fare piazza pulita in Ferrari di tutti i manager dell’era Montezemolo. Una “pulizia etnica” che riguarderà l’ad Amedeo Felisa, il direttore del Museo Ferrari Antonio Ghini, il capo della comunicazione Stefano Lai e il capo del personale Mario Mairano. Perché i ricordi di Luchino vanno totalmente cancellati.

Ok Dagospia non è proprio un esempio di giornalismo anglosassone però si conferma che il maglionato sta ancora pensando alla scalata a Gm.
Un'azienda con 50 miliardi di capitalizzazione e 28 miliardi di liquidità sotto attacco di una da 15 e 8 miliardi di debito netto industriale.
Se ce la fa rimarrà nei libri di storia.


Top
   
MessaggioInviato: gio dic 03, 2015 5:06 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
AMSTERDAM (Reuters) -- Fiat Chrysler Automobiles does not plan a hostile bid for rival General Motors at the moment and will focus on executing its growth plan to 2018 until the right and willing partner is found, CEO Sergio Marchionne said.

Marchionne, who has called for consolidation in the industry to share the prohibitive costs of developing cleaner and more intelligent cars, said finding a partner was "not a matter of life or death" for FCA.

"We are not choking. We are in relatively decent shape," Marchionne told journalists in Amsterdam Thursday following a shareholder meeting that approved the de-merger of Ferrari from the group.

This year Marchionne sent an email to Mary Barra, his counterpart at GM, proposing a tie-up, but was turned down.

"This is not an indiscriminate dating game. I'm not willing to go with anybody to get it done," he said.

"We have been publicly rebuffed, we have been rejected and you cannot force these things. I don't want to," he said. "At the moment, we have no intention to do anything hostile."

He added that other, less obvious merger candidates existed that could offer similar benefits, but he did not elaborate.

Marchionne said FCA would first focus on its $52 billion, five-year investment plan centered turning Alfa Romeo, Jeep and Maserati into global brands.

While confirming the overall targets of the plan to 2018, Marchionne said the company would present an updated product plan in January to accommodate for changes in the market, such as slowing growth in China.

These could include some Alfa Romeo and Maserati product launches being delayed and the target for its popular Jeep SUV being raised.

Also today, shareholders approved the separation of Ferrari, paving the way for Italy's Agnelli family to become the luxury sportscar maker's biggest shareholder.

FCA sold 10 percent of Ferrari in an initial public offering in October and will distribute its remaining 80 percent in the maker of supercars such as the 1 million-euro LaFerrari to FCA shareholders once the unit is spun off at the beginning of January.

Both the spin-off and a secondary listing of Ferrari on the Milan exchange are expected to happen on Jan. 4, Marchionne said.

He added that a separation of other brands from the group was "highly improbable" in the near term


All'assemblea per lo scorporo della Ferrari Marchionne si e' espresso contro un' acquisizione ostile di Gm.


Top
   
MessaggioInviato: mar dic 08, 2015 11:24 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
marchionne
Questa volta Sergio Marchionne l’ha sparata grossa. Dev’essere stata l’aria frizzante, qui nel nord Europa, ad averlo ispirato. Prima giovedì ad Amsterdam durante l’assemblea degli azionisti che ha approvato lo spin-off di Ferrari, poi venerdì a Londra nel corso di un incontro con gli investitori, ha annunciato che entro il 2018 FCA azzererà il debito, avrà una capitalizzazione paragonabile a quella dei concorrenti e produrrà 5 miliardi di euro di utile. A onor del vero, ha aggiunto “probabilmente”: un minimo di prudenza, in questi casi, è d’obbligo.

Andiamo con ordine. Innanzitutto, lo scorporo di Ferrari prevede che agli azionisti FCA venga data un’azione Ferrari ogni dieci azioni FCA possedute. Così facendo, Exor manterrà il controllo con il 24%, Piero Lardi Ferrari manterrà il suo 10%, ma indovinate chi è il primo azionista individuale di FCA ? Lo stesso Marchionne, CEO di FCA, che detiene circa 15 milioni di titoli (pari all’1% del capitale), e avrà quindi diritto ad un congruo pacchetto di azioni Ferrari di cui è presidente.

Per effetto dell’IPO a Wall Street dello scorso ottobre, in cui è stato collocato sul mercato il 10% delle azioni, e della separazione dal gruppo, FCA dovrebbe incassare in tutto circa 3.7 miliardi di euro, di cui 1.6 miliardi dovrebbe andare a riduzione del debito. Da cui la battuta caustica di Luca di Montezemolo pochi giorni fa, secondo il quale “Ferrari è diventata il bancomat di Fiat”.

Ad Amsterdam, Marchionne ha affermato che lo spin off “aumenterà la capacità di Ferrari di mantenere e accrescere le caratteristiche che la rendono unica”, ma anche che “permetterà a FCA di sviluppare tutto il suo grande potenziale e consentirà al tempo stesso di monetizzarne il valore per finanziare il piano di sviluppo 2014-2018”. Difficile pensare a Ferrari come a una palla al piede, ma in ogni caso adesso è tutto più chiaro. Veniamo ai numeri.

A fine anno l’indebitamento (net industrial debt) dovrebbe essere all’incirca di 7 miliardi ed in tre anni verrebbe azzerato, l’utile (adjusted net profit) passerebbe da 1 a 5 miliardi, il fatturato (net revenues) salirebbe del 20% da 110 a 132 miliardi, l’EBIT (adjusted EBIT) raddoppierebbe da 4.5 ad oltre 9 miliardi di euro. Più margini che volumi, quindi. Vale la pena di ricordare che nei prossimi tre anni FCA ha scadenze di cassa per 19 miliardi, di cui 2.7 nell’ultimo trimestre di quest’anno, a fronte delle quali dispone oggi di una ventina di miliardi di liquidità.

E qual è il piano di Marchionne per raggiungere obiettivi così ambiziosi ?

“Dobbiamo cercare di puntare sui modelli che tirano per fare cassa e finanziare gli altri”, che tradotto significa spremere il sangue dal marchio Jeep (il target di vendite è stato rivisto a 2 milioni di unità entro il 2018), soprattutto negli Stati Uniti (775mila vendite, +23% nei primi 11 mesi) e in Cina, dove è stata avviata la produzione della Cherokee, e tagliare (o rinviare) gli investimenti previsti per gli altri marchi, a cominciare da Alfa Romeo. Già ad ottobre Marchionne aveva detto che gli investimenti su Alfa Romeo sarebbero stati rivisti e potrebbero slittare al 2019-20, mentre la nuova Giulia non arriverà sul mercato prima della metà del 2016, ed il Suv (forse) non prima del 2017.

Nonostante Jeep, tuttavia, nello scorso trimestre il flusso di cassa operativo è stato negativo per circa 800 milioni di euro (al netto della spesa di capitale), mentre una lieve riduzione del debito (200 milioni) è avvenuta solo grazie alla svalutazione della valuta brasiliana, che ha contribuito per quasi un miliardo. Il che, probabilmente, non fa ben sperare.

Analisi della situazione FCA post Ferrari spin off.


Top
   
MessaggioInviato: mar dic 08, 2015 11:27 am 
Non connesso

Iscritto il: mer ott 03, 2012 10:51 am
Messaggi: 6427
daimlerchrysler ha scritto:

Analisi della situazione FCA post Ferrari spin off.


Fonte di questa analisi, che mi pare tra l'altro realistica.

_________________
ALFA ROMEO GIULIETTA jtdm-2 20 170cv- distinctive-pack premium-pack sport 18 - Luglio 2010 -superati i 313.333KM!!!


Top
   
MessaggioInviato: mar dic 08, 2015 11:32 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
Carblogger.it


Top
   
MessaggioInviato: mar dic 08, 2015 3:09 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sab set 16, 2006 2:41 pm
Messaggi: 21813
Località: London
jeep è sicuramente la gallina dalle uova d'oro.
ha una brand equity a mio avviso superiore a land rover, ma a oggi sfruttata ancora molto poco.

vitale (non da noi, ma decisamente in USA) il nuovo wrangler.
da loro (era, e penso sia ancora) il modello più venduto (del gruppo, o sbaglio?)

leggevo delle cose in rete sulla nuova generazione di wrangler e penso stiano sbagliando, come dire... TUTTO?

_________________
non posso aspettar l'Ateca... :mrgreen:


Top
   
MessaggioInviato: mar dic 08, 2015 3:24 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
billy079 ha scritto:
jeep è sicuramente la gallina dalle uova d'oro.
ha una brand equity a mio avviso superiore a land rover, ma a oggi sfruttata ancora molto poco.

vitale (non da noi, ma decisamente in USA) il nuovo wrangler.
da loro (era, e penso sia ancora) il modello più venduto (del gruppo, o sbaglio?)

leggevo delle cose in rete sulla nuova generazione di wrangler e penso stiano sbagliando, come dire... TUTTO?


Non sfruttato non direi, sono passati da 400.000 jeep nel 2009 a 1,2 milioni previsti nel 2015.
Prima producevano solo negli USA adesso anche in Europa, Cina, Brasile e tra 3 anni anche in India. Jeep dovrebbe essere l'unico brand del gruppo FCA a raggiungere i target del 2018.
La nuova Wrangler perderà alcune caratteristiche odierne ma devi tener conto della necessità di ridurre i consumi.


Top
   
MessaggioInviato: mar dic 08, 2015 3:55 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sab set 16, 2006 2:41 pm
Messaggi: 21813
Località: London
daimlerchrysler ha scritto:
billy079 ha scritto:
jeep è sicuramente la gallina dalle uova d'oro.
ha una brand equity a mio avviso superiore a land rover, ma a oggi sfruttata ancora molto poco.

vitale (non da noi, ma decisamente in USA) il nuovo wrangler.
da loro (era, e penso sia ancora) il modello più venduto (del gruppo, o sbaglio?)

leggevo delle cose in rete sulla nuova generazione di wrangler e penso stiano sbagliando, come dire... TUTTO?


Non sfruttato non direi, sono passati da 400.000 jeep nel 2009 a 1,2 milioni previsti nel 2015.
Prima producevano solo negli USA adesso anche in Europa, Cina, Brasile e tra 3 anni anche in India. Jeep dovrebbe essere l'unico brand del gruppo FCA a raggiungere i target del 2018.
La nuova Wrangler perderà alcune caratteristiche odierne ma devi tener conto della necessità di ridurre i consumi.


beh è da 10 anni che i jeepers chiedono un pick up, ad esempio.
Mercedes ha fatto bene con il G.cherokee in stile range rover, su cherokee non commento (io la trovo orrenda), renegade vabbè ci può stare.

cmq non hanno una 7 posti, non hanno un pick up... a mio avviso con quel marchio possono fare tanto di più.

il wrangler è iconico. in USA è anche una sottospecie di panda (la seconda auto ideale da città....)
toccarlo è male... leggevo scocca portante e tetto in lamiera e mi sono cadute le balle.
entrambe.

ho avuto il wrangler per 3 anni, ero iscritto ai forum, so cosa apprezzano i wrangleristi (anche se poi non lo usano)
ecco, stanno sbagliando tutto.

_________________
non posso aspettar l'Ateca... :mrgreen:


Top
   
MessaggioInviato: mar dic 08, 2015 4:15 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
Il pick up della Wrangler arriverà nel 2017, sarà anche richiesto ma si trova nel segmento dei pick up medi che negli Stati Uniti non è grandissimo.
Il 7 posti anti Range Rover arriverà nel 2018 un anno prima della nuova Grand Cherockee.
Io ho apprezzato che FCA abbia spinto in modo deciso sull'internazionalizzazione della Jeep, anche mercati in crisi come quello brasiliano regalano numeri super ai suv e portare la produzione in loco di un marchio che ha un valore di brand enorme è quasi garanzia di successo.
Anch'io trovo orrenda la Cherockee ma vende benissimo negli States, vedremo in Cina, anche la Rengade è un ottimo successo.


Top
   
MessaggioInviato: mar dic 08, 2015 6:23 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sab set 16, 2006 2:41 pm
Messaggi: 21813
Località: London
daimlerchrysler ha scritto:
Il pick up della Wrangler arriverà nel 2017, sarà anche richiesto ma si trova nel segmento dei pick up medi che negli Stati Uniti non è grandissimo.
Il 7 posti anti Range Rover arriverà nel 2018 un anno prima della nuova Grand Cherockee.
Io ho apprezzato che FCA abbia spinto in modo deciso sull'internazionalizzazione della Jeep, anche mercati in crisi come quello brasiliano regalano numeri super ai suv e portare la produzione in loco di un marchio che ha un valore di brand enorme è quasi garanzia di successo.
Anch'io trovo orrenda la Cherockee ma vende benissimo negli States, vedremo in Cina, anche la Rengade è un ottimo successo.


non ho detto che non lo sfrutteranno eh, ho detto che se già jeep tiene in piedi la baracca, ha ancora tanto da esprimere, modelli da fare, segmenti in cui può entrare. con un marchio che fa impallidire gli altri.

su cherokee e renegade boh. Sono le cose più distanti da quanto avrei augurato al marchio jeep di essere incollato, eppure vendono. sarà.

il problema è il wrangler. quello non si tocca.
e permettimi di dubitare delle capacità di fiat di fare auto in linea con la tradizione wrangler.
poi modelli azzeccatissimi come la DART ce la ricordiamo tutti. se cannano il wrangler, però, chiudono.

_________________
non posso aspettar l'Ateca... :mrgreen:


Top
   
MessaggioInviato: mar dic 08, 2015 7:12 pm 
Non connesso
ADMIN
Avatar utente

Iscritto il: gio mar 30, 2006 6:17 pm
Messaggi: 15969
Località: 1640 Riverside Drive, Hill Valley
billy079 ha scritto:
eppure vendono. sarà.
se cannano il wrangler, però, chiudono.


Un po' di plastiche, un look aggressivo e due adesivi per attirare le ragazze e venderà come il pane anche se sotto ci fosse il telaio della punto con la trazione anteriore.. I fuoristradisti veri (quei quattro gatti che potrebbero accorgersi che non si tratta di un vero fuoristrada) si compreranno la Land Rogner e fine..

Si vede che la fiducia che ho nelle masse eh?
Dopo che il Tramp nel post sul dieselgate ha affermato che gli inglesi credono che il bluemoscio inquini meno dell'ibrido, ne ho ulteriore conferma.. Pensavo fosse un problema italo/belga ma è purtroppo una faccenda globale.

:briaco

_________________
Vw T-Roc 1.0 Immagine
Guidavo Alfa 147 JTDm e Mazda MX-5 NC 1.8


Top
   
MessaggioInviato: mar dic 08, 2015 7:25 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sab set 16, 2006 2:41 pm
Messaggi: 21813
Località: London
si e no.
si parlava di scocca portante e sospensioni indipendenti.
dopo aver visto il polverone che si è alzato, sono tornati a longheroni e assi rigidi.
faranno uso e abuso di Al a quanto pare.

meno male...

cmq è la prova del nove. il primo mostro sacro su cui fiat mette le mani.
lo stesso minchionne ha rilasciato tante (troppe per lui) dichiarazioni rassicuranti a riguardo... :briaco2

_________________
non posso aspettar l'Ateca... :mrgreen:


Top
   
MessaggioInviato: lun gen 11, 2016 1:23 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
As Fiat Chrysler Automobiles NV Chief Executive Officer Sergio Marchionne starts to look beyond his reign at the carmaker, he’s betting he can silence naysayers one more time.
The savvy dealmaker has set himself the monumental task of increasing deliveries by almost 50 percent, while at the same time erasing 7 billion euros ($7.65 billion) in debt and more than tripling net income to about 5 billion euros by 2018. With plans to expand Alfa Romeo into a serious BMW challenger proving tougher than expected and no game-changing deal on the horizon, most analysts aren’t giving him much of a chance.
“Ambitious is not really an adequate word to describe it; ‘Fantasyland’ might be more appropriate,” Max Warburton, an analyst at Sanford C. Bernstein Ltd., said in a report. “We would dearly love to see Marchionne leave on a high, but right now it’s hard to envisage quite what the glorious exit to this extraordinary career is going to look like.”

Fiat Chrysler's 2018 targets exceed analysts' estimates for that year
Fiat Chrysler's 2018 targets exceed analysts' estimates for that year
After calling off efforts to force General Motors Co. into a merger, the 63-year-old CEO has made implementing a 48 billion-euro investment and restructuring plan his final job at the company he’s been running since 2004. The targets he’s laid out -- including increasing annual deliveries by about 2.4 million vehicles, more than BMW AG sells in a year -- appear out of touch with reality, especially with former growth markets like China, Brazil and Russia struggling.
IHS Automotive forecasts modest growth for Fiat Chrysler, with sales edging up to about 5 million vehicles in 2018. That’s a far cry from Marchionne’s target of 7 million. A similar miss is expected on the goal of generating 4.7 billion euros to 5.5 billion euros in profit. Adjusted net income is projected at 3.28 billion euros in 2018, according to the average estimate of five analysts surveyed by Bloomberg. They also don’t expect the carmaker to be debt-free in three years.
The doubts haven’t swayed Marchionne.
‘Here We Are’
Expectations “have been lower than my targets since I arrived in 2004 as no one believed in my first plan, or in Chrysler’s revamp, or that Ferrari would be worth $10 billion: And yet here we are,” Marchionne said Jan. 4 at an event marking the completion of the spinoff of Ferrari, a move that more than doubled the market value of the combined group and raised about 4 billion euros for Fiat Chrysler.
Marchionne has more than pride at stake. Under an incentive plan approved in 2014, he’s entitled to receive 4.32 million Fiat Chrysler shares -- worth around $35 million at current prices -- if the company meets its 2018 net income target. He’ll be seeking to push ahead with the plan at the North American International Auto Show in Detroit this week, where he’ll present the first hybrid minivan in the U.S.
Amid China’s woes and with Fiat Chrysler’s sales in Brazil down 30 percent last year, Marchionne is shifting spending to the Jeep division at the expense of investments in the Alfa Romeo and Maserati marques. Jeep deliveries surged 22 percent last year to 1.24 million cars, bolstered by the new, Italy-made Renegade compact sport utility vehicle.
“The star of the next years should be Jeep,” said Massimo Vecchio, an analyst at Mediobanca in Milan. And even if the targets are far-fetched, “we see massive upside in the stock.”
Even with the spending adjustments and the spinoff of the high-margin Ferrari brand, overall financial targets won’t be cut and a merger or acquisition isn’t needed to reach them, Marchionne said last month. An update of the strategy is slated to be published at the end of January with full-year results.
Tech Talks
By focusing on his expansion plan, Marchionne has said he aims to put Fiat Chrysler in a better position to strike a deal down the line, as he argues that the auto industry should consolidate to cope with rising development costs. But since he’s sticking to his commitment to depart by the end of 2018, Chairman John Elkann, the 39-year-old head of the Agnelli family that controls Fiat Chrysler, may have to complete the task.
Still, Marchionne could have another trick up his sleeve and has said he’s in talks with technology companies on a partnership. While he hasn’t discussed the nature of cooperation under discussion, Google and Apple Inc. are expected to need manufacturing partners for their self-driving vehicles.
“I expect a final coup by Marchionne,” said Giuseppe Berta, a professor at Bocconi University in Italy and the former head of Fiat’s archives. “If there are no chances with GM, then a deal in California is the only alternative for Sergio to avoid mediocrity for Fiat Chrysler.”


Per adesso Marchionne sembra aver abbandonato l'idea di un matrimonio forzato con Gm e vuole concentrarsi sul piano 2014-2018. La grandissima parte degli analisti rimane molto scettica ma secondo alcuni ci sono alcuni assi nella manica che FCA può giocare.
Jeep continua a macinare utili e record, adesso sta diventando un marchio più internazionale e in Cina potrebbe raggiungere grandi numeri.
Dopo aver ricevuto molte porte in faccia Marchionne potrebbe allearsi con Google o Apple che hanno bisogno di qualcuno che produca le loro auto.


Top
   
MessaggioInviato: mer gen 20, 2016 11:42 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
Fiat Chrysler was last in EPA ranking for fourth straight year
Company also needed credits to meet fuel-economy targets
Share on Facebook
Share on Twitter
Lost amid the intense scrutiny of emissions tests at Volkswagen AG and Renault SA is the fact that another European automotive powerhouse, Fiat Chrysler Automobiles NV, is also in a tight spot with regulators.
Not for possible cheating. Far from it. FCA’s problem is that its emissions record in the U.S. is bad and time to fix it is running short.
For the fourth consecutive year, the maker of Ram pickups and Jeep sport utility vehicles finished dead last in a 2014 Environmental Protection Agency ranking of carbon-dioxide emissions among big auto manufacturers. And the agency plans to accelerate its CO2 targets sharply beginning next year.

To comply, FCA must improve faster than bigger and richer rivals who also are straining to cut emissions. Failing that, it might be forced to stop building some of the light-duty trucks Bloomberg Intelligence analyst Kevin Tynan says deliver 90 percent of its profit. Or, to keep making them, it could be forced into a merger.
“FCA doesn’t have the resources to fulfill the emissions requirements,” said Maryann Keller, an independent auto-industry consultant in Stamford, Connecticut. “It’s not a company that can survive in its present form.”
To fight global warming, the EPA will cap tailpipe CO2 at 163 grams per mile in 2025. FCA reported an average 428 grams per mile in 2014, compared with 302 for industry-leading Mazda Motor Corp.
Tougher Fuel-Economy Requirements
The London-based company also faces tougher fuel-economy targets by 2025. The EPA requires automakers to boost average miles per gallon 50 percent to 54.5. Meanwhile, California requires as much as 15 percent of sales come from zero-emission vehicles powered by fuel cells or batteries.
Chief Executive Officer Sergio Marchionne describes these mandates as both expensive and an existential threat. He has been saying since fall 2014 that automakers should face the challenges and boost chronically low profits by merging. General Motors Co., which he has mainly focused on, said no.
“Nobody needs a merger with Chrysler,” Keller said.
The European emissions scandal widened Tuesday -- in the midst of Volkswagen’s cheating crisis -- when Renault said it will recall 15,800 vehicles and make upgraded pollution-control systems available to about 700,000 customers. The carmaker has lost more than 3 billion euros ($3.3 billion) in market value since news broke that government fraud investigators searched three of its offices in France on Jan. 7.
Rely on Ram
FCA has struggled to meet fuel-efficiency requirements since the U.S. first set them in 1975, when Fiat and Chrysler were separate companies. Today it relies on Rams, Jeeps and minivans: With gasoline at about $2 a gallon, 78 percent of its U.S. sales volume comes from light-duty trucks, compared with 70 percent at GM and 69 percent at Ford Motor Co., according to Autodata Corp.
Its truck fuel economy was worse than GM’s in the 2014 model year, according to EPA data, with pickups averaging 17.3 mpg compared with 19.2. This excludes two-wheel-drive compact SUVs that help boost ratings, which accounted for 8.9 percent of FCA’s fleet and 13.4 percent of GM’s.
To offset the drag on fuel efficiency, FCA uses credits the EPA offers for green technologies; it also buys credits from competitors who meet the targets. It bought 8.2 million, six times more than the second-biggest buyers, in the five years ending 2014, according to an EPA comparison. In the 2013 and 2014 model years, it purchased 2.1 million from Tesla Motors Inc. Toyota Motor Corp., Honda Motor Co. and Nissan Motor Co. also sold credits during the five-year period, the report said.
Price of Credits
Neither the agency nor FCA spokesman Eric Mayne would disclose the price, but people familiar with such transactions said it was about $250 million, based on going rates.
The EPA report reveals FCA’s strategy so far. In 2014, the company made no use of credits for selling plug-in or zero-emission models. Instead, it earned more than any other automaker by selling vehicles running on fuel containing as much as 85 percent ethanol and by making air conditioning and interior ventilation more efficient.
FCA had 13.8 million credits saved up by September 2014, the latest date for which data are available. But as regulators tighten CO2 limits, the credits are getting scarcer and more expensive, the people familiar with the market said.
Possible Fines
The EPA doesn’t levy fines for excessive CO2, but its rules might cause FCA to rethink its dependence on light-duty trucks. And if the company continues lagging on fuel economy, it risks paying fines to the National Highway Traffic Safety Administration. These could total $55 per vehicle for every mile-per-gallon of non-compliance with the EPA target. Whatever happens, the company intends to comply with both mandates, Mayne said.
So far, the EPA has shown no interest in bending rules for FCA or anybody else, since total industry compliance was ahead of schedule for 2014.
“The results have been nothing short of spectacular,” Christopher Grundler, EPA’s director of the Office of Transportation and Air Quality, said during a Jan. 13 speech in Detroit.
FCA’s relations with federal regulators already are strained, just as it’s fighting accusations -- which it denies -- that it encouraged U.S. dealers to falsify sales. Last year, NHTSA fined the company a then-record $105 million for dragging its feet on safety recalls. The company’s quality reputation is suffering, too. It ranked last in the 2015 J.D. Power & Associates survey on quality after 90 days of ownership, partly because of complaints about nine-speed transmissions it installed to reduce CO2 emissions.
Central Role
With new models such as the Renegade SUV, Marchionne boosted Jeep sales in the U.S. by 25 percent during 2015. And he’s given Jeep a central role in his plan to triple net income to about 5 billion euros by 2018. Even so, FCA still can satisfy future government mandates by, among other things, cutting emissions from pickups, he said Jan. 11 at the North American International Auto Show in Detroit. He’s planning a plug-in minivan and already sells the Fiat 500E battery-powered car in California and Oregon.
Marchionne’s rivals are moving faster. Ford, which is a third bigger, makes six electrics and hybrids now and said last month it will spend $4.5 billion to develop 13 more by 2020. And GM says its new 2017 Chevrolet Bolt electric car will go more than 200 miles (320 kilometers) on a charge, close to the range of Tesla’s Model S.


Bloomberg parla di FCA come un altro costruttore europeo che ha problemi di emissioni, ma non perché imbroglierebbe bensì per gli eccessivi consumi della propria gamma.
Il portafoglio prodotti di FCA negli Stati Uniti e' molto sbilanciato verso i trucks, dal punto di vista dei profitti questo aspetto è molto positivo ma in prospettiva rende molto difficile il raggiungimento dei target CAFE per il 2025.
Secondo gli analisti la ricerca di un partner era principalmente dovuta alla necessità di trovare qualcuno che fornisse tecnologie in cui FCA e' rimasta molto indietro.
In quest'ottica continuare a vendere il marchio Fiat negli States sembra una necessità anche se in perdita.


Top
   
MessaggioInviato: gio gen 28, 2016 12:10 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sab set 16, 2006 2:41 pm
Messaggi: 21813
Località: London
ahi...

http://www.lastampa.it/2016/01/28/econo ... agina.html

_________________
non posso aspettar l'Ateca... :mrgreen:


Top
   
MessaggioInviato: gio gen 28, 2016 3:17 pm 
Non connesso
ADMIN
Avatar utente

Iscritto il: gio mar 30, 2006 6:17 pm
Messaggi: 15969
Località: 1640 Riverside Drive, Hill Valley
Sarebbe un po' ora... ( e la cosa puzza di porcheria astronomica perchè Juncker fino a poco fa regnava in Lussemburgo, gran cavallo di troia dei paradisi fiscali in zona EU.. sarebbe come chiedere ai parlamentari italiani di ridursi lo stipendio :ridi )

_________________
Vw T-Roc 1.0 Immagine
Guidavo Alfa 147 JTDm e Mazda MX-5 NC 1.8


Top
   
MessaggioInviato: ven feb 26, 2016 4:15 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
http://www.bloomberg.com/news/articles/ ... -s-targets

Vi consiglio la lettura, Marchionne potrebbe incassare 232 milioni di dollari ( ne ha già 250 in tasca) se FCA raggiungerà i target del 2018, molto di più di qualsiasi altro manager dell'auto.


Top
   
MessaggioInviato: mer mar 02, 2016 12:53 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
Marchionne ha fatto il punto sulle potenziali alleanze di FCA con altri costruttori, non c' e' nessun dialogo con PSA, si parla di singoli progetti con Mazda e Suzuki mentre idealmente l'alleanza perfetta sarebbe con un gruppo multi brand e il ceo italo-canadese ha citato Vw, Gm e Renault-Nissan.


Top
   
MessaggioInviato: mer mar 02, 2016 4:29 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
Tyreal_Reloaded ha scritto:
Non vedo quale interesse possano avere i tre gruppi citati per un'alleanza con FCA.



Difatti e' un discorso speculativo, secondo il maglionato FCA potrebbe stringere una fruttifera alleanza con chi già ha una strategia multi brand.
Vw potrebbe avere interesse alla parte americana di FCA ma adesso non può mettere sul piatto neanche un euro dato che dovrà pagare multe ciclopiche.


Top
   
MessaggioInviato: gio mar 31, 2016 12:50 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
http://www.quattroruote.it/news/industr ... farsi.html

FCA starebbe in contatto con gruppo non dell'abito automotive per poter sviluppare la guida autonoma.


Top
   
MessaggioInviato: gio apr 14, 2016 3:02 pm 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17202
Elkann: meglio sposarsi con una vecchia auto, che puntare sulle nuove tecnologieElkann: meglio sposarsi con una vecchia auto, che puntare sulle nuove tecnologie
(ansa)
Il numero uno del gruppo Fca illustra in una lettera la strategia per il futuro. Meglio un accordo con un grande produttore di auto, che farebbe risparmiare 10 miliardi di euro piuttosto che investire sull'auto elettrica e sul self drive. Sono strade sbagliate

AMSTERDAM - Le fusioni e gli investimenti nell'auto del futuro (guida autonoma e propulsione elettrica) non possono essere considerati in alternativa. Non è giusto utilizzare gli investimenti nella nuova mobilità per non affrontare la questione delle alleanze. Così John Elkann agli azionisti Exor. La finanziaria degli Agnelli archivia un 2015 di grandi risultati, quasi tre volte superiori alla media delle società del settore. Incrementa infatti il valore del 21,2 per cento contro l'8,3 della media delle finanziarie di partecipazioni (indice Msci).

Nella lettera agli azionisti John Elkann riconosce che si è trattato di un anno particolare. Grazie soprattutto all'aumento di valore del titolo Fca in vista dello spin off Ferrari che ha cominciato a realizzarsi a fine anno con la quotazione iniziale del 10 per cento del Cavallino a Wall Street. Elkann non nasconde che grazie alla quotazione della Rossa si aspettava un ritorno migliore: "Dall'inizio dell'anno abbiamo perso un terzo del valore del titolo Exor. Ma sapremo resistere a questo contesto difficile del mercato".

Dopo aver ricordato gli investimenti della finanziaria nelle riassicurazioni (Partner Re) e nell'editoria (Economist, perché il merger Espresso Stampa è ancora fuori dal perimetro Exor), Elkann torna sul nodo delle alleanze nell'auto: "Alcuni concorrenti di Fca - scrive il presidente di Exor - sono convinti che non abbia senso insistere con il passato, cioè con il consolidamento, ma che si debba invece abbracciare il cambiamento con nuove tecnologie e modelli di business che riguardano il settore della mobilità, due volte più grande di quello della sola vendita degli autoveicoli". In sostanza l'idea che per guadagnare sia meglio investire nell'auto elettrica e nel self drive piuttosto che impegnarsi nella costruzione di fusioni e alleanze. È il ragionamento che ha proposto di recente lo stesso Ghosn, numero uno di Renault-Nissan.

Per Elkann invece si tratta di una strada sbagliata. Perché in base agli studi, nel 2030 questo tipo di auto rappresenteranno comunque il 15 per cento del mercato anche nello scenario che prevede un cambiamento dirompente. Dunque il rimanente 85 per cento dei veicoli "non saranno completamente autonomi". Per questo gli Agnelli continuano a ritenere che la strada da seguire sia quella indicata da Sergio Marchionne: una grande fusione in grado di far risparmiare capitale. "Un accordo con 'quelli grossi' farebbe risparmiare a Fca fino a 10 miliardi all'anno".

Il riferimento è evidentemente all'ipotesi di fusione con Gm. Anche se, ricorda un po' amaramente Elkann, "bisogna essere in due per ballare il tango", e oggi invece le ragazze in sala sembrano piuttosto affascinante "dalle grandi possibilità "

Tradotto in 2 parole Elkann non vuole investire un euro in guida autonoma e drivetrain elettrici ma cerca sempre di sbolognare FCA a GM.


Top
   
MessaggioInviato: ven apr 15, 2016 6:52 am 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lun mar 13, 2006 11:56 pm
Messaggi: 12351
Dubito che Elkann sappia davvero di cosa sta parlando.
Comunque il modus operandi è sempre il solito: ridurre al minimo gli investimenti, cercare di guadagnare il più possibile con tecnologie tradizionali o con operazioni di finanza.


Top
   
MessaggioInviato: ven apr 15, 2016 7:14 am 
Non connesso

Iscritto il: mer ott 03, 2012 10:51 am
Messaggi: 6427
Magari mi sbaglio ma tra le righe mi pare che dicono che sperano di accordarsi con qualcuno che ha già pronto un pacchetto di "guida autonoma" magari fuori dal mondo auto...

_________________
ALFA ROMEO GIULIETTA jtdm-2 20 170cv- distinctive-pack premium-pack sport 18 - Luglio 2010 -superati i 313.333KM!!!


Top
   
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento  Rispondi all’argomento  [ 1854 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente 112 13 14 15 1662 Prossimo

Tutti gli orari sono UTC+01:00


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Limited
Traduzione Italiana phpBBItalia.net