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MessaggioInviato: mer feb 24, 2021 7:54 am 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Non credo che Vw stia appositamente favorendo la Id3 a discapito della Golf. Attualmente i problemi per la fornitura di chip sono enormi, anche la produzione della Id3 è coinvolta.
Secondo il capo del sindacato la domanda per la Golf è in crescita.


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MessaggioInviato: mer feb 24, 2021 8:50 am 
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Iscritto il: lun lug 24, 2006 7:51 pm
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daimlerchrysler ha scritto:
Non credo che Vw stia appositamente favorendo la Id3 a discapito della Golf. Attualmente i problemi per la fornitura di chip sono enormi, anche la produzione della Id3 è coinvolta.
Secondo il capo del sindacato la domanda per la Golf è in crescita.

Ciò che intendevo è la risoluzione dei bug. La ID3 prima di venir consegnata è rimasta per mesi nei piazzali per fare gli aggiornamenti al MIB3 (non alla parte elettrica). La Golf non ha ricevuto lo stesso trattamento, ed infatti ad un anno dal lancio ci sono parecchi utenti con l'auto piena di bug ( e la stessa cosa avviene con la Leon).

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MessaggioInviato: gio feb 25, 2021 8:39 pm 
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La situazione per la Golf è peggiorata. Produrranno per 3 giorni a settimana fino a metà Marzo (a febbraio erano 4 giorni a settimana).

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MessaggioInviato: gio feb 25, 2021 8:48 pm 
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Secondo VW la situazione tornerà alla normalità non prima della fine del primo semestre.
Anche Tesla ha dovuto tagliare la produzione.


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MessaggioInviato: gio feb 25, 2021 9:56 pm 
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Si ho letto, anche a causa del freddo in Texas che ha bloccato la produzione di componenti nello stabilimento.

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MessaggioInviato: lun mar 01, 2021 11:25 am 
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La mia era data in produzione per la 17^, hanno anticipato alla 14^, se ne sentono un po' di tutti i colori...

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Esiste una quantità di oggetti meccanici che aumentano gli stimoli sessuali di certe donne: primo fra questi è la Porsche 911.

Guidare di traverso è una delle cose più belle che un uomo possa fare da vestito.


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MessaggioInviato: lun mar 01, 2021 1:57 pm 
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Iscritto il: lun lug 24, 2006 7:51 pm
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Mi sono perso un pezzo.. Golf quale?
Tra l'altro oggi sono passato in Seat, il mio ordine di giugno 2020 è arrivato pochi giorni fà da loro e venduta ad un altro ragazzo. Nel frattempo stanno vendendo un sacco di Formentor.

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MessaggioInviato: lun mar 01, 2021 1:58 pm 
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Leon83 ha scritto:
Mi sono perso un pezzo.. Golf quale?

Quella di marca.


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MessaggioInviato: lun mar 01, 2021 2:12 pm 
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Iscritto il: dom mar 12, 2006 11:50 am
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Leon83 ha scritto:
Mi sono perso un pezzo.. Golf quale?
Tra l'altro oggi sono passato in Seat, il mio ordine di giugno 2020 è arrivato pochi giorni fà da loro e venduta ad un altro ragazzo. Nel frattempo stanno vendendo un sacco di Formentor.


S3!

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Esiste una quantità di oggetti meccanici che aumentano gli stimoli sessuali di certe donne: primo fra questi è la Porsche 911.

Guidare di traverso è una delle cose più belle che un uomo possa fare da vestito.


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MessaggioInviato: lun mar 01, 2021 2:36 pm 
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Zebrone ha scritto:
Leon83 ha scritto:
Mi sono perso un pezzo.. Golf quale?
Tra l'altro oggi sono passato in Seat, il mio ordine di giugno 2020 è arrivato pochi giorni fà da loro e venduta ad un altro ragazzo. Nel frattempo stanno vendendo un sacco di Formentor.


S3!

Che missile, complimenti.
Sui ritardi non si capisce più un acca. In autunno inverno ha colpito la Leon, ora da qualche mese colpisce solo la Golf. Non ho idea della situazione con l'Octavia (per Audi ti hanno anticipato la consegna quinti dovrebbe esserne esente).

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MessaggioInviato: lun mar 01, 2021 2:40 pm 
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Leon83 ha scritto:
Zebrone ha scritto:
Leon83 ha scritto:
Mi sono perso un pezzo.. Golf quale?
Tra l'altro oggi sono passato in Seat, il mio ordine di giugno 2020 è arrivato pochi giorni fà da loro e venduta ad un altro ragazzo. Nel frattempo stanno vendendo un sacco di Formentor.


S3!

Che missile, complimenti.
Sui ritardi non si capisce più un acca. In autunno inverno ha colpito la Leon, ora da qualche mese colpisce solo la Golf. Non ho idea della situazione con l'Octavia (per Audi ti hanno anticipato la consegna quinti dovrebbe esserne esente).


In verità c’è gente che ha ordinato a settembre e aspetterà un anno quindi la situazione è veramente molto strana. Speriamo di non subire slittamenti o altro...

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MessaggioInviato: lun mar 01, 2021 8:18 pm 
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Porsche will participate in a financing round of Rimac Automobili that will see the electric supercar maker raise 130 million to 150 million euros ($157 million to $181 million), Mate Rimac said.

The strategic investment should be completed in two to three months, Rimac told Automobilwoche, a sister publication of Automotive News Europe, in an interview. Rimac founded the Croatian company in 2011.

Porsche has a 15.5 percent stake in Rimac Automobili and could raise its stake to almost half in a deal that would include the transfer of Porsche's Volkswagen Group sibling, Bugatti, to the Croatian automaker, Automobilwoche said.

Porsche CEO Oliver Blume said earlier this month that intense discussions on Bugatti's future were ongoing and that Rimac Automobili could play a role as the brands were a good technological fit, adding that a decision was expected in the first half of 2021.

When asked about the deal, Rimac said that he could not provide more details.

As part of the deepening ties with Porsche, Rimac is expected to further expand its role as a supplier of electrical components to the company, which is mulling whether to add an electric super sports car in the second half of the decade.

Rimac Automobili supplies its electric supercar platform to other automakers, including Automobili Pininfarina. It also works with Aston Martin, Koenigsegg , Renault and Hyundai, which has a 14 percent stake in the company.

"The supercars have a limited market, the component market is much larger. That is why we are planning to expand our company," Rimac said.

Rimac Automobili is building a new campus near Zagreb that will include an R&D center, testing grounds, administration and production and be ready by 2023. At that time Rimac Automobili plans to have increased its workforce to 2,500 from 1,000.

Rimac sta presentando un piano di ricapitalizzazione, Porsche dovrebbe prendere parte raggiungendo il 50% del costruttore croato e cedendo Bugatti.


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MessaggioInviato: ven mar 05, 2021 6:53 pm 
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FRANKFURT -- Volkswagen brand plans to more than double the share full-electric vehicles will have in its European sales by 2030, in a bid to accelerate the automaker's shift toward battery-powered cars.

Full-electric vehicles are expected to account for more than 70 percent of the brand's European vehicle sales by 2030, compared with a previous target of 35 percent, VW said on Friday as it unveiled its 'Accelerate' strategy.

"With Accelerate we are increasing the speed on our path to a digital future," said Ralf Brandstaetter, who heads the VW brand and also sits on VW Group's management board.

In the U.S. and China, the brand is targeting a market share of over 50 percent for full-electric vehicles by 2030, VW said, taking aim at rivals including Tesla to become the world's leader in electric vehicle production.

"Of all the major manufacturers, Volkswagen has the best chance of winning the race. While competitors are still in the middle of the electric transformation, we are taking big steps toward digital transformation," Brandstaetter said.

"In the coming years, we will change Volkswagen as never before," he said, adding that integrating data and software functions into cars would open up new sources of revenue.

Following the launch this year of the Europe-only ID3 compact hatchback, the ID4 electric crossover is being rolled out this year, targeted at the U.S. and China.


Drivers reveal exactly how fast they want EVs to charge – and these cars are setting the pace
It comes as no surprise that the biggest setback for electric cars has been range anxiety and the 'inconvenience' of charging them.

Other ID models will include the all-wheel-drive ID4 GTX in the first half, followed by the sporty ID5 in the second half. The ID6 X/Cross, a seven-seat electric SUV for the Chinese market, will be launched in autumn, VW said.

VW said it is working on the next generation of an all-electric drive toolkit for flat vehicles called the Scalable Systems Platform. This will be deployed in 2026 for the first time in the Volkswagen’s flagship project, Trinity.

The Trinity project is developing a VW brand flagship electric sedan that will be built in the automaker's home plant in Wolfsburg, Germany.



VW said it had earmarked around 16 billion euros ($19 billion) for investment in the future trends of e-mobility, hybridization and digitalization up to 2025.

VW Group had been a laggard on electrification until it admitted in 2015 to cheating on U.S. diesel emissions tests and had to deal with new Chinese quotas for electric vehicles.

This prompted a strategic shift to zero-emission and self-driving technology, and it now has one of the most ambitious programs in the industry.

Automakers are also racing to develop electric vehicles to meet tighter CO2 emissions targets in Europe and this week Volvo joined a growing number of automakers including Jaguar, Ford of Europe and Jaguar aiming for a fully-electric line-up by 2030 or before.

Stellantis, the product of the merger between Fiat Chrysler Automobiles and PSA Group, plans to have fully-electric or hybrid versions of all of its vehicles available in Europe by 2025.

Volkswagen brand revealed a first design sketch of its Trinity flagship full-electric sedan, a model it claims will set new benchmarks in terms of range, charging speed and automated driving.

The silhouette indicates a sleek four-door fastback that could slot in beneath the Aero midsize electric sedan that is scheduled to launch in 2023.

"Trinity is a crystallization point for our ACCELERATE strategy, a lighthouse project, our software dream car,” VW brand CEO Ralf Brandstaetter, said in a statement.

VW says the production Trinity will play a crucial role in bringing highly automated driving to the mass-market.

By the planned start of series production in 2026, Trinity will be technically ready for Level 4 "mind-off" self-driving applications, which means that the driver can hand over all driving functions to the onboard computer.

Brandstaetter announced the flagship electric sedan in January, saying the working title "Project Trinity" symbolizes VW's goal of achieving three leaps in innovation.

The EV will be based on a new electric architecture that focuses on artificial intelligence and digitalization. VW management is currently drawing up the product specifications for the vehicle.


CONTENT FROM IHS MARKIT BLOG
Drivers reveal exactly how fast they want EVs to charge – and these cars are setting the pace
It comes as no surprise that the biggest setback for electric cars has been range anxiety and the 'inconvenience' of charging them.
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The production Trinity will be underpinned by VW's new Scalable Systems Platform and will be built in the automaker's home plant in Wolfsburg, Germany.

Executives say this will be the next generation of its high volume electric vehicle architecture, following the MEB platform that underpins the ID3 hatchback, which launched in Europe last year, and the ID4 crossover, which is being rolled out in Europe, the U.S. and China this year.

"It will be the first model that sits atop a new platform, which will a further evolutionary development of what we have today with the MEB," said VW brand development chief Thomas Ulbrich. "Naturally it will be rolled out across the group for use with other products."

VW said future vehicle models such as the Trinity will be produced with considerably fewer variants, and the hardware will largely be standardized to reduce complexity in production.

Project Trinity is the VW brand's equivalent of Audi's Artemis program. The project is developing a three row, seven-seat electric flagship, codenamed "Landjet," for Audi, Porsche and Bentley.


Il marchio Vw spinge ancora di più sull’elettrificazione, entro il 2030 il 70% delle vendite in Europa sarà elettrico. In Cina e negli USA sarà del 50%.
Nel 2021 il marchio lancerà la ID5 e la ID6 (solo per la Cina), nel 2022 arriveranno ID Buzz e Id7 berlina e coupè.
La piccola elettrica (circa 20.000 euro) arriverà solo nel 2025.
Brandstätter ha già dichiarato che Passat, Polo, T Roc e Golf avranno una sola ulteriore generazione.
Mentre Audi sta sviluppando il progetto Artemis Vw punta su Trinity che dovrebbe arrivare nel 2026 come ulteriore evoluzione della piattaforma MEB.
Buona parte degli investimenti andrà nello sviluppo software, ormai centrale per le auto del futuro. Ad esempio i veicoli Trinity avranno la possibilità di arrivare alla guida autonoma di livello 4 mediante update.
Mi permetto di ricordare che Vw nel 2016 aveva fatto molte promesse per la piattaforma MEB, non tutte sono state mantenute, adesso Wolfsburg vuole essere ancora più ambiziosa. Un gruppo che ha strutturalmente grossi problemi nell’affrontare cambi radicali (leggasi Bassa Sassonia e Ig Metall) non parte nel migliore dei modi.


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MessaggioInviato: ven mar 05, 2021 7:51 pm 
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Hanno anche problemi di sciopero a Wolfsburga a causa del contratto interno scaduto da 10 mesi.

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MessaggioInviato: ven mar 05, 2021 8:53 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Il marchio Vw spinge ancora di più sull’elettrificazione, entro il 2030 il 70% delle vendite in Europa sarà elettrico. In Cina e negli USA sarà del 50%.
....
Mi permetto di ricordare che Vw nel 2016 aveva fatto molte promesse per la piattaforma MEB, non tutte sono state mantenute, adesso Wolfsburg vuole essere ancora più ambiziosa. Un gruppo che ha strutturalmente grossi problemi nell’affrontare cambi radicali (leggasi Bassa Sassonia e Ig Metall) non parte nel migliore dei modi.
Aggiungiamo che gli effetti economici diretti della pandemia probabilmente dureranno almeno fino al 2022/2023 (salvo ulteriori varianti ... e per certi settori si parla di ripresa appena nel 2024, sempre che si riesca a contenerla entro quest'anno grazie ai vaccini), aggiumgiamo che gli Stati europei saranno costretti ad erogare varie forme di sussidi sociali per parecchio tempo e che senza bonus importanti la massa difficilmente passerà alle EV. Detto questo mi stupisco che riescano a prvedere un 70% di vendite EB in EUDM entro il 2030


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MessaggioInviato: ven mar 05, 2021 10:52 pm 
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mauro65 ha scritto:
daimlerchrysler ha scritto:
Il marchio Vw spinge ancora di più sull’elettrificazione, entro il 2030 il 70% delle vendite in Europa sarà elettrico. In Cina e negli USA sarà del 50%.
....
Mi permetto di ricordare che Vw nel 2016 aveva fatto molte promesse per la piattaforma MEB, non tutte sono state mantenute, adesso Wolfsburg vuole essere ancora più ambiziosa. Un gruppo che ha strutturalmente grossi problemi nell’affrontare cambi radicali (leggasi Bassa Sassonia e Ig Metall) non parte nel migliore dei modi.
Aggiungiamo che gli effetti economici diretti della pandemia probabilmente dureranno almeno fino al 2022/2023 (salvo ulteriori varianti ... e per certi settori si parla di ripresa appena nel 2024, sempre che si riesca a contenerla entro quest'anno grazie ai vaccini), aggiumgiamo che gli Stati europei saranno costretti ad erogare varie forme di sussidi sociali per parecchio tempo e che senza bonus importanti la massa difficilmente passerà alle EV. Detto questo mi stupisco che riescano a prvedere un 70% di vendite EB in EUDM entro il 2030

Magari saranno il 70% in un mercato dimezzato rispetto agli anni migliori...

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MessaggioInviato: sab mar 06, 2021 8:17 am 
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mauro65 ha scritto:
daimlerchrysler ha scritto:
Il marchio Vw spinge ancora di più sull’elettrificazione, entro il 2030 il 70% delle vendite in Europa sarà elettrico. In Cina e negli USA sarà del 50%.
....
Mi permetto di ricordare che Vw nel 2016 aveva fatto molte promesse per la piattaforma MEB, non tutte sono state mantenute, adesso Wolfsburg vuole essere ancora più ambiziosa. Un gruppo che ha strutturalmente grossi problemi nell’affrontare cambi radicali (leggasi Bassa Sassonia e Ig Metall) non parte nel migliore dei modi.
Aggiungiamo che gli effetti economici diretti della pandemia probabilmente dureranno almeno fino al 2022/2023 (salvo ulteriori varianti ... e per certi settori si parla di ripresa appena nel 2024, sempre che si riesca a contenerla entro quest'anno grazie ai vaccini), aggiumgiamo che gli Stati europei saranno costretti ad erogare varie forme di sussidi sociali per parecchio tempo e che senza bonus importanti la massa difficilmente passerà alle EV. Detto questo mi stupisco che riescano a prvedere un 70% di vendite EB in EUDM entro il 2030



Su quattroruote e su altre testate c’è un’aperta discussione sulla futura difficoltà da parte di una larga fetta del pubblico automobilistico di poter comprare un auto nuova se i prezzi base partiranno da 20.000 euro.
Purtroppo (questa è solo la mia opinione personale) l’Unione europea ha preso decisioni giacobine per imporre la rivoluzione elettrica tenendo in poco conto le trasformazioni radicali che ciò comporta.
L’aumento dei costi non è causato solo dal l’elettrificazione ma anche dai costi enormi che le case devono affrontare per creare un ecosistema software e contro hanno colossi come Google che sicuramente lo sa fare meglio.


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MessaggioInviato: sab mar 06, 2021 8:21 am 
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Giusto per far capire chi ispira questo tipo di politiche basta guardare i Verdi tedeschi. Al 90% saranno al governo a fine anno con la CDU senza la Merkel.
Hanno proposto:
1) nelle grandi città entro 5 anni forti limitazioni alle auto a combustione.
2)sovrattassa sui suv, persino quelli piccoli tipo T-Cross
3) aumento dell’accise sui carburanti
4) Tassa sull’emissione C02
5) limiti di velocità a 130 km/h
6) assicurazione speciale per i suv.

P.s. Anche Tavares ha annunciato che Stellantis aumenterà rapidamente l’offerta di veicoli elettrici.


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MessaggioInviato: sab mar 06, 2021 9:02 am 
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daimlerchrysler ha scritto:
Giusto per far capire chi ispira questo tipo di politiche basta guardare i Verdi tedeschi. Al 90% saranno al governo a fine anno con la CDU senza la Merkel.
Hanno proposto:
1) nelle grandi città entro 5 anni forti limitazioni alle auto a combustione.
2)sovrattassa sui suv, persino quelli piccoli tipo T-Cross
3) aumento dell’accise sui carburanti
4) Tassa sull’emissione C02
5) limiti di velocità a 130 km/h
6) assicurazione speciale per i suv.

P.s. Anche Tavares ha annunciato che Stellantis aumenterà rapidamente l’offerta di veicoli elettrici.
Non avevo dubbio che comandassero i Verdi tedeschi, appoggiati da una certa stupidità lato Parigi (mi riferisco ai policy maker non a Tavares). Stanno aprendo i cancelli a Google ed ai cinesi, i tedeschi quando hanno l’ordine di marciare lo fanno fino in fondo senza preoccuparsi di cosa c’è davanti, magari c’è il burrone ma loro credono che ci sia il campo di grano baciato dal sole e quindi avanti tutta :piangi2


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MessaggioInviato: sab mar 06, 2021 9:29 am 
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Sante parole.


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MessaggioInviato: dom mar 07, 2021 1:57 pm 
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Il marchio Vw avrà almeno un nuovo prodotto elettrico ogni anno.

2020: ID3 e ID4
2021: ID5 e ID6
2022: ID aero e ID buzz
2023 :Aero B (sw e crossover)
2024 Artemis (si presuppone un suv di lusso)
2025 :Id2
2026: Artemis


Allegati:
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https://europe.autonews.com/automakers/ ... eport-says

Vw il 15 marzo terrà una conferenza stampa per presentare un nuovo.......
tipo di batteria. :piangi2
Ormai siamo arrivati a questo, i modelli non contano più niente.
A parte gli scherzi Vw vuole fornire più dettagli per la prossima fase dell’elettrificazione. Al posto del pianale MEB ci sarà una sua evoluzione che partirà dal progetto Trinity previsto per il 2026.
Diess vuole anche parlare dei primi step della Car Software unit, in pratica l’OS del gruppo Vw.


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MessaggioInviato: gio mar 11, 2021 1:28 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
https://europe.autonews.com/automakers/vw-hikes-battery-cell-demand-ev-expansion-report-says

Vw il 15 marzo terrà una conferenza stampa per presentare un nuovo.......
tipo di batteria. :piangi2
Ormai siamo arrivati a questo, i modelli non contano più niente.

Oh beh, è come quando FCA fece il lancio del multiair, che doveva costituire l'arma con cui mettere al tappeto tutta la concorrenza di ogni ordine e grado perchè senza quello non si sarebbe arrivati ad omologare motori successivi all'euro5, diceva il boss dell'appennino.
Ad esser sinceri, essendo la batteria il collo di bottiglia del processo di elettrificazione, imho ci sta che si ponga l'accento su qualcosa di innovativo, a patto che meriti...


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Sono sicuro che non meriterà. Probabilmente discuteranno di come procurarsi milioni di batterie ogni anno, sforzo quasi titanico.


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https://www.handelsblatt.com/unternehme ... 01506.html

https://www.manager-magazin.de/unterneh ... 1671e94037

Manager Magazin e Handelsblatt svelano dettagli dei prossimi appuntamenti di Vw.
Durante il power day oltre ad informazioni sull’acquisto delle batterie dovrebbe annunciare un accordo paneuropeo con BP per installare nuove colonnine di ricarica. Il consorzio Ionic è troppo lento nell’ espandere la rete.
In più Vw dovrebbe annunciare altri 5.000 tagli alle fabbriche tedesche, a causa dello strapotere dei sindacati il peso del personale sul fatturato è pari al 17%, Psa arriva al 10%.


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MessaggioInviato: lun mar 15, 2021 1:29 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
https://europe.autonews.com/automakers/vw-hikes-battery-cell-demand-ev-expansion-report-says

Vw il 15 marzo terrà una conferenza stampa per presentare un nuovo.......
tipo di batteria. :piangi2
Ormai siamo arrivati a questo, i modelli non contano più niente.
A parte gli scherzi Vw vuole fornire più dettagli per la prossima fase dell’elettrificazione. Al posto del pianale MEB ci sarà una sua evoluzione che partirà dal progetto Trinity previsto per il 2026.
Diess vuole anche parlare dei primi step della Car Software unit, in pratica l’OS del gruppo Vw.


Magari annunceranno qualche aggiornamento sulle batterie prodotte da Quantum Scape, di cui VW ha acquisito una partecipazione. Da qualche tempo girano notizie su queste batterie, a elettrolita solido, che dovrebbero garantire una maggior autonomia - 700 km - e durata della batteria, oltre a non essere infiammabili. Si dice che saranno disponibili dal 2024/2025.

Certo, i modelli contano davvero poco, in questo contesto: sempre più omologati. :piangi2


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Entro il 2030, il gruppo Volkswagen realizzerà sei "gigafactory" in Europa, per una capacità produttiva totale di batterie pari a 240 GWh. Tale obiettivo rientra in una più ampia strategia che i vertici aziendali hanno delineato al Power Day, un evento appositamente dedicato a illustrare la roadmap tecnologica fino al 2030 per i sistemi di ricarica e di accumulo dell'energia.

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Le gigafactory. Il costruttore di Wolfsburg, in particolare, ha deciso di imprimere una svolta alla gestione della filiera delle batterie focalizzandosi maggiormente sulle partnership e sulla produzione interna che sull'acquisto da fornitori esterni. L'obiettivo è ridurre "in modo significativo la complessità e il costo della batteria, per rendere l'auto elettrica attraente e accessibile per il maggior numero di persone possibile". Inoltre, a Wolfsburg puntano a garantirsi una fornitura stabile e sicura di celle dopo il 2025, quando scadranno una serie di contratti di fornitura, in particolare con produttori asiatici, e la domanda interna e di mercato subirà un ulteriore incremento con l'espansione della gamma: nel 2030 il 60% delle vendite totali del gruppo, infatti, sarà rappresentato da auto a batteria. In tale quadro, va letta la decisione non solo di costruire entro il 2030 sei gigafactory, con una capacità produttiva a regime di 40 GWh ciascuna, ma anche di rafforzare le partnership industriali, a partire da quella con la svedese Northvolt, scelta come fornitore strategico per celle di batterie destinate a modelli per il segmento premium.

Rafforzare le partnership. Le due aziende hanno deciso di ampliare da 32 a 40 GWh la capacità produttiva dell'impianto in costruzione a Skellefteå (in Svezia, dove le attività di assemblaggio inizieranno nel 2023) con l'obiettivo di sostenere ordini per un valore totale di circa 12 miliardi di euro nei prossimi 10 anni (salgono così a oltre 22,5 miliardi di euro gli ordini raccolti dall'azienda svedese tra i clienti chiave). Per rafforzare la collaborazione è previsto anche che la Volkswagen incrementi la propria partecipazione del 20% nel capitale della Northvolt e che quest'ultima ceda ai tedeschi le sue azioni nella joint venture per la realizzazione di una seconda gigafactory a Salzgitter, in Germania.

Gli altri Paesi coinvolti. Nella città della Bassa Sassonia saranno prodotte batterie per modelli destinati a segmenti di massa: Salzgitter, in particolare, diventerà il polo di riferimento per lo sviluppo di innovazioni di processo, chimiche e progettuali, anche grazie alla creazione di un centro per il riciclaggio di accumulatori esausti. Le due gigafactory, che con la localizzazione di determinate produzioni avranno la possibilità di migliorare le economie di scala e di ridurre la complessità delle attività di assemblaggio e quindi i costi operativi, saranno entrambe alimentate da fonti rinnovabili e verranno affiancate da altri quattro impianti, per i quali è già stato avviato il processo di ricerca dei partner e di selezione delle migliori località. Dopo i due in Svezia e Germania, la terza fabbrica sarà probabilmente realizzata entro il 2026 in Spagna, in collaborazione con il governo di Madrid e la società energetica Iberdrola. A tal proposito, è stato precisato che una scelta definitiva non è stata ancora presa e che la Spagna è solo uno dei Paesi presenti in una shortlist comprendente anche Portogallo e Francia ("la scelta dipenderà dalle condizioni offerte"). Una quarta gigafactory è prevista per il 2027 in Europa orientale tra "Repubblica Ceca, Polonia o Slovacchia". In ogni caso gli impianti saranno realizzati dal gruppo, autonomamente o in partnership con altre realtà.

Celle prismatiche e stato solido. La riduzione dei costi sarà perseguita non solo internalizzando la produzione, ma anche investendo sulla configurazione dei sistemi di batteria. "Miriamo a ridurre il costo e la complessità della batteria e allo stesso tempo aumentarne l'autonomia e le prestazioni", ha spiegato il responsabile delle tecnologie Thomas Schmall. Significativi vantaggi in termini di costi sono attesi soprattutto grazie a una nuova tipologia di cella prismatica (viene chiamata cella unificata) caratterizzata da una particolare configurazione e progettazione: sarà lanciata nel 2023 ed entro il 2030 verrà installata sull'80% dei i veicoli elettrici del gruppo. Ulteriori risparmi saranno ottenuti anche tramite l'utilizzo di materiali chimici avanzati come il ferro-fosfato o la grafite sintetica, nuovi processi produttivi e sistemi di riciclaggio innovativi (il target è riutilizzare il 95% delle materie prime). L'obiettivo finale è ridurre i costi delle batterie per i modelli entry level fino al 50% e fino al 30% nei prodotti per il mercato di massa, ovviamente migliorando le capacità di stoccaggio, aumentando l'autonomia e dimezzando i tempi di ricarica. "Useremo le nostre economie di scala a vantaggio dei nostri clienti", spiega ancora Schmall. "In media, ridurremo il costo dei sistemi di batterie a un livello significativamente inferiore ai 100 euro per chilowattora. Questo renderà finalmente la mobilità elettrica conveniente e dominante". Inoltre, la nuova cella unificata prismatica consentirà al gruppo di compiere il passaggio alle batterie allo stato solido già intorno al 2025.

L'espansione della rete. L'offensiva sul fronte delle batterie si accompagna anche all'espansione su larga scala dell’infrastruttura per la ricarica rapida. Insieme ai suoi partner, l'azienda punta a gestire in Europa circa 18 mila punti pubblici entro il 2025. Si tratta di un numero cinque volte superiore a quello attuale e in grado di soddisfare circa un terzo della domanda europea totale prevista tra quattro anni. Per raggiungere tale obiettivo il gruppo tedesco punterà sia su Ionity, la joint venture con numerosi altri costruttori come Daimler, BMW o Ford, sia su diverse partnership strategiche. Con la società petrolifera britannica BP si punta a installare circa 8 mila punti di ricarica con potenze da 150 kW, in 4 mila stazioni di servizio, per la maggior parte in Germania e Regno Unito. Con Iberdrola saranno coperte le principali rotte di traffico in Spagna, mentre in Italia saranno realizzati con il gruppo Enel punti di ricarica rapida sia lungo le autostrade, sia nelle aree urbane. Il gruppo Volkswagen investirà circa 400 milioni di euro entro il 2025 mentre ulteriori investimenti saranno a carico dei partner. L'espansione della rete riguarderà anche il Nord America (Electrify America sta pianificando circa 3.500 punti di ricarica rapida entro la fine dell'anno) e in Cina, dove l'obiettivo dei tedeschi è realizzare 17 mila punti di ricarica rapida entro il 2025 attraverso la joint venture Cams.

Soluzioni energetiche. Il gruppo di Wolfsburg intende offrire soluzioni per integrare l'auto elettrica nei sistemi energetici privati, commerciali e pubblici e quindi consentire di utilizzare i veicoli come dispositivi di accumulo di energia verde (l'auto è vista come una power bank mobile). Si tratta, in sostanza, della tecnologia Vehicle-to-grid (V2G), che sarà disponibile dal 2022 su tutti i modelli alla spina dei marchi del gruppo basati sulla piattaforma Meb. Volkswagen offrirà anche un pacchetto completo di servizi, dalla wallbox bidirezionale alla gestione dell'energia. "La mobilità elettrica è diventata il nostro core business", ha detto l'ad Herbert Diess, "e puntiamo a essere in pole position nella corsa per le migliori batterie nell'era della mobilità a emissioni zero".

Piano assai ambizioso, probabilmente troppo.


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MessaggioInviato: mar mar 16, 2021 10:56 am 
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Volkswagen AG plans to widen cost-saving efforts and standardize key technologies as the German manufacturer seeks to rival Tesla Inc. on electric cars and keep traditional rivals at bay.

VW targets 1 million electric-vehicle sales this year and aims to become the global EV market leader by 2025 at the latest, the company said Tuesday. By 2030, the share of fully electric vehicles in Europe is set to rise to as much as 60% of its deliveries.

“We think that we can prove this year that we are strong in EV,” Chief Executive Officer Herbert Diess said in an interview with Bloomberg Television.

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Europe’s largest automaker is overhauling its sprawling operations to free up funds for new technologies as it plans to build the industry’s largest fleet of electric vehicles. The company is introducing several new battery-powered models, has unveiled Europe’s boldest battery-production push and struck a deal with unions to cut more jobs in Germany.


VW’s preference shares rose as much as 5% in Frankfurt to 204.50 euros, the highest intraday since July 2015. The Wolfsburg-based manufacturer is now valued at about 117 billion euros ($139 billion).

VW said it will use a “platform” approach to leverage economies of scale and raise the efficiency of deploying technologies including software, batteries and charging infrastructure.

The company plans to bolster its software operations to 10,000 staff as it develops automated-driving features and in-car operating systems. The hiring push would make VW one of Europe’s largest software firms behind SAP SE, improving its chances of catching up to Tesla and counter the existential risks posed by the automotive ambitions of Apple Inc. and Alphabet Inc.

New Volkswagen ID.4 Electric Car Takes Aim at SUV Buyers
Volkswagen’s ID.4 electric SUVPhotographer: Krisztian Bocsi/Bloomberg
Here’s how VW’s units did last year:

Operating profit at VW’s namesake passenger-car brand plummeted to 454 million euros in 2020, from 3.8 billion euros in 2019
The Audi division, which leads the group’s software expansion, saw operating profit decline to 2.7 billion euros from 4.5 billion euros
Porsche, the group’s most profitable brand, emerged from the pandemic largely unscathed with 4 billion euros in operating profit, compared with 4.2 billion euros in the previous year
Last month, the company said it expects profitability to improve this year. It kept its dividend proposal unchanged even as analysts braced for a cut, and said rising vehicle deliveries will push up revenue up significantly.

By 2025 at the latest, VW wants to generate an operating return on sales of 7% to 8%.

VW’s revamp efforts were jolted last year by the health crisis, which shuttered factories and showrooms. While many European countries still wrestle with rising infections and slow vaccinating, the industry is also suffering from a shortage of semiconductors that has disrupted production.

Il 2020 ha lasciato pesanti ripercussioni sul gruppo però tutto sommato il gruppo ha realizzato ben 10 miliardi di euro di utile operativo (19 nel 2019) e il gruppo ha in cassa 26 miliardi di euro.
Diess continua ad essere molto aggressivo con i target di sviluppo, non con quelli finanziari, 6 giga giga Factory entro il 2030, 1 sola mega piattaforma elettrica SSP dal 2026 per tutti i modelli (dalla Polo alla Q9), 10.000 ingegneri di software assunti entro il 2025 (Vw diventerebbe la seconda azienda di software dopo SAP in Europa).
Diess è riuscito anche ad imporre nuovi tagli alle fabbriche tedesche, circa 5.000 operai non verranno sostituiti.
Se arriverà in porto l’accordo con il governo spagnolo Seat produrrà la famiglia di Id2 (MEB accorciato) a partire da circa 20.000 euro per diversi marchi del gruppo.
Per il 2021 si attende un miglioramento importante delle vendite e dei profitti nonostante i lockdown in Europa e i problemi delle forniture dei chip.


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MessaggioInviato: ven mar 19, 2021 1:21 pm 
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Volkswagen prüft Börsengang der Porsche AG: Die Reaktionen waren massiv, als manager magazin vor knapp vier Wochen exklusiv über die Pläne des Autokonzerns berichtete. Der Aktienkurs legte binnen Kurzem um gut 7 Prozent zu, am Ende des Börsentages blieben 4 Prozent plus. Volkswagen bestätigte die Pläne zwar nicht, dementierte aber auch nicht. Finanzvorstand Frank Witter (61) habe Order gegeben, die Sache keinesfalls zu verneinen, hieß es tags darauf in Konzernkreisen.

Derweil ist der Kurs weiter gestiegen, was auch an guten Zahlen liegt. Volkswagen hat 2020 trotz Corona operativ 9,7 Milliarden Euro verdient. Konzernboss Herbert Diess (62) und VW-Markenchef Ralf Brandstätter (52) beschleunigen den Elektrokurs.


Und der Börsengang der Porsche AG, „bleibt sehr lebendig“, wie ein Topmanager bestätigt, auch wenn es „in diesem Jahr wohl nichts mehr wird“. Für den Grundsatzbeschluss gelte das nicht automatisch, sagt ein Kol­lege. Ein Börsengang benötige Vorbereitung.

Die Hauptfrage ist, wann Herbert Diess wie viel Geld für den Konzernumbau braucht. Schon die Investitionen in Software und autonomes Fahren werden Mil­liarden Euro zusätzlich verschlingen, von „Kooperationen, Beteiligungen, vielleicht Übernahmen“ ist intern die Rede, ohne die man den Aufstieg zum Techkonzern nicht schaffen werde. Im Ausblick auf 2021 ist - noch etwas vorsichtig - von "deutlich höheren Effekten aus Mergers & Acquisi­tions-Aktivitäten" die Rede. Dazu kommen die Milliardeninvestitionen in das auf dem "Power Day" Mitte März angekündigte Netzwerk von Gigafabriken für Batteriezellen.

Wenn man die Porsche AG an die Börse bringt und zum Beispiel 25 Prozent der Aktien verkauft, könnte man dafür wohl 20 bis 25 Milliarden Euro kassieren. Einnahmen in dieser Höhe machten es deutlich einfacher, die hohen Investitionen zu stemmen.

Der Plan hat eine längere Vorgeschichte. Begonnen hatte alles im Herbst 2018. Porsches Finanzvorstand Lutz Meschke (54) taxierte den möglichen Börsenwert des Sportwagenherstellers öffentlich auf 60 bis 70 Milliarden Euro – und trug den Gedanken auch in der Konzernzentrale vor. In Wolfsburg sank Meschkes Stern zwar ob der Eigenmächtigkeit. Die Großaktionärsfamilien Porsche und Piëch aber beförderten Meschke. Seit Juli 2020 sitzt er auch im Vorstand der Fami­lienholding Porsche SE.

Um die Zeit herum nahm Meschkes Idee wieder Fahrt auf: Volkswagen-Chef Diess hatte den Investoren im Frühjahr 2019 ­einen Konzernwert von 200 Milliarden Euro in Aussicht gestellt – und war dieser Verheißung nie auch nur annähernd nah gekommen. Hauptgrund: Volkswagen ist längst ein Lehrbeispiel für das Kapitalmarktphänomen des „Konzernabschlags“.

Projekt „Phoenix“ wurde gestartet, die Porsche-Börsenstory in den Folgemonaten in diversen Szenarien durchgespielt. Inzwischen ist sie auch auf einer anderen Ebene angelangt. Diess arbeitet mit dem Vorstand seit Kurzem an einer neuen Konzernstrategie; ein höherer Börsenwert gehört zu den Zielen dieser auf das Jahr 2030 ausgerichteten Vision. Die zuständige Arbeitsgruppe habe sich zu ersten Treffen zusammengefunden, heißt es in Wolfsburg. Man diskutiere auch, wie die einzelnen Marken ihren Wert maximieren können.

Das Ziel für die Volkswagen-Bewertung erhöhte Herbert Diess intern bereits: 250 Milliarden Euro sollen es jetzt werden. Der Jackpot dabei heißt Porsche.

Die betriebswirtschaftliche Logik von Projekt Phoenix, so verlautet im Umfeld des Konzerns, habe die Oberhäupter der Fami­lien prinzipiell überzeugt; Wolfgang Porsche (77) und Cousin Hans-Michel Piëch (79) seien der Sache gegenüber aufgeschlossen.

Es werde sogar diskutiert, ob und wie die künftig im MDax notierte Porsche SE mit eigenem Geld in ihre historische Keimzelle einsteigen könne. Die Holding hält aktuell 53 Prozent der Volkswagen-Stammaktien, ist aber nicht ­direkt an den Marken beteiligt.

Die Familie äußert sich nicht. Konzernchef Diess sagte auf der Jahrespressekonferenz, Porsche sei eine Perle; aber "wir sehen keinen unmittelbaren Handlungsbedarf". Doch am Kapitalmarkt hilft die Hoffnung auf Porsche bereits. Der Volkswagen-Kurs steigt rasant, zusätzlich getrieben durch die großen Elektro- und Batterieankündigungen. Das Unternehmen ist inzwischen 139 Milliarden Euro wert (Stand 17. März) und damit gut 50 Milliarden Euro mehr als Mitte Februar – Höchststand seit dem Dieselskandal im Herbst 2015.

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Die Porsche AG bewerten die Investoren allerdings längst wie einen Techkonzern, theoretisch fast so viel wert wie die Mutter Volkswagen. Allein dem Taycan misst Arndt Ellinghorst, Autochef des Researchhauses Bernstein, ­einen Wert von 30 Milliarden Euro zu.

Porsche und damit dessen Chef Oliver Blume (52) liegen auch im konzerninternen Rennen klar vorn. Die Absatzzahlen der Sportwagenmarke haben sich im Corona-Jahr und auch Anfang 2021 deutlich besser entwickelt als im Rest des Konzerns; Blume liefert regelmäßig Topgewinne.

Während Diess seine Finanzer ge­rade erst einen Plan ausarbeiten ließ, die Fixkosten im Konzern bis 2023 um 5 Prozent zu senken, läuft Blumes langfristiges Ergebnisprogramm längst. Jetzt will er nach dem Sparjahr 2020 wieder expandieren und nicht – der Konzernvorgabe folgend – noch einmal zusätzlich zu seinem Programm die Kosten senken.

Blume wird sich, was Porsche betrifft, wohl durchsetzen. Sein Ziel scheint ehrgeizig genug: drei Milliarden Euro Ergebnisverbesserung jährlich nach 2025, um so 15 Prozent operative Umsatz­rendite zu sichern.

Im Konzern wird Porsche-Lenker Blume als möglicher Ersatz für Herbert Diess gehandelt, wenn der aufhört. Aber will Blume das überhaupt? Als Chef ­einer börsennotierten Porsche AG würde er so etwas wie der Nachfolger des letzten unabhängigen Porsche-Vor­sitzenden Wendelin Wiedeking (68). Sicherlich weniger laut. Aber mit einem ungleich stärkeren Unternehmen.

I rumors su una possibile quotazione di Porsche continuano a diventare più consistenti, per la prima volta il management della casa di Stoccarda ha ammesso che potrebbe essere possibile. Per Vw sarebbe una rivoluzione copernicana. Per decenni (dai tempi di Carl Hahn, 1982) Vw ha continuato a crescere mediante acquisizioni non curandosi affatto dei richiami degli azionisti diversi dalla bassa Sassonia e successivamente dalle famiglie Porsche-Piech. Vw era l’esatto opposto di Fiat sotto Marchionne che spezzettava a più non posso rendendo gli azionisti sempre più ricchi.
In Vw non sono solo i sindacati a remare contro, anche la Bassa Sassonia e Porsche Se hanno bloccato i piani di Müller e poi Diess schierandosi contro le cessioni di Ducati e Lamborghini. Persino una scelta ovvia come la quotazione di Traton (Man e Scania) è stata un parto super travagliato.
Diess vorrebbe realizzare un colpo grosso e acquisire una grossa azienda di software, VW potrebbe quotare fino al 25% di Porsche mantenendone il pieno controllo e incassando quasi 25 miliardi di euro. Secondo manager Magazin persino le famiglie sarebbero d’accordo.
Vedremo se succederà, di sicuro il mercato è più che effervescente, Vw ha superato di slancio SAP come azienda con la maggiore capitalizzazione nel DAX.


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MessaggioInviato: ven mar 26, 2021 11:31 am 
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Vw ha rilasciato 2 teasers del progetto Trinity, dubito che si avvicineranno alla realtà
Da quanto è stato detto il primo veicolo Trinity verrà commercializzato nel 2026, verrà prodotto a Wolfsburg e sarà lungo tra i 4,25 e i 4,5 mt.
Il pianale sarà chiamato SSP e sarà l’erede del pianale MEB. Sarà possibile aggiornarlo fino alla guida di livello autonomo 4.
Il progetto Artemis di Audi invece arriverà nel 2024 con modelli Audi, Bentley e Porsche.


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