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MessaggioInviato: sab nov 22, 2014 4:40 pm 
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FRANKFURT (Reuters) - German auto maker Volkswagen (VOWG_p.DE), which is cutting costs and overhauling its development and production, is on track to reach its goal of a pretax profit of 8 percent of sales by 2018, German weekly Wirtschaftswoche reported on Saturday.

The publication cited company sources as saying after the group's supervisory meeting on Friday that the margin target remained within reach.

Volkswagen Group, whose brands include Audi, Skoda and Porsche, is seeking cost savings of around 10 billion euros ($12.4 billion) to close a profitability gap with some of its peers, a source told Reuters on Friday.

The company is in the process of switching to a modular toolkit technology called MQB, which it launched in 2012. It is designed to help VW manufacture a huge variety of car sizes and shapes on a single production line, increasing flexibility while slashing assembly costs.

Wirtschaftswoche also cited its sources as saying the modular production platform would be introduced at its Swedish trucks business Scania from 2016 and at its MAN SE trucks subsidiary from 2019.

A source familiar with the matter confirmed that Scania was the first of the two truck businesses to benefit from MQB.

When asked to comment, a VW spokesman said: "We are making good progress in the development of a modular system for commercial vehicles."

FRANKFURT (Reuters) - Volkswagen AG (VOWG_p.DE) is to invest 85.6 billion euros (68 billion pounds) in its automotive operations over the next five years to push foreign expansion, new models and technology to back its quest for global leadership.

Volkswagen said the bulk of the cash will flow into developing more efficient vehicles and production methods, taking its capital expenditure to between 6 and 7 percent of revenue in the period from 2015 to 2019, which analysts said amounts to a slight hike in investment spending.

Analysts at investment banking advisory firm Evercore ISI said, "As expected, VW's five-year capex planning has not become a victim of the company's efficiency programme which is, among other things, aiming at 5 billion euros of efficiency gains at the VW brand by 2018."

Volkswagen shares rose 1 percent, to 176.10 euros at 1140 GMT, while the DAX (.GDAXI) blue chip index was trading up 2 percent.

Around 41.3 billion euros of the investment plan will go toward developing a range of sports utility vehicles, modernizing part of the light commercial vehicle portfolio and toward developing hybrid and electric drives.

At the same time, investments are also planned in new vehicles and successor models in almost all vehicle classes, which will be based on modular toolkit technology and related components, the company said in a statement.

Volkswagen Group Chief Executive Martin Winterkorn said the investment plan will help it become "the leading automotive group in both ecological and economic terms with the best and most sustainable products."

Around 23 billion euros will be spent on expanding capacity at its plant in Poland where it builds Crafter vans, and the new Audi plant in Mexico, as well as on paint shops and a production facility to make vehicle parts.

Poised to meet its annual sales target of 10 million vehicles four years early in 2014, Europe's largest carmaker has also sought to embark on an efficiency drive to save 5 billion euros across its multi-brand group which includes luxury division Audi and Czech carmaker Skoda.

But squeezing budgets appears to be tough as VW faces costly commitments to develop fuel-efficient powertrains to meet carbon dioxide emission targets, and to beef up its troubled operations in the United States while expanding in China, its biggest market.

Volkswagen's Chinese joint ventures will invest 22 billion euros in new production facilities and products by 2019, the company said.

Volkswagen continua a spingere sul pedale degli investimenti per completare la conquista del primo posto tra i costruttori.
In realtà già nel 2014 Vw e' riuscita a raggiungere alcuni dei target previsti per il 2018 come il margine Ebit dell'8% e vendite superiori ai 10 milioni.
Negli ultimi mesi il management sta cercando di tagliare i costi ma le resistenze dei sindacati sono riuscite a bloccare qualsiasi tentativo.
Vw ha confermato la spesa di 85 miliardi euro (di cui il 56% in Germania quando sarebbe molto più conveniente spostare gli investimenti altrove) per i prossimi 5 anni più i 22 che faranno capo solo alle JV cinesi.
Per il 3 anno consecutivo Vw sarà il gruppo che investirà di più al mondo, davanti a Samsung e IBM.
Intanto Scania avrà il compito di sviluppare un pianale modulare per i marchi Sacnia, Man e Vw nutzfahrzeuge.
Oltre ai 5 miliardi a carico del marchio Vw altri 5 verrano tagliati tra gli altri marchi.


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MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 4:23 pm 
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Più poteri e autonomia decisionale per i singoli marchi e i dirigenti delle regioni operative: la Volkswagen si appresta a varare una vera e propria riforma nella gestione delle sue attività globali. L'obiettivo è quello di risolvere con interventi più mirati quelle situazioni di difficoltà che il Gruppo sta attraversando su mercati importanti, come quelli statunitense e brasiliano.

Usa e Brasile, due spine nel fianco del gigante. La flessione delle vendite dall'altra parte dell'Atlantico è un problema che a Wolfsburg devono affrontare al più presto: ne va del raggiungimento di uno degli obiettivi più ambiziosi nella storia della Casa, quello di diventare il primo Costruttore al mondo entro il 2018, superando la General Motors e la Toyota.

Osterloh: "Decentralizzare quanto più possibile". Secondo quanto riportato in mattinata dalla Reuters, è stato Bernd Osterloh a lanciare il sasso, con dichiarazioni inequivocabili. "Un'azienda di queste dimensioni non può controllare tutto da Wolfsburg. Il nostro approccio è quello di accentrare quanto necessario e decentralizzare quanto più possibile", ha affermato il presidente del consiglio sindacale del Gruppo, che siede anche nei cda di Volkswagen e (da luglio) Volkswagen Group of America.

La svolta in Nordamerica è necessaria. Sostenuto solo parzialmente dalla crescita dei volumi di Audi e Porsche, il Costruttore risente negli Usa dell'ormai perdurante situazione di difficoltà del marchio Volkswagen, che dopo la flessione accusata l'anno scorso, continua a calare in doppia cifra: da inizio 2014 si registra un ulteriore -11%. Una matassa da sbrogliare, in primo luogo per guadgnare terreno sul mercato americano - che è pur sempre il secondo al mondo - e in seconda battuta per affrancarsi da quel legame con la Cina che rischia di diventare un abbraccio troppo stretto.

Piani ambiziosi per Chattanooga. Ai piani alti, del resto, hanno già iniziato a muoversi in tal senso: la filiale americana del brand si appresta a inaugurare a Chattanooga il nuovo Centro di Sviluppo e Pianificazione che coordinerà i progetti per i mercati nordamericani. Va ricordato, inoltre, che sempre a Chattanooga verrà affidata nel 2016 la produzione della grande Suv a sette posti (lunghezza attorno ai cinque metri), derivata dalla concept CrossBlue e costruita sulla piattaforma modulare Mqb.

L'accentramento ritarda i debutti. Questa ambiziosa operazione di devolution servirà prima di tutto a ridurre il "time to market" dei modelli specifici per le singole regioni: "Non è un problema che riguarda soltanto il Nordamerica, ma emergerà anche altrove", ha sottolineato Osterloh. Secondo fonti aziendali citate dalla Reuters, l'eccessivo accentramento decisionale nelle mani di pochi top manager operanti a Wolfsburg è la prima ragione del ritardo di alcune novità di prodotto, alla base delle difficoltà transatlantiche.


Fa sempre un certo effetto sentire un capo del sindacato che detta la linea al management ma la Vw è fatta così.
Oltre agli USA VW creerà strutture decentralizzate per le aree come Brasile, India e Sud est asiatico dove il gruppo è molto indietro rispetto ai target.
Negli USA adesso arrivano a stento a 600.000 unità rispetto al milione preventivato per il 2018, in India sono al 2% come quota contro un target del 10%.
In Brasile dove fino al 2002 erano primi adesso sono diventati terzi e la Palio ha detronizzato la Gol dal primo posto.
Come consolazione Wolfsburg registra numeri migliori in Europa sia come volumi che come profitti.


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MessaggioInviato: gio dic 04, 2014 5:03 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
negli USA adesso arrivano a stento a 600.000 unità
già, e l'apporto della Golf è risibile, questo fa capire come l'Europa non è il centro del mondo...

_________________
"Se devi sbagliare, fallo in fretta!"


http://it.groups.yahoo.com/group/subaru_legacy/


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2014 8:38 pm 
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* BMW production chief to succeed Reithofer as CEO

* 49-year-old Krueger led BMW push into emerging markets

* Other top BMW executive Diess bolts to Volkswagen (Adds background on next CEO and detail on BMW/VW strategy)

By Edward Taylor and Andreas Cremer

BERLIN/FRANKFURT, Dec 9 (Reuters) - German carmaker BMW and larger rival Volkswagen announced surprise changes to top management on Tuesday, with the veteran CEO of the Munich-based luxury group stepping down a year early and handing the reins to the firm's younger production chief.

BMW said Chief Executive Norbert Reithofer, who has run the company since 2006, would step aside in May. Harald Krueger, a 49-year-old who has led BMW's push into emerging markets like China, will take his place, becoming one of the youngest executives ever to run a global carmaker.

In a related move, Volkswagen announced that it had recruited BMW's research and development chief Herbert Diess to run its flagship VW passenger car brand.

One source told Reuters that Diess bolted to VW after failing to get assurances that he would succeed Reithofer, whose contract had been due to expire in 2016. When Diess left, BMW decided to accelerate its own succession plan.

Diess takes over responsibility for the VW brand from Chief Executive Martin Winterkorn, who has been doing that job in addition to running the broader VW group.

The move turns Diess, a 56-year-old engineer, into a strong candidate to replace Winterkorn as CEO of Europe's largest carmaker when his contract expires in late 2016.

Investors have been seeking clarity on the succession plans at both carmakers. Winterkorn, who has run VW since 2007, is 67 years old.

Reithofer is 58, close to the regular 60-year-old retirement age for top executives at BMW.

He will become chairman of BMW's supervisory board, a non-executive role that will nonetheless allow him to continue to exert influence over the group he joined over a quarter of a century ago. Reuters reported on Monday that BMW was on the verge of making changes to top management.

Krueger is seen as a conservative choice to run BMW. He was responsible for human resources and ran the Mini and Rolls-Royce brands, as well as BMW's motorcycle division and after-sales services before taking charge of production in 2013.

The changes come at a time when the Bavarian carmaker is being torn between the need to satisfy regulatory demands for lower vehicle emissions and fulfill client demand for ever larger sports utility vehicles.

GOOD OVERVIEW

As production chief, a post previously held by Reithofer and outgoing supervisory board Chairman Joachim Milberg, Krueger has overseen BMW's strategy of cutting a dependence on Europe by expanding manufacturing into overseas markets.

This year alone, BMW announced plans to increase production capacity at its U.S. plant in Spartanburg, South Carolina by 50 percent, as well as unveiling plans to build a new factory in Mexico.

"Despite his young age, he's been with BMW for over two decades, has a good overview of the company and appears the right choice to take on future challenges of fuel-efficiency and digitalisation," Frank Schwope, an analyst at NordLB, said of Krueger.

At Wolfsburg-based Volkswagen, Diess will provide some relief to Winterkorn who has been the target of some criticism for heading the broader VW group, whose 12 makes include premium brands Audi and Porsche, as well as running its main passenger car division.

Profit margins are languishing at the core VW brand and the firm has problems in the United States. In July, Winterkorn announced a goal to cut costs by 5 billion euros ($6.2 billion) annually from 2017.

"Diess is very well respected and well known for his direct and straight management style which will help to trim the VW brand's performance to move closer to its 6 percent margin target," said Arndt Ellinghorst of research firm Evercore ISI.

The BMW executive is the second top-level executive VW has lured from a German rival within a year. In February, it hired Andreas Renschler, previously head of production at Mercedes-Benz and CEO of Daimler Trucks, to head its own truck operations.

The recruitments are part of VW's broader efforts to strengthen management ranks as it overhauls production and work processes to narrow a profit gap with rivals.

Oggi in Germania e' avvenuto tra i costruttori tedeschi un terremoto manageriale di notevole entità.
Vw ha annunciato l'assunzione di Herbert Dies, attualmente capo del R&D di Bmw, come ceo del marchio Vw che fino ad adesso era guidato da Winterkorn. Dies e' un tagliatore di costi, a Bmw è riuscito a far crescere i margini dal 5% del 2007 al 12% del 2012. Questa mossa ha creato un discreto clamore per vari motivi. Solo pochi mesi fa Vw era riuscita a strappare Andreas Renschler alla Daimler per guidare il gruppo Man-Scania. Queste due nomine mostrano la mancanza di scrupoli di Vw nel prendersi i migliori manager della concorrenza creando non poco caos tra le fila di Daimler e Bmw. Dies entrerà di diritto nella corsa alla successione di Winterkorn ormai iniziata e che vedrà l'addio del gruppo dirigente ( Piech, Winterkorn, Hackenberg, Sanz, Heizmann, De Silva) che ha plasmato l'industria di Wolfsburg negli ultimi 25 anni.
Bmw e' stata presa alla sprovvista e in tutta fretta ha eletto Harald Krueger (49 anni, attualmente capo della produzione) a ceo al posto di Reithofer che perderà un anno di contratto.
Daimler sta per annunciare la nomina di Olla Kaellenius, svedese, direttore di sales & marketing di Mercedes, all'executive board. Probabilmente nel 2016 Kaellenius diverrà il nuovo ceo di Daimler e sarebbe il primo non tedesco nella storia.
Prevedo tempi duri nei consigli di amministrazione in quei di Monaco, Untertuerkheim, Ingolstadt e Wolfsburg.


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MessaggioInviato: ven mar 06, 2015 3:42 pm 
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VW Polo: Die zweitürige Variante könnte bei der nächsten Modellgeneration entfallen. 
(Foto: Volkswagen)

Freitag, 06. März 2015, 14.07 Uhr

Daten und Fakten

Zu diesem Beitrag empfiehlt die Redaktion:

Modellvorschau 2015

Wolfsburg. Europas größter Autobauer Volkswagen setzt für sein Sparprogramm laut einem «Spiegel»-Bericht beim Polo den Rotstift an. Den Kleinwagen soll es in der nächsten Generation nur noch mit vier Türen geben, wie das Nachrichtenmagazin am Freitag berichtete. Der Verzicht auf die Polo-Variante mit zwei Türen spare 200 Millionen Euro. Laut dpa stellt VW auch den Scirocco auf den Prüfstand und dem «Spiegel» zufolge ist das Aus des Käfer-Erben Beetle möglich. Vom Konzern war zunächst keine Stellungnahme zu erhalten. VW will bei seiner renditeschwachen Pkw-Kernmarke fünf Milliarden Euro einsparen.

Oltre alla Eos altri modelli di Vw stanno per essere cancellati, la prossima Polo (2016) non avrà la versione a 2 porte mentre Scirocco e Beetle ( mega flop negli USA ) non avranno eredi.


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MessaggioInviato: ven mar 06, 2015 4:06 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Oltre alla Eos altri modelli di Vw stanno per essere cancellati, la prossima Polo (2016) non avrà la versione a 2 porte mentre Scirocco e Beetle ( mega flop negli USA ) non avranno eredi.


Razionalizzano alla grande. Da buoni tedeschi, prima cercano di occupare tutto l'occupabile, poi si rendono conto del bagno di sangue e cominciano a tagliare (alla bradipo). Per il beetle mi dispiace


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MessaggioInviato: ven mar 06, 2015 4:26 pm 
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Quello del Beetle è un caso veramente curioso.....

L'unico ( o quasi) tentativo di auto Vintage totalmente cannato....e non per particolari pecche, ne stilistiche ne tecniche.....


PS) Io l'ho avuta.... :D

_________________
Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)


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MessaggioInviato: ven mar 06, 2015 4:35 pm 
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Dannatio ha scritto:
Quello del Beetle è un caso veramente curioso.....

L'unico ( o quasi) tentativo di auto Vintage totalmente cannato....e non per particolari pecche, ne stilistiche ne tecniche.....


PS) Io l'ho avuta.... :D


tra l'altro l'ultima versione mi piace parecchio


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MessaggioInviato: ven mar 06, 2015 4:58 pm 
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cometa rossa ha scritto:
Dannatio ha scritto:
Quello del Beetle è un caso veramente curioso.....

L'unico ( o quasi) tentativo di auto Vintage totalmente cannato....e non per particolari pecche, ne stilistiche ne tecniche.....


PS) Io l'ho avuta.... :D


tra l'altro l'ultima versione mi piace parecchio


A me la Fender Edition piaceva tantissimo.....

_________________
Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)


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MessaggioInviato: ven mar 06, 2015 5:52 pm 
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Razionalizzano alla grande?

Ci sarebbe da tagliare selvaggiamente alla Vw, a che serve Ducati? Bugatti? Lamborghini? Aumentare l'ego di Piech non è una buona ragione.
Ci sono decine di modelli che potrebbero essere cancellati, purtroppo alla Vw le 2 forze principali che agiscono sono la megalomania di Peich e l'enorme influenza del sindacato che è fortemente convinto che i propri iscritti debbano guadagnare molto più dei colleghi di altre case tedesche.

La Beetle ha avuto un enorme successo con la prima generazione in America, De Silva (con idiozia unica) disse che si doveva rendere l'auto più maschile e sportiva.
Il risultato che la Beetle seconda generazione non è sportiva, non piace più alle donne e costa troppo. Un vero capolavoro :angelo
Intanto in India non lanciano nuovi prodotti da 4 anni, non hanno ancora un B-suv e dal 2007 cercano infruttuosamente un business case per aprire una fabbrica nel sud est asiatico.
Il manager ex Bmw Diess avrà tanto da lavorare. :armi


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daimlerchrysler ha scritto:
Razionalizzano alla grande?

Ci sarebbe da tagliare selvaggiamente alla Vw, a che serve Ducati? Bugatti? Lamborghini? Aumentare l'ego di Piech non è una buona ragione.
Ci sono decine di modelli che potrebbero essere cancellati, purtroppo alla Vw le 2 forze principali che agiscono sono la megalomania di Peich e l'enorme influenza del sindacato che è fortemente convinto che i propri iscritti debbano guadagnare molto più dei colleghi di altre case tedesche.

La Beetle ha avuto un enorme successo con la prima generazione in America, De Silva (con idiozia unica) disse che si doveva rendere l'auto più maschile e sportiva.
Il risultato che la Beetle seconda generazione non è sportiva, non piace più alle donne e costa troppo. Un vero capolavoro :angelo
Intanto in India non lanciano nuovi prodotti da 4 anni, non hanno ancora un B-suv e dal 2007 cercano infruttuosamente un business case per aprire una fabbrica nel sud est asiatico.
Il manager ex Bmw Diess avrà tanto da lavorare. :armi


Direi che con lambo e ducati non hanno fatto 30 ma 31...


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MessaggioInviato: ven apr 03, 2015 5:01 pm 
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Lifestyle products like the Beetle will play an even more important role at Volkswagen in the future. In a sit-down chat with the Volkswagen board member responsible for development, Dr. Heinz-Jakob Neusser, at the 2015 New York International Auto Show we got the inside scoop on the future of the Volkswagen Beetle, its near-term product plans, and the potential for the return of the Volkswagen Microbus, but this time with an electric powertrain. The New York auto show presents an interesting place for Dr. Neusser to talk about the Beetle, especially with rampant rumors alleging that the Beetle is set to get the axe. The opposite is true, according to Dr. Neusser. “It’s iconic and has a historical background. We think we can do much more with this car. The “much more” in this case starts with the four Beetle “concepts” unveiled today at the show -- two of the four will be dropped, while the other two will soon enter production. The Beetle Pink Color Edition will thankfully remain concept only, as will the Beetle Convertible Wave. The Global Rallycross-inspired Beetle R-Line and the denim-less Beetle Convertible denim, on the other hand, will both hit dealers sometime over the next year. The two new Beetle limited editions will be joined at VW dealerships nationwide by last year’s lifted Beetle Dune, which is nearing production.

The vast array of new Beetle concepts and variants signal a shift in VW’s way of thinking in the U.S. said Joerg Sommer, vice president, product marketing and strategy for Volkswagen of America. They are “lifestyle cars” designed specifically for the U.S. Furthermore, Dr. Neusser envisions lifestyle cars like the Beetle to play an even more important part in the struggling automaker’s lineup in both the United States and China in the coming years. Lifestyle vehicles, which Dr. Neusser points out must be sustainable and environmentally responsible, will include VW’s normal array of gas and diesel engines, plus hybrid and electric options. When the VW Beetle moves to the current-generation Golf’s MQB platform by 2018, the lineup will include a hybrid and EV version -- in fact, VW already has a Beetle Hybrid prototype rolling around with the Jetta Hybrid’s powertrain under the hood. Stay tuned for a hybrid Beetle.

Pare che la Beetle sarà salvata e avrà una terza generazione con più varianti.


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10/04/2015Volkswagen - Piëch: "Prendo le distanze da Winterkorn""Ich bin auf Distanz zu Winterkorn". Una scossa di terremoto con epicentro a Wolfsburg, che è stata avvertita in tutto il mondo dell'auto. È bastata questa glaciale dichiarazione a far scoppiare il caso: Ferdinand Piëch, presidente del Gruppo Volkswagen, ha pubblicamente "preso le distanze" dall'amministratore delegato Martin Winterkorn, in occasione di un'intervista rilasciata a Der Spiegel.
Usa e low-cost, doppio pomo della discordia. Il fronte dello scontro, con un Winterkorn sempre più isolato nel suo stesso cda, sarebbe doppio: ad allargare le divergenze fra il Ceo e il resto della dirigenza, il fallimento del piano di crescita in Nordamerica da un lato, e il disaccordo sul futuro del modello low-cost dall'altro. Un progetto a lungo accarezzato da parte del management VW, ma puntualmente accantonato prima della delibera.
Osterloh appoggia l'ad. Le prime reazioni non si sono fatte attendere: importante quella di Bernd Osterloh, potente rappresentante sindacale che siede in cda, e che ha esplicitato il suo endorsement a favore di Winterkorn ("I dipendenti sostengono il prolungamento del contratto dell'attuale ad oltre la sua scadenza nel 2016"), chiedendo di interrompere "il dibattito sulla leadership, che serve solo a riempire le pagine dei giornali".
La successione: spunta il nome di Müller. "Nella maggior parte delle aziende, un amministratore delegato sarebbe destabilizzato di fronte a dichiarazioni così dure da parte del proprio presidente", affermano gli analisti di ISI Group, sentiti da Bloomberg. Sono loro, inoltre, a lanciare il nome di Matthias Müller, attuale ad della Porsche, per la successione a Winterkorn.
Il ruolo dei neo-arrivati Renschler e Diess. L'attuale timoniere, da parte sua, aveva indicato lo scorso febbraio i nomi di Andreas Renschler e Herbert Diess come papabili a raccogliere la sua eredità. I due, provenienti da Daimler e BMW rispettivamente, sono entrati in Volkswagen con ruoli di altissima responsabilità: il primo guida da febbraio la divisione truck, mentre l'altro succederà in ottobre a Winterkorn stesso alla guida del "core brand" del Gruppo. Chi sarà il nuovo presidente. La pubblica rottura significa naturalmente che Winterkorn può dire addio ai suoi sogni di presidenza, tanto più che Piëch (il cui mandato scade nel 2017) ha delineato abbastanza chiaramente il ritratto del successore. Escludendo dalla partita la moglie Ursula (già in cda), Piëch ha dichiarato che gli eredi suo e dell'ad "saranno due ingegneri già in azienda". I giochi, almeno nella sua mente, sono praticamente fatti.
Piech ha fatto dichiarazioni bomba contro Wintwrkorn difatto aprendo la guerra di successione.
È il bacio della morte a cui nessun manager in Vw è mai scappato. Eppure Wintwrkorn da più di 30 anni gode della fiducia del vecchiardo di Salisburgo. Prevedo c... amari.


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MessaggioInviato: sab apr 11, 2015 2:46 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Razionalizzano alla grande?

Ci sarebbe da tagliare selvaggiamente alla Vw, a che serve Ducati? Bugatti? Lamborghini? Aumentare l'ego di Piech non è una buona ragione.
Ci sono decine di modelli che potrebbero essere cancellati, purtroppo alla Vw le 2 forze principali che agiscono sono la megalomania di Peich e l'enorme influenza del sindacato che è fortemente convinto che i propri iscritti debbano guadagnare molto più dei colleghi di altre case tedesche.

La Beetle ha avuto un enorme successo con la prima generazione in America, De Silva (con idiozia unica) disse che si doveva rendere l'auto più maschile e sportiva.
Il risultato che la Beetle seconda generazione non è sportiva, non piace più alle donne e costa troppo. Un vero capolavoro :angelo
Intanto in India non lanciano nuovi prodotti da 4 anni, non hanno ancora un B-suv e dal 2007 cercano infruttuosamente un business case per aprire una fabbrica nel sud est asiatico.
Il manager ex Bmw Diess avrà tanto da lavorare. :armi

Ma allora è veramente megalomane il vecchio Piech?
Si può sperare che la Ducati torni italiana? 8)


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MessaggioInviato: sab apr 11, 2015 2:51 pm 
:palm:


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MessaggioInviato: sab apr 11, 2015 8:15 pm 
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Io lo considero un genio del male. Questo attacco frontale a Winterkorn, suo fedelissimo da 30 anni, ha scatenato l'inferno.
Ha decine di manager sconfitti nel suo palmares.


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MessaggioInviato: dom apr 12, 2015 8:40 am 
Sarà pure un genio del male ma è innegabile come abbia sempre messo in primo piano il prodotto, che si trattasse di VW, di Audi come di Lamborghini o Ducati. Con risultati che possono definirsi solo positivi per chi deve comprare delle auto e non azioni e, soprattutto, per chi ci lavora.


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MessaggioInviato: dom apr 12, 2015 9:22 am 
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Piech disse 30 anni fa di voler diventare più famoso di suo nonno. Quando tuo nonno è Ferdinand Porsche fare questa affermazione è piuttosto una boutade.
Ormai ha raggiunto molto più di quello che aveva creato il suo antenato.
Il problema è che Piech è il dominus di un'azienda con 600.000 dipendenti, dire che si disconosce il Ceo provoca danni enormi.
È come se domani Elkann sostenesse che Marchionne è inadeguato a condurre FCA.
Piech ha sempre vinto contro i suoi nemici (che fino a poco tempo prima erano alleati ), ma getta l'intera azienda nel caos.


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MessaggioInviato: dom apr 12, 2015 9:46 am 
Quanti danni avrà fatto con quell'uscita lo vedremo nei prossimi mesi ed anni, immagino molto dipenderà da chi sarà il sostituto. Certo che se Piech silura Winterkorn perchè quest'ultimo gli ha rovesciato sbadatamente il caffè sulla camicia allora è un conto, se il voltafaccia è dovuto ad altri motivi, beh sarebbe da capire quali siano e se quindi il vecchio non c'abbia visto bene anche stavolta....


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MessaggioInviato: dom apr 12, 2015 11:10 am 
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Boh alla fine a parte alcuni ben noti casi di insuccesso del tutto accettabili, VW vende eccome e questo è anche grazie alle manie di grandezza del vecchiardo..

Un vecchio malefico che nel bene e nel male vuol conoscere ed entrare ben nel merito dei prodotti che escono dalla sua azienda.
E il fatto che come successori abbia indicato due ingegneri, la dice lunga su quanto il prodotto sia importante in VW. E lo dico da "non estimatore" delle auto VAG.

Il vecchio è croce e delizia di volkswagen.

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Io conosco bene la storia di Piech, lui valuta i manager non i base ai risultati ma secondo le sue personali linee strategiche. Nel 1993 Piech diventò ceo di Vw, prima era ceo di Audi doc aveva speso cifre enormi ed aveva lasciato molti buchi nel bilancio. Kortuem dovette tagliare la produzione e dopo un anno Piech lo licenziò addossandogli colpe non commesse.
Paefgen era un ottimo capo dell'Audi ma non sopportava il bizantinismo di Piech e fu degradato a capo di Bentley.
Pietschesrieder spese quasi tutto il suo mandato a rimediare a disastri di Piech come Bugatti e Phaeton. Il vecchiaccio lo silurò dicendo che non conosceva nessun gruppo tedesco dove si potesse comandare senza l'assenso dei sindacati ( che naturalmente obbedivano a lui).
Winterkorn ha commesso diversi errori ma il suo bilancio rimane ampiamente positivo, ci deve essere qualcosa di segreto che non e' ancora venuto alla luce. Sicuramente la nomina di Diess a capo della divisione Vw e' stata decisa contro il volere di Winterkorn.


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MessaggioInviato: dom apr 12, 2015 6:31 pm 
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12 aprile 2015







BERLINO – Qualche giornale e sito tedesco parla già di Goetterdaemmerung, crepuscolo degli dèi, e i toni wagneriani non sembrano esagerati. E’ esplosa una lotta all’ultimo sangue al vertice del gruppo Volkswagen, prima casa automobilistica europea e in corsia di sorpasso per lasciarsi dietro Gm e Toyota. E’ una guerra per il potere da cui con molte probabilità potranno uscire soltanto un vincitore e un vinto. E per la prima volta il potentissimo patriarca del colosso tedesco, Ferdinand Piech, che ha iniziato le ostilità, non appare sicuro della vittoria. Il potente sindacato IgMetall e i poteri politici gli sono contro.

Tutto è cominciato venerdì con dichiarazioni di Piech rilanciate da Spiegel online: "Ho preso le mie distanze da Martin Winterkorn" (l’amministratore delegato del gruppo, ndr). Un modo durissimo per scaricare un ad che non è più nelle sue grazie. E non è certo la prima volta che Piech prima promuove, poi licenzia senza pietà un ceo. Lo ha fatto, l’ultima volta, con Bernd Pischetsrieder, che pochi anni prima aveva strappato a Bmw.

Nipote ed erede del fondatore del casato, il leggendario ingegner Ferdinand Porsche che inventò il Maggiolino, vincitore in ogni scontro sia al vertice aziendale sia con il ramo rivale del casato, guidato da Wolfgang Porsche, l’anziano ma infaticabile gentiluomo austriaco appariva finora invincibile. L’anno scorso aveva anche piazzato sua moglie Ursula nel consiglio di sorveglianza, imponendola a forti e diffuse resistenze.

Questa volta come al solito Piech accusa l’ad di turno per ogni problema del gruppo, pur se i media tedeschi notano che egli ha sempre avallato le scelte. In particolare, Volkswagen (come marchio madre, escludendo cioè i brand premium quali Porsche e Audi) va male sul mercato americano. Non riesce a ridurre i costi abbastanza velocemente. E ha un margine di profitto troppo inferiore a quelli di Bmw e Mercedes.

Quel che forse Piech non aveva previsto, è la dura replica di Winterkorn: "Io non mi lascio cacciare dalla Corte, e non sono un tipo che getta la spugna", egli ha detto. Lasciando ai suoi portavoce ricordare i lati positivi della sua gestione, dal 2007 a oggi: vendite salite da 6,2 milioni di auto l’anno (stiamo parlando di tutti gli undici marchi), fatturato salito da 109 a 202 miliardi, aumento degli utili del 280 per cento, assorbimento totale di Porsche e dei due produttori di autotreni Scania e Man, gli unici in grado di fare concorrenza a Mercedes nel mercato dei Tir mondiale.

E a sorpresa, Winterkorn non è stato lasciato solo. Al suo fianco si sono schierati dapprima il sindacato, guidato dal potentissimo leader dei consigli di fabbrica Bernd Osterloh (e come si sa la IgMetall siede nel consiglio, contro di lei non decidi nulla) poi il governo della Bassa Sassonia, che ha in mano la golden share del gruppo. Senza il consenso del governatore di Hannover e della centrale operaia, Piech non può farcela a imporre la cacciata di Winterkorn. La guerra infuria, vedremo come continuerà e chi vincerà ai piani alti dell’azienda considerata in Italia e altrove da un lato punto di riferimento o modello per i produttori d’auto di massa, dall’altro concorrente più problematico per tutti gli altri costruttori europei, compresa ma non solo Fca. Sia un autunno del patriarca, insomma una sconfitta di Piech, sia un successo del suo golpe, potrebbero aprire crepe nel bastione di Wolfsburg.


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MessaggioInviato: dom apr 12, 2015 10:43 pm 
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modus72 ha scritto:
Sarà pure un genio del male ma è innegabile come abbia sempre messo in primo piano il prodotto, che si trattasse di VW, di Audi come di Lamborghini o Ducati. Con risultati che possono definirsi solo positivi per chi deve comprare delle auto e non azioni e, soprattutto, per chi ci lavora.

Dai tempo al tempo. :lumaca


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MessaggioInviato: lun apr 13, 2015 10:17 am 
Maxetto ha scritto:
modus72 ha scritto:
Sarà pure un genio del male ma è innegabile come abbia sempre messo in primo piano il prodotto, che si trattasse di VW, di Audi come di Lamborghini o Ducati. Con risultati che possono definirsi solo positivi per chi deve comprare delle auto e non azioni e, soprattutto, per chi ci lavora.

Dai tempo al tempo. :lumaca

Per cosa?
Speri che Ducati fallisca?


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MessaggioInviato: lun apr 13, 2015 10:18 am 
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Mi sembrano "normali" dispute di potere che ci sono purtroppo in tutte queste grandi organizzazioni. Ovvio poi non essere onnipotenti, Piech è una grande uomo "di prodotto" ma a volte è soggetto a onnipotenza non si possono imputare all'attuale capo errore madornali sulla strategia Usa, semplicemente la non vendono e non sono considerati come nel resto del mondo (le cause sono note ma anche ignote:-)....quindi io direi che "devono farsene una ragione":-) Semmai a livello di prodotti, in EU se volevano essere "dominatore totale" come lo sono in altri segmenti, è incomprensibile come siano in clamoroso ritardo nel segmento B-C crossover, meglio così almeno per un pò "respirano" anche gli altri

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MessaggioInviato: lun apr 13, 2015 11:55 am 
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I motivi che hanno spinto Piech a "bombardare" Winterkorn non sono ancora noti.
Da mesi montava lo scetticismo sulle capacità di Winterkorn di riuscire a guidare un'azienda così enorme.
Gli enormi ritardi nell'offrire diversi modelli suv spiega bene questi dubbi.


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MessaggioInviato: lun apr 13, 2015 1:38 pm 
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Settimana scorsa ho avuto un meeting con svariati colleghi che seguono gli OEM Automotive mondiali...
mi sono soffermato un pò con quelli del team di supporto a VW/AUDI.
Ecco... già che tutti lilm gruppo lo chiamino VW/AUDI è indice del casino che c'è.
Se VW decide una cosa stai sicuro che AUDI farà il contrario.
- VW decide di standardizzare sui nostri prodotti? Beh... Audi fa muro.
- VW decide di adottare i telefoni Windows? Bene... dopo una settimana AUDI annuncia un accordo con Apple ed adotta gli iPhone per tutti i manager del gruppo
- VW decide che le mail devono essere in inglese o tedesco+inglese? Bene... AUDI inizia a scrivere le email ufficiali solo in tedesco (comprese quelle a ducati e Seat)

c'è una lotta senza quartiere interna al gruppo... pazzesco... e più le decisioni sono di "piccolo cabotaggio", più le due anime vanno allo scontro... proprio perchè sulle cazzatine è più bello farsi la guerra.

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Alla guida di una KIA SPORTAGE 1.6 Turbo Benza Ibrida
Guidavo una Stelvio senza Apple CarPlay
Guidavo una sorprendente svedese - V90 D4
Guidavo una bella A6 SW TDI Grigio Floret. Veloce Comoda Bella Anonima
Guidavo una anonima e puzzolente 320d Touring MSport...
Guidavo una splendida Range Rover Evoque... Si, si girano tutti al semaforo...
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UGII ha scritto:
c'è una lotta senza quartiere interna al gruppo... pazzesco... e più le decisioni sono di "piccolo cabotaggio", più le due anime vanno allo scontro... proprio perchè sulle cazzatine è più bello farsi la guerra.


Oddio, mentre leggevo mi veniva in mente qualcosa del mio settore, che, a questo punto, penso faccia parte del modus operanti tedesco; Wurth in passato ha fatto incetta di aziende italiane ormai alla canna del gas, ed è successo che ne abbia acquisite anche di appartenenti allo stesso identico ambito settoriale; in questi casi si penserebbe che lo faccia per aver una sorta di spalmaggio dei costi, creando sinergia tra le aziende acquisite....invece no, la situazione è identica a quella che hai descritto tra VW ed Audi; guerra totale, io ci caccio i soldi, chi è bravo va avanti, chi perde va a casa. In passato mi è successo che le due aziende (stesso identico settore e stessa azienda madre, Wurth) si siano scannate a suon di offerte nei miei confronti per comprare la loro merce, manco fossero due concorrenti che si sono fregati la morosa in passato.
SI vede che per i tedeschi è giusto operare così


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sarà per questo che dopo 7 anni che Siemens ci ha comprati ancora non hanno adottato i nostri prodotti? per farci un dispetto?
:P :armi

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UGII ha scritto:
sarà per questo che dopo 7 anni che Siemens ci ha comprati ancora non hanno adottato i nostri prodotti? per farci un dispetto?
:P :armi


Magari qualcun altro che hanno comprato e vs concorrente/collega ha fatto offerte migliori.,. a questo punto, tra quello che mi dici tu e quello che ho vissuto io, non mi stupisco più di nulla!!!!!


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