BRUSSELS (Reuters) -- Renault and PSA/Peugeot-Citroen have reversed their stance and now support delaying a 95 grams per km limit on average CO2 emissions for new cars in the EU, government officials and diplomats said.

Berlin wants to weaken draft car emissions rules agreed in June by introducing a 4-year phase-in period under a proposal circulated by German diplomats.

Chancellor Angela Merkel's government is engaged in an uphill struggle to water down the deal to cut average new-car emissions to 95g/km by 2020 from 130/g/km now. The 95g/km target is equivalent to fuel use of 4 liters per 100km (59 U.S. mpg/71 UK mpg).

Germany has so far been unable to secure support from a blocking minority of governments to dilute the new rules, ahead of a vote scheduled next week.

But Renault and PSA have broken ranks with Paris to side with their Germany's Daimler, BMW and General Motors' Opel division, officials said.

"We became aware of this common industry position last week," a French ministry official said. Germany is expected to use it to press the new demands, the official added.

Renault and PSA have previously said they stand to gain competitive advantage from new CO2 limits, thanks to the smaller than average size and fuel consumption of the cars they sell.

Peer pressure

But the French carmakers have come under pressure from their respective alliance partners to adopt a common stance on CO2.

Renault and Japanese affiliate Nissan share a growing number of engines and vehicle platforms with Daimler.

PSA is hoping to renew a major engine-sharing deal with BMW and is developing future vehicles with 7 percent shareholder General Motors and its Germany-based Opel division.

Merkel intervened in June to prevent an earlier scheduled vote, after senior German officials unsuccessfully pressured other governments to oppose the draft, warning of possible consequences for cooperation in other areas.

Transition phase

Under the latest German proposal the average CO2 emissions limit of 95g/km would apply only to 80 percent of cars produced in 2020, rising by 5 percentage points each year to reach full implementation only in 2024.

The final rules should be "designed in a way that manufacturers are enabled to reach the 2020 target in the most cost-effective way", the German proposal says. "Therefore they need more flexibility in the transition phase."

Renault and Peugeot, which had raised no previous objections to the proposed CO2 limits, declined to comment on whether they now support Germany's bid to loosen the rules.

PSA "has already taken the 2020 targets into account and is well on track to meet them - while also aware that they are tough," a spokeswoman said.

Renault executives often discuss the company's regulatory stance with Daimler counterparts, a source close to the French carmaker said. "Renault and Daimler talk a lot about this kind of stuff."


Secondo alcune fonti ci sarebbe stato un importante cambio di fronte nel dibattito sulle nuove norme di limite dei consumi nell'Unione europea per il 2020.
La Merkel sta cercando di bloccare l'introduzione di regole più dure per proteggere Daimler, Bmw e Vw;Psa e Renault avrebbero assunto posizioni conformi a quelle dei tedeschi, dando alla Germania buone chances di successo.
Reanult da anni sviluppa i motori con Daimler mentre Psa è alleata con Opel e con Bmw.

Facile, a questo punto, che la norma non passi

COMPLOTTO!!!!

Tedeski dimmerda... quanto mi state sulle balle con la vostra prepotenza e strafottenza.
Ops... io lavoro per una azienda tedesca... di male in peggio

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Alla guida di una KIA SPORTAGE 1.6 Turbo Benza Ibrida
Guidavo una Stelvio senza Apple CarPlay
Guidavo una sorprendente svedese - V90 D4
Guidavo una bella A6 SW TDI Grigio Floret. Veloce Comoda Bella Anonima
Guidavo una anonima e puzzolente 320d Touring MSport...
Guidavo una splendida Range Rover Evoque... Si, si girano tutti al semaforo...
Guidavo una fantastica A5 Sportback S-Line, 2.0 TDI 170cv...

Si, ma alla fine della fiera, chi se la prende in quel posto se la norma non passa?
Chi sta facendo il downsizing per rientrare nelle euroSaLaMadonna o chi altri?

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-- LE IENE PORTANO BENE --
- Renault New Laguna Sportour 4Control 2.0 dCi 150cv - 06/2010 -
- Suzuki GSR 600 K6 - 04/2006 -
- Ford Transit VII T350L 2.2 Tdci 140 cv - 06/2008
- [New entry] Lancia Delta Oro 1.4 T-Jet GPL 120 cv - 09/2008

Onestamente io credo che i costruttori tedeschi abbiano ragione da vendere nella disputa ( ok sono in conflitto d' interesse perché mia moglie lavora come manager alla Daimler ).

Le case tedesche vendono auto più grandi, quindi più pesanti e inquinanti. E' giusto che debbano fare più sforzi per raggiungere i target di emissioni.
E' altrettanto vero però che BMW, daimler e vw investono molto do più di Fiat, psa e Renault.
Daimler e BMW per rientrare nei limiti sono state costrette a lanciare le loro "piccole" con risultati finanziari poco lusinghieri.
Psa, Reanult e Fiat hanno abbandonato i settori medio-alti non perché costrette ma solo perché non erano competitive rispetto alle case teutoniche.
Se Fiat avesse successo con Lancia ed Alfa sicuramente sarebbe dalla parte dei tedeschi.

Brüssel - Bundeskanzlerin Angela Merkel (CDU) hat nach SPIEGEL-Informationen mit teuren Finanzversprechen eine Allianz von EU-Ländern gegen strenge Kohlendioxid-Grenzwerte für Autos geschmiedet. Die Regelung, wonach ab dem Jahr 2020 Neuwagen nur noch 95 Gramm CO2 pro Kilometer ausstoßen dürfen, soll eigentlich diesen Montag im Umweltministerrat abgestimmt werden.

Doch die Geheimdiplomatie des Kanzleramts hat offenbar dafür gesorgt, dass die Entscheidung erneut vertagt wird. Auf Drängen Deutschlands würden die Minister am Montag voraussichtlich nicht über die Pläne abstimmen, meldet die Nachrichtenagentur Reuters unter Berufung auf nicht namentlich genannte Regierungs- und Industrievertreter.
Nach Informationen des SPIEGEL haben Beamte aus dem Kanzleramt die britische Regierung zur Blockade gewonnen, indem den Briten im Gegenzug ein Entgegenkommen bei der EU-Bankenunion versprochen wurde. Vergangenen Mittwoch reiste Kanzleramtsminister Ronald Pofalla mit drei Abteilungsleitern seines Hauses eigens nach Frankreich, um die Regierung von Staatspräsident François Hollande umzustimmen.

Weniger Bankenregulierung und Reform des Emissionshandels

Dort soll er unter anderem als Gegengeschäft versprochen haben, dass sich Deutschland stärker für eine Reform des Emissionshandels einsetzen wird. Nun drängt die deutsche Regierung die EU-Staaten zu Änderungen an der Verordnung. So sollen mehr "Super-Credits" als geplant an die Autokonzerne vergeben werden, mit denen Elektroautos mehrfach gegen den CO2-Ausstoß von Spritfahrzeugen aufgerechnet werden. Auch soll die schärfere CO2-Grenze nur für einen Teil der Pkw nach dem Jahr 2020 gelten.

Der Durchschnittswert von 95 Gramm soll zu Anfang nur für 80 Prozent der Fahrzeugflotte eines Herstellers gelten, erst 2024 müssten dann 100 Prozent erreicht werden. Dagegen dürfte sich das EU-Parlament wehren. Die Abgeordneten hatte das ursprüngliche EU-Konzept gemeinsam mit der Kommission und einer Mehrheit der EU-Länder ausgearbeitet.
Matthias Groote, der Vorsitzende des Umweltausschusses im EU-Parlament, sagte dem SPIEGEL, er habe noch nie erlebt, dass eine Vereinbarung derart dreist gekippt wurde. Der Sozialdemokrat kritisiert die Berliner Regierung: "Wir fühlen uns verschaukelt."

Bereits im Juni hatte die Bundesregierung eine Abstimmung über den 95-Gramm-Grenzwert platzen lassen. Merkel erklärte damals, Deutschland müsse "darauf achten, dass wir nicht die eigene industrielle Basis schwächen". Die Kanzlerin räumte ein, die Bundesregierung habe sich dafür eingesetzt, dass nicht abgestimmt wurde. Der Kompromiss war an einem Montagabend geschlossen worden und sollte am darauffolgenden Donnerstag abgestimmt werden. Zur Begründung sagte Merkel nach dem abgeblasenen Votum über die Richtlinie, man habe das Verhandlungsergebnis erst "sehr kurzfristig" erhalten.

Al di fuori della Germania la Merkel viene sbeffeggiata con vari epiteti ( uno a caso ha il copyright di Berlusconi) ma quando deve imporre le sue decisioni non la ferma nessuno.
Ha appena siglato un accordo con la Gran Bretagna: gli inglesi contribuiranno a silurare l' accordo sul limite delle emissioni mentre i tedeschi annacqueranno le regole del' unione bancaria.

Pensa che io sono stato accusato di lavorare per Fiat.
Comunque le regole o si rispettano o no. I tedeschi non possono essere giustificati.
Se invece mi dici che le norme anti-inquinamento non servono è un altro discorso.
Comunque Fiat non ha abbandonato il settore medio alto.

secondo me bisogna fare una distinzione:
da un lato ci sono le nuove norme dopo l'euro6, che saranno molto restittive soprattutto sulle cilindrate altre
dall'altro c'è l'emissione media per marchio (imho una vaccata colossale) che ovviamente penalizza chi produce auto grosse

fiat anni fa si "vantava" di essere il costruttore con emissioni medie più basse d'europa. e grazie... vende solo segmento A e B ci mancherebbe ancora... io non sarei così fiero del risultato.

riguardo all'emissione media mi pare non conti le immatricolazioni ma solo le vetture in gamma, regola idiota che fa proliferare cilindrate improbabili, versioni ibride o elettriche pur di metterle "in gamma" e operazioni indescrivibili tipo la cygnet.

secondo me le norme vanno bene, ma bisogna riportare i piedi per terra e fissarle in modo sensato e realistico in base allo stato effettivo delle cose. pensare che fiat abbia lo stesso limite di emissioni di land rover o jaguar non mi pare solo utopico, mi pare proprio stupido.

se poi vogliamo aprire la diatriba sulle emissioni specifiche (euroX) si apre un mondo. se per rientrare (solo in fase di omologazione poi) in detti parametri si devono proporre polmoni infarciti di start&stop e DPF, che alla fine dei conti in uso normale inquinano di più... contenti tutti.

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non posso aspettar l'Ateca...

Un modo pieno di ipocrisia. Bisogna essere abbastanza ingenui per credere che i tedeschi (e i francesi ora che li sostengono, oppure gli inglesi) per credere che i loro motivi siano legati a criteri di ecologia, di giustizia, di ragionevolezza nel fissare le regole. Hanno come obiettivo semplicemente il proprio profitto, proprio loro che sono in possesso di una tecnologia "d'avanguardia" e di grandi capacità tecnologiche, che potrebbero indirizzare nella ricerca e nel raggiungimento di ben altri obiettivi (emissioni).

Sanno però sempre vendersi bene, i crucchi. Pur avendo - forse - un leggero svantaggio nei confronti dei giapponesi (ripeto: forse), nessuno sembra accorgersene e continua a comprare i loro, naturalmente ottimi, prodotti.

Naturalmente c'è del vero, in ciò che affermano, ma il motivo principale è il profitto. Potrebbero ottenere di più dalla propria tecnologia...

Vado OT: sapete che vogliono imporre un bollino autostradale per l'utilizzo della rete tedesca... solo per gli stranieri? E non è poi così certo che l'UE glielo impedisca.

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Come si corre a Indy? Semplice: acceleri, vai diritto e prendi la prima a sinistra. Ripeti tutto 799 volte e hai vinto.

E' stato proposto da Seehofer, presidente della Baviera, non verrà mai adottato, è semplicemente impossibile.
Intanto nel giro al massimo di dieci anni i tedeschi (e io come residente ) pagheranno le autostrade, è certo.

LUXEMBOURG (Reuters) - European Union environment ministers agreed to German demands to scrap an agreement to cap average EU new-car emissions at 95 grams per kilometer in 2020 from about 130/g/km after Berlin argued would cost jobs and damage its premium automakers.

After months of forceful lobbying from Germany, the ministers from the 28 EU member states agreed on Monday to reopen a deal sealed in June, but said they would work to secure it in weeks, not months.

German luxury carmakers Daimler and BMW produce heavier and less fuel-efficient vehicles than those from volume automakers such as Italy's Fiat, meaning they would find it challenging to meet tougher CO2 targets.

EU governments and the European Parliament had agreed in June a 95g/km target. The target is equivalent to fuel use of 4 liters per 100km (59 U.S. mpg/71 UK mpg).

But Germany built a coalition of countries supporting its plan to delay the start of the emission curbs. It proposed the law should be fully applicable to all new cars only in 2024.

On Monday, EU environment ministers meeting in Luxembourg authorized Lithuania to start talks with the European Parliament to change a preliminary deal agreed in June.

"It was made clear from all sides that we want an ambitious climate-protection goal and, at the same time, it was made clear that in some places more flexibility must be sought and can be found," German Environment Minister Peter Altmaier told reporters after the meeting. "In this narrow room for maneuver, we will find a solution in the coming weeks."

Countries including the U.K. and Poland supported the German call for a revision of the draft. Ministers from nations such as Belgium, France and Italy said they backed the June deal. To be enacted, the draft law would need approval from both member states and the European Parliament.

Disappointment

EU Climate Commissioner Connie Hedegaard told reporters she was disappointed that agreement on implementing a target first laid out five years ago had been blocked. "It is not a terrific thing that we could not conclude on cars," she said.

Environment campaigners say Germany is abusing the EU's democratic process, throwing away the chance to make European cars more energy efficient and to reduce the bloc's dependency on oil imports.

British-based consultancy Cambridge Econometrics researched how much Europe would save on oil imports if the 95 g/km target was implemented across the EU fleet. It found the EU as a whole would save around 70 billion euros ($94.94 billion) per year, while Germany would save 9 billion euros in fuel bills.

"It's an unacceptable price, which will be paid by every European driver in higher fuel bills, by the planet that will warm quicker and potentially by Europe's auto sector that will be less competitive," Greg Archer, a program manager at campaign group Transport & Environment, said. "The deal struck in June was a reasonable political compromise. Now we go back to the drawing board."

Although Germany managed to get the support of other EU ministers on Monday, many member states have voiced unease at the manner in which Berlin blocked the deal.

Sweden's Environment Minister Lena Ek said the risk was that further delays could hold back adoption of the rules until 2015 because of impending European Parliament elections next year and the appointment of new commissioners.

Germany would bear "a very heavy responsibility", she told reporters.

As well as seeking to protect its automakers, Germany also wants to avoid the car emissions law complicating its decision on forming a new governing coalition.

The German Greens are strongly in favor of cutting CO2 emissions to 95g/km, but Chancellor Angela Merkel and her conservatives support the country's carmakers.


Ieri in Lussemburgo la Germania è riuscita a bloccare l'accordo definitivo sui limiti delle emissioni, se ne riparlerà tra qualche settimana.

http://www.spiegel.de/politik/deutschla ... 27871.html

690.000 EUR di finanziamento per la CDU dalla famiglia Quandt (non vi devo spiegare chi è...), dopo le ultime elezioni.
Come ha ringraziato la CDU? (:ridi)

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non posso aspettar l'Ateca...

Lo stavo per postare, un grazie molto pesante della famiglia Quandt alla cancelliera.

Quandt o Agnelli?

Quandt tiran fuor i sghell quest non scherzn
E' comunque perfettamente comprensibile come discorso, anche se un pò meno eticamente giustificabile.
Mi chiedevo piuttosto... Ok per il sostegno di Renault visto il legame con MB, ma ora PSA come si potrebbe comportare, ammesso che di questi giorni abbia tempo e voglia di occuparsi di questo genere di problemi?

Secondo la reuters fino a poche settimane fa il governo francese era al fianco dell' Italia nel contrastare la tattica dilatoria del governo di Berlino.
Successivamente Renault e Psa si sono dette a favore di un ritardo nel' introduzione dei nuovi limiti mentre la Germania ha portato al suo fianco gran Bretagna,Repubblica Ceca, Spagna e molti paesi del' Est Europa.
Secondo der spiegel per adesso Berlino ha vinto un round ma è altamente improbabile che ci siano cambiamenti drastici all' accordo di giugno contro cui stanno combattendo.
Daimler, BMW e Vw avranno più tempo ( qualche anno) ma dovranno adeguarsi a regole capestro, in pratica per vendere le loro ammiraglie dovranno dotarle di motori ibridi per ogni cilindrata.

Lo stavo per postare anch'io quello dei 690.000 euro donati. Oggi un quotidiano (vabbè, Libero ) parla apertamente di scandalo e di opposizione scatenata contro la Merkel; a voi "Deutsch" risulta?

In Germania sta causando un acceso dibattito, non c' e' dubbio, anche se non è' che la Cdu sia stata colta in flagrante con un finanziamento illecito.
E' stato il Bundestag a rendere pubblico l'avvenuto finanziamento.
Io non ci vedo grandi scandali ma i verdi sono furiosi, i socialdemocratici no perché anche loro sono foraggiati dall' industria dell' auto.

Se la Merkel desse retta a Berlusconi e lo aiutasse nelle sue truffe per Libero e il Giornale non solo sarebbe un genio politico ma arriverebbero a dire che è una bella donna.

A dir suo e della famiglia Quandt, in questi giorni è semplicemente stato fatto l'effettivo versamento di un finanziamento deciso già a gennaio, in tempi quindi meno sospetti. In ogni caso si tratta di soldi regolarmente dichiarati, ergo tutto perfettamente legale...

BrüsselIm monatelangen Streit um strengere Abgasnormen für Autos in Europa haben die Verhandlungspartner in Brüssel am Dienstag einen Durchbruch erzielt. Bei den Gesprächen zwischen EU-Ratspräsidentschaft und EU-Parlament habe man sich auf eine flexiblere Handhabung bei der Anrechnung von Elektroautos sowie eine spätere Einführung der Abgasnormen für die gesamte Fahrzeugflotte eines Herstellers geeinigt, hieß es von EU-Diplomaten.

Demnach soll die bisher für 2020 angepeilte Grenze von maximal 95 Gramm Kohlendioxid (CO2) pro Kilometer für alle neuen Autos erst 2021 gelten. 2020 müssen nur 95 Prozent der Fahrzeuge eines Herstellers diese Norm erfüllen. Zudem können sich Autobauer Elektrofahrzeuge über sogenannte Supercredits stärker als Entlastung anrechnen lassen. Statt wie bisher geplant 2,5 Gramm fließen dafür in die Berechnung von 2020 bis 2022 bis zu 7,5 Gramm pro Kilometer ein. Der CDU-Berichterstatter im EU-Parlament, Thomas Ulmer (CDU), nannte die Einigung fair. „Die Autos werden nochmals deutlich sparsamer und die europäischen Hersteller bleiben Marktführer bei umweltschonenden Fahrzeugen.“
CO2-SÜNDER
Mit diesen Autos heizen Sie dem Klima ein

Bundeskanzlerin Angela Merkel hatte sich im Sommer gegen einen Kompromiss gesperrt, der zwischen Parlament, Rat und EU-Kommission ausgehandelt worden war und strengere Abgasnormen für alle Pkw ab 2020 vorsah. Die Entscheidung der Bundesregierung hatte unter anderem bei Umweltverbänden für Empörung gesorgt.


L' Unione Europea ha trovato un accordo riguardante il limite di 95 g/km di co2: il 95% delle auto vendute dal 2020 dovrà rispettare quel limite e ci saranno dei crediti straordinari a favore di auto elettriche e ibride.
Le case tedesche hanno ottenuto quasi tutto quello che volevano, saranno comunque costrette a investire molto più delle rivali francesi ed italiane per ridurre la media delle loro emissioni ma riusciranno a continuare a poter produrre le loro ammiraglie e i suv.
La sfida rimane difficile per tutti i costruttori, probabilmente nel 2020 le auto elettriche avranno una quota ridotta ma sarà significativa, almeno il 5%. Le ammiraglie come la Kl. S avranno tutte motorizzazioni ibride, con plug in ibride per le versioni più potenti. Prevedo anche un bel balzo in avanti per le motorizzazioni a metano.