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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Cambio della guardia BMW e VW
MessaggioInviato: mer dic 10, 2014 4:57 pm 
Dal Corriere:

Un cambio generazionale, questa il motivo ufficiale della sostituzione dalla prossima primavera di Norbert Reithofer, il potente capo di Bmw dal 2006 che ha compiuto solo 58 anni, con il mandato che scadeva nel 2016. Dovrebbe prendere la presidenza del consiglio di sorveglianza al posto di Joachim Milberg, 71 anni, divenendo - è vero - il primo censore del gruppo e «longa manus» dei soci, ma di fatto un ministro senza portafoglio.
Le sfide
Comanderà la casa di Monaco, Harald Kruger, 49 anni, sinora direttore della produzione, che ha alle sue spalle lo stesso percorso professionale di Reithofer. Con neppure 60 anni e con i risultati ottenuti, 2 milioni di vetture vendute nel 2014, un record assoluto, é difficile pensare che fosse proprio necessario «un cambio generazionale». La partenza di Reithofer era nell’aria dopo il suo ingresso, a novembre, nel consiglio di sorveglianza di Siemens. Kruger deve affrontare l’atonia del mercato europeo, sperando che la Cina e i paesi emergenti continuino a privilegiare le sue grosse berline penalizzate dalla riduzione, entro il 2021, delle emissioni di Co2. Inoltre deve difendere la sua posizione di «primo della classe delle vetture premium» dagli attacchi di Mercedes ed Audi. Per forza di cose la gamma dovrà essere integrata, sempre più, da veicoli con motori ibridi ricaricabili e da modelli di piccola taglia.
Scossoni in Volkswagen
Una comunicazione avvenuta lo stesso giorno ( sarà un caso?) in cui Volkswagen nomina Herbert Diess ( ex Bmw, 56 anni, dove si occupava dello sviluppo) capo del brand Volkswagen, rimpiazzando nientemeno che Martin Winterkorn. Il quale cumulava la funzione di presidenza del gruppo e la direzione della marca. Winterkorn si concentrerà sulla presidenza del direttorio di tutto il gruppo che gestisce 12 marchi. Scossoni non da poco, che hanno il compito di provocare , all’interno, qualche elettrochoc. In novembre le vendite mondiali di Volkswagen sono calate del 4%, con un margine operativo sceso al 2,8%, quando, nel 2011, era del 4% tanto da suggerire un piano di risparmi da 5 miliardi, da qui al 2017. Diciamo, per consolarci, che anche i tedeschi hanno alcune gatte da pelare, sanno però anticipare i cambiamenti in modo soft, per non nuocere alla loro leggendaria, rigorosa, reputazioneUn cambio generazionale, questa il motivo ufficiale della sostituzione dalla prossima primavera di Norbert Reithofer, il potente capo di Bmw dal 2006 che ha compiuto solo 58 anni, con il mandato che scadeva nel 2016. Dovrebbe prendere la presidenza del consiglio di sorveglianza al posto di Joachim Milberg, 71 anni, divenendo - è vero - il primo censore del gruppo e «longa manus» dei soci, ma di fatto un ministro senza portafoglio.
Le sfide
Comanderà la casa di Monaco, Harald Kruger, 49 anni, sinora direttore della produzione, che ha alle sue spalle lo stesso percorso professionale di Reithofer. Con neppure 60 anni e con i risultati ottenuti, 2 milioni di vetture vendute nel 2014, un record assoluto, é difficile pensare che fosse proprio necessario «un cambio generazionale». La partenza di Reithofer era nell’aria dopo il suo ingresso, a novembre, nel consiglio di sorveglianza di Siemens. Kruger deve affrontare l’atonia del mercato europeo, sperando che la Cina e i paesi emergenti continuino a privilegiare le sue grosse berline penalizzate dalla riduzione, entro il 2021, delle emissioni di Co2. Inoltre deve difendere la sua posizione di «primo della classe delle vetture premium» dagli attacchi di Mercedes ed Audi. Per forza di cose la gamma dovrà essere integrata, sempre più, da veicoli con motori ibridi ricaricabili e da modelli di piccola taglia.
Scossoni in Volkswagen
Una comunicazione avvenuta lo stesso giorno ( sarà un caso?) in cui Volkswagen nomina Herbert Diess ( ex Bmw, 56 anni, dove si occupava dello sviluppo) capo del brand Volkswagen, rimpiazzando nientemeno che Martin Winterkorn. Il quale cumulava la funzione di presidenza del gruppo e la direzione della marca. Winterkorn si concentrerà sulla presidenza del direttorio di tutto il gruppo che gestisce 12 marchi. Scossoni non da poco, che hanno il compito di provocare , all’interno, qualche elettrochoc. In novembre le vendite mondiali di Volkswagen sono calate del 4%, con un margine operativo sceso al 2,8%, quando, nel 2011, era del 4% tanto da suggerire un piano di risparmi da 5 miliardi, da qui al 2017. Diciamo, per consolarci, che anche i tedeschi hanno alcune gatte da pelare, sanno però anticipare i cambiamenti in modo soft, per non nuocere alla loro leggendaria, rigorosa, reputazione.[/i]

Ma è vero???


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mer dic 10, 2014 5:26 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
Messaggi: 17144
Si' avevo messo un post nel topic "VW deve tagliare i cost". Una rivoluzione non da poco.


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