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MessaggioInviato: lun gen 24, 2022 5:56 pm 
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Iscritto il: dom mar 12, 2006 7:02 pm
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Località: Ovunque ci sia una birra ghiacciata
paolocabri ha scritto:
Sta a vedere che abbiamo trovato risposta alla domanda "Chissa come faranno tra tre anni con milioni di auto recenti da rivendere"


Tra l'altro con un valore garantito che sarà del 30% più basso di quello a cui le rivenderanno; oltre a poterle smaltire, ci fanno pure i soldi


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MessaggioInviato: lun gen 24, 2022 6:05 pm 
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Inizio a pensare che il Covid sia stato espressamente cercato e voluto :ridi

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MessaggioInviato: lun gen 24, 2022 6:06 pm 
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Leon83 ha scritto:
in realtà come dimensioni siamo li (sopratutto 3008e QQ)


Come costi pensavo che QQ fosse molto più caro, invece parte da 26 e a 29 hai un allestimento completo. La 3008 parte da 30. La Tuscon parte da 29 e a 32 hai un allestimento completo.
Molto secondo me fa il fatto che devono scadere i 3 anni dei vari VFG e la disponibilità.

Non ci capisco più un cazzo con i posizionamenti dei modelli.
Tucson è sempre gravitata in quell'orbita, QQ mi pare stia facendo quasi il salto di categoria.

Come spazi interni però siamo parecchio lontani, o ricordo male anche questo? (Se no l'X-Trail non avrebbe senso di esistere)

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MessaggioInviato: lun gen 24, 2022 6:44 pm 
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Forse solo la penultima serie che aveva motori diesel piccoli di cilindrata dava idea di categoria inferiore. Però ( e qui temprone ne sa di più) ha fatto sempre parte della classe dei generalisti come 3008 e tucson /sportage. Leggermente sopra c'era tiguan.
L'xtrail è in tutto e per tutto un Qq con 2 posti in più ( negli USA xtrail è Rogue, Quashqai è Rogue Sport).

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MessaggioInviato: lun gen 24, 2022 6:45 pm 
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Iscritto il: lun lug 24, 2006 7:51 pm
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cometa rossa ha scritto:
paolocabri ha scritto:
Sta a vedere che abbiamo trovato risposta alla domanda "Chissa come faranno tra tre anni con milioni di auto recenti da rivendere"


Tra l'altro con un valore garantito che sarà del 30% più basso di quello a cui le rivenderanno; oltre a poterle smaltire, ci fanno pure i soldi

E naturalmente io la mia l'ho venduta ad inizio covid.

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MessaggioInviato: lun gen 24, 2022 6:59 pm 
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Iscritto il: mer ott 03, 2012 10:51 am
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3008 ormai è percepita come C alto circa come tuguan e poco sotto xc40 che spesso come base costa addirittura di meno.
Nuovo quashai è solo ibrido ma un mhev che consuma non poco, quando uscirà sulla carta forse sarà interessante la fullhybrid stile honda, quando uscirà.

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MessaggioInviato: lun gen 24, 2022 7:09 pm 
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Stefano_M ha scritto:
Leon83 ha scritto:
Il probabile insuccesso di Qq, l'abbandono di Micra al suo destino, la Leaf che procede verso l'oblio a causa di meccanica ed attacchi totalmente diversi dai modelli z.e di Renault : direi che Nissan è diventato quel parente lontano di cui ti ricordi solo a Natale per i regali.

Non so, ma ho idea che nissan diventerà come honda molto orientata agli usa li nel 2021 è andata molto bene, con europa mercato marginale. Però nissan la fabbrica in europa ce l'ha ancora, questo quashai si sta ridimensionando di vendite naturalmente, pensavo che già la seconda serie avrebbe avuto poco successo invece sbagliavo.
Alla fine renault in usa non c'è e penso non andrà mai, quindi teoricamente le 2 case potrebbero essere complementari.



Già adesso Nissan è molto forte in Cina e Nord America mentre sta diventando sempre più debole in Europa. Magari non diventerà come Honda ma nell’Europa credono poco. Di sicuro c’è che entro i prossimi 3 anni lanceranno 3 modelli su base Renault, uno sarà l’erede della Micra.
Giovedì De Meo e Uchida annunceranno un nuovo piano per lo sviluppo di piattaforme elettriche più software.


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MessaggioInviato: ven gen 28, 2022 2:11 pm 
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https://www.quattroruote.it/news/primo_ ... trada.html
Bel pezzo.


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MessaggioInviato: ven gen 28, 2022 2:19 pm 
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mjazz ha scritto:
https://www.quattroruote.it/news/primo_contatto/2022/01/27/alpine_a110s_prezzo_motore_interni_guida_su_strada.html
Bel pezzo.

Bella è bella, speriamo abbia perso il vizio di finire arrosto..

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MessaggioInviato: ven feb 18, 2022 9:29 am 
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RIS -- Renault Group said on Friday that it returned to profitability in 2021, beating expectations and reversing out of two straight years of losses aggravated by the coronavirus pandemic and subsequent chip supply issues weighing on the auto industry.

The automaker reported a group share of net profit of 888 million euros ($1.0 billion), beating expectations from the analysts polled by Refinitiv, who had seen the figure at 818.7 million euros.

The boost follows the start of a vast restructuring to reduce fixed costs and refocus on Renault's most profitable car models and markets.

"Renault Group largely exceeded its 2021 financial targets despite the impact of semiconductor shortages and rising raw material prices," said CEO Luca de Meo in a statement. He said the performance was helped by the group's strategy of choosing "value over volumes" and "financial discipline."

The net profit followed the previous year's hefty losses of 8.01 billion euros and a loss of 141 million euros in 2019, its first in 10 years.

The group's operating margin of 3.6 percent also exceeded its own expectations. It had earlier targeted an operating margin at the same 2.8 percent level it recorded in the first half of the year. In 2020, it had a negative margin of 0.8 percent.

In presenting the financial results, CFO Clotilde Delbos said she would be stepping down from that position after six years to focus on Mobilize, Renault's mobility-services brand. She said she would continue to work closely with de Meo. Delbos will be succeeded by Thierry Pieton, Renault deputy CFO since 2020.


CONTENT FROM IHS MARKIT BLOG
Electrical Steel – Another Temporary Supply Chain Shortage Or A Threat To OEMs' Electrification Plans?
While major steel producers are investing millions to increase electrical steel production capacity, the rapid growth of the hybrid and electric vehicle segment could potentially cause material demand to outpace supply from 2025.
READ MORE
Renault, hurt by declining sales, margins and indirectly by difficulties at its alliance partner Nissan, had targeted a positive automotive operational free cash flow for 2021, after an outflow of 4.5 billion euros in the pandemic-stricken 2020. It posted a positive cash flow of 1.6 billion euros, as it said it carried out its cost reduction plan a year ahead of time.

For 2022, Renault is targeting a 4 percent operating margin and at least 1 billion euros in free cash flow.

The group will not propose any dividend for 2021.

Renault said that in 2022 it would make an additional 1 billion euro repayment on 5 billion euros in state-backed loans it obtained in 2020. The loans will be fully repaid by the end of 2023, it said

Risultati oltre le aspettative per Renault che è tornita in attivo dopo 2 anni di perdite. Il miglioramento dei conti è dovuto essenzialmente a tagli dei costi e ad un management più stretto dei canali di vendita (Tavares docet).
In maggio verrà presentata una concept riguardante il futuro elettrico mentre nel 2024 verranno lanciate ben 5 vetture elettriche ( una Dacia, Renault 5, Renault 4, C-suv e un veicolo commerciale).


Allegati:
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MessaggioInviato: mer apr 06, 2022 10:37 am 
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Renault weighs separate EV business, finding partner for legacy assets
Renault Group is considering splitting its electric car operations from combustion-based ones, according to a presentation for analysts.

Bloomberg
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Renault 5 EV side
The Renault 5 EV concept. A production version will appear by 2025.

Renault Group is exploring a possible breakup and initial public offering of its electric vehicle assets, according to analysts, a move that would transform the French automaker, which has been hurt recently by its ties to Russia.

The possibility of a transformational change was outlined in broad terms by the manufacturer in February, when CEO Luca de Meo said it was exploring splitting off its electrified powertrain assets as it moves toward a fully electric lineup in Europe by 2030.

But during a meeting last week with analysts, de Meo and new CFO Thierry Pieton provided more details, including timing and the potential involvement of a partner.

“The management team continues to conduct exploratory works in view to split the company into possibly two entities,“ Stifel analysts including Pierre Quemener wrote in a note. A so-called New Mobility company made up of electric vehicles and assets from its Mobilize car-sharing unit would be separated from the legacy assets, they said.

“The CEO added that the latter could be combined with the ones of a potential partner,“ the note said. “An IPO of New Mobility assets could be contemplated for 2023.“

A Renault spokesman declined to comment.

RELATED ARTICLES

News analysis: Renault faces costs, now and later, in an exit from Russia
Renault could create separate EV entity
Renault will become electric-only brand in Europe by 2030, CEO says
The possibility of a deep overhaul of Renault is emerging just as the company faces a crisis surrounding its longstanding business in Russia. Renault last month signaled a retreat from its second-largest market by halting operations at its Moscow plant and saying it would “assess“ available options for its AvtoVAZ venture, which makes the country’s top selling Lada brand.


SPONSORED CONTENT FROM IHS MARKIT, NOW A PART OF S&P GLOBAL
Ukraine Repercussions Place 2.6mn Vehicles At Risk In 2022: S&P Global Mobility
With conflict in Ukraine comes more reminders of the fragility of the world's automotive supply chains. The March light vehicle production update from S&P Global Mobility (formerly the automotive team at IHS Markit) is likely to downgrade its 2022 forecast by 2.6mn units (i.e. to 81.6 million).
READ MORE
A move to split the company would serve not only to deflect from a costly pullout from Russia, but also to raise funds for development of EVs and technology. Renault cut its forecasts for group operating margin and automotive operating free cash flow, citing the suspension of its business in Russia.

Renault shares fell as much as 0.9 percent at the start of trading Tuesday, taking losses since Russia invaded Ukraine to around 24 percent.

Weighing reorganization
Less than a week before Russia invaded Ukraine that triggered wide-ranging sanctions and an exodus of foreign companies, Renault said it was considering a reorganization during an earnings presentation.

The company “is studying the opportunity to bring together its 100 percent electric activities and technologies within a dedicated entity in France to accelerate their growth,“ it said in a Feb. 18 statement. “At the same time, Renault Group is also studying the opportunity to bring together its activities and technologies of ICE and hybrid engines and transmissions based outside of France within a dedicated entity.“

Any IPO of the EV and Mobilize assets could be led by Clotilde Delbos, who relinquished her role in February as chief financial officer to head Mobilize.

“All options to separate the ICE from the BEV business are on the table,“ Exane BNP Paribas analysts wrote in a note, saying this could include an IPO of the EV assets or off-loading of the combustion-engine operations into a joint venture.

JPMorgan analyst Jose Asumendi also wrote about the possible split including “looking at Renault as a standalone EV entity carve out of the current group under the format of an IPO.“

Other automakers are considering similar moves as a way to transition to electric vehicles, with Ford Motor separating its EV operations from its legacy combustion-engine business.

The new Ford Model e unit will scale up EV offerings and develop software and connected-vehicle technology and services, while Ford Blue will focus on combustion vehicles, cutting costs and simplifying operations. Ford had considered a spinoff.

Ci sono voci sempre più insistenti riguardo ad uno spin off delle attività tradizionali (leggasi non elettriche) di Renault group. Che le cose vadano malissimo dal punto di vista finanziario non è una novità e potrebbero essere necessarie scelte draconiane. Separare le auto elettriche da quelle a combustione significa in pratica avere una “morte” rapida e violenta di queste ultime. Si creerebbe una bad company che man mano verrebbe privata di assetts e di investimenti. Questa scelta strategica viene valutata da tutti i costruttori, non è improbabile che entro 15 anni diversi players scompaiano del tutto. Che fine orrenda :vomito


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MessaggioInviato: mer apr 06, 2022 10:45 am 
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Il Basso di Genova ha scritto:
Andremo tutti in bici o con una vecchia alfa d'epoca...


...quindi in bici :briaco

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Il concessionnairo Vag più grosso del Belgio D'Ieteren, proprietario tra l'altro di Moleskine, si è comprato il negozietto di bici e l'ha trasferito al posto dello showroom / officina / noleggio nel quartiere centrale Châtelain di Bruxelles.
Hanno uno showroom ENORME (il decathlon in confronto sembra un buco) di bici, tipicamente a pila e un'officina gigantesca.


Il resto dell'edificio resta comunque vuoto..

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che poi il concetto di bici a pila è decisamente antiecologico: hanno reso un mezzo realmente ecologico come la bici in un mezzo che ha bisogno di energia (e quindi, di fatto, inquinante)

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MessaggioInviato: gio apr 14, 2022 7:49 am 
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Perché sta fallendo la logica con cui doveva funzionare la bici elettrica.
Dovevano salirci gli automobilisti lasciando parcheggiata l'auto e invece ci stanno salendo quelli che andavano con la bici normale così sudano meno.

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che poi in alcuni frangenti ha un suo senso:
con una MTB elettrica si riescono a fare dei sentieri che altrimenti sarebbero impossibili per il 90% delle persone, oppure permette di usare la bicicletta in zone montuose anche a chi è un po' più avanti con l'età.
Ma a Bruxelles (o a Milano) ci si può muovere anche con una bici normale :leggi

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MessaggioInviato: ven apr 22, 2022 7:11 pm 
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La Renault torna al centro di voci su possibili cessioni di azioni Nissan. A lanciare l’indiscrezione è l’agenzia di stampa Bloomberg, secondo cui la Losanga starebbe valutando la possibilità di vendere parte del 43% del capitale della Casa di Yokohama attualmente in portafoglio. Due sarebbero le motivazioni. Una non è nuova ed è legata alla necessità di allentare le “tensioni di lunga data” con l’alleato nipponico, tensioni che però sembrano già da tempo molto lontane dai picchi del passato visti i tanti progetti avviati dai due partner. La seconda, invece, è connessa alla svolta elettrica impressa recentemente dall’amministratore delegato Luca de Meo. In sostanza la Renault, grazie alla vendita, potrebbe raccogliere le risorse necessarie per finanziare le sue strategie di elettrificazione.

PUBBLICITÀ

La novità. L’agenzia aggiunge che i giapponesi sarebbero disposti ad acquistare alcune delle loro azioni messe in vendita dai francesi. La Renault, che possiede attualmente 1,83 miliardi di titoli Nissan, potrebbe così riequilibrare una struttura di partecipazioni incrociate decisamente complessa senza, però, porre fine a un’alleanza nata nel 1999 anche per opera di Carlos Ghosn. Al momento i francesi detengono il 43% del capitale della Nissan con pieni diritti di voto, mentre i giapponesi hanno il 15% della Casa francese ma senza alcun potere. Tale squilibrio è sempre stato un fattore di attrito nei rapporti tra i due alleati: i giapponesi non accettano di non aver voce in capitolo nonostante la maggior dimensione in termini di vendite, ricavi e utili. A prima vista, le indiscrezioni non rappresentano una novità rispetto a quanto emerso in passato. Negli ultimi mesi, de Meo ha deciso di imprimere un colpo di acceleratore alle strategie di elettrificazione. Lo dimostra il progetto, allo studio dallo scorso febbraio, di scorporare e quotare in Borsa il business delle vetture a batteria. Inoltre, le attività tradizionali, una volta separate, potrebbero diventare oggetto di una partnership industriale con un altro costruttore.

Spunta Geely. Il partner potrebbe essere la stessa Nissan, coinvolta nelle definizione del progetto stando alle affermazioni del direttore finanziario della Renault, Thierry Pieton (“Nissan è al tavolo, vogliamo discuterne con loro”), ma anche un'altra realtà del settore. Una di queste, secondo Bloomberg, sarebbe la Zhejiang Geely Holding, proprietaria della Volvo e protagonista pochi mesi di un accordo con la stessa Renault che non sarebbe stato accolto con favore a Yokohama: i francesi e i cinesi hanno avviato una collaborazione industriale per la produzione di auto a Busan, in Corea, e l’esame di ulteriori ambiti di cooperazione. Non solo. La guerra in Ucraina è destinata a produrre pesanti effetti sui conti della Losanga: i vertici hanno già annunciato la svalutazione di tutte le attività in Russia, tra cui un impianto a Mosca e la partecipazione nella AvtoVaz, per l’intero valore di carico di 2,2 miliardi di euro. Dunque l’eventuale operazione su Nissan sarebbe funzionale a puntellare il bilancio con notevoli risorse (se la Renault optasse per una discesa al 15% della Nissan potrebbe incassare oltre 4,6 miliardi di euro sulla base delle attuali valutazioni borsistiche). Tuttavia, i tempi sono comunque lunghi visto che sarebbe necessario avviare negoziati specifici con i giapponesi (l’accordo di alleanza dovrebbe essere modificato in caso di revisione delle partecipazioni incrociate). Di certo, è possibile che il progetto e qualsiasi altra iniziativa possano diventare oggetto di un imminente incontro tra de Meo e il direttore operativo della Nissan, Ashwani Gupta: la prossima settimana è previsto a Parigi un meeting propedeutico a una riunione della prima linea manageriale dell’intera alleanza in calendario a Tokyo per il mese prossimo. Le indiscrezioni, comunque, non sono state commentate da nessuna delle tre aziende interessate.

Secondo alcune indiscrezioni Renault sarebbe pronta a scendere in maniera importante da Nissan. Attualmente Renault possiede il 43% della casa nipponica che ha il 15% (senza diritto di voto) della Regie.
Renault ha bisogno assoluto di liquidità per rilanciarsi e appare probabile la separazione delle attività non elettriche.
Potrebbe essere la fine dell’alleanza creata nel 1999.


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daimlerchrysler ha scritto:
Potrebbe essere la fine dell’alleanza creata nel 1999.
A proposito di Ghosn ...

https://www.repubblica.it/economia/2022 ... 346390735/


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MessaggioInviato: sab apr 23, 2022 8:30 am 
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La Francia ha sempre difeso molto debolmente Ghosn all’inizio dello scandalo per poi abbandonarlo definitivamente dopo pochi mesi. I pagamenti illegali poi riguarderebbero Nissan, non Renault.
Non ci scordiamo che Macron era il ministro delle finanze che creò la legge Florent per solidificare la presenza dello stato francese in Renault, poi alla base della crisi di rapporti tra i 2 costruttori.
Ghosn sapeva benissimo che l’alleanza RNM non poteva continuare con l’attuale struttura, soprattutto Renault non avrebbe avuto i mezzi per la transizione verso l’elettrico, per Ghosn era concepibile anche che i francesi finissero in minoranza pur di portare a casa la fusione. Nel 2017 gli fu rinnovato il contratto solo per eseguire i desiderata dell’Eliseo cioè una fusione con una forte presenza dello stato e le leve del potere ancora in mano ai francesi.
Con gli anni è venuto fuori che Ghosn era in fase avanzata di trattative con FCA, al posto di Stellantis avremmo avuto con probabilità una Renault-FCA.


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MessaggioInviato: sab apr 23, 2022 8:50 am 
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Non possiamo sapere se e come questi illeciti fossero "orchestrati" per favorire Renault e che quindi i lauti compensi fossero il prezzo del rischio.
Possiamo però ben vedere la scia di tragedia umana che ha lasciato dietro di se anche in chi lo ha aiutato.

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daimlerchrysler ha scritto:
Con gli anni è venuto fuori che Ghosn era in fase avanzata di trattative con FCA, al posto di Stellantis avremmo avuto con probabilità una Renault-FCA.

Non ricordo, perchè è saltata?


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MessaggioInviato: sab apr 23, 2022 10:20 am 
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mjazz ha scritto:
daimlerchrysler ha scritto:
Con gli anni è venuto fuori che Ghosn era in fase avanzata di trattative con FCA, al posto di Stellantis avremmo avuto con probabilità una Renault-FCA.

Non ricordo, perchè è saltata?


Finché era vivo Marchionne FCA sperava in un'acquisizione da parte di Ford o Gm, ci furono anche contatti con VW.
Dopo la morte del canadese Ghosn tentò attivamente di fondere Renault con FCA oppure di far entrare FCA nell'allenza.
Non ti ricordi il fallimento delle trattative tra FCA e Renault nel 2019 che falli' per l'opposizione di Nissan e dello stato francese?


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MessaggioInviato: mer apr 27, 2022 3:15 pm 
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https://europe.autonews.com/automakers/ ... ussia-says

Renault ha ceduto il 68% di Autovaz ad un’associazione governativa russa per 1 rublo. Renault ha investito fino 5 miliardi di euro nella divisione russa che pesa per il 10% dei ricavi.
Grazie zio Putin.


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Senza il supporto di Renault torneranno a costruire la Zhiguli?

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daimlerchrysler ha scritto:
https://europe.autonews.com/automakers/renault-will-transfer-avtovaz-stake-russian-science-institute-russia-says
Renault ha ceduto il 68% di Autovaz ad un’associazione governativa russa per 1 rublo. Renault ha investito fino 5 miliardi di euro nella divisione russa che pesa per il 10% dei ricavi.
Grazie zio Putin.
Chissà a quanto gliela rivenderanno a Renault, se mai matureranno le condizioni.


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Il Basso di Genova ha scritto:
Senza il supporto di Renault torneranno a costruire la Zhiguli?
Magari possono andare avanti a produrre l’attuale portfolio prodotti senza limiti di tempo (non hanno il problema di adeguarsi a norme via via più stringenti), sentiamo DC che ne pensa.


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MessaggioInviato: mer apr 27, 2022 5:21 pm 
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Non ci sono molti dettagli sull'accordo. Suppongo che potranno continuare a produrre i modelli attuali, se trovano i componenti.
Non ho molte speranze per un ritorno alla normalità, neanche nel medio termine.


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MessaggioInviato: mar mag 10, 2022 6:31 am 
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Renault said it would sell just over a third of its Korea unit to China's Geely Automobile Holdings for $200 million, freeing up funds for the French automaker to invest in its lagging core markets and electric business.

Renault, whose sales fell for the third straight year in 2021, is in the middle of turnaround plan aimed at boosting profit margins and splitting its electric vehicle and combustion engine businesses as it looks to catch up with rivals such as Tesla and Volkswagen in the race to cleaner driving.

The move to sell a 34.02 percent stake in Renault Korea Motors for 264 billion won ($207 million) comes weeks after media reports that Renault, the top shareholder in Nissan, may lower its stake in the Japanese company.

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Renault has been making and selling cars in South Korea, largely based on European models, for over two decades via Renault-Samsung Motors. Renault-Samsung Motors’ sales have declined in recent years. Last year the brand sold 57,480 cars, a drop of 36 percent from 2020.

For Geely, which has typically grown its business through global partnerships, the stake acquisition buys a foothold in the South Korean auto market, which is dominated by local champions Hyundai and Kia.

Korea has been difficult to crack for other automakers, including General Motors and SsangYong Motor, now owned by India's Mahindra and Mahindra.

It also gets Geely closer to three important EV battery makers in South Korea: LG Energy Solution, SK Innovation unit SK On and Samsung SDI.


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"It's a partnership, and Geely might be knocking on the door of the South Korean EV market," said Kim Jin-woo, an analyst at Korea Investment & Securities.

"For Chinese firms, building a successful track record in South Korea can help sell EVs in other emerging markets, as well as Europe and U.S., which the firms continue to knock the door of, but they are difficult markets," Kim added.

Geely also owns Volvo Cars and a 9.7 percent stake in Daimler.

Geely and Renault announced a partnership in January to develop hybrid vehicles for the South Korean market and abroad, produced at Renault's factory in Busan.

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Renault Korea Motors will issue 45.4 million shares at 5,818 won per share to Geely's unit, Centurion Industries Ltd, the two companies said in a statement on Tuesday.

Renault owned 80 percent of the unit at the end of last year. The rest was owned by credit card company Samsung Card, which said in December that it intended to sell its stake in the unit but that no details had been decided

Renault (s)vende un terzo della sua quota in Samsung Motors a Geely, Hyundai-Kia sarà entusiasta di avere i cinesi in casa.


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