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MessaggioInviato: sab gen 20, 2024 12:30 pm 
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https://europe.autonews.com/automakers/ ... e-platform

Stellantis ha presentato i dati tecnici della piattaforma large, sarà electric first ma alcuni modelli offriranno anche varianti ibride. Ricarica a 400V oppure 800V, autonomia fino a 800 km. Nel gruppo sarà utilizzata da Alfa Romeo, Maserati, Chrysler, Dodge e Jeep.


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MessaggioInviato: sab gen 20, 2024 1:04 pm 
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Località: La città con l'acca nel nome
Quindi da full electric siamo passati a hybrid


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MessaggioInviato: sab gen 20, 2024 2:04 pm 
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Tyreal ha scritto:
Quindi da full electric siamo passati a hybrid


Stellantis, anche quando era ancora PSA si era sempre dichiarata per la strategia multienergy che ha vantaggi e svantaggi ben noti.
Costa meno che sviluppare 2 piattaforme separate allo stesso tempo, si può abbastanza facilmente spostare la produzione tra ICE e BEV a seconda della domanda.
D’altro canto ci sono svantaggi tecnici e di economie di scala ad avere 2 tipi di tecnologie sullo stesso pianale, in più le vendite di veicoli non elettrici sono destinati a calare inevitabilmente per colpa delle regole anti inquinamento.
Questa piattaforma verrà utilizzata soprattutto in Nord America ed in Europa. Dall’altra parte dell’Atlantico la crescita dell’elettrico non è stata così forte come in Europa ed allo stato attuale le regole anti inquinamento non sono così draconiane, le proposte dell’amministrazione Biden non sono ancora state portate in parlamento ed il possibile ritorno del bizzarro Trump potrebbe cambiare le regole del gioco.
In Europa la grandissima parte dei modelli su questa piattaforma sarà electric only, le eredi di Stelvio e Giulia saranno solo elettriche.


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MessaggioInviato: mer gen 24, 2024 6:32 am 
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Italy's penny-pinching approach to incentives has meant several months of reduced automotive production, the Stellantis CEO Carlos Tavares said.

"Stellantis has been asking the Italian government for the last nine months to support EV sales," Tavares said on Tuesday during a visit to the automaker's plant in Atessa, central Italy, Europe's largest van-making factory.

Tavares said Stellantis is asking the Italian government to support sales of EVs to also help protect its Mirafiori plant, in Turin, which produces vehicles including Fiat's 500 electric small car. The plant has introduced temporary lay-offs because of sluggish demand.

Fiat-owner Stellantis has been in talks with Rome since last summer over a long term plan for the industry.

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The government wants Stellantis to raise its annual production in Italy to one million vehicles, from around 750,000 last year, while the automaker is seeking support measures, including cheaper energy costs and EV sales incentives.

New incentives

The government is expected to present its new incentive program on Feb. 1, worth over 900 million euros ($975 million) for this year, according to a draft decree seen by Reuters.


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2024 US Presidential Election and the Auto Industry
The 2024 US presidential election could end up a second Biden-Trump contest, with former President Donald Trump the front runner for the Republican party nomination after securing a win in the Iowa caucus this week and President Joe Biden currently the front runner for the Democratic party nomination.
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"Italy is spending much less money than any other large European country to support EVs," Tavares said.

"The consequence is that we are losing manufacturing products in Italy that we could manufacture. We already wasted nine months of production, of additional production in Mirafiori."

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Rome has also said it was working to encourage other major carmakers besides Stellantis to produce in the country.

"We are ready to compete. If the competition is very harsh, you will appreciate the consequences of that competition. But we are absolutely fine," Tavares said.

LCV global leader

Tavares said Stellantis aimed to become global leader in the commercial vehicle market worldwide by 2030, by launching what he called an offensive in North America and picking up opportunities in Asia.

"We believe that within that time window, we have the potential to win this race," he said.

With a market share of over 30 percent in 2023, Stellantis is LCV leader in Europe, while it is among the three largest manufacturers worldwide, along with number one Ford F.N and Toyota 7203.T.

The group sold 1.8 million LCVs worldwide last year under its Fiat, Peugeot, Citroen, Opel, Vauxhall and Ram brands, up from 1.6 million units in 2022.


Rapporti tesi tra Tavares e il governo italiano, il ceo di Stellantis vuole più incentivi per le elettriche.


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MessaggioInviato: mer gen 24, 2024 7:42 am 
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daimlerchrysler ha scritto:
Rapporti tesi tra Tavares e il governo italiano, il ceo di Stellantis vuole più incentivi per le elettriche.
Incentivi che andrebbero in parte a migliorare la redditività di PSA e in parte a finanziare il riempimento di piazzali di BEV invenduti. Mah …


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MessaggioInviato: mer gen 24, 2024 8:40 am 
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Più che altro in Italia l'unico modello EV prodotto è la 500E, che più di tanto non può fare (è cara per la categoria e le batterie non permettono grandi autonomie).
Vedo che cambia il logo, il nome e la proprietà, ma a piangere col piattino sono identici agli Agnelli.

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MessaggioInviato: mer gen 24, 2024 9:27 am 
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la vecchia FIAT è sempre sopravvissuta a colpi di finanziamenti dello Stato.
Bastava che alzasse la mano e dicesse "lascio a casa tot centinaia di operai" che lo Stato interveniva.

Quindi delocalizza il domicilio fiscale ma vuole aiuti dall'Italia...
La notizia che stia guardando alla Tunisia per delocalizzare anche la produzione è una notizia vera o un fake?

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Prima di diagnosticarti una depressione o bassa autostima, assicurati di non essere semplicemente circondato da stronzi. William Gibson

Veniamo influenzati non dai fatti ma dall'opinione che abbiamo dei fatti. A. Adler.


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MessaggioInviato: mer gen 24, 2024 9:31 am 
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BikerJediYoda ha scritto:
la vecchia FIAT è sempre sopravvissuta a colpi di finanziamenti dello Stato.
Bastava che alzasse la mano e dicesse "lascio a casa tot centinaia di operai" che lo Stato interveniva.

Quindi delocalizza il domicilio fiscale ma vuole aiuti dall'Italia...
La notizia che stia guardando alla Tunisia per delocalizzare anche la produzione è una notizia vera o un fake?


Al marocco. é vera.


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MessaggioInviato: mer gen 24, 2024 9:38 am 
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Temprone ha scritto:
BikerJediYoda ha scritto:
la vecchia FIAT è sempre sopravvissuta a colpi di finanziamenti dello Stato.
Bastava che alzasse la mano e dicesse "lascio a casa tot centinaia di operai" che lo Stato interveniva.

Quindi delocalizza il domicilio fiscale ma vuole aiuti dall'Italia...
La notizia che stia guardando alla Tunisia per delocalizzare anche la produzione è una notizia vera o un fake?


Al marocco. é vera.

Dove Renault produce diverse Dacia, per inciso.


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MessaggioInviato: mer gen 24, 2024 9:41 am 
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mjazz ha scritto:
Temprone ha scritto:
BikerJediYoda ha scritto:
la vecchia FIAT è sempre sopravvissuta a colpi di finanziamenti dello Stato.
Bastava che alzasse la mano e dicesse "lascio a casa tot centinaia di operai" che lo Stato interveniva.

Quindi delocalizza il domicilio fiscale ma vuole aiuti dall'Italia...
La notizia che stia guardando alla Tunisia per delocalizzare anche la produzione è una notizia vera o un fake?


Al marocco. é vera.

Dove Renault produce diverse Dacia, per inciso.



Non è un problema costruire in marocco. E' un problema se dici ai tuoi fornitori europei " venite in marocco. cosi ci fate più sconto e voi ci guadagagnate"
La componentistica è l'unica cosa che tiene in piedi l'automotive in italia. Se perdiamo anche quella dopo possiamo metterci veramente in modalità " le fabbriche non servono!1!1 Possiamo vivere di turismo1!"


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MessaggioInviato: mer gen 24, 2024 10:44 am 
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Il governo Meloni ha puntato su un aumento della produzione automobilistica nel paese. Ovviamente Tavares chiede sovvenzioni molto onerose. Guardatevi però cosa succede intorno al mondo, il Canada ha regalato miliardi (non 1-2, quasi 10) a Stellantis e a VW per aprire fabbriche di batterie. L' Ungheria sta promettendo mari e monti a BMW, la Polonia si sta attrezzando.
L'atteggiamento ricattatorio di Fiat (in tutte le sue varie forme) nei confronti del governi italiano è noto. Non ci scordiamo che nel 2020 il governo Conte salvò l'azienda dal rischio di fallimento per poi permettere agli Agnelli di portare a casa la fusione ed incassare un mega dividendo (lo stesso non fu garantito agli azionisti di PSA).
Vi rammento che anche le case tedesche, quelle francesi, quelle coreane e le giapponesi tendono a ricattare i loro governi però questi stati hanno anche sistemi di equilibrio. Lo stato francese controlla il 22% di Renault e il 6% di Stellantis. In Germania i rappresentanti dei lavoratori nei consigli di sorveglianza impediscono ai manager di spostare eccessivamente la produzione. In Giappone è vero che l'influenza degli esportatori è enorme nel mantenere artificialmente basso il valore dello yen, però la politica trova il modo di infiltrarsi come il caso Nissan ha ampliamente dimostrato.


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MessaggioInviato: mer gen 24, 2024 10:57 am 
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Il problema è che noi gli diamo soldi senza ricevere alcunché in cambio.
Altri paesi come dici giustamente proteggono le aziende per proteggere i lavoratori e l'economia. Noi siamo incapaci di far questo.

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MessaggioInviato: mer gen 24, 2024 11:27 am 
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Temprone ha scritto:
mjazz ha scritto:
Dove Renault produce diverse Dacia, per inciso.



Non è un problema costruire in marocco. E' un problema se dici ai tuoi fornitori europei " venite in marocco. cosi ci fate più sconto e voi ci guadagagnate"
La componentistica è l'unica cosa che tiene in piedi l'automotive in italia. Se perdiamo anche quella dopo possiamo metterci veramente in modalità " le fabbriche non servono!1!1 Possiamo vivere di turismo1!"

Sì, era una constatazione. Mi par di vedere un'analogia, Fiat che sta a Stellantis come Dacia sta alla Regie.


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MessaggioInviato: gio feb 01, 2024 5:14 pm 
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The Italian government is open to buying a stake in Stellantis, industry minister Adolfo Urso said, as he set out plans to provide 950 million euros ($1 billion) in subsidies this year to help drivers switch to cleaner cars.

The new incentive plan follows a clash between Italy's rightist government and Amsterdam-based Stellantis, which owns Italian brands Fiat and Alfa Romeo, over production levels in the country.

Italian Prime Minister Giorgia Meloni criticized Stellantis last month for its efforts to move car production to lower-cost countries at a time when the auto industry is struggling to shift to electrification.

Urso said Italy could match the French government by taking a stake in the carmaker, whose other brands include Peugeot and Jeep.

"If Tavares maintains that Italy needs to do the same as France, which has boosted its active investment in Stellantis, then they can ask," Urso told reporters on Thursday.

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Italy's Prime Minister Meloni picks fight with Stellantis on car production
Stellantis CEO Tavares is ready to seize on Renault's EV setbacks
"The difference between France and us is that they are in the share capital and we aren’t," Urso said. "Make a request and we can discuss it together.”

The balance between Italy and France on the Stellantis board has been a point of friction between the two countries.


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2024 US Presidential Election and the Auto Industry
The 2024 US presidential election could end up a second Biden-Trump contest, with former President Donald Trump the front runner for the Republican party nomination after securing a win in the Iowa caucus this week and President Joe Biden currently the front runner for the Democratic party nomination.
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France holds a 6 percent stake in Stellantis, the group formed in 2021 through the merger of Fiat Chrysler and France's PSA Group. France also has representatives on the company's board of directors. Italy has no stake and no representatives. Italy's Agnelli family is the largest investor in Stellantis through its Exor vehicle.

Urso said that Stellantis had committed to boosting production in Italy back to the million vehicle level, a figure last hit in 2017. The total last year was around 750,000.

Urso has in the past called for state lender Cassa Depositi e Prestiti (CDP) to buy a stake in Stellantis.

Last June, Stellantis Chairman John Elkann said his company did not need to add the Italian state to its shareholders.

Public squabbles

Stellantis CEO Carlos Tavares has said that Italy spends less than other major European countries to support the development of electric vehicles and that approach was holding back production.

Tavares never shies away from criticizing politicians and has also had public squabbles with French Finance Minister Bruno Le Maire. He has been unwilling to cave in to Le Maire's request to produce some cheaper EV models locally.

Tavares cited Italian plants in Mirafiori, where the company produces the electric Fiat 500, and its factory in Pomigliano, near Naples, as sites where jobs are more at risk from Meloni's policies.

During a visit to Europe's largest van-making factory in Atessa, central Italy last month, Tavares was very vocal in praising the company's Italian workers.

"When we are happy, then we are happy," Tavares said. "In the case of Atessa, they have reduced their cost by 30 percent. They have improved their quality sevenfold. It's quite outstanding, which means they are in control of their destiny."

"When we manage our plants, we don't do it in function of our mood," Tavares said. "Of course, the fact that we are very fact-based is often used by the people that do not want to recognize the success of Stellantis. They are using it against us by saying that we are financially driven, we are cold, that we are inhuman."

Meloni's government is also not taking into account the fact that Tavares is Portuguese, not French, he said.

"If we talk about the French mandate that they are trying to use as a scapegoat, they just ignore that the CEO of the company is a Portuguese guy," he said.


Continuano gli scambi non cordiali tra il governo Meloni e Stellantis. Il ministro Urso ha proposto uno sbarco di cassa depositi e prestiti in Stellantis, un ingresso sicuramente non desiderato. Tavares intanto si posiziona per future acquisizioni, Renault potrebbe essere un candidato.


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MessaggioInviato: gio feb 01, 2024 5:21 pm 
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E Tavares non risponde diplomaticamente


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MessaggioInviato: gio feb 01, 2024 5:35 pm 
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Un po' avrebbero anche pienato i maroni ...

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MessaggioInviato: gio feb 01, 2024 7:53 pm 
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scatena un nuovo vespaio di polemiche. In un'intervista all'agenzia Bloomberg, l'amministratore delegato del gruppo Stellantis entra a gamba tesa nelle politiche del governo e viene subito preso di mira da politici e sindacati. Rispondendo a una domanda sulle recenti critiche del presidente del consiglio, Giorgia Meloni, o di altri esponenti del governo sulle produzioni italiane, il top manager spiega che l'Italia dovrebbe fare di più per proteggere i suoi posti di lavoro nel settore automobilistico anziché attaccare Stellantis per il fatto che produce di meno nel nostro Paese: "Si tratta di un capro espiatorio", ha detto Tavares. "Si tenta di evitare di assumersi la responsabilità per il fatto che se non si danno sussidi per l'acquisto di veicoli elettrici, si mettono a rischio gli impianti in Italia". 

Mirafiori e Pomigliano in bilico. "Se non vuoi che i veicoli elettrici progrediscano, devi solo fermare gli incentivi", ha aggiunto Tavares. "È ovvio che il governo italiano stia facendo questo. Il mercato dei veicoli elettrici in Italia è molto, molto piccolo: è la diretta conseguenza del fatto che l'esecutivo non incentiva l'acquisto di veicoli elettrici". Tavares indica in Mirafiori, dove viene prodotta la 500 elettrica, e in Pomigliano, le fabbriche italiane i cui posti di lavoro sono più a rischio per effetto delle politiche del governo Meloni. Tra l'altro, il manager portoghese ha anche respinto le accuse di una Stellantis troppo prona agli interessi francesi: "Io non sono sempre d'accordo con il governo francese" e "Stellantis non è nelle mani del governo francese", ha precisato il numero uno di Stellantis. "Se parliamo del mandato francese che stanno cercando di usare come capro espiatorio, ignorano il fatto che il ceo della società è un signore portoghese".

Nuove polemiche politiche. Come detto, le dichiarazioni di Tavares hanno scatenato un putiferio. Il primo a tornare ad attaccare il gruppo è stato il leader di Azione Carlo Calenda: "Come volevasi dimostrare tutte le promesse fatte da Elkann stanno a zero. Ogni volta si riparte da capo con 'quanto mi dai per non chiudere?'. Dopo anni di battaglia solitaria, possiamo convenire tutti che è arrivato il momento di mettere la questione Stellantis in cima all'agenda?". Anche Elly Schlein, segretario del Pd, pungola Meloni: "Fa la faccia dura con Stellantis ma non ha una strategia e il governo si presenta all'azienda con il cappello in mano. Continuano a minacciare di non dare più incentivi, mStellantis continua ad utilizzarli senza rispettare condizionalità. Serve una svolta. Tavares ha lanciato una sfida, il governo la raccolga e non faccia cadere la provocazione. Si prenda sul serio l'ipotesi di una partecipazione italiana a Stellantis che bilanci quella francese e si chiedano impegni chiari sui livelli di produzione, sul mantenimento dell'occupazione e sulle strategie per l'indotto. E si lavori con i fatti e non solo con le parole perché arrivino anche altri produttori in Italia".  

Sindacati in allarme. "Le dichiarazioni di Tavares su Mirafiori e Pomigliano sono gravissime", tuona Michele De Palma della Fiom-Cgil. "Il governo ha deciso di assecondare la richiesta di Stellantis rispetto gli incentivi. Stellantis deve dare risposte alle lavoratrici e lavoratori italiani. Non si possono dare soldi pubblici senza garanzie: ora risposte al Paese. Chiediamo alla premier un incontro urgente con l’amministratore delegato e le organizzazioni sindacali con l’obiettivo di garantire la produzione e l’occupazione nel nostro Paese". Anche Roberto Benaglia della Fim chiede a Meloni di "convocare subito" Tavares e sindacati "per programmare misure adatte e condivise" e sottrarre "gli stabilimenti italiani alla crescente insicurezza sul loro futuro". "Il livello di criticità è ormai altissimo", ha aggiunto Benaglia. A esprimere preoccupazione anche Giovanni Sgambati della Uil Campania e Nicola Ricci della Cgil Napoli.

No, non vuole essere diplomatico. Non pensavo che Pomigliano fosse così a rischio.


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MessaggioInviato: ven feb 02, 2024 9:43 am 
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Eccola

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daimlerchrysler ha scritto:
scatena un nuovo vespaio di polemiche. In un'intervista all'agenzia Bloomberg, l'amministratore delegato del gruppo Stellantis entra a gamba tesa nelle politiche del governo e viene subito preso di mira da politici e sindacati. Rispondendo a una domanda sulle recenti critiche del presidente del consiglio, Giorgia Meloni, o di altri esponenti del governo sulle produzioni italiane, il top manager spiega che l'Italia dovrebbe fare di più per proteggere i suoi posti di lavoro nel settore automobilistico anziché attaccare Stellantis per il fatto che produce di meno nel nostro Paese: "Si tratta di un capro espiatorio", ha detto Tavares. "Si tenta di evitare di assumersi la responsabilità per il fatto che se non si danno sussidi per l'acquisto di veicoli elettrici, si mettono a rischio gli impianti in Italia". 
....
No, non vuole essere diplomatico. Non pensavo che Pomigliano fosse così a rischio.
Mi pare che sia un pianto collettivo. L'elettrificazione desertificherà l'industria europea dell'automobile

https://finance.yahoo.com/news/analysis ... ccounter=2


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La pubblicità emozionale sembra fatta per una lavastavoglie.

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mauro65 ha scritto:
Mi pare che sia un pianto collettivo. L'elettrificazione desertificherà l'industria europea dell'automobile



Per legge, aggiungerei.

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Temprone ha scritto:
Finalmente sono tornati a fare Peugeot carine :allegria


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mauro65 ha scritto:
Temprone ha scritto:
Finalmente sono tornati a fare Peugeot carine :allegria


È la mia seconda erezione mancata di giornata .. stai bono.

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Località: La città con l'acca nel nome
Oh, un'altra pubblicità che puzza di vecchio, tradizione, centrini e muffa per proporre qualcosa che vorrebbe essere nuovo.
Originale.


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Tyreal ha scritto:
Oh, un'altra pubblicità che puzza di vecchio, tradizione, centrini e muffa per proporre qualcosa che vorrebbe essere nuovo.
Originale.

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mauro65 ha scritto:
Temprone ha scritto:
Finalmente sono tornati a fare Peugeot carine :allegria

Muciaccia style..prendi i fari della C3, la fiancata della 208, il posteriore 208 col telaio dei fari posteriori della Mito, e taac, hai la nuova Ypsilon.

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MessaggioInviato: ven feb 02, 2024 11:24 am 
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Io continuo a pensare che, stante le premesse, questa ypslon sia grasso che cola, e tanto. Poi, magari, non piacerà e non venderà, vedremo


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MessaggioInviato: ven feb 02, 2024 11:28 am 
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Massì, sulla carta è un'ottima auto e di compatte c'è sempre bisogno


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MessaggioInviato: ven feb 02, 2024 12:13 pm 
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Iscritto il: mar giu 06, 2006 4:00 pm
Messaggi: 15771
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A me non dispiace in assoluto, ma trovo che i fari anteriori siano risolti piuttosto male...potevano inventarsi qualcosa di più originale/caratteristico.

_________________
Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)


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Riuscito restyling della 208,non ha nulla di lancia ma non è poi male anzi sa di "moderno" fuori e dentro un pò come alcune nuove cinesi.
Secondo me una clientela trasversale, per lo più giovani o anziani, che sui 25k euro vuole un'auto compatta e nonun suv/crossover in Italia la trova, forse visto i prezzi e che non è più compatta potrebbe fare fatica con la classiche "donne" da ypsilon.

_________________
ALFA ROMEO GIULIETTA jtdm-2 20 170cv- distinctive-pack premium-pack sport 18 - Luglio 2010 -superati i 313.333KM!!!


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