AGGIORNAMENTOA 'sto giro non ci ho visto più; e questa mattina a presta ora sono partite un paio di telefonate di fuoco a chi di dovere.
Risultato? Non erano neanche le nove del mattino che (non potendo rispondere) ho trovato CINQUE telefonate da parte della concessionaria nell'arco di quattro minuti (dalle 8:58 alle 9:02).
Sbollito per bene, ho richiamato io verso mezzogiorno.
La concessionaria ha dapprima provato a sostenere la sua posizione affermando che si è attenuta a quanto il computer aveva dato in diagnosi; al che, ho prontamente ribattuto dicendo che, per quello che mi riguarda, la diagnosi fatta dal computer racconta solo una parte della storia.
È come se in ambito medico io ricevessi un paziente che manifesta dolore toracico: non mi limito a dimetterlo se l'ECG è normale quando è a riposo e ha 60 battiti al minuto, ma faccio degli approfondimenti come l'elettrocardiogramma sotto sforzo per vedere se a quel punto escono fuori i segni tipici dell'angina o altro ancora.
E nello stesso modo mi aspetto che mi venga diagnosticato un alternatore fallato se arrivo con l'allarme sul display.
Soprattutto perché non ci credo neanche per un istante che un alternatore che a 13 anni e 8 mesi è da buttare non fosse fallato (almeno un minimo) a 13 anni e 5 mesi; e resto convinto che se tre mesi fa avessero provato a banco l'alternatore, sarebbe risultato (se non rotto) poco efficiente già allora.
A questo punto, il titolare/capofficina dell'Officina Autorizzata ha ammesso il suo operato, dicendo che purtroppo loro hanno acquisito nel tempo la tendenza ad indirizzare il cliente verso la soluzione proposta dalla diagnosi perché il rischio è quello il cliente si spaventi per un preventivo “precoce” troppo esoso con il risultato che lo stesso porta l'auto in una officina generica spinto dal presupposto che la Concessionaria vuole "ladrare" sulla sua pelle.
Sebbene abbia compreso il suo punto di vista, non ho potuto giustificarlo neanche un po' sottolineando che non pensavo di avergli dato l'idea di essere quel tipo di cliente: soprattutto quando in occasione dell'SBC ci siamo incontrati e lui stesso mi ha detto "La diagnosi mi suggerisce di provvedere alla sostituzione del fluido dei freni, e solo dopo di provvedere al cambio della centralina dell'SBC; ma se la macchina fosse mia e la guidasse un mio familiare, io cambierei assolutamente l'intero gruppo elettro-idraulico."
Ho quindi apprezzato un capofficina consapevole che di fronte ad una spesa del genere avrei potuto dire di no, ma che comunque mi ha dato il suo parere in scienza e coscienza per risolvere in maniera definitiva un difetto potenzialmente letale. E in quella occasione, ho acconsentito (quasi) senza fiatare ad effettuare una riparazione di € 1.900, rendendo di fatto ancora meno giustificabile la sua "paura" nei confronti miei.
Alla luce dei fatti, nel tentativo di scusarsi mi ha offerto di azzerare le voci relative alla manodopera sul preventivo (circa 220 Euro), mi ha fatto un ulteriore sconto sul pezzo di ricambio per "scontare" il regolatore sostituito a novembre 2018 e mi ha offerto l'automobile sostitutiva. Dal momento che l'auto serve e che pur avendone l'intenzione non posso fare il gioco delle tre carte e far viaggiare la E280 sul carro attrezzi in tutta la provincia, ho accettato la sua offerta; non ho però accettato l'auto di cortesia perché mi sembra quasi una presa per il culo, specie per domani e Venerdì che mia madre presta servizio nell'ambulatorio sito praticamente di fronte a casa. E quindi sarebbe più il fastidio che altro tra prenderla, riportarla e avere in affido un'auto non propria.
Phoeny ha scritto:
Che rogna Paolo, mi spiace!
Guarda, non dirlo a me...
Speravo di aver risolto affidandomi (quasi) ciecamente una Assistenza Ufficiale proprio per evitare queste micragnosità da risparmio sui 50 Euro tipiche statisticamente più del generico che delle Concessionarie; e invece, paradossalmente, mi ci ritrovo.
C'è di buono che, esattamente come avevo pensato, un Autorizzato ci pensa due volte a fare il furbo fino in fondo (pur provandoci...) perché sa che si sta rischiando il marchio sulla facciata per colpa di una cazzata...
mjazz ha scritto:
Le AGM (e in misura minore le EFB) riescono a ricevere correnti maggiori senza danneggiarsi, hanno meno autoscarica e minor propensione alla solfatazione nonchè una miglior resistenza ai cicli di lavoro. A parte il prezzo sono migliori in tutto rispetto alle batterie standard.
Su un'auto come la E, direi che la scelta dell'AGM possa giustificarsi in una maggior affidabilità e/o nel dover ricevere corrente dall'alternatore, che se progettato per lanciare pacche consistenti di corrente rischierebbe di cuocere in breve tempo una batteria normale.
Controllando sul catalogo ricambi, ho visto che la E220 CDI (4 cilindri) usciva di fabbrica con la batteria "normale"; le E280/320/400/420 CDI, invece, uscivano con la AGM.
Probabilmente, con il passare del tempo hanno deciso di unificare il ricambio per non mantenere attive inutilmente due forniture dal momento che non vi era una precisa utilità nell'usare un accumulatore al gel.
Per curiosità, comunque ho chiesto al capofficina conferma di questo; e appunto mi ha detto che è stato lo stesso catalogo ricambi a fornire subito il categorico sostitutivo in ottemperanza al bollettino.
Quindi l'eventuale dubbio è fugato.
mjazz ha scritto:
Circa dal 2000 in poi le centraline motore (pure delle utilitarie) riescono a regolare il voltaggio dell'alternatore in maniera continua, e con questo di fatto regolano la corrente erogata e passata alla batteria; i vecchi alternatori avevano solo un cavo di collegamento, il positivo in uscita (il negativo resta sempre la carcassa), mentre da inizio secolo si son visti alternatori a due cavi: uno grosso per la corrente, uno piccino piccino per la regolazione.
Ti confermo che anche qui siamo nella stessa situazione.
Alcuni motori (tipo i V6 e V8 benzina; E320 e E500) montavano un alternatore tradizionale con circuito "semplice"; il 280/320 CDI, invece, montava (e monta nel mio caso) un alimentatore con linea BSS per il controllo delle funzioni di ricarica.
Alcuni motori (come il 270 CDI) usano un altro protocollo ancora chiamato "LIN". E anche per questo ci sono tanti problemi nel cambiare componenti sulle W211 quando si reperiscono pezzi allo sfascio: sebbene esteticamente uguali, spesso tanti componenti (apparentemente tra loro irrilevanti) sono differenti con il risultato che le centraline non gradiscono e vanno in Recovery.