Sterzo: ok la demoltiplicazione. Però la sensazione artificiale dello sterzo elettrico c'è; e in un'auto come la Z4 è un po' una pecca. Tuttavia è molto ben conformato, del giusto diametro, nella giusta posizione (se regolato) e con una gradevole impugnatura.
Strumenti di bordo: complicatissimo l'iDrive (cioè; anche una cosa banale, come disinserire l'autopilota, non è più comodo farlo con il menu contestuale "OPTION"? No; devi andarti a trovare l'icona…), abbastanza discutibile il minuscolo schermo del computer di bordo. In compenso, molto bella la strumentazione (classica BMW).
Finiture: nota abbastanza dolente. La finitura fake-silver è praticamente un pezzo di plastica rigida, sottile, dal suono "vuoto" che funge da magra copertura per la plancia. Discreta la pelle utilizzata.
Comodità: ottimale. Sedili ben conformati, con l'imbottitura giusta e la possibilità di regolare i fianchetti. La macchina, in autostrada, è qualcosa di eccezionale. A 170 sembra di andare a 120.
Cambio: a me non dispiace. Innesti duri, secchi; a volte un po' ruvidi. Però ci ho subito fatto la mano. Certo, dopo averla guidata per un giorno intero, il cambio della Pussylon mi sembrava fatto di burro. Va guidato: in questo mi ricorda quello della C200 Kompressor. Inutile tirare la leva con forza; meglio, piuttosto, accompagnarla a sentire che si inserisce nelle ghiere ed innesta il rapporto. Spaziatura azzeccata, ottime 2° e 3° da misto veloce.
Motore: probabilmente, quello che dico qui storcerà un po' il naso. Però, razionalmente parlando, io la prenderei con questo motore, il 184 cavalli. Il 245 avrei paura sia a sentirlo come affidabilità che come esuberanza nell'erogazione. Il 3.0 biturbo è troppo; sempre l'ho detto e sempre lo dirò. Purtroppo, il motore ideale non è più in produzione; il "vecchio" 3.0 ad iniezione diretta da 272 cavalli. Corposo, fluido, elastico e lineare.
Bagagliaio: non posso sindacare da qui, perché è ovvio che io sono abituato a 2 estremi (citycar o giostraiomobile). Tuttavia, penso che riuscirei a caricare il necessario per una trasferta, sfruttando, magari, lo spazio dietro i sedili posteriori. Astenersi gite in zona Napoli per non vedersi il MacBook nuovo di trinca ciulato.
Passiamo alla guida: dal momento in cui mi ci sono seduto, ho capito subito come andassi guidata. Cosa voleva dal guidatore, come voleva esser condotta. Infatti, quando Marco me l'ha lasciata per fare le foto, dopo 2 minuti avevo già capito come questa spider Bavarese volesse essere trattata. Gli input da dare dovevano essere bruschi, secchi; da effettuare a velocità medio-elevate. Scompensi che dovevano effettivamente mettere in crisi una stabilità. Un tipo di guida che a me piace molto: il filo del rasoio ad andature sostenute. Di contro, ovviamente, si ha che se dovesse succedere qualcosa in quelle situazioni, la probabilità di FINE TITOLI APPLAUSI è sicuramente più generosa di una, ad esempio, MX5 che è in traverso a 50-60 rispetto a me, oggi, che uscivo da piottella da curve spazzando anche sul filo dei 100 in terza.
Impossibile metterla fuori asse sul lento, a causa di bilanciamento, peso al posteriore (capote aperta) e gommatura molto generosa. Al contrario, passati gli 80-90, rivela una piacevolissima natura, che invoglia il pilota a giocare tra freno e gas come se fossero i pulsanti di un flipper e l'auto fosse la pallina: un'auto da punta e click. Da scivola e rientra.
GUSTOSISSIMA la scenetta del pendolo in rilascio.
Concludendo: io ne sono abbastanza innamorato. Come dicevo oggi a Marco, probabilmente, avessi 30 anni e un lavoro, con la prospettiva di essere SICURAMENTE senza una famiglia, vedrei perfettamente una Z4 come mia auto da affiancarsi, magari, ad un due ruote da usare come mezzo di trasporto da A a B per un perimetro urbano o hinterland.
La filosofia della macchina mi piace molto: una gran turismo che, però, quando vuole, sa farsi prendere meno sul serio. Una macchina che, alla fine, ti accompagna tutto l'anno e in tutte le situazioni.
Dico di più: la prenderei proprio così, col 2.0 da 184 cavalli, usando, ovviamente, la ragione ed il portafogli, per i motivi suddetti.
Rimane un dilemma amletico: nella configurazione prevista, che, consultando la lista accessori, è proprio quella che prenderei io, la vettura, a listino, viene via a 52.000 Euro.
Li vale? Secondo me, no. Ma al cuor non si comanda; e, avendoli, per lei li spenderei.
(Non ho riletto, ho sonno, sarà pieno di errori; chi vuole leggere, leggesse. GLI ALTRI CHE SI IMPICCHINO!
)
Zerstorer ha scritto:
Passando a Paolo, ha fatto un numero da circo in uscita da una curva che mi ha fatto cagare fino a valle (io ero a terra per le foto e l'ho visto da fuori...). Per carità, ammetto che pure io azzardo roba del genere spesso con l'mx negli stessi luoghi, ma quella è lunga e larga la metà...
Cosa buona e giusta.
Ammetto che la macchina si è intraversata un pelin più di quello che pensassi; ma, bene o male, l'intento era quello.
Zerstorer ha scritto:
A dire il vero, mentre si può dire che il premio "traverso della giornata" l'abbia in definitiva vinto lui, per contro il premio "renza della giornata" l'ho indubbiamente portato a casa io.
Diciamo che l'argomento ha visto una sinergia delle cose, in quanto al bar Marco, essendo abituato a stare in pub di bassa lega a bere birra, ha copiosamente ruttato a gran voce nel locale, salvo poi accorgersi di essere in un luogo pubblico dove non è usuale lasciarsi andare a musiche di un certo tipo.
A quel punto, non potevo lasciarlo da solo nel suo imbarazzo; così, gli ho fatto compagnia con un sonoro e tonante peto.
Grazioso e, oserei dire, cliché, invece, il suo per nulla male peto in circonvallazione esterna a Milano che aveva il giusto compito di reidratare e nutrire il pellame della selleria, sollecitato dallo sforzo sopportato durante la giornata. Un insolita ma giocosa tonalità, all'orecchio.