CricoHPE ha scritto:
billy079 ha scritto:
se noti la zona dove convergono parabrazza, cofano, parafango e portiera anteriore è... impressionante!
CricoHPE ha scritto:
ottimo billy... impressionante la somiglianza... posso dirlo o mi si da dell'anti mazda/anti kia? :)
almeno abbiamo dimostrato che non è solo maserati a copiare dai jap
si vero, notavo proprio quel punto... la copia del cofano è disarmante... c'è anche alfa che ha chiesto qualcosa ai jap.. la mitica arna
Nessuno ha ciopiato nulla dai Giapponesi......era una "JOINT VENTURE"
Wikipedia al riguardo:
Alla fine degli anni '70 l'Alfa Romeo decise di proporre una vettura di classe medio-inferiore, al fine di inserirsi nel nuovo settore di mercato, sostanzialmente creato dalla Volkswagen Golf, cui il gruppo Fiat aveva risposto contrapponendo, anche se in ritardo, i nuovi modelli "Fiat Ritmo" e "Lancia Delta".
Vista l'impossibilità di creare un'automobile nuova in tempi brevi, la dirigenza decide di creare un joint-venture con la giapponese Nissan, creando un apposito stabilimento dove verranno assemblate le scocche del modello "Pulsar", fornite dalla Nissan, con le meccaniche derivate dall'"Alfasud".
L'accordo che costituisce la Alfa Romeo Nissan Automobili SpA, viene firmato a Tokio, il 9 ottobre 1980, da Takaschi Ishihara e da Ettore Massaccesi, rispettivi presidenti della Nissan e dell'Alfa Romeo (a quel tempo ancora proprietà dell'IRI).
La nuova unità produttiva viene costruita a Pratola Serra in tempi record, ma servirà ancora meno tempo per capire che questa operazione sarebbe stata ricordata come il più grave disastro industriale e commerciale nella storia dell'Alfa Romeo.
Dal punto di vista industriale, non appena si inzia l'assemblaggio "pratico" dei prototipi, ci si accorge che le scocche "Pulsar" dovranno essere modificate per accogliere la meccanica "Alfasud", il che comporterà un grave ritardo nella messa in vendita del modello, oltre ad un notevole aumento dei costi di produzione.
Dal punto di vista commerciale, è da registrare il (prevedibile) rifiuto degli "Alfisti" verso una linea di gusto orientale, ormai datata e distante anni luce dalle forme sportiveggianti ed aggressive che, sino ad allora, avevano contraddistinto le vetture del "biscione".
La vettura
L'Arna è stata costruita nelle versioni L (3 porte) ed LS (5 porte) dotate della motorizzazione Alfasud "base", ovvero del boxer 1.2 da 63 cv. A queste, si affiancava la versione sportiva TI (3 porte) che, motorizzata con il più potente 1.3 da 86 cv, raggiungeva facilmente velocità superiori a 170 km/h.
Versione Anni di produzione
Arna L dal 1983 al 1987
Arna LS dal 1983 al 1987
Arna TI dal 1984 al 1987
Le prestazioni, confrontate ai concorrenti modelli dell'epoca, si posizionavano al vertice della categoria ed i lamierati, a struttura differenziata e trattati con metodo "zincrometal", avevano in buona parte risolto gli annosi problemi di corrosione che avevano afflitto la precedente produzione Alfasud.
Tuttavia la vettura non incontrò il favore del pubblico e, dopo appena tre anni e mezzo di attività, la produzione venne definitivamente fermata nel 1987; prima decisione strategica della nuova dirigenza Fiat, divenuta proprietaria dell'Alfa Romeo in forza dell'accordo stipulato con Romano Prodi, allora presidente dell'IRI. Da quel momento il modello inferiore di gamma Alfa Romeo divenne la 33