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Ma della Smart cinese ne vogliamo parlare?
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Autore:  Phaeton [ sab lug 17, 2010 8:58 am ]
Oggetto del messaggio:  Ma della Smart cinese ne vogliamo parlare?

Cita:
Non manca certo l'audacia alla famiglia Martinelli - padre e due figli, Viviana e Guido - e forse anche un pizzico d'incoscienza: gli imprenditori di Rozzano, alle porte di Milano, sono stati tanto audaci, e tanto incoscienti, da imbarcarsi in un duello con un gigante come Mercedes, a colpi di sentenze e di avvocati. Ma, a sorpresa, hanno vinto loro. Da settembre metteranno sul mercato la loro citycar di costruzione cinese, la Martin Motors Bubble, che, per la sua somiglianza con la Smart, aveva suscitato le ire di Stoccarda: la Mercedes, nel 2007, scomodando i tribunali di mezza Europa, riuscì a bloccarne le vendite e persino l'esposizione del prototipo al Salone dell'auto di Francoforte del 2007. La Martin Motors nel frattempo ha fatto alcune modifiche all'auto, tra cui l'adozione di un supporto per l'esposizione a vista della ruota di scorta, dietro il portellone. E hanno citato per danni il colosso tedesco. Morale della favola, intesa extragiudiziale che mette tutti d'accordo: richiesta danni nel cestino e via libera alla Bubble modificata, che ora somiglia meno alla Smart.

In Italia tra settembre e ottobre. Arriva in autunno sul mercato a un prezzo che supera di poco gli undicimila euro, per l'esattezza 11.400. Audaci, sì. Non c'è dubbio. "Non volevamo svalutare il prodotto con un prezzo troppo basso", spiega Guido Martinelli, general manager della società. Comprensibile, ma la Bubble – pur ben accessoriata, con climatizzatore (manuale), fendinebbia, cerchi di lega, alzacristalli e retrovisori esterni a regolazione elettrica, impianto stereo – resta un'auto cinese, con una qualità degli assemblaggi che difficilmente sarà drasticamente diversa da quella a cui ci hanno abituati finora i prodotti della Repubblica Popolare. Con un prezzo simile, pare un po' velleitario l'obiettivo di vendere 3.500 pezzi in Italia nel primo anno (il 2011) e 5.000 nel secondo, fino a raggiungere i 10 mila in tutta Europa. Per esprimere un giudizio definitivo, comunque, ci toccherà aspettare settembre, quando sarà pronta la versione definitiva della Bubble, ora in fase di omologazione.

Pare la Smart, ma è una "tutt'avanti". Per ora ci siamo dovuti accontentare di un assaggio: una breve guida dei prototipi. Com'è fatta e come va, dunque, questa macchinetta che ha fatto tanta paura alla Smart? Beh, va detto che è un progetto completamente diverso. Tanto per cominciare, e neppure alla Martin Motors ne fanno mistero, non ha la sofisticatezza tecnologica della piccola tedesca. La Bubble poggia su una meccanica di derivazione Suzuki, non ha la ormai famosa cellula Tridion di protezione dell'abitacolo della Smart e, soprattutto ha il motore davanti e la trazione pure. Inoltre è un po' più grande, con i suoi 3 metri e 27 di lunghezza (di cui oltre una ventina sono presi dalla ruota di scorta e il suo telaio di supporto) e il metro e 65 di larghezza e di altezza.

Due posti... più due. Con queste dimensioni, può ospitare due passeggeri posteriori. Ma va detto subito che - come del resto sull'altra proposta simile, la Toyota iQ - i posti posteriori sono soltanto d'emergenza. A dire il vero, lo spazio per le gambe ci sarebbe (sempre che i sedili anteriori non siano molto arretrati) ma la testa di chi siede dietro tocca il padiglione, che - in quel punto - è rivestito di plastica dura. Perlomeno così è sul prototipo guidato. La versione di serie avrà anche i due sedili sdoppiati e abbattibili separatamente, in luogo del divanetto fisso e privo di poggiatesta della vettura che abbiamo guidato.

Su strada niente sorprese. Le sospensioni posteriori non saranno all'ultimo grido - con un bel ponte rigido - ma fanno lo stesso il loro lavoro e va riconosciuto che l'impostazione generale dell'auto è "sana", perlomeno alle velocità consentite dal breve test effettuato: niente reazioni strane ai bruschi cambi di direzione in fase di rilascio, la coda non si scompone e semmai una lieve tendenza ad allargare con il muso è facilmente ripresa agendo sullo sterzo e togliendo un filo di gas. Anche lo sterzo è piacevole e le ruote ne seguono prontamente i suggerimenti. Il cambio ha con innesti gommosi, imprecisi e non poche impuntature, ma alla Martin Motors assicurano che ci stanno lavorando. Nonostante la corsa del pedale un po' lunga (ma "anche a questo si porrà rimedio", dice ancora Martinelli), i quattro freni a disco fanno il loro lavoro nel fermare la Bubble in spazi accettabili. Inesistente il bagagliaio, ma del resto lo è anche sulla ben più blasonata Toyota iQ.

Motore benzina e Gpl. Il 1100 di origine Suzuki - omologato Euro 5 - non è un fulmine, ma con i suoi 67 CV, garantisce una guida piacevole in città, con consumi che la Casa dichiara attorno ai 6 litri per 100 km. Sarà fornito di serie con un impianto bi-fuel: benzina e Gpl. Alla fine le incognite maggiori per la Bubble restano la qualità costruttiva e il prezzo. A noi pare un po' velleitario per un prodotto cinese, per quanto onesto e simpatico nel design. Ma per sciogliere la riserva bisognerà aspettare la versione di serie, quest'autunno.

Roberto Lo Vecchio ( By Quattroruote)



Non sapevo dell'esistenza di si tale scempio... che poi 11000 euro chi li spende per una Smart cinese?Immagine

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Autore:  Multiflex [ sab lug 17, 2010 9:09 am ]
Oggetto del messaggio: 

ma è vero che mercedes ne aveva bloccato l'ingresso al motor show dell'anno scorso???

comunque non si puo guardare :vomito :vomito :vomito :vomito

Autore:  billy079 [ sab lug 17, 2010 9:25 am ]
Oggetto del messaggio: 

esiste anche un altro clone della smart, importanto in italia solo in versione elettrica.

ancora meno guardabile perchè per ovviare a problemi di plagio gli hanno impiantato le porte del clone della matiz vecchia. Non si guarda.

La cosa ridicola è che i cinesi si copiano pure tra loro. e per evitare problemi impiantano pezzi di altri cloni... :piangi2

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a dirla tutta la "martin motors" è quella che importa in italia il clone dell'X5 vecchio.... :briaco

Autore:  Phaeton [ sab lug 17, 2010 9:44 am ]
Oggetto del messaggio: 

My god... ma il problema è per me il Prezzo cioè 11000 per un'auto cinese chi li spende? cioè praticamente la stessa Smart ha + o - lo stesso prezzo... perchè fosse costata 2000 euro allora magari aveva pure successo ma 11000 sono impazziti.

Autore:  billy079 [ sab lug 17, 2010 9:55 am ]
Oggetto del messaggio: 

ma guarda, a me tutta sta "bolla cinese" pare sia sovrastimata.
si parlava di invasione del mondo, e per ora nulla di fatto.

in teoria in italia ci sono molte macchine disponibili (cinesi importate), alcune proprio dalla martin motors.

io di cloni x5 ne avrò visto uno. il resto non esiste e non si vede.

Anche i lanci "in pompa magna" o almeno diciamo con un minimo di serietà dietro (cosa non attribuibile alla martin motors) come la great wall, che si è aperta una sede in italia e così via, non hanno avuto il riscontro sperato. Di Hover SUV o come accidenti si chiama, ce ne saranno 4 in giro. vende meglio il pick up, complice il prezzo (ma cmq non fa impensierire l'auto low cost, tata).

in tutto questo, l'unico "furbo" è stato di risio che, con la scusa della fabbrichetta, propone roba cinese come italica, e i numeri li fa.

tutto il resto è caratterizzato da cloni più o meno sfacciati, a prezzi abbastanza improponibili, importati da chissachì, prodotti da ne so ancor meno.

un'inutile bolla esplosa prima di gonfiarsi.

a mio avviso i cinesi potranno farsi strada quando, come hyundai, impareranno a fare le cose bene (e non sono distanti da quello...) e avranno una presenza "SERIA" (vale a dire - so con chi sto parlando) sul mercato. Per ora sono allo stadio dei coreani all'inizio, poco temibili.

Alcuni rampanti imprenditori si muovono cercando di raggranellare qualcosa ora, ma senza riuscirsi.

io la vedo così: per ora nulla, al massimo si potranno fare dei "numerini" sui segmenti da lavoro (commerciali e pick up) dove il prezzo iper basso può tornar utile.
nel futuro invece, con una presenza strutturata e un'offerta credibile, potrebbero essere temibili (come lo sono oggi i coreani).

a mio avviso i vari importatori si stanno muovendo non per far soldi adesso (che è improbabile) ma per avere una posizione privilegiata nel futuro.

per fare un esempio, la "padana ricambi" è nata come importatore di scooter taiwanesi sconosciuti a più. Ora si chiama Kymco italia ed è non solo un player del mercato italiano, ma un pezzo grosso nella stessa kymco (essendo l'italia il mercato più importante) tanto da influire nello sviluppo prodotti della casa.

probailmente i vari martin motors sperano di fare da ponte per l'europa ai cinesi e poi di assumere un'importanza futura nella casa stessa.

Autore:  Phaeton [ sab lug 17, 2010 10:01 am ]
Oggetto del messaggio: 

Però sicuramente va bene la DR... se ne vedono tantissime

Autore:  billy079 [ sab lug 17, 2010 10:06 am ]
Oggetto del messaggio: 

il fatto è che nessuno sa che DR è cinese. Se chiedi a un venditore non te lo dice. in compenso ti dicono subito che il diesel è fiat!

Autore:  kinetic [ sab lug 17, 2010 12:06 pm ]
Oggetto del messaggio: 

spero non la compri nessuno

Autore:  Temprone [ sab lug 17, 2010 12:39 pm ]
Oggetto del messaggio: 

billy079 ha scritto:
esiste anche un altro clone della smart, importanto in italia solo in versione elettrica.

ancora meno guardabile perchè per ovviare a problemi di plagio gli hanno impiantato le porte del clone della matiz vecchia. Non si guarda.

La cosa ridicola è che i cinesi si copiano pure tra loro. e per evitare problemi impiantano pezzi di altri cloni... :piangi2

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a dirla tutta la "martin motors" è quella che importa in italia il clone dell'X5 vecchio.... :briaco



visto stamattina l'x5 copia.. babba bia...

Autore:  Jonathan_Steele [ sab lug 17, 2010 2:15 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Una sola cosa. Cinesi rulez, presto o tardi la roba migliore sarà la loro!!!!!!

Buona roba, stile europeo (compreranno i centri di design) e prezzo da roba cinese.

Autore:  billy079 [ sab lug 17, 2010 2:17 pm ]
Oggetto del messaggio: 

quello è chiaro. faranno la stessa strada fatta dai coreani (o dai taiwanesi, gli scooter kymco nascono da matita italica), probabilmente in molto meno tempo.

non è un caso se vw ha detto che il loro competitor + temibile è hyundai/kia (e non toyota).

Autore:  Phaeton [ sab lug 17, 2010 2:29 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Che poi io ho un dubbio abbastanza banale, magari vi mettete a ridere appena lo dico, ma se in cina c'è il comunismo, come fanno ad esserci delle case automobilistiche private?

Autore:  billy079 [ sab lug 17, 2010 2:31 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Phaeton ha scritto:
Che poi io ho un dubbio abbastanza banale, magari vi mettete a ridere appena lo dico, ma se in cina c'è il comunismo, come fanno ad esserci delle case automobilistiche private?
.

in cina non c'è il comunismo. ecco la risposta :natale

Autore:  Phaeton [ sab lug 17, 2010 2:36 pm ]
Oggetto del messaggio: 

billy079 ha scritto:
Phaeton ha scritto:
Che poi io ho un dubbio abbastanza banale, magari vi mettete a ridere appena lo dico, ma se in cina c'è il comunismo, come fanno ad esserci delle case automobilistiche private?
.

in cina non c'è il comunismo. ecco la risposta :natale


Bah non ci addentriamo in discorsi che potrebbero degenerare... chissà cosa c'è dietro queste aziende mi chiedo io!

Autore:  Tyreal [ sab lug 17, 2010 2:37 pm ]
Oggetto del messaggio: 

La Cina è un paese socialista che ha introdotto una riforma economica basata sul capitalismo alla fine degli anni '70, quindi è improprio definirla "comunista". Al massimo è "socialista quando serve".

Autore:  Phaeton [ sab lug 17, 2010 2:41 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Uhm si diciamo che il partito che la governa comunque si chiama comunista... ma si sa a parole si è tutti comunisti :natale ( e qui mi stoppo)

Autore:  billy079 [ sab lug 17, 2010 2:42 pm ]
Oggetto del messaggio: 

esatto.

Con l’introduzione della riforma economica basata sul capitalismo, nel 1978 la Cina è diventata il paese con lo sviluppo economico più veloce al mondo, (secondo maggiore esportatore e il terzo più grande importatore di merci)

(wikipedia).

cmq c'è stata una liberalizzazione a "tappe" e a "zone" (prima l'area del guangdong, non a caso guangzhou - conosciuta anche come Canton - è sede della Canton Fair - la fiera di export più famosa in cina e una delle più visitate al mondo).

cmq se ti vuoi ducumentare, su wikipedia ci sono tutte le "tappe" di apertura al mercato export. Ormai la cina è capitalista, cmq. I ricci ci sono, eccome.

Autore:  Tyreal [ sab lug 17, 2010 2:48 pm ]
Oggetto del messaggio: 

anche i ricci pungono [cit.]

Autore:  Jonathan_Steele [ sab lug 17, 2010 2:52 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Phaeton ha scritto:
Che poi io ho un dubbio abbastanza banale, magari vi mettete a ridere appena lo dico, ma se in cina c'è il comunismo, come fanno ad esserci delle case automobilistiche private?


E0' un comunismo ma aperto all'imprenditoria, rispetto al URSS hanno corretto il tiro e sembra che abbiano avuto ragione loro.

Lo stato controlla tutto, ma c'è una certa libertà, a differenza di Cuba dove invece esiste ancora un modello di comunismo in stile sovietico, e di fatti di vede.

Autore:  Fred [ sab lug 17, 2010 4:00 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Jonathan_Steele ha scritto:
Una sola cosa. Cinesi rulez, presto o tardi la roba migliore sarà la loro!!!!!!

Buona roba, stile europeo (compreranno i centri di design) e prezzo da roba cinese.



Mmmm non lo so, fintanto che si tratta di costruire le cosiddette cineserie ok, ma al momento che offriranno prodotto al pari della concorrenza i prezzi saranno alti pure li, basti pensare ad i normali prodotti che acquistiamo ogni giorno, sono assemblati per il 99% in cina, eppure un trapano senza nome costa 10 euro, mentre il black e decker 5-6 volte di più. (e la qualità ovviamente è diversa).
Materia prima migliore, ma anche più diritti ai lavoratori e relativa manodopera più cara.

Autore:  Il Basso di Genova [ dom lug 18, 2010 3:00 am ]
Oggetto del messaggio: 

non vorrei sconvolgerti dicendo che i black & decker sono made in china.. sono belli, progettati da europei e con materiali "decenti", ma sono made in china.
I trapani da 20€ non si trovano più.. neppure i cinesacci orrendi..
Secondo me arriveremo più presto di quanto i cinesi si aspettino ad un punto in cui costruire in cina e importare in europa non converrà più...
Se vuoi un made in EU devi cercare un "alto di gamma" AEG, oppure qualche giapponese (Hitachi..)

Autore:  Fred [ dom lug 18, 2010 10:12 am ]
Oggetto del messaggio: 

Si per l'appunto, facevo l'esempio del bleck e decker per dire che costruire in Cina non significa costruire sottocosto e con prodotti scadenti e col mio discorso volevo sottolineare quello che dici tu, ossia che arriverà un momento in cui produrre in Cina non converrà più per cui sarà difficile aspettarci buoni prodotti a prezzi stracciati.

Autore:  Ospite [ dom lug 18, 2010 2:32 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Tranquillo, il basso era l'unico che non aveva capito :ridi

Autore:  Leolito [ dom lug 25, 2010 10:05 am ]
Oggetto del messaggio: 

Se vuoi un made in EU devi cercare un "alto di gamma" AEG, oppure qualche giapponese (Hitachi..)

Io ho preso un Bosch che va benissimo e non e' Cinese. Ho come 'muletto' un Einhell piu' scarso, neanche lui "giallo". Non e' difficile evitare l'invasione, basta guardarsi intorno ... :allegria

Cmq per tornare alla domanda iniziale: Oggetto: Ma della Smart cinese ne vogliamo parlare?
Ma anche no ... a che pro sprecare ASCII? :angelo

Autore:  Ospite [ dom lug 25, 2010 10:48 am ]
Oggetto del messaggio: 

scusate se mi permetto, ma io questa la trovo ben piu' accattivante esteticamente della smart :oops:

Autore:  fritz287 [ dom lug 25, 2010 2:54 pm ]
Oggetto del messaggio: 

Stavolta non quoto il Black. :D

Mi chiedo anche io chi possa mai essere in grado di spendere 11.000€ per sto coso; a meno trovi una Smart km0...

---

"Designed by Apple in California
Made in China"

... e ho detto tutto :roll:

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