SIMCA
Nanterre, Francia 1935-1990
La SIMCA (acron. dal fr. Société Industrielle de Mécanique et Carroserie Automobile) fu una casa automobilistica e motociclistica francese, fondata a Nanterre nel 1935 da Enrico Teodoro Pigozzi e definitivamente dismessa nel 1990.
I primi sviluppi della Simca furono strettamente legati a quelli della Fiat, che infatti vendette in Francia con la dicitura Fiat France. Già dall'anno seguente la Simca raggiunse una maggiore autonomia ed iniziò a vendere con il nome di Fiat Simca, le vetture erano comunque chiaramente derivanti dalla casa torinese. I primi modelli furono la Simca 5 e la Simca 6, che riprendevano la Fiat 500 Topolino nelle versioni B e C e la Simca 8 derivante invece dalla 508C Balilla.
Nel 1939, su commissione del Governo francese, l'azienda produsse anche una motocicletta, la "350 TAF", destinata ad uso militare
Enrico Teodoro Pigozzzi , torinese si innamora dei motori durante il servizio militare in aeronautica.Nella Torino del primo Novecento però è inevitabile finire nell'orbita Fiat.Cosi accade e l'azienda lo incarica di trasferirsi a Parigi per coordinare la fornitura delle lamiere.Dopo due anni apre una concessionaria, ma è neccessario aggirare i dazi doganali , per questo Pigozzi assembla i componenti delle Fiat, riuscendo a venderne quasi 30 mila in due anni.
Ma scintilla del vero imprenditore brilla negli ochi di Pigozzi: acquista una piccola fabbrica automobilistica di Nanterre e cosi nasce la Simca.
Dopo l'interruzione della produzione a causa del conflitto mondiale la casa italo-francese iniziò dal 1948 il progetto di una nuova vettura che vide la luce nel 1951, era la prima Simca totalmente francese e si chiamava Simca 9 Aronde, ovvero rondine in italiano. La prima serie dell'Aronde, la cui produzione si arrestò nel 1959 riuscì a vendere circa un milione di vetture, con un'ampia distribuzione nel mercato statunitense.
La Simca conobbe in questi anni un grande sviluppo con l'acquisizione della Talbot, di UNIC, di SOMECA e di Ford SAF, diventando la seconda casa francese, dietro Renault. La casa di Nanterre iniziò quindi la produzione di una vettura di classe superiore: la Simca Vedette che derivava da un precedente modello Ford.
Il successo della Simca non mancò di interessare altre grosse case, in particolare Chrysler che iniziò un lento assimilamento delle azioni francesi a partire dal 1958.
Per inserirsi nel settore delle utilitarie la Simca chiese la collaborazione della Fiat che progettò una piccola e moderna quattro porte, la Simca 1000, presentata nel 1961 al Salone di Parigi.
Alla metà degli anni sessanta dopo la morte di Pigozzi, sostituito da Georges Hereil, la FIAT cedette le proprie azioni alla Chrysler che raggiunse la quota maggioritaria del 65% e si pose alla guida dell'azienda che, in quel momento, era particolarmente fiorente, dato il successo commerciale del modello "1000" e l'avanzata fase di prototipale della "1100" che si laureò nel 1972 auto più venduta in Francia.
Non mancarono, però, i problemi, determinati dall'abbandono del ruolo di direttore tecnico da parte di Rudolf Hruska che preferì accettare l'offerta dell'Alfa Romeo, seguito dall'intero staff tecnico.
Ma nel frattempo era già arrivata la fine per il marchio francese. Infatti nel 1970 la Chrysler che ormai possedeva il 99% della Simca, rilevò totalmente il marchio che divenne Chrysler France. Per sostituire la Simca 1500, in produzione dal 1970 al 1973 il neonato marchio franco-americano mise in produzione la Simca 160/180 che tuttavia non ebbe il successo sperato. La sostituzione della 1500 avvenne invece nel 1975, con la Chrysler Simca 1307-1308 che venne insignita l'anno seguente del premio "Auto dell'anno".
Le grave crisi finanziaria e produttiva che segnò le sorti della casa madre statunitense nella seconda metà degli anni settanta era condivisa anche dalla filiale europea, dove i soli modelli francesi della Simca ottenevano un buon successo di vendite, a fronte di un mancato gradimento del mercato europeo dei modelli concepiti oltreoceano.
La crisi si accentuò talmente che la Chrysler France, nel 1978, venne acquisita dal Gruppo PSA, il quale decise di sopprimere il marchio Simca, dal 1980, allo scopo di non creare concorrenza interna al gruppo, già possessore della Peugeot e della Citroën.
Il Gruppo PSA diede comunque corso alle realizzazioni programmate e continuò la produzione dei modelli Simca, ancora validi e richiesti dal mercato; prima con il marchio Simca-Talbot e poi solo Talbot. Un tempo esaurita ogni residua possibilità di sfruttamento dei prodotti Simca, nel 1990, anche il marchio Talbot venne tolto dai listini..
Le vecchie Simca furono apprezzate per la loro qualità e bellezza ..anche negli Usa.., oramai quasi dimenticate ..
Simca 8 Sport 1949
Simca Plein Ciel 1958
Simca Océane 1959
Simca 1000 (1961-1978)
Simca 1100 (1967-1986)