Alastor ha scritto:
Ma il fatto che l'umidità possa condizionare le proprietà fisiche del gas non ha a che fare con il fatto che il gas in questione sia aria o azoto o altro. Per il resto che in uso-pista si presti la massima attenzione alla pressione per via della distribuzione di temperatura sul profilo del pneumatico è vero...per il discorso della F1 essendo l'obiettivo quello di ridurre al massimo le oscillazioni di pressione (alla fine sempre di quello si parla) si userà qualcosa ad alto calore specifico, mentre la dipendenza della pressione dalla temperatura per un gas perfetto bene o male è sempre quella (p=ro*(R/Mm)*T).
In ultimo, dubito che su un'auto stradale tutto ciò di cui sopra possa avere una qualche influenza...non solo perchè come giustamente dici su strada le temperature che si raggiungono sono limitate, ma anche e soprattutto perchè le gomme stradali non hanno le proprietà delle slick o semislick: hanno carcasse e mescole diverse (molli) per cui la loro resa non è così tanto influenzata da questi parametri (tendenzialmente quando si comincia a forzare fa cagare a prescindere).
Tutto giusto, tutto ok (non mi ricordo cosa sia il calore specifico, comunque... le mie reminiscenze scolastiche hanno qualche annetto....
) ma, nella pratica, se non l'azoto.... cosa si usa ?
L'ossigeno e l'idrogeno evidentemente no, se non si vuol fare come col dirigibile Hindenburg... cosa resterebbe, di costo non proibitivo ? l'elio ? ma che vantaggio avrebbe rispetto all'azoto, tale da giustificarne il costo, immagino maggiore ? io non lo so... ma mi sembra che l'azoto soddisfi in pieno l'essere un gas secco ed inerte : a che pro complicarsi la vita andando a cercare un altro gas - necessariamente più raro, cosa che l'azoto, decisamente, non è....
- e per avere cosa, poi ?
Può darsi che in F.1, dove i costi sono spaventosi e nulla è improvvisato, una questione del genere sia giustificata : anche perchè pressione e temperatura delle gomme (e, come giustamente hai detto, uniformità di questa temperatura e dei carichi su ogni zona del battistrada) sono cose tutt'altro che marginali, anzi ! sono alla base di tutto il lavoro di maniacale messa a punto cui le scuderie dedicano tanto tempo.
Al di fuori della F.1 e delle gare "ricche", però, l'azoto è senz'altro una scelta ragionevole e non molto costosa : quello che io contesto è il sentir dire che, in pista, non servirebbe a nulla.
Fermo restando che in strada le condizioni per apprezzare certe differenze, di fatto, non ci sono.
Lucio