Ultimamente sta prendendo piede questa soluzione di funzionamento che, lo ricordiamo, è possibile solo accoppiata all'iniezione diretta, soluzione dalla quale mutua vantaggi e svantaggi già descritti.
Il principio teorico che ne sta alla base è semplice. L'accensione della miscela, in un motore a benzina, si ha solo quando il rapporto tra aria e combustibile è 14,7:1 Per fare questo, ai carichi minori di quello massimo, si "strozza" il motore con la valvola a farfalla riducendo così la massa di aria aspirata.
Con la stratifiazione, invece, si fa in modo che slo intorno alla candela ci sia la miscela stechiometrica, mentre al di fuori di una certa area si trovi solo aria.
I
vantaggi? Anzitutto si può far aspirare liberamenta il motore, senza la strozzatura della valvola a farfalla. Inoltre la combustione si svolge a temperature minori, riducendo la dissociazione gassosa. Se si fa riferimento all’espressione del rendimento teorico η = 1 – 1/ρk-1, occorre notare che, per temperature più basse nel cilindro, e per rapporti A/F (air/fuel, aria carburante) più grandi, come quelle che si realizzano in stratificazione, il valore di k aumenta, il rapporto 1/ρk-1 diminuisce e, di conseguenza, il rendimento migliora. Altro vantaggio, è che la miscela si trova circondata da aria, quindi il calore sviluppato dalla fiamma va a scaldare l'aria anziché le pareti, migliorando ancora il rendimento.
Se si riesce a stabilizzare bene la combustione, si possono adottare tassi di EGR molto alti, con vantaggi in termini di emissioni e rendimento.
Svantaggi: non è affatto semplice controlare con precisione la stratificazione. Inoltre quando si stratifica si ha ossigeno libero allo scarico, quindi il catalizzatore non tratta più gli NOx, ma solo HC e CO. Diventa quindi ossidante, come quello dei diesel, e pone gli stessi problemi. O si limita il funzionamento in regime di stratificata, oppure si adotta un DeNox.
Il problema è ancora più sentito perché la temperatura locale di combustione può salire molto, favorendo la formazione di NOx appunto, resa ancora più semplice dall'elevata quantità di aria presente del cilindro.
Vediamo qualche schema di funzionamento.
Wall guided spray - GDI Mitsubishi
Pieno Carico
A pieno carico si effettua l’iniezione anticipata. Il combustibile viene iniettato già durante la fase di aspirazione, in modo da avere, in camera, una miscela omogenea stechiometrica o leggermente ricca per ottenere la massima potenza, come avviene nei motori normali indiretti o diretti (questa strategia viene mantenuta in ogni condizione di carico nel caso di motori a carica omogenea).
Carichi medi o medio-bassi
In condizione di carico medio-basso si realizza la carica semistratificata: in camera è presente ovunque miscela aria/combustibile, la quale è tanto più ricca quanto più è vicina agli elettrodi della candela; in questo modo è possibile accendere una miscela con rapporto A/F anche piuttosto alto.
Bassi carichi
Si effettua l’iniezione ritardata. Il combustibile è immesso in camera nella fase di compressione e, grazie alle condizioni fluidodinamiche nel cilindro, si realizza la stratificazione della carica: miscela stechiometrica o ricca in prossimità degli elettrodi della candela, aria pura nel resto della camera e rapporto A/F complessivamente alto. il rapporto A/F potrebbe essere superiore a 100; in realtà, in alcune applicazioni viene mantenuto a valori nell’intorno di 40, strozzando leggermente l’aspirazione. In tal modo l’aria presente nel cilindro ha una pressione più bassa e il combustibile evapora più facilmente ed è possibile, inoltre, introdurre una cospicua quantità di gas combusti per ridurre le emissioni di incombusti e ossidi di azoto (EGR).
È opportuno precisare che il tempo a disposizione per il completamento di tale processo, di stratificazione della carica è critico. Infatti, dall’istante in cui termina l’iniezione, a quello dell’accensione, il combustibile deve essere addotto in camera, evaporare e miscelarsi con l’aria dando luogo a carica stratificata. La fluidodinamica interna, la geometria della camera di combustione e la tipologia di iniettore utilizzato risultano determinanti; occorrono studi accurati per raggiungere risultati soddisfacenti.
L'impianto prevede un inettore di tipo Swirl, (
http://www.enseeiht.fr/hmf/travaux/CD99 ... ur/id2.gif ) un condotto verticale e un pistone a forma di "scodella".
Il vantaggio è che si tratta di un sistema abbastanza semplice, in cui il pistone "guida" la carica. L'iniettore swirl permette una buona polverizzazione perché imprime al carburante una specie di moto a forma di cono, fortemente rotatorio. Difetti:
1) A freddo la benzina tende, sopratutto se si inietta in ritardo, ad appiccicarsi al pistone.
2) La massa del pistone non è più ben centrata
3) La forma della camera di combustione in omogeneo è pessima: molti intrestizi e alto rapporto superfice\volume, quindi scambi termici elevati
PSA avevano motori di questo tipo in produzione.
Air guided spray - FSI VW
A differenza del sistema wall guided, la carica non lambisce direttamente le pareti del deflettore posto sullo stantuffo, ma viene iniettata in una corrente d’aria che ne impedisce il contatto diretto.
Non si verifica più impingement (ovvero l'attaccarsi della miscela al pistone), il che rappresenta un vantaggio non trascurabile dato che così si riducono le emissioni di idrocarburi incombusti, soprattutto nelle partenze a freddo. Il pistone ha una geometria migliore, così anche la camera di combustione, anche quando il motoer funziona in carica omogenea (ovvero come un motor enormale ad iniezione diretta).
I motori del gruppo Volkswagen, durante il funzionamento, utilizzano un flap posizionato all’interno del condotto di aspirazione che permette di variare la sezione di passaggio in funzione del regime di rotazione. Questo, unito ad una particolare forma del cielo dello stantuffo, assicura che, durante il funzionamento in stratificato, il flusso di aria aspirato stazioni nell’intorno della candela (posizionata centralmente), permettendo nella successiva fase di compressione una stratificazione stabile e ripetibile. Anche l'iniettore è posizionato sotto le valvole.
Nella seguente immagine, si vede il funzionamento in carica omogenea, a sinistra, col flap aperto
http://www.audiworld.com/news/01/iaa/fsi/at010030.jpg
Anche Toyota sviluppo' un motore di questo tipo. La versione Toyota era molto più complessa ma di scarsa efficacia: i due condotti di aspirazione erano diversi: uno era a forma di chiocciola per cercare di creare un moto adatto alla stratificazione della carica, ma col difetto di strozzare molto il motore alla massima potenza. In seguito sono tornato all'iniezione "Wall guided".
Self guided air
Di questo sistema non conosco applicazioni in campo automobilistico, ma è sicuramente uno dei più promettenti. In questo caso si usano iniettori di tipo differente, detti pintle, a comando non più elettromagnetico ma piezoelettrico. Si ottiene così una precisione di iniezione notevole, tutto grazie alla sola azione dell'iniettore, con minori complicazioni a livello di design di condotti e pistone: niente deflettori, condotti di forma strana, o comunque in forma minore. Inoltre l'iniettore, essendo a comando piezoelettrico, è molto più veloce.