paolocabri ha scritto:
cometa rossa ha scritto:
...Tolti i tempi d'oro del duetto e di Dustin Hoffman..
Appunto, dico io, ma fare una cazzarola di new osso di seppia con un solo motore, magari 1750tbi e tutto full da vendere a 25/30 mila dollari no eh?
Devi trovare il telaio adatto ( e si trova), devi creare una rete di vendita, di assistenza... per un monomodello non ne vale, economicamente, la pena. Ne varrebbe in ottica di importare altri modelli in futuro da affiancargli, ma teniamo sempre presente la salute dei conti del marchio; non ci sono soldi per questi investimenti che costano un sacco all'inizio e danno ritorno nel lungo periodo
modus72 ha scritto:
cometa rossa ha scritto:
Mah, non so. Tolti gli appassionati, importanti ma numericamente poco significativi, non è che l'Alfa abbia tutta questa nomea negli U.s.A.
Tolti i tempi d'oro del duetto e di Dustin Hoffman, tolti i modelli di nicchia quale 8C, tolti i modelli degli anni d'oro del marchio, a fine anni '80 il marchio venne un po' sputtanato con l'infelice avventura della 75 e della 164. Infelice perchè? Perchè lo sbarco venne mal supportato dalla casa madre, soprattutto dal punto di vista della cura prodotto; sbarcare negli U.s.A. con la Milano (il nome della 75) che disponeva di un cambio automatico a 3 marce fu un clamoroso autogol, mentre la 164 sconto alcuni problemi, tra cui quello dei pulsanti degli alzavetri che facevano cortocircuito perchè non sufficientemente isolati dalla condensa delle lattine ghiacciate che gli americani ci appoggiavano vicino. Senza contare, inoltre, che la Milano tecnicamente era ormai al capolinea, derivando pesantemente dall'alfetta degli anni '70. Questo portò ad un deterioramento dell'immagine del marchio che avrebbe necessitato di massicci investimenti di marketing*** in un eventuale ritorno. Investimenti che ai tempi della 156 non si sarebbero potuti fare, data la pecunia sempre più evidente di liquidità; quindi credo che l'auto avrebbe venduto assai poco in rapporto alle potenzialità di quel mercato.
*** Audi ha impiegato due lustri di investimenti massicci per risollevarsi dal danno d'immagine causato dalla serie 200. Gli ammmericani sono gente semplice, ma hanno la memoria lunga e non perdonano
Quotone con antani.
Peraltro portare la 156 avrebbe significato anche creare una rete di assistenza, con magazzino ricambi, formazione meccanici e via dicendo. E gli USA sono vasti. Se sbarchi così su un continente bisogna poi pensare ad una gamma abbastanza nutrita per rientrare con gli investimenti, altrimenti non ti conviene...
Great mind think alike
paolocabri ha scritto:
D'altronde è la medesima cosa che stanno facendo ora con Chrysler
Ora infatti il senso c'è. E non è un mistero il luogo in cui stiano nascendo le future Alfa e a che mercato siano dedicate