modus72 ha scritto:
G5X ha scritto:
(diventeremo anche amici prima o poi
)
Ho i miei dubbi stante passate esperienze.
Uomo di poca fede io sono un po' angelo
e un po' diavolo
… ma onesto. Una cosa per un altra non la dico ….. e se vuoi, in pvt, mi apro a libro e ti passo pure il cellulare che se vuoi ne parliamo, basta mi fai uno squillo e ti richiamo.
Cmq, citando un tuo nobile quasi conterraneo (anche se la provincia è la mia
)
Cita:
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Dannatio ha scritto:
G5X ha scritto:
Il mio interesse per Ducati e Harley è inversamente proporzionale alla fama di cui godono.
Belle, fascinose, tutto quello che volete ma non riesco ad appassionarmici ……. i loro difetti (tanti) oscurano i loro pregi (pochi) e quindi non sono invogliato neanche a "sognarle".
Sono, mi rendo conto, soggettive che altri certamente potranno contestare.
Che dire, De Gustibus etc...etc....
Quelli che tu chiami difetti ( anche legittimamente, per carità) io li ho sempre trovate ..."caratteristiche".... o peculiarità!
Diciamo che mi ritrovo molto bene nell'articolo di Ciaccia su Motociclismo che tu ha postato precedentemente....
Alla fine la Moto è qualcosa che attiene principalmente ad altri sensi che non siano il mero raziocinio.....di base perché la guida della medesima è qualcosa di molto più "istintivo" dell'auto....per cui intervengono altri fattori, meno prosaici della mancanza di difetti ( tali o presunti) .
Per tagliare la testa al Toro vi racconto in due passaggi il mio Ducatismo .....
Si era nel 1991 ed io dopo un anno e mezzo di Stipendi decisi di coronare il mio sogno acquistando ( persino con qualche rata) la moto perfetta: Honda VFR 750F.... ovviamente bianca, ovviamente splendida......dando in permuta il Gilera Dakota 350 ( ebbene si, ne hanno venduti un paio)..... Tutto bellissimo e tutto soddisfacentissimo, la moto era perfetta, andava come un orologio e ricordo che già all'epoca mi stupì la qualità degli accoppiamenti delle plastiche, della strumentazione, la finitura esemplare del telaio e delle saldature dell'alluminio.....il cambio, "ca va sans dire" era un burro tale da poter essere azionato utilizzando due dita della mano....
Dopo qualche tempo mi ritrovai assieme a qualche amico ad andare ad assistere ad una gara di campionato Italiano Superbike in quel di Vallelunga.... e li il fattaccio......
Sulle tribune centrali, davanti alla linea del traguardo, di volta in volta che passavano le varie moto Japane l'urlo acuto e stridente del 4 ( c'erano le Honda RC30, le Yamaha, le Kawasaki) era spettacolare.....ma non appena una 851 si affacciava sul rettilineo ed apriva tutto, il "BOATO" Cupo e profondo del Bicilindrico te lo sentivi rimbombare fin dentro la cassa toracica.....ed era una cosa da andar giù di testa .....mi ricordo che mi uscì una lacrima di commozione persino....
Curiosamente da li a breve mi ritrovai ad uscire le domeniche con un gruppo di ragazzi fra i quali un paio fra i più "bravi" guidavano dei "vecchi" 900SS.....roba che sulla carta non avrei nemmeno dovuto vederli ...ed invece per strada andavano come dei siluri.....in particolar modo mi impressionava la velocità e solidità con cui scendevano in piega, ci rimanevano e scappavano via molto prima di me quando ancora si era a centro/fine curva..... Poi, arrivati sui rettilinei spesso e volentieri li riprendevo....ma se poco poco c'erano 4 curve una dietro l'altra ....ciao.
Mi convinsi che per quel mestiere ( che poi era quello che mi piaceva dell'andare in moto, molto più delle passeggiate al mare o il ritrovo con gli amici al bar) ste Ducati avessero avuto quel QUID in più.....unito a questo un "Sound" orgasmico.....feci il grande passo e permutai la splendida Honda con una Ducati 888S - Biposto.
Sinceramente i primi 20 minuti che la presi in mano mi diedi del deficiente totale..... La posizione in sella era "esasperata" con il culo in alto e i semimanubri bassi, con i polsi caricati in un modo osceno, il motore a bassi regimi sborbottava e trasmetteva vibrazioni fino al x del Culo, La frizione granitica che strappava e "slittava"..... il cambio duro e tosto, i freni che mordevano fortissimo fin da subito....Le sospensioni.... quali sospensioni??
Per farla breve il viaggio di ritorno dal concessionario a casa non fu propriamente esaltante.....d'altronde ci conoscevamo appena e a dirla tutta occorreva ci prendessimo le misure...... Ma da li a breve, l'arrivo su una strada extraurbana con poco o niente traffico mi permise di spalancare un po la manetta e vedere qualcosina......
Fatico a descrivere il mio stupore nel sentire quel Pezzo di ferro riempirsi di Vita, il Pompone ruggire profondo e FORTE e spararti fuori dalle Curve con una Veemenza mai provata unita ad una sensazione quasi rocciosa di tenuta e precisione.....Relativamente DURA da buttare giù, ma quando era giù, STAVA giù e non si scomponeva un cazzo..... Niente pompaggi della forcella, niente smollamento e perdite d'assetto a centro curva.... Cazzo, cazzo,cazzo.....si va forte e pure tanto!!!!
La moto reagisce ad ogni pelata di Gas con piena soddisfazione, a qualsiasi regime e qualsiasi marcia..... Puoi andare a spasso e decidere di attaccare QUELLA curva e solo Quella da Cattivo che ....non c'è problema.... basta dargli del Gas....e Lei schizza fuori come fosse la cosa più normale del mondo.
Insomma, per farla breve.... una moto favolosa da "pilotare"....assolutamente scadente da guidare nel traffico ( scaldava tutto modello forno) ma emozionante e VIVA in un modo che oltre non riesco a spiegare....
Ci vorrebbe il Buon Talamo ( Rip) per dare una definizione adatta.....ma da quel momento in avanti, pur avendo posseduto e guidato altre moto, la DUCATI è rimasta nel cuore e nell'anima e IMHO no nc'è NULLA nell'universo conosciuto che gli stia pari in quanto ad emozionalità e carisma......
Pensa come sto ' messo … quelle emozioni me le dava una vespa PK 50 con il 110 sotto!
Battute a parte. So bene quella lingua. L'emozione del sound Ducati è quasi inarrivabile ed l'idea di dover rinunciare a poterne godere quando passa per strada mi tramortirebbe …. ma giusto mi piace sentirla per gli altri … non potrei mai barattare quella quantità di vibrazioni (in ogni senso) buone per un soggetto altamente adrenalinico con la precisa e sommessa discrezione che all'occorrenza può emergere veemente di cui abbisogna un soggetto come me.
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Sul corrente numero della rivista in titolo c'è un duro attacco a Colaninno nell'editoriale d'apertura dove si dice espressamente che, stante la situazione negativa del gruppo sia in Italia che all'estero, il nostro capitano coraggioso, finiti i progetti nei cassetti lasciati dalle precedenti gestioni, pensa a come chiudere baracca.
Accusa Colaninno di essere uno dei maggiori responsabili della crisi italiana delle due ruote.