Complice la fottuta catena, complice il fatto che la Saab di mio padre è senza assicurazione e non abbiamo fatto il passaggio in attesa di venderla, e quindi non si può muovere, complice il fatto che quella santa donna di mia madre in questi giorni non deve andare troppo in giro con la sua auto, da mercoledì scorso poso le nobili chiappe su una panda 4x4 1.2 benzina modello precedente all'attuale. La recensione potrei farla anche in fretta, una merda d'auto da qualsiasi parte la si guardi, ma non voglio essere così drastico, qualche spunto positivo in quell'aborto di lamiera c'è, se lo si cerca bene. Partiamo da questi ultimi; sulla neve dev'essere una bomba, peccato che la temperatura esterna superi costantemente i 20 gradi, con punte fino a 28. A tal proposito ho invece apprezzato l'impianto di climatizzazione, seppur manuale; potente, veloce, probabilmente aiutato dall'esiguità dell'abitacolo; non si sente la necessità del clima elettronico, non si sente la necessità delle bocchette posteriori, non si sente nemmeno la necessità di staccarlo durante i sorpassi o quando serva uno spunto perchè non cambia nulla, l'auto non va un cazzo ugualmente. Probabilmente influsice sui vergognosi consumi, forse tenendolo spento si passa dai 3 con un litro ai 4, ma a noi ricchi cambia poco, si può stare freschi e consumare un po' di più. la cosa più interessante del catafalco è il proulsore, il noto fire 1.2; se dovessi descriverlo con una parola sola, userei il termine "generoso". Da poco meno di 2.000 giri fino a 3.000 sembra un diesel, qualunque marcia inserita, complici forse le marce corte della versione 4x4, il motore riprende senza tentennamenti, con la sua flemma, ma senza lamentarsi. la cosa curiosa è che anche in accelerazione da fermo fa uguale; la cosa ancor più curiosa è che passati i 3.000 giri... non succede un cazzo, cambia solo il rumore; il bello di quella macchina è tirare le marce per riapprezzare le varie tonalità che esprime il fire a regimi diversi, sensazioni perse e dimenticate ormai da anni. Ho provato ad esplorare i quasi 5.000 giri per sentire le vibrazioni del rombo fin negli avambracci, ed è stata l'unica sensazione degna di nota. Viveversa merita un plauso la frizione, che come da tradizione Fiat ha una modulabilità ed una leggerezza sconosciute alla maggior parte della produzione automobilistica. Stranamente, complice probabilmente l'operaio ubriaco che ha montato il tutto, la frizione si accorda perfettamente al cambio, che non denota alcun impuntamento di retromarcia o seconda marcia come da miglior tradizione sabauda; probabilmente il tutto ha svicolato i controlli qualità, col risultato di avere finalmente un cambio come Dio comanda. Nota a parte merita lo sterzo, se così si può chiamare quella roba rotonda che dovrebbe trasmettere le intenzioni del guidatore alle ruote. Il giochino chicco che usava mio figlio a due anni denota una precisione ed una sensibilità maggiori di quella roba che presenzia nell'abitacolo Panda; ho rivalutato in tutte le sue sfumature semantiche il termine "aleatorio". non si ha mai la minima idea di cosa facciano le ruote anteriori, o di cosa vorrebbero fare; è un po' un modo di guidare all'antica, mi stringo le palle e vado avanti fiducioso, sapendo che in qualche maniera arrivo. Nessun problema finchè la velocità sta compresa tra i 18 ed i 32 km/h, oltre cominciano le emozioni. Emozioni date da un assetto volutamente sottosterzante, tanto che l'auto sottosterza anche da spenta nel box. In pratica basta impostare la curva due settimane prima e poi la si percorre senza problemi. Freni ok, non mi sono mai fidato a lanciarla oltre i 110 km/h ( non ho più 18 anni, sono un padre di famiglia con delle responsabilità) e fino a quella velocità fanno tranquillamente il loro dovere, complice il trascinamento della trasmissione che fa si di dare l'idea di essere al volante di un'ibrida dotata di recupero energia in frenata. Visibilità dei fari da panda, ovvero si fa quasi prima a lascialri spenti; tergi che puliscono discretamente.
Interni: premesso che appena salito a bordo la prima cosa che d'istinto ho fatto è stata quella di cercare la birra media e sbirciare il culo della barista, data la posizione "sgabello da bar" o "trespolo", una volta riabituato alla guida alta, molto alta, tutto sommato si sta bene e non è nemmeno troppo faticosa.. a patto di mettere il piede sinistro in tasca, perchè posto dove metterlo non ce n'è! Ma pian piano ci si abitua; ergonomia; buona, molto buona, tutto dove dovrebbe essere, tranne il comando degli specchietti elettrici sul tunnel davanti al freno a mano, con un plauso alla leva del cambio, molto comoda così in alto. In pratica sembra la posizione classica dell'alluppato seduto al club privè pronto a scaraventarsi sulla prima gnocca disponibile che passa. Purtroppo continuano le puttanate Fiat, o, meglio, continuavano, dato che l'auto non è più in produzione.. ma è possibile che l'abitacolo non abbia uno scricchiolio, e sia ancora a posto in tutte le sue plastiche, e la cuffia che copre il cambio sia invece già rovinata in più punti? Pecato che la cuffia sia l'unica cosa sotto gli occhi di tutti, impossibile non notarla (questi deficienti non imparano mai!!!!). Praticità del bidoncino? Alle stelle; complice il motore elestico e le dimensioni, in città si guida che è un piacere. Va dappertutto senza sforzo, si parcheggia ovunque, dentro ha un'abitabilità meravigliosa alla luce delle dimensioni esterne; peccato per lo sterzo ( ma forse la gommatura m+s peggiora la situazione) e per le prestazioni/consumi, sicuramente dovute la maggior peso ed al trascinamento della trasmissione. Voto mio: 6 alla luce del prezzo (ai tempi il 4x4 costava uno fottio, so che i miei hanno speso attorno ai 14k) 8 come praticità 9 sulla neve ( presumo)
Tutto sommato non rimpiango troppo la bavarese, in città, quindi va bene così. Però mi auguro che la 500 derivi dalla panda nuova, e che la nuova abbia qualità stradali migliori di questa, perchè davvero sottosterza fino allo sfinimento, e talvolta oltre
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