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MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 4:22 pm 
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billy079 ha scritto:
mercato USA jappremiums -2016

Acura (honda) - 161.360
Infiniti (nissan) - 138.293
Lexus (toyota) - 331.228

per paragone
audi - 210.213

p.s. scopro ora che huyndai kia ha il marchio premium... si chiama GENESIS - introdotto da meno di un anno in USA, vende già quanto Maserati - con 2 sole berline importate dalla Corea.


genesis vende pure in italia.. ben 5 immatricolazioni. (e un privato ha veramente voluto quella cosa lì)


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MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 4:23 pm 
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Dannatio ha scritto:
Temprone ha scritto:
Attendo gli esperti..ma Lexus non mi sembra vada male in Usa.



Ma qui in Europa a me sinceramente sembra sia pressochè sparita..... o perlomeno si vedono parecchie SUV 300 e 450 ma di berline e sw ....pochissime.


e aggiungo pure per fortuna...

Toyota italia si dichiara soddisfatta di Lexus.. misteri.


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MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 4:23 pm 
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cometa rossa ha scritto:
Hai preso il più brutto apposta ;)



Giuro che non sapendo più che forma ha una infiniti ho messo infiniti dentro google ed è uscito quell'arnese.

GIURO. :shock: Google sa che cerco solo auto di merda e mi ha propinato quella per prima :alastio:

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MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 4:27 pm 
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Ma davvero, perchè mi hai messo il dubbio, ho provato pure io ma quell'affare non mi esce :D


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MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 4:34 pm 
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Temprone ha scritto:

genesis vende pure in italia.. ben 5 immatricolazioni. (e un privato ha veramente voluto quella cosa lì)


ma davvero?!
in USA hanno 2 berline, una decente l'altra che pare una limousine russa.
In italia non sapevo nemmeno ci fosse il marchio (non è che ti confondi con il MODELLO hyundai genesis?)

cmq nemmeno a me esce il delfino acura...

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non posso aspettar l'Ateca... :mrgreen:


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MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 4:37 pm 
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Non è acura, è infiniti; ecco perchè non ti esce; sei ancora a rischio ;)


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MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 4:38 pm 
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cometa rossa ha scritto:
Ma davvero, perchè mi hai messo il dubbio, ho provato pure io ma quell'affare non mi esce :D



:ridi


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MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 4:39 pm 
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orco cane... perchè infiniti ha come marchio una A ? :)
confermo che il delfino ESISTE... azz

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MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 8:28 pm 
Tyreal_Reloaded ha scritto:
la berlina più recente fu lanciata in concomitanza con la serie Marvel/Netflix "Jessica Jones" in cui è guidata da una giovane rampante.

Immagine

Avevo letto "da una giovane arrapante".


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MessaggioInviato: mar ago 01, 2017 9:40 am 
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Tyreal_Reloaded ha scritto:
billy079 ha scritto:
Temprone ha scritto:

genesis vende pure in italia.. ben 5 immatricolazioni. (e un privato ha veramente voluto quella cosa lì)


ma davvero?!
in USA hanno 2 berline, una decente l'altra che pare una limousine russa.
In italia non sapevo nemmeno ci fosse il marchio (non è che ti confondi con il MODELLO hyundai genesis?)

cmq nemmeno a me esce il delfino acura...



Sì, ma penso da più di un anno, ricordo di averne vista una all'epoca di Expo, inoltre negli USA la berlina più recente fu lanciata in concomitanza con la serie Marvel/Netflix "Jessica Jones" in cui è guidata da una giovane rampante.



agosto 2016 data di ingresso di Genesis nel mercato USA
http://carsalesbase.com/us-car-sales-data/genesis/

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MessaggioInviato: mar ago 01, 2017 9:49 am 
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Ma.....cambiare il titolo del topic ( che fra l'altro è del 2012)....o rientrare nel medesimo, pare brutto?

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Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)


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MessaggioInviato: mar ago 01, 2017 9:52 am 
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billy079 ha scritto:

agosto 2016 data di ingresso di Genesis nel mercato USA
http://carsalesbase.com/us-car-sales-data/genesis/


Hanno in programma di fare a breve una D sedan-suv e di rinnovare tutta la gamma, base è il telaio a tp usato anche sulla nuova kia....quindi questi saranno un serio concorrente per infiniti e il telaio a tp ce l'hanno già senza bisogno di alfa..per tornare in topic :D

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MessaggioInviato: mar ago 01, 2017 10:00 am 
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Stefano_M ha scritto:
billy079 ha scritto:

agosto 2016 data di ingresso di Genesis nel mercato USA
http://carsalesbase.com/us-car-sales-data/genesis/


Hanno in programma di fare a breve una D sedan-suv e di rinnovare tutta la gamma, base è il telaio a tp usato anche sulla nuova kia....quindi questi saranno un serio concorrente per infiniti e il telaio a tp ce l'hanno già senza bisogno di alfa..per tornare in topic :D



esatto dimenticavo anche la Kia stinger che sembra la audi A7.

diciamo che nemmeno H/K ha grossi vantaggi a comprare Alfa.

Rimangono i cinesi, probabilmente. che lo farebbero più per manie di onnipotenza che non per vero interesse, visto che alfa nel loro mercato potrebbe tranquillamente proporre orologi con lo stesso appeal di marchio.

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MessaggioInviato: mar ago 01, 2017 10:11 am 
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Tutti i marchi Jap hanno lanciato, negli anni 80 e quasi solo negli USA, una propria divisione premium per eliminare il preconcetto "giapponese=barattolo di latta" che l'utente americano aveva.
Toyota con Lexus ci è riuscita piuttosto bene, anche fuori dagli USA, anche grazie alla tecnologia ibrida.
Le altre (Acura, Infinity ecc) hanno avuto molto meno successo fuori dagli USA

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La vendetta è una pigra forma di sofferenza

Non esistono donne brutte, ho solo bevuto troppo poco per farmele....


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MessaggioInviato: lun ago 14, 2017 12:37 pm 
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http://www.repubblica.it/economia/finan ... P7-S1.6-T1

FCA in mani cinesi? Automotive news ha lanciato l' indiscrezione. Quanto ci sia di verità non lo so. Soprattutto non credo che la retorica isolazionista di Trump permetterebbe ai cinesi di entrare in forza nel mercato americano.


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MessaggioInviato: lun ago 14, 2017 3:25 pm 
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probabilmente una boutade che contiene un fondo di verità.
gli unici che possono comprare FCA (e molte altre aziende automotive) sono i cinesi.

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MessaggioInviato: lun ago 14, 2017 8:33 pm 
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Un fondo molto basso, ma tanto.
Great Wall non è uno dei costruttori cinesi più grandi, FCA vale circa 10 miliardi di euro. I cinesi sarebbero pronti a pagare almeno un 30% di premium price? Dubito seriamente.
Automotive news prefigura lo spin off di Alfa e Maserati per lasciare il resto ai cinesi. È un'ipotesi poco realistica perché da sole Maserati e Alfa non avrebbero le sinergie per sopravvivere mentre Jeep e RAM rimarrebbero nel gruppo con i loro grassi profitti.
Mi immagino poi Trump che giustifica lo sbarco dei cinesi nell'industria dell'auto e non con Volvo ma con il 4. gruppo più forte in Nord America.
Imho queste indiscrezioni sono solo una mossa di Marchionne per rendere FCA più interessante per altri gruppi, certo non great wall.


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MessaggioInviato: mer ago 16, 2017 5:00 am 
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L'amministrazione Trump non permetterebbe mai un ingresso in forze dei cinesi nel mercato domestico.
Forse Maglionne sta bluffando per esercitare pressione su Gm e il puzzone di Washington. " Se non ci accordiamo guardate a chi posso vendere..." questo potrebbe essere il retropensiero del ceo di FCA.
È certo che non venderanno ai cinesi, molto improbabile una fusione con Gm o Ford ma non impossibile a questo punto.


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MessaggioInviato: gio ago 17, 2017 7:22 pm 
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Carretto per il Corriere della Sera

 

GEELY CINA

Aver scoperto che Fiat Chrysler Automobiles aveva un pretendente cinese ha scatenato la Borsa e ha rimesso il gruppo italo americano al centro degli interessi internazionali. L’esperienza insegna che questo tipo di relazioni difficilmente sfocia in un matrimonio, anche in questo caso ci sono diversi ostacoli, due fondamentali, uno si chiama Donald Trump, l’altro Fondo Cinese Sovrano.

 

Il presidente Usa sembra aver già dato disposizioni alla sua amministrazione per ostacolare la vendita di Fca ai cinesi, mentre il China Investment Corporation, la porta d’accesso al capitalismo cinese, controllato dallo Stato, che sposta centinaia di miliardi di dollari, senza apparire, continua a mantenere il silenzio. Il Dragone favorisce l’esportazione di capitali da investire in società straniere ma non è detto che tutte le operazioni ottengano il via libera, specialmente negli Stati Uniti, dove organi di controllo vigilano sulle transazioni.

MARCHIONNE FIAT CINA

 

Mediamente il 60% delle offerte cinesi non ha esito positivo. Ieri Geely (la favorita) per bocca del suo direttore generale, Gui Shengyue, ha comunicato di non avere, in questo momento, nessuna intenzione di acquistare Fca (che sui rumors ieri ha chiuso in rialzo del 2,64% a 10,9 euro, nuovo massimo storico). Great Wall e Donfeng, secondo la stampa locale, non sono in grado di assorbire Fca. La partita sembra già chiusa, l’indiscrezione filtrata dagli Usa è forse stata prematura, non sufficientemente approfondita.

 

È il caso di concentrarsi sul vero significato del piano industriale che Sergio Marchionne, in sintonia con il presidente John Elkann — il diretto interessato, visto che attraverso Exor, è il primo socio di Fca — ha annunciato per il primo semestre 2018. In quel programma si vedrà il futuro di Fca, il suo viatico prima di lasciare — non senza sofferenza e con una punta di nostalgia — l’incarico di amministratore delegato, alla fine del prossimo anno. La notizia diffusa ieri (non a caso) dell’unione di Fca con i gruppi Bmw, Intel e Mobileye per sviluppare una piattaforma da utilizzare per la guida autonoma, è il primo manifesto (ve ne saranno altri) di come Fca intende affrontare la mobilità del domani.

 

MARCHIONNE

Sarà Marchionne a dettagliare ogni particolare di questa visione che coinvolgerà tutti gli stabilimenti e i dipendenti dislocati nel mondo. La protezione di chi ha lavorato con lui, dal 2004, è la ragione basilare di tutto il suo progetto umano e industriale. Sarà precisata anche la strategia dello spin off, ossia se Alfa Romeo e Maserati faranno parte dello stesso pacchetto. Il brand del Biscione, in particolare, è solo agli inizi del suo rilancio e necessita di altri importanti investimenti per arrivare ad una totale indipendenza.

 

Il piano indicherà i tempi di uscita delle nuove vetture, il suv di segmento C, come verranno sostituite la Giulietta e la Mito e se sarà realizzata l’ammiraglia. Queste proiezioni riguarderanno tutti marchi, Jeep, Fiat, Maserati, Ram, Chrysler, Dodge, Lancia, Abarth, Mopar, veicoli commerciali compresi, con le propulsioni alternative, ibrida ed elettrica, distribuite, non a pioggia, sulla gamma prodotti.

 

GIULIA ALFA ROMEO

Verrà precisato il vero valore del gruppo, allegato si potrà leggere «il cartellino» con il prezzo di vendita. La base di partenza di qualsiasi trattativa. I pretendenti si faranno avanti conoscendo gli estremi della negoziazione. Saranno cinesi, coreani, giapponesi, americani, europei? Forse , davanti a tutti, si presenterà un gruppo, esperto in alleanze, che ha terminali in Europa e in Oriente, ma è ebole in Usa.

Secondo il corriere Marchionne starebbe pensando ad uno spin off di Alfa e Maserati. Dubito che avverrà mai.


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MessaggioInviato: gio ago 17, 2017 7:59 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
. La base di partenza di qualsiasi trattativa. I pretendenti si faranno avanti conoscendo gli estremi della negoziazione. Saranno cinesi, coreani, giapponesi, americani, europei? Forse , davanti a tutti, si presenterà un gruppo, esperto in alleanze, che ha terminali in Europa e in Oriente, ma è ebole in Usa.

.


Cioè VW che però è poco esperto in alleanze e molto in acquisizioni :D ....o Renault-Nissan che però con Nissan è forte anche in usa?

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MessaggioInviato: ven ago 18, 2017 9:38 pm 
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I riferimenti farebbero pensare a Vw l'unico tra i grandi gruppi mondiali che non è forte negli States. La casa di Wolfsburg non può sobbarcarsi un'operazione così rischiosa anche perché i possibili fall-out del dieselgate non sono per niente finiti. Strategicamente avrebbe senso per Vw avere a disposizione Jeep e RAM ma adesso non è affatto il momento adatto.
Imho Marchionne ha fatto diffondere questa notizia ( Geely con 14 miliardi di euro di fatturato sarebbe pronta a comprare FCA che ne fattura 110, bah) per cercare di rimettere in pista l'accordo con Gm.


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MessaggioInviato: ven ago 18, 2017 9:44 pm 
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Iscritto il: mer ott 03, 2012 10:51 am
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daimlerchrysler ha scritto:
I riferimenti farebbero pensare a Vw l'unico tra i grandi gruppi mondiali che non è forte negli States. La casa di Wolfsburg non può sobbarcarsi un'operazione così rischiosa anche perché i possibili fall-out del dieselgate non sono per niente finiti. Strategicamente avrebbe senso per Vw avere a disposizione Jeep e RAM ma adesso non è affatto il momento adatto.
Imho Marchionne ha fatto diffondere questa notizia ( Geely con 14 miliardi di euro di fatturato sarebbe pronta a comprare FCA che ne fattura 110, bah) per cercare di rimettere in pista l'accordo con Gm.


Penso anch'io come te...

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MessaggioInviato: sab ago 19, 2017 9:36 am 
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Il consensus nel mondo finanziario è che Maglionne presenterà nell'ambito del prossimo piano 2018-2022 un nuovo spin off di divisioni. Le candidate sarebbero da una parte Maserati e Alfa dall'altra Jeep e RAM.
Dal punto di vista finanziario l'operazione sarebbe fattibile ma dal punto di vista industriale non ci sono basi. Se togli da FCA RAM e Jeep sottrai circa il 70% dei profitti, ciò che rimarrebbe sarebbe uno scheletro con divisioni estremamente deboli. Staccando invece Alfa e Maserati devi poi iniettare nella nuova società molto capitali per rilanciarla. Il turn around di Alfa è solo all' inizio ( fonti italiane parlano anche del c-suv da produrre a Pomigliano).
Giusto per fare un breve calcolo ricordiamoci che Marchionne divento ceo di Fiat nel 2004 l'azienda ( allora) italiana valeva 5 milioni di euro ed aveva da poco evitato il fallimento, oggi le varie gemmazioni dell'ex Fiat valgono in borsa quasi 38 miliardi.


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MessaggioInviato: lun ago 21, 2017 10:37 am 
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http://www.quattroruote.it/news/industr ... _jeep.html

Dopo tanto fumo c´e´anche arrosto? La Great Wall si e´dichiarata interessata alla sola Jeep. Dato che il marchio sinonimo die fuoristrada Vale almeno 15 miliardi di dollari dovranno sborsare.


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MessaggioInviato: lun ago 21, 2017 1:46 pm 
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Appunto, insieme a Ram. Cedere Jeep significherebbe rendere il resto di FCA debolissima e soggeta a scalate. Great Wall non e´poi neanche questo colosso.

Imho lo spezzatino si sta avvicinando con le quasi certe cessioni di Magneti Marellie Comau, per il resto sarei ben piu´dubbioso.


Poi si vedrà, se le ombre cinesi smuoveranno oppure no gli americani e se dunque, alla fine, Mary Barra dovrà indossare un sorriso e farlo, quel colpo di telefono che a Sergio Marchionne ha sin qui sempre negato. Può essere che non accada niente. Può essere che accada tutto. Ma non sono buone solo per i falò di Ferragosto, le voci che una settimana fa hanno riportato Fiat Chrysler Automobiles sotto i riflettori delle Borse internazionali.




Tra Cina e Usa

È vero per esempio, nonostante le smentite di Pechino, che l’interesse della Cina c’è: e guarda caso i quattro potenziali indiziati — Geely, Dongfeng, Great Wall e lo stesso partner di Fca nel Paese, ovvero il gruppo Gac — hanno fatto seguire il classico «non abbiamo progetti» al meno perentorio «attualmente». È vero, ancora, che comunque nei piani di alleanza/vendita considerati da John Elkann l’Impero di Mezzo non è incluso, e non è questione di prezzo. Ci sono evidenti, probabilmente insormontabili barriere geopolitiche: Donald Trump ha tutti gli strumenti che vuole per impedire al capitalcomunismo di Xi Jinping di impossessarsi di Jeep, Ram & Co. e sbarcare, per questa strada, direttamente in territorio Usa. Già basterebbe. Dopodiché, è in ogni caso sufficiente sfogliare il portafoglio di Exor per capire dove stia il vero baricentro degli affari di casa Agnelli. Quel che c’è in cassaforte vale, al netto, sui 14 miliardi. Ed è un tesoro che sì, sedi legali o meno, viene molto più dal dollaro che non dall’euro: Partner Re e Fca da sole «fanno» più del 60%, con Cnh e Ferrari (che negli States hanno business quasi altrettanto importanti) si va oltre il 90%.









John Elkann
John Elkann

È credibile che Elkann possa voler mettere a rischio tutto questo in cambio di un assegno, per quanto faraonico come quelli che i cinesi possono staccare? No. Indipendentemente da ogni altra valutazione. Il presidente di Fiat Chrysler e di Exor considera l’auto tutt’altro che intoccabile, tant’è che l’alleanza definita «ideale» (e oggetto di contatti, almeno passati) con General Motors o con Volkswagen sarebbe un modo di mettere in sicurezza Fca ma anche, insieme, una sorta cessione di sovranità: nell’uno e nell’altro caso, se mai si verificassero, difficilmente sarebbe Exor l’azionista di riferimento. Infatti non è questo, il nodo con la Cina. E non è neppure vero, per tutte le ragioni appena elencate, che le sirene da Pechino possano funzionare all’inverso, cioè spingere Washington al pressing perché Gm apra le porte della sua torre al Renaissance Center, cuore di Detroit, 50 chilometri appena da Auburn Hills. Pur se in fondo sarebbe, probabilmente, un affare win-win. La Jeep e tutto il resto ne uscirebbero blindati. Fca non avrebbe più il problema delle dimensioni, e neppure quello (cruciale) della successione a Marchionne. Gm tornerebbe incontestata leader mondiale, a qualche milione di auto di distanza da Toyota e Volkswagen e avendo riconquistato, per di più, una buona fetta del mercato europeo nel frattempo abbandonato. Qui con Opel perdeva, da anni, e quando si è stancata l’ha venduta a Psa. Fca le porterebbe in dote una quota più grande (7,3% contro 6,3%) e ormai decisamente redditizia.


È il punto centrale. I conti. Gli utili — meglio: la redditività — da un lato, la situazione finanziaria dall’altro sono quel che meglio spiega perché Fiat Chrysler sia oggi tornata (e appetibile, questa volta) al centro dei giochi possibili. Perché proprio adesso, anche. Manca meno di un anno e mezzo alla chiusura del piano che Marchionne aveva presentato, nel 2014, avvertendo che non sarebbe stato «per deboli di cuore» ma promettendo, in cambio, che avrebbe rivoltato pressoché totalmente il gruppo. A tre quarti del cammino, il trend dice che il «test coronarie» regge. Qualche stress lo dà ancora l’Alfa Romeo, però non si può dire che la rivoluzione premium non abbia (fin qui almeno) funzionato: il numero di auto prodotte sostanzialmente non cambia (tra il primo semestre 2016 e maggio-giugno 2017 è semmai sceso, del 2%), ma se il fatturato sale e gli utili netti vanno su del 125% (dai 799 milioni di un anno fa agli 1,8 miliardi attuali) significa che lo spostamento sull’alto di gamma è effettivo. Ha già portato i modelli premium dal 20% al 60% della produzione e, soprattutto, fa la propria parte nella crescita dei profitti.




Debito a zero

Stesso andamento (anche se gli analisti sono sempre un po’ delusi), per l’altro elemento forte della cura Marchionne 2014-2018: l’indebitamento netto industriale. La promessa dell’amministratore delegato era stata: «quasi» azzeramento. L’ha corretta in corso d’opera, togliendo il «quasi». E in effetti: i 7,6 miliardi del 2014 erano scesi a quota 4,5 il 31 dicembre 2016, da lì a fine giugno 2017 altra limatura a 4,2, da qui a fine anno il target confermato dice «inferiore a 2,5 miliardi».


Ambizioso? Sì. Come tutto il resto del piano, d’altra parte. Ma qui non è come sulla quantità di auto prodotte (abbandonato da un pezzo l’obiettivo dei 7 milioni). Qui, sulla situazione finanziaria, Marchionne ha ancora parecchie leve da muovere. Gli analisti puntano su uno scorporo di Alfa e Maserati. Gliel’hanno anche chiesto, nella conference call di luglio. La risposta è stata: «Impedimenti tecnici non ce ne sono, ma ne parleremo al prossimo Investor Day». Cioè quello annunciato (a sorpresa) per «il primo semestre dell’anno prossimo», e nel quale presenterà il nuovo piano al 2022 (oltre che il suo successore, evidentemente, sempre che il risiko delle alleanze non rinvii oltre il 2018 la sua uscita in direzione Maranello).


Poi però Marchionne ha anche aggiunto, più sibillino: «Dovremo depurare il titolo per creare maggior valore per gli azionisti e perché Fca diventi un costruttore adeguato. Va fatto prima di dodici mesi». Dunque, sostanzialmente prima (forse molto prima) dell’Investor Day. Quindi, «oltre» l’eventuale polo del lusso Alfa-Maserati. Dove ci sono sempre, da valorizzare, Comau e soprattutto Marelli. Per l’una e per l’altra si parla da tempo di possibile vendita. I gruppi interessati ci sono, le offerte che Torino considererebbe adeguate (per Marelli almeno quattro miliardi, si dice) non ancora. Nell’attesa l’alternativa, volendo, ci sarebbe. È quella già sperimentata con Ferrari. Si chiama spin-off. Per abbattere il debito funziona benissimo, per «creare maggior valore per gli azionisti» idem. Ferrari (e non solo) docet.


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Cioè, noi diciamo qui dentro da anni peste e corna di Fca e poi salta fuori che una fusione con Gm è più che un'ipotesi? Un'azienda che nel 2004 era soglia del tribunale fallimentare si appresta a diventare il primo costruttore al mondo ( seppur fuso con Gm che ne deterrebbe probabilmente la maggioranza)? Sarebbe divertente.

Ma il polo del lusso (per modo di dire, perchè parlare di lusso per Alfa e Maserati è come parlare di piacevolezza riguardo alla cucina vegana) a chi interesserebbe? Sempre ad eventuali cinesi?


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Cioè, noi diciamo qui dentro da anni peste e corna di Fca e poi salta fuori che una fusione con Gm è più che un'ipotesi? Un'azienda che nel 2004 era soglia del tribunale fallimentare si appresta a diventare il primo costruttore al mondo ( seppur fuso con Gm che ne deterrebbe probabilmente la maggioranza)? Sarebbe divertente.

Ma il polo del lusso (per modo di dire, perchè parlare di lusso per Alfa e Maserati è come parlare di piacevolezza riguardo alla cucina vegana) a chi interesserebbe? Sempre ad eventuali cinesi?


GM l´ha detto in 150 idiomi diversi che non vuole fondersi con FCA, d´altronde sarebbe in completa controtendenza rispetto alle scelte strategiche di questi ultimi anni. Dal 2014 ad oggi hanno abbandonato Russia, Sud est Asiatico, India ed Europa.
Una questione differente sarebbe se il puzzone di Washington puntasse la pistola alla tempia della Barra minacciando muri alti 100.000 kilometri per bloccare i cinesi. Una cosa e´certa: gli Agnelli vogliono vendere/ridurre la loro esposizione verso il settore auto in qualche modo. Come avverra´e´la domanda da 1 milione di euro.


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MessaggioInviato: lun ago 21, 2017 2:19 pm 
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E' ben su Trump che punto. Già con un democratico alla casa bianca lasciare il marchio Jeep i mano ai cinesi sarebbe da scomunicate ed impeachment, con Trump la cosa diventa quasi sicura ( che poi obblighi la Barra o un fondo di investimento a stelle e strisce è tutto da vedere, ma che lo faccia lo reputo abbastanza probabile).
Puàò essere anche che l'uscita cinese sia più politica che industriale, ovvero mandare un messaggio del genere senza avere la reale intenzione di comprare nulla, solo per obbligare Trump alle contromosse e metterlo in difficoltà, ma questo è argomento che esula dal forum.


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MessaggioInviato: lun ago 21, 2017 2:24 pm 
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Esulando dalle scelte geopolitiche, una fusione/acquisizione FCA-Great Wall ha pochissimo senso industriale. FCA non venderebbe mai da sola Jeep, il resto a Great Wall interesserebbe poco. Great Wall poi non e´una Saiac o Faw che hanno molti milliardi da spendere, quindi il prezzo di circa 15 miliardi di euro per Jeep non potrebbe mai esser sostenuto da questa azienda cinese. Bisogna vedere se qualche grosso costruttore occidentale o asiatico ( in realta´molto restii) vogliano rilanciare e accalappiarsi FCA.


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MessaggioInviato: lun ago 21, 2017 3:24 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Esulando dalle scelte geopolitiche, una fusione/acquisizione FCA-Great Wall ha pochissimo senso industriale. FCA non venderebbe mai da sola Jeep, il resto a Great Wall interesserebbe poco. Great Wall poi non e´una Saiac o Faw che hanno molti milliardi da spendere, quindi il prezzo di circa 15 miliardi di euro per Jeep non potrebbe mai esser sostenuto da questa azienda cinese. .


Chissà.....Great Wall ultimamente sta diventando una best seller nei suv con pochi modelli e gli altri china mi pare che non aumentino così tanto nonostante una gamma ben più completa, quadretto che mi ricorda fca vs case auto che investono:-)

_________________
ALFA ROMEO GIULIETTA jtdm-2 20 170cv- distinctive-pack premium-pack sport 18 - Luglio 2010 -superati i 313.333KM!!!


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