gruppo Volkswagen avvia una proforma riorganizzazione della sua struttura organizzativa e, a conferma delle indiscrezioni dei giorni scorsi giorni, nomina Herbert Diess nuovo amministratore delegato.
Müller lascia dopo due anni. Diess, attuale responsabile del marchio Volkswagen, prenderà il posto di Matthias Müller, il dirigente della Porsche diventato amministratore delegato nel settembre del 2015 in sostituzione di Martin Winterkorn e protagonista del ritorno alla crescita dell'intero gruppo dopo lo scandalo del dieselgate. "Matthias Müller ha svolto un lavoro eccezionale per il gruppo Volkswagen. Ha assunto la presidenza del consiglio di gestione nell'autunno del 2015 quando l'azienda ha affrontato la più grande sfida della sua storia", ha commentato il presidente del consiglio di sorveglianza, Hans Dieter Poetsch. "Non solo ha traghettato in tutta sicurezza la Volkswagen in questo periodo. Insieme alla sua squadra, ha anche radicalmente riallineato la strategia del gruppo, avviato il cambiamento culturale e, con grande impegno personale, ha fatto in modo che il gruppo Volkswagen non rimanesse semplicemente in carreggiata, ma diventasse ora più robusto che mai".
Modifica all'intera struttura. A Diess sarà ora affidata la responsabilità di un gruppo destinato a cambiare pelle in maniera profonda. i consigli di gestione e di sorveglianza hanno infatti deliberato di rivederne "in modo radicale", la struttura societaria con la creazione di tre gruppi di marchi. Il primo per i brand di massa come VW, Seat e Skoda, il secondo per il premium con l'Audi e il terzo per il segmento superpremium con la Porsche, la Bugatti e la Lamborghini. È anche prevista la quotazione in Borsa dell'attuale divisione Truck & Bus, responsabile delle attività nel campo dei veicoli commerciali con il marchio VW e industriali con la tedesca Man e la svedese Scania.
Rimpasto manageriale. La nuova organizzazione prevede che gli attuali responsabili dei singoli marchi del gruppo (sono 12) assumano ulteriori ruoli gestionali. Diess sarà, per esempio, responsabile anche delle attività di Ricerca e Sviluppo e nel campo della connettività dei veicoli, mentre Rupert Stadler, attuale numero uno dell'Audi, assumerà la guida delle vendite dell'intero gruppo, Oliver Blume, alla guida della Porsche, supervisionerà le attività produttive, e il direttore finanziario Frank Witter avrà in mano anche l'Information Technology. Il principio della trasversalità sarà perseguito anche per altre funzioni come negli acquisti e nella componentistica, che confluiranno in futuro in un'unica organizzazione. Il nuovo assetto è volto, secondo i vertici di Wolfsburg, a semplificare la gestione, a sfruttare le sinergie tra le singole unità operative e ad accelerare i processi decisionali. Con l'occasione il board ha annunciato anche l'uscita di alcuni manager. Karlheinz Blessing, dall'inizio del 2016 responsabile delle scorse umane, sarà sostituito dall'attuale segretario generale del Consiglio di Fabbrica, Gunnar Kilian, ma rimarrà comunque all'interno del gruppo con un incarico di consulenza. Infine lascia dil gruppo Francisco Javier Garcia Sanz, il cui ruolo di responsabile degli Acquisti sarà assunto ad interim da Ralf Brandstaetter, attualmente incaricato degli approvvigionamenti per il marchio VW.
Il consiglio di sorveglianza ha approvato tutte i cambiamenti strutturali e manageriali. È impressionante come i vari potentati di Wolfsburg che fine a poche settimane fa si prendevano a pesci in faccia si siano uniti per dare il benservito a Müller il quale si è mostrato più che contento di andare in pensione. Non ho affatto una buona percezione di questo cambio al vertice. Diess deve aver concesso molto al sindacato per ottenere la poltrona, in tal modo il taglio dei costi sarà molto complicato. Il manager ex BMW oltre ad essere ceo del gruppo rimarrà anche capo operativo del marchio Vw, imho una scelta pessima. Winterkorn ricopriva gli stessi ruoli e si fece passare davanti il diesel gate senza battere un ciglio. Il gruppo verrà diviso in 4 sottogruppi: marchi generalisti ( Volkswagen, Seat, Skoda), Audi, divisione super lusso ( Porsche, Bentley, Bugatti e Lamborghini) e divisione camion. Ducati non è stata nemmeno citata. Diversi manager sono stati licenziati. Tempi duri a Wolfsburg.
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