Ultimi giorni di DS 7 Crossback.
Ammetto che un minimo il mio giudizio su questo panettone è migliorato; sarà perché a Natale siamo più buoni, sarà perché l'ho portato fuori dalla città.
Le sospensioni a scansione attiva, effettivamente, sulle strade tipo pavé o sampietrini ce la fanno; mitigano bene anche i maledetti binari del tram che tanto mi fanno penare quando ci passo sopra.
Restano comunque non tanto più comode di una qualunque berlina, ma ammetto che nel panorama dei SUV generalisti sono un buon compromesso: per esempio la Koleos era altrettanto comoda, ma poi si rivelava un barcone dondolante su strada, tanto da far venire il mal di mare...
In ambiente da Provinciale/Statale, i fari attivi sono molto utili: quel gioco di luci tamarrissimo all'apertura dell'auto si traduce nella possibilità di illuminare il ciglio della strada in anticipo e di evitare coni d'ombra pericolosi.
Peccato che oramai la concorrenza sia andata molto avanti: vedi Audi con i fari Matrix, Mercedes con i fari Multibeam e via dicendo.
Consuma più di quanto mi sarei aspettato: andata e ritorno da Cattolica, a 130 di cruise control, 12.5 km/L di Computer di Bordo.
In città resta molto fastidioso l'approccio al crawling; però in marcia l'8 marce Aisin fa quello che deve.
In "Eco" gode anche della funzione di veleggiamento che inserisce la "folle" per sfruttare l'inerzia dell'auto.
Vero pezzo forte, e non l'avrei mai detto, sono gli ADAS: il sistema di mantenimento della corsia funziona veramente VERAMENTE bene. Funzionano anche meglio di quelli di Mercedes che spesso fa ondeggiare l'auto da sinistra a destra per tenerla tra le righe; siamo ai livelli di quelli nuovi di Audi che sono, a mio avviso, il riferimento. Comunque, la DS 7 segue perfettamente le curve e (com'è giusto che sia) se si tolgono le mani dal volante ti ricorda di riprendere il controllo.
Funziona un po' meno bene il cruise adattivo che ogni tanto m'ha piazzato delle inchiodate gratuite in autostrada.
In generale, la DS 7 non m'ha convinto; non perché non mi piaccia la macchina in sé, ma perché viene pubblicizzata come Premium quando in realtà ha pochissimi contenuti che la differenziano dal mercato Generalista.
Ad esempio, la Peugeot 3008 (che è fondamentalmente lo stesso mezzo) mi era piaciuta un sacco; e non vedo, onestamente, il motivo di andare dalla 3008 alla DS 7, visto che quella a 45.000 di listino ha TUTTI gli optional e questa a 47.000 ancora deficita degli interni in pelle totale, dell'impianto audio Focal e di qualche altra chincaglieria che porterebbero il pareggio a 53.000 Euro circa.
Il paragone con gli orologi resta, a mio avviso, il più azzeccato. Omega (AUDI) fa parte dello stesso universo Swatch Group (VW Group) che produce sia gli orologi economici Swatch (Skoda) che quelli di media gamma a marchio Tissot (VW).
E poi propone appunto Omega (AUDI) che è il brand premium con quel quid in più. Però questi sono tutti marchi che, sebbene siano accomunati dallo stesso capogruppo, godono di uno sviluppo individuale e soprattutto di una forte identità che li differenzia dalle altre case dello stesso gruppo.
Qui mi sono stupito di trovare persino GLI STESSI IDENTICI errori ortografici nell'infotainment in questa, nella Peugeot 308 e nella Citroen C3.
Quindi alla fine, sebbene non mi dispiaccia, piuttosto prenderei la sorella Peugeot 3008 oppure cambierei marchio.
Note a margine: non mi piace per niente il fatto che per regolare la temperatura del clima si debba cambiare schermata 2 volte attraverso il touch, perché oggettivamente è abbastanza pericoloso e distrae parecchio dalla guida. In autostrada dove ci pensano gli ADAS, ok; ma in città, magari, no.