Ecco le prime impressioni dopo quasi due mesi dall’acquisto e circa 2mila km percorsi. L’auto aveva giusti 7 anni e mezzo e 40900km al momento dell’acquisto. Come già sapete, il primo intervento ha riguardato la sostituzione delle cinghie e della pompa acqua. Lavoro fatto con materiali di qualità installati dal professionista Nr. 1 del settore Alias Jimmy di Cinisello.
Le prime impressioni sono di una vettura costruita e progettata abbastanza bene. Appena ritirata ho notato che il tappo del pomello del cambio è inclinato verso il guidatore: ho fatto presente la cosa al venditore (un’ottima persona che consiglierei a tutti) e mi ha smontato il tappo davanti agli occhi dimostrandomi in sostanza che la parte che reca stampata l’»H» delle marce è leggermente disassata rispetto al tappo vero e proprio. L’ho lasciata com’era, lui avrebbe voluto tagliare i ganci e incollarla ma non era cosa…
Un primo «guasto» - prontamente risolto dall'Intervention Team di L2D - è stato quello relativo all’alimentazione elettrica della presa 12V posizionata alla base della colonna centrale del cruscotto. Dopo aver spostato un divano e altri amennicoli, e dopo un paio di birre, gli ottimi Diginex e Lelao hanno sostuituio il fusibile e tutto funziona perfettamente da allora. Il buon Paolo AKA Diginex ha anche sistemato con il PC la radio che si accendeva non appena si girava la chiave (che due palle) e cancellato due errori dalla centralina (roba di poco conto, un faro con lampada bruciata e un errore sull’alzacristalli se ricordo bene).
Con l’andare del tempo mi sono reso conto che il cambio presentava fastidiose impuntature scalando dalla terza alla seconda marcia. Ho fatto registrare i cavi sempre da Jimmy ma niente. Ho quindi fatto sostituire l’olio del cambio con un 75W90 e le cose sono migliorate parecchio.
Qualche parola sul resto: è grigia tonalità media, non è l’argento chiaro e nemmeno l’antracite, un bel colore che non sa né di me né di te né di quello che passa per la strada, ma non è male, anzi, linea e design massicci ma a me piace molto, dà impressione di essere ben piantata a terra. Monta gomme misura 225/45 R17, Hankook, che le danno un’aria di sportività (se così si può dire). specialmente se vista di ¾. Monta la mascherina a griglia grigia chiara indice che è una delle ultime costruite (giugno 2011) e non ha la scritta «Multijet» sul frontale.
Le porte sono grandi ma leggere. Le lamiere hanno dei giochi assurdi, sono costanti per fortuna, ma veramente si parla di quasi mezzo centimetro sui lamierati con il picco che viene toccato dal cofano motore: tra il bordo di chiusura del cofano e il frontale ci passa quasi un dito, ma l’avranno fatto per far raffreddare meglio il propulsore ;-)
Gli interni danno la sensazione di essere robusti e comodi, alla guida è difficile stancarsi, i sedili sono ampi. L’assetto non è di legno come sulla Leon, percorrendo le stesse strade mi rendo conto di quanto la Bravo assorba le asperità laddove alla guida della Leon ti saltavano le otturazioni. L’abitacolo è più ampio della spagnola che però essendo un progetto più recente ha dalla sua un comparto audio/media/navi che la Bravo non si sogna nemmeno. Infatti prima modifica è stata quella di smontare la radio di serie per montare un impianto 1 DIN della JVC con bluetooth per usare il cellulare e ascoltare la propria musica (spesa totale tra impianto e montaggio circa 140€…). Il navi non esiste (userò il buon vecchio TomTom asportabile), ma la Bravo soddisfa i requisiti minimi che avevo fissato: sensori di parcheggio posteriori, clima automatico e cruise control.
La plastica del cruscotto e delle porte/fianchi posteriori è mista rigida/morbida ma si pulisce con facilità, devo dire che rispetto alla SEAT si nota un concetto progettuale e di assemblaggio che mostra gli anni. La SEAT dà una certa sensazione di solidità e qualità sia die materiali che dell’assemblaggio (ripeto: sensazione, non è detto che sia così nella realtà e col passare degli anni).
Il quadro strumenti è chiaro e ben visibile, con quella luce arancione che fa tanto astronave: i caratteri però sembrano davvero «vecchi», a segmenti LED come si usava una volta.
Il climatizzatore è potente e raggiunge in fretta la temperatura impostata anche in queste giornate di caldo infernale (ieri pomeriggio qui faceva 35 gradi alle 17).
I comandi delle luci, del cruise control e die tergicristalli sono a ghiera rotabile, all’inizio facevo un po’ di casino ma adesso tutto avviene in automatico, non c’è il sensore luci quindi i fari vanno accesi e spenti a manina.
Il bagagliaio non è quello di una SW ma è abbastanza capiente, e profondo il giusto. Vedremo se supererà la prova Milano - Calabria.
C’è la ruota di scorta delle dimensioni di quelle di serie ma nonostante ciò la velocità è limitata a 80km/h.
Sul motore non saprei cosa dire se non che essendo uno dei tanti recenti turbodiesel che ci sono sul mercato e avendo solo 105cv consuma davvero poco: 30% autostrada a velocità ampiamente entro il codice (diciamo sui 100/120km/h) ed il resto di città, media 17,4 km/l da pieno a pieno. Ha una coppia di circa 30kgm, e come dicevo ai milanesi delle birrate dà la sensazione di avere più coppia ed una erogazione più fluida del 1.6tdi di casa VW/Audi/Seat. Ma è anche più rumoroso, sia al minimo che in marcia: il tdi dev’essere meglio insonorizzato e più silenzioso già di suo, la differenza – credetemi – è sensibile.
Dà il meglio di sé tra i 1200 ed i 2500rpm, di norma col 6 marce si viaggia sui 1500rpm anche a velocità autostradali.
Sterzo morbidissimo e leggero anche senza inserire la funzione «City» : avrei preferito uno sterzo più corposo ma va bene lo stesso, ci si farà l’abitudine, per contro non presenta angoli morti al centro e la corona è bella cicciotta.
La frenata è davvero buona, direi un punto di forza della vettura, ben modulabile e quando freni in situazioni di emergenza morde i dischi con sicurezza.
Partendo col motore freddo in 5 minuti 5 la lancetta arriva al centro (90°C) : vedremo il prossimo inverno, ma dopo i primi due minuti di sonnolenza davvero evidente, dove bisogna viaggiare quasi a passo d’uomo, il motore si sveglia e inizia a fare il suo lavoro a dovere.
Bene : per ora mi sembra di aver detto tutto.
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